Noodles ha scritto: 13/07/2017, 12:39
Bluto Blutarsky ha scritto: 13/07/2017, 12:26
Lo so che non ti riferivi a me, non mi ero ancora espresso
D'accordo che non ci sono più Baresi e Maldini, ma il calciomercato resta comunque una questione di costi e convenienze.
Bonucci viene via a poco, tipo quindici-venti milioni? Vado a prenderlo io a Torino in macchina.
Per Bonucci chiedono cinquanta milioni o la contropartita di uno dei pochi giocatori di prospettiva che abbiamo in rosa, per giunta molto più giovane? Anche no allora, non ci conviene.
Tutto qui. A prescindere dal valore indubbio del giocatore.
messa così ha già più senso.
ma del boldato, sei sicuro?
nel senso sei così sicuro che il milan oggi abbia più bisogno di Romagnoli che Bonucci?
io vedo un allin ben preciso e più che ricostruzione mi sembra proprio il tentativo di portarsi qualcosa di importante a casa entro 2-3 anni massimo.
il milan che ricostruisce in un periodo di tempo più ampio indubbiamente Romagnoli (anche se non sappiamo quanto forte diventerà).
Ma questo Milan che spende così tanto chissà, potrebbe essere una grande occasione Bonucci (che ancora 3-4 anni di prime).
Aspetta, già scritto da tanti, Gerry in testa, ma il concetto non è quello, che Romagnoli serva più di Bonucci, cosa che sarebbe una sciocchezza che nessuno si è azzardato a scrivere. Mi pare evidente che ad oggi Bonucci sia un giocatore migliore di Romagnoli da tutti i punti di vista. Romagnoli è un giocatore migliore del Bonucci di 22 anni, ma Bonucci dal 2009 è migliorato tantissimo, da tutti i punti di vista, che Romagnoli ci riesca è tutto da vedere.
Mi pare anche evidente che Bonucci sarebbe il giocatore ideale da inserire in difesa qualsiasi sia il modulo che ha in testa Montella.
I dubbi che abbiamo li ha spiegati benissimo Gerry, cerco di sintetizzarli, anche se sai che la sintesi non è il mio forte.
1) Anche con Bonucci, Biglia ed Aubameyang saremmo pronti a sfidare la Juve? Avremmo fatto di certo un bel salto di qualità, ma è tutto da dimostrare che saremmo pronti alla sfida, perché la Juve ha una rosa compatta, che gioca insieme da tempo, se deve aggiungere uno o due giocatori non ha problemi ad inserirli, una organizzazione di gioco, un amalgama ed una organizzazione fuori dal campo che funzionano, tutte cose che noi dobbiamo costruire, e non è affatto detto che ci riusciremo in una sola estate, anzi, è altamente improbabile.
2) I costi sono elevati, tenuto conto che l'obbiettivo per ora è tornare in champions, aggiustare il tiro e crescere fino a sfidare la juve, come testimoniano gli acquisti fatti, tutti giocatori giovani e futuribili, sarebbe più logico continuare a puntare su questa tipologia di giocatori, che ci consenta di crescere con calma, e se qualche giocatore non funziona cederlo senza problemi e sostituirlo. Tenuto poi conto di chi saremo costretti a tenere in panca, meglio spendere su vari giocatori futuribili anziché su pochi trentenni.
3) Questo è anche il concetto dell'asticella. Quando Berlusconi spese millemila miliardi di vecchie lire rivoluzionando il mercato, il primo anno ottenne solo una qualificazione alla coppa uefa raggiunta in un epico spareggio con la Samp, da cui il Milan venne eliminato con disonore dalla Sporting Gijon, non dal Real Madrid. Quindi vincemmo uno scudetto grazie ad una defaillance del Napoli, che non a caso rivoluzionò la rosa, cacciando vari senatori come Bagni, Garella, Ferrario. Ed era un momento in cui erano in ricostruzione praticamente tutte le altre squadre, dalla Juve all'Inter alla Roma, due anni prima lo scudetto l'aveva vinto il Verona. Ripeto, il Verona. Adesso c'è una Juve monolitica, la politica migliore, a mio parere, sarebbe evitare di prendere trentenni, anche se di valore, tranne che nell'unico ruolo in cui ci serve assolutamente un leader, centrale di centrocampo, ma prendere gente che possa crescere con la squadra, in modo da costruire una organizzazione paragonabile a quella della Juve che possa competere in due o tre anni. Sostanzialmente quel che ha fatto Marotta, che è stato aiutato dal suicidio delle milanesi, evento che per ora non pare possa toccare la Juve.