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Tennis Mon Amour - Part VII

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Re: Tennis Mon Amour - Part VII

Messaggio da frog » 15/07/2025, 8:13

Elway ha scritto: 14/07/2025, 19:28 Lendl Wimbledon (finale)
Wilander Wimbledon (quarti)

Becker RG (semi)
Edberg RG (finale)

ecco i 4 degli anni 80 con l'unico Slam che a ciascuno manca al suo palmares e il miglior piazzamento raggiunto

Da specificare che Mats Wilander nel 1988 vinse 3 slam su 4, arrivando ai quarti proprio nello stesso anno.

Nel 1984 John McEnroe reduce da 42 vittorie consecutive, avanti 2 set a 0 e un break contro Lendl, che all'epoca era ancora a 0 slam, finì per perdere al quinto, vi ricorda qualcuno ?

McEnroe quell'anno vinse Wimbledon e gli U.S. Open, non andò in Australia che allora si giocava a dicembre, con il Roland Garros in tasca probabilmente si sarebbe portato a casa il grande slam, visto che si giocava ancora sull'erba.

Nel 1984 vinse 13 tornei sui 15 disputati con 82 vittorie su 85.

 

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Re: Tennis Mon Amour - Part VII

Messaggio da marat77 » 15/07/2025, 8:18

lebronpepps ha scritto: 1752503706[/url] user_id=8335]
ma chi sono ste cariatidi?

Immagine

iniziato a seguire in maniera assidua il tennis qui, dopo la semifinale contro Federer agli Australian Open, tutto il resto è noia

in realtà seguito parecchio anche la coppa Davis e qualcosina prima, ma c'è un prima e dopo quella partita, dio benedica quella mattinata in cui chiusero le scuole per neve

tra l'altro mi sono andato a rivedere il percorso che lo portò a quella vittoria, primo turno contro un giovanissimo Nole a cui lasciò 3 game

Safin con un record di 2-0 e 6 set a 0 contro Djokovic :forza:

e chi se la scorda la semi australiana 2005.
io son passato dalla calma di Edberg(che si ritirò nel 1996), galeotto fu il Wimbledon 1988, alla pazzia di Marat col quale il colpo di fulmine scattò al RG 1998 dove battè Kuerten e Agassi.

 

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Re: Tennis Mon Amour - Part VII

Messaggio da Fantaman » 15/07/2025, 17:29

nkola ha scritto: 14/07/2025, 23:00
Whatarush ha scritto: 14/07/2025, 7:32 Buongiorno.
Ricapitolando: sono già 2 anni che vince (almeno) 2 Slam.
N° 1 da 58 settimane.
Ad agosto compie 24 anni.

E poi:
7. Lorenzo Musetti (2002)
19. Flavio Cobolli (2002)
36. Matteo Berrettini (1996)
40. Lorenzo Sonego (1995)
44. Matteo Arnaldi (2001)
55. Luciano Darderi (2002)
63. Mattia Bellucci (2001)
94. Luca Nardi (2003)  
 
lui e alcaraz sembrano un piano sopra come erano djokovic ,nadal , federer....:
-hanno la fortuna di essere in due solo per ora a quel livello, quindi lo slam counting puo' essere piu veloce
-una botta di fortuna e ti entra il grande slam (sinner e' stato ad un punto ad averne 3 consecutivi)
Come inizialmente lo erano Federer e Nadal.. poi arrivò l'anno di grazia di Nole ( 2011, vado a memoria ) e da li cominciò a competere alla pari... poi Murray e per un decennio ci furono solo loro 4 con qualche sprazio di Del Potro che purtroppo poi si infortunò..   Non è detto che presto non li raggiunga qualcuno la su... tipo Moretti o Rune... tempo al tempo, ora come ora c'è un divario netto
PS avete citato Marat, ma un altro che quando aveva voglia metteva in fila tutti era il Nalba...  peccato che giocasse con la pancia..

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Re: Tennis Mon Amour - Part VII

Messaggio da mario61 » 15/07/2025, 17:34

frog ha scritto: 15/07/2025, 8:13
Elway ha scritto: 14/07/2025, 19:28 Lendl Wimbledon (finale)
Wilander Wimbledon (quarti)

Becker RG (semi)
Edberg RG (finale)

ecco i 4 degli anni 80 con l'unico Slam che a ciascuno manca al suo palmares e il miglior piazzamento raggiunto

Da specificare che Mats Wilander nel 1988 vinse 3 slam su 4, arrivando ai quarti proprio nello stesso anno.

Nel 1984 John McEnroe reduce da 42 vittorie consecutive, avanti 2 set a 0 e un break contro Lendl, che all'epoca era ancora a 0 slam, finì per perdere al quinto, vi ricorda qualcuno ?

McEnroe quell'anno vinse Wimbledon e gli U.S. Open, non andò in Australia che allora si giocava a dicembre, con il Roland Garros in tasca probabilmente si sarebbe portato a casa il grande slam, visto che si giocava ancora sull'erba.

Nel 1984 vinse 13 tornei sui 15 disputati con 82 vittorie su 85.

 

me la ricordo quella partita, Mc Enroe ha giocato un tennis fantastico di grandissima tecnica e inventiva ( Mc Enroe era fortemente svantaggiato sulla terra) e ha perso solo perchè è stato inferiore come tenuta atletica.  Quella è una delle partite che mi ha fatto odiare i 5 set, in quel caso hanno premiato la quantità (Lendl) sulla qualità (Mc Enroe).  
Ultima modifica di mario61 il 15/07/2025, 17:48, modificato 1 volta in totale.

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Re: Tennis Mon Amour - Part VII

Messaggio da lebronpepps » 15/07/2025, 17:45

Fantaman ha scritto: 15/07/2025, 17:29
nkola ha scritto: 14/07/2025, 23:00
lui e alcaraz sembrano un piano sopra come erano djokovic ,nadal , federer....:
-hanno la fortuna di essere in due solo per ora a quel livello, quindi lo slam counting puo' essere piu veloce
-una botta di fortuna e ti entra il grande slam (sinner e' stato ad un punto ad averne 3 consecutivi)
Come inizialmente lo erano Federer e Nadal.. poi arrivò l'anno di grazia di Nole ( 2011, vado a memoria ) e da li cominciò a competere alla pari... poi Murray e per un decennio ci furono solo loro 4 con qualche sprazio di Del Potro che purtroppo poi si infortunò..   Non è detto che presto non li raggiunga qualcuno la su... tipo Moretti o Rune... tempo al tempo, ora come ora c'è un divario netto
PS avete citato Marat, ma un altro che quando aveva voglia metteva in fila tutti era il Nalba...  peccato che giocasse con la pancia..

nei nomi di chi vinceva gli Slam in quegli anni di dominio manca sempre quello del migliore degli umani in quegli anni

Stan the Man :notworthy:

a conti fatti ha vinto gli stessi Slam di Murray, con maggiore varietà anche dato che gli manca solo Wimbledon

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Re: Tennis Mon Amour - Part VII

Messaggio da negher » 15/07/2025, 19:27

Comunque se tra uno Slam e l'altro Jannick riesce anche a bombarsi cotante gnocche tipo la Hasanovic direi che la mia invidia per il ragazzo continua a crescere....

Se diventa Djokovic in campo e Dimitrov fuori allora finisce diretto al primo posto nella mia personale classifica della reincarnazione.

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Re: Tennis Mon Amour - Part VII

Messaggio da Wolviesix » 15/07/2025, 20:08

lebronpepps ha scritto: 15/07/2025, 17:45 nei nomi di chi vinceva gli Slam in quegli anni di dominio manca sempre quello del migliore degli umani in quegli anni

Arrivato qua pensavo dicessi Roddick.
Peccato.

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Re: Tennis Mon Amour - Part VII

Messaggio da frog » 16/07/2025, 8:37

mario61 ha scritto: 15/07/2025, 17:34
frog ha scritto: 15/07/2025, 8:13

Da specificare che Mats Wilander nel 1988 vinse 3 slam su 4, arrivando ai quarti proprio nello stesso anno.

Nel 1984 John McEnroe reduce da 42 vittorie consecutive, avanti 2 set a 0 e un break contro Lendl, che all'epoca era ancora a 0 slam, finì per perdere al quinto, vi ricorda qualcuno ?

McEnroe quell'anno vinse Wimbledon e gli U.S. Open, non andò in Australia che allora si giocava a dicembre, con il Roland Garros in tasca probabilmente si sarebbe portato a casa il grande slam, visto che si giocava ancora sull'erba.

Nel 1984 vinse 13 tornei sui 15 disputati con 82 vittorie su 85.

 

me la ricordo quella partita, Mc Enroe ha giocato un tennis fantastico di grandissima tecnica e inventiva ( Mc Enroe era fortemente svantaggiato sulla terra) e ha perso solo perchè è stato inferiore come tenuta atletica.  Quella è una delle partite che mi ha fatto odiare i 5 set, in quel caso hanno premiato la quantità (Lendl) sulla qualità (Mc Enroe).  

Io invece i 5 set li preferisco sempre al formato ridotto e ritengo che quella finale l'abbia persa più per una questione di testa che non di gambe e nel 3 su 5, la testa è ancora più importante.

Non so se hai mai visto questo documentario "John McEnroe: L'Impero della Perfezione", il modo in cui la tensione lo divora durante quell'incontro è spiegato molto bene.

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Re: Tennis Mon Amour - Part VII

Messaggio da mario61 » 16/07/2025, 9:04

frog ha scritto: 16/07/2025, 8:37
mario61 ha scritto: 15/07/2025, 17:34

me la ricordo quella partita, Mc Enroe ha giocato un tennis fantastico di grandissima tecnica e inventiva ( Mc Enroe era fortemente svantaggiato sulla terra) e ha perso solo perchè è stato inferiore come tenuta atletica.  Quella è una delle partite che mi ha fatto odiare i 5 set, in quel caso hanno premiato la quantità (Lendl) sulla qualità (Mc Enroe).  

Io invece i 5 set li preferisco sempre al formato ridotto e ritengo che quella finale l'abbia persa più per una questione di testa che non di gambe e nel 3 su 5, la testa è ancora più importante.

Non so se hai mai visto questo documentario "John McEnroe: L'Impero della Perfezione", il modo in cui la tensione lo divora durante quell'incontro è spiegato molto bene.
lo guarderò, grazie.

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Re: Tennis Mon Amour - Part VII

Messaggio da brandonmarshall88 » 16/07/2025, 22:17

saintsaji ha scritto: 13/07/2025, 18:06 La mia sarà sfortuna, ma ogni volta che vedo Alcaraz vs Sinner vedo un abisso tra il gioco dei due.
Ultimi 3 game del Set a senso unico.
Sinner mi pare uno che se mette male la prima diventa un tennista buono e nulla di più.
Alcaraz ha un campionario di colpi infinitamente più alto, oltre che un avvenire abissalmente più epico.


 :laughing: :laughing: :laughing: ​​​​​​​

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Re: Tennis Mon Amour - Part VII

Messaggio da joesox » ieri, 17:45

Whatarush ha scritto: 1752443115[/url] user_id=2541]

E' esattamente qui che mi sono emozionato, quando batte quella mano sull'erba...

Un momento bellissimo. Lì ha seppellito la memoria della sconfitta al Roland Garros. Importante aver “vendicato” alla prima occasione (dopo tre settimane di quella che immagino sia stata una grande sofferenza sportiva e mentale) quella dolorosa e sfortunata sconfitta. Sfortuna, chiarisco. Rod Laver (rosso di capelli e uno dei due tennisti uomini ad aver completato il Grande Slam, addirittura due volte, mentre Don Budge ne completò uno nel 1938) vinse il suo primo GS nel 1962 annullando un match point contro Martin Mulligan nei quarti proprio del Roland Garros. A quel tempo tre slam su quattro erano sull’erba. Un po’ di fortuna servì. Un punto, non un torneo intero, ovviamente. Poi Laver divenne professionista, dovette aspettare l’era Open per rivincere il GS nel 1969. Parigi era certamente il torneo più ostico per molti. Ma lui era davvero un grandissimo.

Mi sono rivisto la finale tre volte. Vittoria meravigliosa. Ottime sensazioni per il futuro. Speriamo.

Mi sono piaciute molto anche le parole di Sinner, i commenti, le battute. Il pubblico di Wimbledon va conquistato anche così. Non è Parigi, indubbiamente. Quando due giocatori sono così forti e così vicini conta tutto. Grida, parole, tappi di champagne. Sul primo match point una ragazza ha gridato tra primo e secondo servizio. Sinner visibilmente infastidito, poi forse sbagliava comunque, ha mandato la palla in rete sulla risposta non eccezionale di Alcaraz. Poi ha respirato, preso tempo e chiuso il match. Pregavo che non andasse sul 40-30. Non sono mai finite queste partite. Fino al game/set/match.

Pero e Bertolucci giustamente emozionati, mi piacciono molto, ma tremavano più di me. Ljubo più freddo, con la sua grande conoscenza mi rincuorava molto. Grandissime emozioni.

@Granchio, ti chiedo, Jannik, con grande intelligenza, ha detto che la sconfitta del RG li ha spinti a cercare gli errori e a trovare miglioramenti e aggiustamenti. In che cosa può ancora migliorare? Colpi? Tattica? Immagino che Alcaraz vorrà fare lo stesso. Sulle superfici americane e australiane Sinner è favorito? Cosa può fare Alcaraz per avvicinarsi. Ammesso che sono vicinissimi e qui i set si vincono per qualche quindici. Oppure le caratteristiche dei due sono, pur essendo giovanissimi, già definite? Possono cambiare un po’, ma non rivoltarsi completamente.

Federer e Nadal sono riusciti a vincere sulle superfici a loro ostiche ma poi sono ritornati a dominare sul loro terreno. Come a dire, basta, ho vinto sull’erba o sulla terra ma non riesco a mantenere quel tipo di gioco. Io sono un altro. Poi c’era Borg che vinceva su entrambe, ma non a NY.

Come quando dicono in una partita qualsiasi - eh, deve buttargliela sul rovescio. E mi chiedo sempre: ma se sai che te la buttano sempre sul rovescio, che è il tuo debole, allenalo meglio. Forse non è cosi facile, vero? Ammesso che sono i due primi al mondo e possono migliorarsi più facilmente.

Grazie.

 
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Republicans declared the Capitol attack on Jan. 6 “legitimate political discourse"

“Access to cheap goods is not the essence of the American Dream” said Scott Bessent 

 

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Re: Tennis Mon Amour - Part VII

Messaggio da Granchio » ieri, 19:55

joesox ha scritto: ieri, 17:45

@Granchio, ti chiedo, Jannik, con grande intelligenza, ha detto che la sconfitta del RG li ha spinti a cercare gli errori e a trovare miglioramenti e aggiustamenti. In che cosa può ancora migliorare? Colpi? Tattica? Immagino che Alcaraz vorrà fare lo stesso. Sulle superfici americane e australiane Sinner è favorito? Cosa può fare Alcaraz per avvicinarsi. Ammesso che sono vicinissimi e qui i set si vincono per qualche quindici. Oppure le caratteristiche dei due sono, pur essendo giovanissimi, già definite? Possono cambiare un po’, ma non rivoltarsi completamente.

Federer e Nadal sono riusciti a vincere sulle superfici a loro ostiche ma poi sono ritornati a dominare sul loro terreno. Come a dire, basta, ho vinto sull’erba o sulla terra ma non riesco a mantenere quel tipo di gioco. Io sono un altro. Poi c’era Borg che vinceva su entrambe, ma non a NY.

Come quando dicono in una partita qualsiasi - eh, deve buttargliela sul rovescio. E mi chiedo sempre: ma se sai che te la buttano sempre sul rovescio, che è il tuo debole, allenalo meglio. Forse non è cosi facile, vero? Ammesso che sono i due primi al mondo e possono migliorarsi più facilmente.

Grazie.

 

Secondo me Sinner è migliorato in maniera esponenziale dal post US Open 2023: ha iniziato a battere Medvedev, ha iniziato a battere Djokovic, ha fatto finale alle Finals, ha vinto la prima Davis, ha vinto il primo Slam in Australia…e da lì si è assestato su un livello di eccellenza assoluta nonostante il problema Clostebol. E’ stato un miglioramento molto netto, che ha lasciato stupiti anche i suoi colleghi (le parole di Medvevdev sul servizio dicono tanto), ma ha completato anche il perfezionamento del dritto, ed il rovescio che è sempre stato il suo colpo, ha iniziato ad usarlo in maniera più tattica.
Può ancora migliorare? Sicuramente si….parliamo probabilmente di dettagli dal punto di vista tecnico, ma tutta la sfera di gestione (che comunque lo vede già a buon punto) farà inevitabilmente ulteriori step con il passare del tempo

Su Alcaraz il discorso è molto complesso: ho sentito tanti commentatori dire che per Alcaraz è più difficile migliorarsi perché sa già fare tutto. Ora, io non sono molto d’accordo con questa analisi. Intanto partirei dal fatto che Alcaraz ha 2 anni meno di Sinner, non viene mai troppo rimarcato ma conta anche questo.
Inoltre per me Ferrero & Co. sanno benissimo che devono lavorare sul servizio e sul rovescio. Lo hanno già in parte fatto, c’è ancora margine. Più che altro è da capire quanta voglia abbia Carlitos, che spesso viene descritto come uno che non sia proprio uno Stakhanov…personalmente penso migliorerà.

Sulle superfici si apre un mondo, io non vedo Alcaraz così lontano da Sinner sul veloce, e’ che AO e US Open capitano a inizio ed a fine anno e Carlos o non era al top o era mezzo cotto (fermo restando che a NY ha già vinto e sul veloce pure)
Così come sulla terrà tutto sommato Sinner e’ lì, io non vedo questa grande distanza
Secondo me, salvo cataclismi, andremo avanti con questo dualismo, a volte vincerà uno a volte l’altro è più che l’incidenza delle superfici conteranno le condizioni

Terzi incomodi al momento non ne vedo

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Re: Tennis Mon Amour - Part VII

Messaggio da frog » oggi, 9:03

Granchio ha scritto: ieri, 19:55
joesox ha scritto: ieri, 17:45

@Granchio, ti chiedo, Jannik, con grande intelligenza, ha detto che la sconfitta del RG li ha spinti a cercare gli errori e a trovare miglioramenti e aggiustamenti. In che cosa può ancora migliorare? Colpi? Tattica? Immagino che Alcaraz vorrà fare lo stesso. Sulle superfici americane e australiane Sinner è favorito? Cosa può fare Alcaraz per avvicinarsi. Ammesso che sono vicinissimi e qui i set si vincono per qualche quindici. Oppure le caratteristiche dei due sono, pur essendo giovanissimi, già definite? Possono cambiare un po’, ma non rivoltarsi completamente.

Federer e Nadal sono riusciti a vincere sulle superfici a loro ostiche ma poi sono ritornati a dominare sul loro terreno. Come a dire, basta, ho vinto sull’erba o sulla terra ma non riesco a mantenere quel tipo di gioco. Io sono un altro. Poi c’era Borg che vinceva su entrambe, ma non a NY.

Come quando dicono in una partita qualsiasi - eh, deve buttargliela sul rovescio. E mi chiedo sempre: ma se sai che te la buttano sempre sul rovescio, che è il tuo debole, allenalo meglio. Forse non è cosi facile, vero? Ammesso che sono i due primi al mondo e possono migliorarsi più facilmente.

Grazie.

 

Secondo me Sinner è migliorato in maniera esponenziale dal post US Open 2023: ha iniziato a battere Medvedev, ha iniziato a battere Djokovic, ha fatto finale alle Finals, ha vinto la prima Davis, ha vinto il primo Slam in Australia…e da lì si è assestato su un livello di eccellenza assoluta nonostante il problema Clostebol. E’ stato un miglioramento molto netto, che ha lasciato stupiti anche i suoi colleghi (le parole di Medvevdev sul servizio dicono tanto), ma ha completato anche il perfezionamento del dritto, ed il rovescio che è sempre stato il suo colpo, ha iniziato ad usarlo in maniera più tattica.
Può ancora migliorare? Sicuramente si….parliamo probabilmente di dettagli dal punto di vista tecnico, ma tutta la sfera di gestione (che comunque lo vede già a buon punto) farà inevitabilmente ulteriori step con il passare del tempo

Su Alcaraz il discorso è molto complesso: ho sentito tanti commentatori dire che per Alcaraz è più difficile migliorarsi perché sa già fare tutto. Ora, io non sono molto d’accordo con questa analisi. Intanto partirei dal fatto che Alcaraz ha 2 anni meno di Sinner, non viene mai troppo rimarcato ma conta anche questo.
Inoltre per me Ferrero & Co. sanno benissimo che devono lavorare sul servizio e sul rovescio. Lo hanno già in parte fatto, c’è ancora margine. Più che altro è da capire quanta voglia abbia Carlitos, che spesso viene descritto come uno che non sia proprio uno Stakhanov…personalmente penso migliorerà.

Sulle superfici si apre un mondo, io non vedo Alcaraz così lontano da Sinner sul veloce, e’ che AO e US Open capitano a inizio ed a fine anno e Carlos o non era al top o era mezzo cotto (fermo restando che a NY ha già vinto e sul veloce pure)
Così come sulla terrà tutto sommato Sinner e’ lì, io non vedo questa grande distanza
Secondo me, salvo cataclismi, andremo avanti con questo dualismo, a volte vincerà uno a volte l’altro è più che l’incidenza delle superfici conteranno le condizioni

Terzi incomodi al momento non ne vedo

Cosa ne pensi sulle critiche di Connors e Zio Toni sulla finale di Alcaraz, che secondo loro non aveva un piano B ?

Io sono curioso di vedere Alcaraz e Sinner sfidarsi al meglio della condizione sul veloce indoor, da quando Jannik ha innestato il turbo Carlitos è sempre arrivato alla stagione invernale palesemente in riserva e non è detto che la musica cambi.

Ricordo che Rafael Nadal incredibilmente non ha mai vinto il Master, più o meno per gli stessi motivi.

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Re: Tennis Mon Amour - Part VII

Messaggio da Granchio » oggi, 13:14

frog ha scritto: oggi, 9:03
Granchio ha scritto: ieri, 19:55

Secondo me Sinner è migliorato in maniera esponenziale dal post US Open 2023: ha iniziato a battere Medvedev, ha iniziato a battere Djokovic, ha fatto finale alle Finals, ha vinto la prima Davis, ha vinto il primo Slam in Australia…e da lì si è assestato su un livello di eccellenza assoluta nonostante il problema Clostebol. E’ stato un miglioramento molto netto, che ha lasciato stupiti anche i suoi colleghi (le parole di Medvevdev sul servizio dicono tanto), ma ha completato anche il perfezionamento del dritto, ed il rovescio che è sempre stato il suo colpo, ha iniziato ad usarlo in maniera più tattica.
Può ancora migliorare? Sicuramente si….parliamo probabilmente di dettagli dal punto di vista tecnico, ma tutta la sfera di gestione (che comunque lo vede già a buon punto) farà inevitabilmente ulteriori step con il passare del tempo

Su Alcaraz il discorso è molto complesso: ho sentito tanti commentatori dire che per Alcaraz è più difficile migliorarsi perché sa già fare tutto. Ora, io non sono molto d’accordo con questa analisi. Intanto partirei dal fatto che Alcaraz ha 2 anni meno di Sinner, non viene mai troppo rimarcato ma conta anche questo.
Inoltre per me Ferrero & Co. sanno benissimo che devono lavorare sul servizio e sul rovescio. Lo hanno già in parte fatto, c’è ancora margine. Più che altro è da capire quanta voglia abbia Carlitos, che spesso viene descritto come uno che non sia proprio uno Stakhanov…personalmente penso migliorerà.

Sulle superfici si apre un mondo, io non vedo Alcaraz così lontano da Sinner sul veloce, e’ che AO e US Open capitano a inizio ed a fine anno e Carlos o non era al top o era mezzo cotto (fermo restando che a NY ha già vinto e sul veloce pure)
Così come sulla terrà tutto sommato Sinner e’ lì, io non vedo questa grande distanza
Secondo me, salvo cataclismi, andremo avanti con questo dualismo, a volte vincerà uno a volte l’altro è più che l’incidenza delle superfici conteranno le condizioni

Terzi incomodi al momento non ne vedo

Cosa ne pensi sulle critiche di Connors e Zio Toni sulla finale di Alcaraz, che secondo loro non aveva un piano B ?

Io sono curioso di vedere Alcaraz e Sinner sfidarsi al meglio della condizione sul veloce indoor, da quando Jannik ha innestato il turbo Carlitos è sempre arrivato alla stagione invernale palesemente in riserva e non è detto che la musica cambi.

Ricordo che Rafael Nadal incredibilmente non ha mai vinto il Master, più o meno per gli stessi motivi.

Boh, le critiche ci stanno ok, ho letto anch’io che hanno commentato che avrebbe dovuto variare di più, sulla scia di quello che aveva fatto Dimitrov. Però mi sembra anche un’analisi un po’ superficiale. Alcaraz non ha il back di Dimitrov, lo spagnolo non si avvicina nemmeno alla qualità di quel colpo del bulgaro. Alcaraz ha avuto un problema con il servizio, non per il numero di ace (che, e qui sono d’accordo con molti commentatori che lo sostengono da un po’, conta relativamente) ma per percentuali. Dimitrov al contrario ha servito benissimo. Io ci vedo tanti meriti di Sinner nell’aver costretto Alcaraz ha giocare un tipo di partita che non gli piace giocare, d’altronde per 2 ore era praticamente andata allo stesso modo a Parigi.

Sul veloce indoor: anche Nadal arrivava spesso cotto a fine stagione ma in generale erano condizioni che non gradiva particolarmente. Per Alcaraz invece secondo me al momento c’è solo un problema di condizione atletica a fine anno, ma sul veloce indoor può tranquillamente far benissimo.

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Re: Tennis Mon Amour - Part VII

Messaggio da frog » oggi, 14:16

Granchio ha scritto: oggi, 13:14
frog ha scritto: oggi, 9:03

Cosa ne pensi sulle critiche di Connors e Zio Toni sulla finale di Alcaraz, che secondo loro non aveva un piano B ?

Io sono curioso di vedere Alcaraz e Sinner sfidarsi al meglio della condizione sul veloce indoor, da quando Jannik ha innestato il turbo Carlitos è sempre arrivato alla stagione invernale palesemente in riserva e non è detto che la musica cambi.

Ricordo che Rafael Nadal incredibilmente non ha mai vinto il Master, più o meno per gli stessi motivi.

Boh, le critiche ci stanno ok, ho letto anch’io che hanno commentato che avrebbe dovuto variare di più, sulla scia di quello che aveva fatto Dimitrov. Però mi sembra anche un’analisi un po’ superficiale. Alcaraz non ha il back di Dimitrov, lo spagnolo non si avvicina nemmeno alla qualità di quel colpo del bulgaro. Alcaraz ha avuto un problema con il servizio, non per il numero di ace (che, e qui sono d’accordo con molti commentatori che lo sostengono da un po’, conta relativamente) ma per percentuali. Dimitrov al contrario ha servito benissimo. Io ci vedo tanti meriti di Sinner nell’aver costretto Alcaraz ha giocare un tipo di partita che non gli piace giocare, d’altronde per 2 ore era praticamente andata allo stesso modo a Parigi.

Sul veloce indoor: anche Nadal arrivava spesso cotto a fine stagione ma in generale erano condizioni che non gradiva particolarmente. Per Alcaraz invece secondo me al momento c’è solo un problema di condizione atletica a fine anno, ma sul veloce indoor può tranquillamente far benissimo.

Sono d'accordo.

Io penso che la grande differenza con le partite precedenti l'abbia fatta l'introduzione più accorta di Sinner nel match, con un crescendo insolito per lui, che contro Alcaraz è spesso partito a bomba per poi calare alla distanza.

Sinner addirittura dopo 2 set era a quota 0 ace, sarei curioso di sapere da quanti anni non accadeva una cosa del genere per un vincitore della finale di Wimbledon, il che dimostra quanto Alcaraz fosse comunque competitivo, è stato l'altoatesino a crescere enormemente durante la partita e li per li, capisco come il murciano abbia faticato a trovare le contromosse.

Secondo me la differenza tra Sinner e Alcaraz che c'è sulla terra a favore dello spagnolo è invertita indoor, si parla di inezie.

Tra Federer e Nadal invece queste differenze erano molto più marcate, i due sono più simili a Djocovic, qualità altissima sostanzialmente ovunque.

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