Whatarush ha scritto: 1752443115[/url] user_id=2541]
E' esattamente qui che mi sono emozionato, quando batte quella mano sull'erba...
Un momento bellissimo. Lì ha seppellito la memoria della sconfitta al Roland Garros. Importante aver “vendicato” alla prima occasione (dopo tre settimane di quella che immagino sia stata una grande sofferenza sportiva e mentale) quella dolorosa e sfortunata sconfitta. Sfortuna, chiarisco. Rod Laver (rosso di capelli e uno dei due tennisti uomini ad aver completato il Grande Slam, addirittura due volte, mentre Don Budge ne completò uno nel 1938) vinse il suo primo GS nel 1962 annullando un match point contro Martin Mulligan nei quarti proprio del Roland Garros. A quel tempo tre slam su quattro erano sull’erba. Un po’ di fortuna servì. Un punto, non un torneo intero, ovviamente. Poi Laver divenne professionista, dovette aspettare l’era Open per rivincere il GS nel 1969. Parigi era certamente il torneo più ostico per molti. Ma lui era davvero un grandissimo.
Mi sono rivisto la finale tre volte. Vittoria meravigliosa. Ottime sensazioni per il futuro. Speriamo.
Mi sono piaciute molto anche le parole di Sinner, i commenti, le battute. Il pubblico di Wimbledon va conquistato anche così. Non è Parigi, indubbiamente. Quando due giocatori sono così forti e così vicini conta tutto. Grida, parole, tappi di champagne. Sul primo match point una ragazza ha gridato tra primo e secondo servizio. Sinner visibilmente infastidito, poi forse sbagliava comunque, ha mandato la palla in rete sulla risposta non eccezionale di Alcaraz. Poi ha respirato, preso tempo e chiuso il match. Pregavo che non andasse sul 40-30. Non sono mai finite queste partite. Fino al game/set/match.
Pero e Bertolucci giustamente emozionati, mi piacciono molto, ma tremavano più di me. Ljubo più freddo, con la sua grande conoscenza mi rincuorava molto. Grandissime emozioni.
@Granchio, ti chiedo, Jannik, con grande intelligenza, ha detto che la sconfitta del RG li ha spinti a cercare gli errori e a trovare miglioramenti e aggiustamenti. In che cosa può ancora migliorare? Colpi? Tattica? Immagino che Alcaraz vorrà fare lo stesso. Sulle superfici americane e australiane Sinner è favorito? Cosa può fare Alcaraz per avvicinarsi. Ammesso che sono vicinissimi e qui i set si vincono per qualche quindici. Oppure le caratteristiche dei due sono, pur essendo giovanissimi, già definite? Possono cambiare un po’, ma non rivoltarsi completamente.
Federer e Nadal sono riusciti a vincere sulle superfici a loro ostiche ma poi sono ritornati a dominare sul loro terreno. Come a dire, basta, ho vinto sull’erba o sulla terra ma non riesco a mantenere quel tipo di gioco. Io sono un altro. Poi c’era Borg che vinceva su entrambe, ma non a NY.
Come quando dicono in una partita qualsiasi - eh, deve buttargliela sul rovescio. E mi chiedo sempre: ma se sai che te la buttano sempre sul rovescio, che è il tuo debole, allenalo meglio. Forse non è cosi facile, vero? Ammesso che sono i due primi al mondo e possono migliorarsi più facilmente.
Grazie.