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La verità è un dito in culo non demonizzato

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mtbs86
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Re: La verità è un dito in culo non demonizzato

Messaggio da mtbs86 » 09/10/2023, 11:29

@MP3 

Abbiamo la stessa età più o meno e una situazione simile da quello che deduco dal tuo post, ma io nel mio posto di lavoro sono clamorosamente sottopagato, sfruttato e considerato niente mischiato col nulla come gran parte dei miei colleghi
Anche io come te ho il lavoro a una ventina di minuti da casa e interessi fuori dal lavoro simili :forza:
Io per 100 euro in più non prenderei manco lontanamente in considerazione l'idea di fare due ore di macchina/mezzi al giorno e impelagarmi in un carico di lavoro e responsabilità maggiore 
Alla fine per me il lavoro è quella cosa che faccio tappandomi il naso che mi permette di pagare le bollette e il mutuo e nel tuo caso, per quanto mi riguarda, il gioco non vale la candela

boantos
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Re: La verità è un dito in culo non demonizzato

Messaggio da boantos » 09/10/2023, 11:37

100 euro in più, al mese immagino, non spostano molto. 
Bisogna guardare oltre, hai detto che nell'attuale posizione c'è una certa prospettiva di crescita professionale e di conseguenza economica.
Il nuovo lavoro è però quello che forse sognavi di fare. Se decidi di cambiare, non farlo per le 100 euro in più.

2h in più in mezzi di trasporto son 2h in più "perse" ogni santo giorno, tieni conto che alla lunga potrebbe risultare pesante questo fatto.
Potresti arrivare al punto di pensare ad un trasloco, ne vale la pena?

Io mi sono spostato tante volte, non è semplice. Per me non sarebbe un problema, ma per altri lo sarebbe.
Ma visto che hai chiesto pareri, inutile girarci intorno, ti do il mio.

Se le prospettive future (non solo economicamente, ma di crescita e realizzazione professionale) sono migliori nel nuovo lavoro, accettalo.
Ma non farlo per le 100 euro di oggi.

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Re: La verità è un dito in culo non demonizzato

Messaggio da Paperone » 09/10/2023, 11:44

MP3 ha scritto: 09/10/2023, 11:16 Buongiorno ragazzi (siamo sempre giovini dentro :forza: ) metto un secondo da parte le stupidaggini che scrivo di solito.
Lascio quì due pensieri che se per caso esce un parere esterno può sicuramente aiutarmi.

Ho ricevuto una proposta di lavoro e non so se accettarla o meno.
Cerco di farla il più breve possibile.
L'attuale lavoro mi soddisfa abbastanza, non è il lavoro dei sogni ma è comunque in linea col mio percorso di studi. Ci possono essere giornate dove manderei tutti a quel paese ma credo sia normale in tutti gli ambiti. A livello di stipendio si potrebbe fare di più ma c'è la concreta possibilità di crescita e quindi di adeguamento.
Al livello di mansioni il livello è gestibile e soprattutto con l'esperienza pian piano guadagnerò velocità e sicurezza in quello che faccio.
Ultimo aspetto lavoro a circa 30 minuti da casa tra tratto a piedi e funicolare, abbastanza una pacchia da questo punto di vista. So per certo che se esco alle 18:15 alle 18:45 sono a casa o in palestra.

La proposta invece riguarda il lavoro che si avvicina molto a quello dei miei sogni, con un ruolo già superiore e un incremento economico.
Fin quì non ci sarebbero dubbi, se non fosse che ci vogliono 60/90 minuti di macchina ad andare e lo stesso al ritorno.
Temo inoltre che alla lunga le fregature come carico di lavoro e orari possano aumentare.

Sono giorni che faccio il giochino dei pro e dei contro del "nuovo" lavoro

Pro: tipologia di lavoro e più soldi
Contro: traffico, carico di lavoro e tolte le spese fisse di trasporto l'aumento se tutto va bene sarebbe di poco superiore ai €100.

Se da un lato non mi sono mai tirato indietro da una sfida a livello lavorativo dall'altro ora ho una certa stabilità e ho trovato una certa qualità della vita. Ho anche da poco finito il mio percorso universitario (non ho 20 anni ma 36, più che una maratona è stato come arrivare ultimo all'ironman delle Hawaii ma va bene così) e posso finalmente ritagliarmi del tempo per me.
Ora ho il lusso di poter andare in palestra dopo il lavoro o tornare a casa e concedermi di passare un paio d'ore a giocare a play station o uscire con la mia fidanzata per un aperitivo. Cose che diventerebbero tutte dipendenti dal traffico del rientro e che trasformerebbero la vita in lavoro, cena, letto, lavoro e così via.

Probabilmente nelle ultime righe c'è la risposta che cerco però mi sento un po' debole nel non cogliere questa occasione più per pigriza che altro, ci fosse un ritorno economico maggiore non vi starei ammorbando con questo sproloquio.
Offerta che per essere precisi non è stata da me cercata ma mi è arrivata tramite linkedin il giorno dopo una brutta giornata lavorativa.
Per concludere penso/spero che il mio attuale lavoro non sarà il mio ultimo e anzi mi piacerebbe fare anche altro nella vita ma con la giusta esperienza e il giusto tempo.


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Mi avevano contattato anche a me per una cosa simile, azienda di abbigliamento sportivo, ma a più 1 ora da casa. Ho gentilmente declinato :biggrin:
Se vuoi dedicarti completamente al lavoro ci sta, ma se vuoi tenerti una vita oltre al lavoro io onestamente non accetterei mai, non credo che non ti capiteranno altre occasioni simili nella tua vita.

Poi c'è chi lavora nell'azienda della pesca del divorzio, e con orgoglio raccontava che ha preso una casa sul lago Maggiore, con le sue caprette. 1 ora e mezza + 1 ora e mezza al giorno in macchina, ma lì è più per appartenenza a questa setta che altro
Giordan ha scritto: Menzione onorevole per Pap, che si è distinto per avere la stessa voce di Battiato e la peggior pronuncia anglo-americana ogni epoca!!!

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Re: La verità è un dito in culo non demonizzato

Messaggio da dipper 2.0 » 09/10/2023, 12:00

MP3 ha scritto: 09/10/2023, 11:16 La proposta invece riguarda il lavoro che si avvicina molto a quello dei miei sogni, con un ruolo già superiore e un incremento economico.
Fin quì non ci sarebbero dubbi, se non fosse che ci vogliono 60/90 minuti di macchina ad andare e lo stesso al ritorno.
Temo inoltre che alla lunga le fregature come carico di lavoro e orari possano aumentare.

Pro: tipologia di lavoro e più soldi
Contro: traffico, carico di lavoro e tolte le spese fisse di trasporto l'aumento se tutto va bene sarebbe di poco superiore ai €100.

Se da un lato non mi sono mai tirato indietro da una sfida a livello lavorativo dall'altro ora ho una certa stabilità e ho trovato una certa qualità della vita. Ho anche da poco finito il mio percorso universitario (non ho 20 anni ma 36, più che una maratona è stato come arrivare ultimo all'ironman delle Hawaii ma va bene così) e posso finalmente ritagliarmi del tempo per me.

La stabilità la sacrifichi solo per un sbardavello di soldi o per un lavoro che faresti gratis. 

Sul tempo in auto ti posso dire per esperienza personale che sopra i 40 minuti di andata e i 40 minuti di ritorno (in auto non con i mezzi pubblici) ti logora. 
 
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Re: La verità è un dito in culo non demonizzato

Messaggio da PWillis52 » 09/10/2023, 12:08

@MP3 

Io mi sono trovato davanti ad una scelta simile (ma al contrario) alla tua, ad un'età simile alla tua.
Facevo un lavoro che mi piaceva di più, dopo averne già cambiati diversi prima, con discrete prospettive. Ero apprezzato e le giornate lavorative erano frenetiche ma davvero soddisfacenti sotto certi aspetti.
Le prospettive col passare degli anni si stavano però trasformando in illusioni. 
Ho avuto l'opportunità e optato per un lavoro più inerente al mio percorso di studi, con una stabilità a lungo termine molto superiore e nemmeno comparabile a quella precedente. Il lavoro in sé per sé mi soddisfa un po' meno in senso assoluto ma ho più tempo da dedicare a tutto quello che è la VITA (perché per me il lavoro non è la vita). È una tassa da pagare per vivere bene. Non ho mai più lavorato un singolo Sabato tanto per banalizzare il concetto.
Ahn si aspetto economico: non mi sono ridimensionato. Sarei ridimensionato se il confronto fosse con le possibili "prospettive" qualora nel frattempo si fossero concretizzate. Non sono di certo ricco ma ho comunque margine per viaggi, togliermi i giusti sfizi senza dover stare troppo lì a fare i conti. 
Non mi sono mai pentito nemmeno per un secondo della scelta fatta.


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Re: La verità è un dito in culo non demonizzato

Messaggio da BruceSmith » 09/10/2023, 12:37

boantos ha scritto: 09/10/2023, 11:37 Se le prospettive future (non solo economicamente, ma di crescita e realizzazione professionale) sono migliori nel nuovo lavoro, accettalo.
Ma non farlo per le 100 euro di oggi.

concordo, boa: tra vecchi ci si intende sempre.

per quel che mi riguarda, il punto centrale è diventato "tra 10 anni, vorresti fare ancora quello che fai oggi?"

 perchè va bene il tempo libero e gli hobbies, ma per 40 anni il grosso del tempo sarà comunque dedicato al lavoro. ed essere un po' più realizzati dalle 9 alle 18 è decisamente rilevante.

 

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Re: La verità è un dito in culo non demonizzato

Messaggio da The Patient » 09/10/2023, 12:53

BruceSmith ha scritto: 09/10/2023, 12:37 essere un po' più realizzati dalle 9 alle 18 è decisamente rilevante.

Ma che cazzo se ne frega della realizzazione lavorativa?! Io penso a migliorare fuori dal lavoro ed a formarmi in specifici settori oltre al lavoro.

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Re: La verità è un dito in culo non demonizzato

Messaggio da ilmago » 09/10/2023, 12:55

butto due input aggiuntivi non conoscendo la situazione di @MP3, né la fattibilità di questi stessi input, ma tentar non nuoce:

1) nel nuovo lavoro ci sarebbe la possibilità di lavoro da remoto? Se per esempio dovresti fare 1 o max 2 giorni alla settimana di 'pendolarismo' con la macchina, il tutto cambierebbe. Sentiresti molto meno il logorio ed avresti nei restanti giorni più o meno la stessa flessibilità che hai ora (anzi, forse di più visto che do per scontato che oggi sei 5su5 in ufficio/luogo di lavoro)

2) ma usare l'offerta ricevuta per quantomeno farti pareggiare (o almeno incrementare un po' la RAL) dal tuo attuale datore di lavoro? pecunia non olet  :icon_paper: :stressato:  O rischieresti solo picche?

my 2 cents :forza: :forza: ​​​​​​​ :forza: ​​​​​​​
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Re: La verità è un dito in culo non demonizzato

Messaggio da boantos » 09/10/2023, 12:57

BruceSmith ha scritto: 09/10/2023, 12:37
boantos ha scritto: 09/10/2023, 11:37 Se le prospettive future (non solo economicamente, ma di crescita e realizzazione professionale) sono migliori nel nuovo lavoro, accettalo.
Ma non farlo per le 100 euro di oggi.

concordo, boa: tra vecchi ci si intende sempre.

per quel che mi riguarda, il punto centrale è diventato "tra 10 anni, vorresti fare ancora quello che fai oggi?"

 perchè va bene il tempo libero e gli hobbies, ma per 40 anni il grosso del tempo sarà comunque dedicato al lavoro. ed essere un po' più realizzati dalle 9 alle 18 è decisamente rilevante.


Qua dentro si parla spesso di tempo libero, lavoro solo per pagare il mutuo, non voglio lavorare più del necessario, voglio più tempo per dedicarmi a quello che amo fare e non al lavoro... si dicono ste cose ormai a ripetizione e siccome le si dicono da anni, chi lo dice non sarà manco più così giovane. Certo non un vecchio come te e me, ma insomma...

Ogni volta leggo ste frasi e faccio: hum... vabbeh...

Nella vita reale, la mia almeno e delle persone che conosco, tutti bene o male passiamo più tempo a lavoro che a casa a coltivare i nostri hobby. A parte gli insegnanti ovviamente :laughing:
Proprio non riesco a vedere male questo stile di vita, e sicuramente non mi fa soffrire. 
 

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Re: La verità è un dito in culo non demonizzato

Messaggio da boantos » 09/10/2023, 12:57

The Patient ha scritto: 09/10/2023, 12:53
BruceSmith ha scritto: 09/10/2023, 12:37 essere un po' più realizzati dalle 9 alle 18 è decisamente rilevante.

Ma che cazzo se ne frega della realizzazione lavorativa?! Io penso a migliorare fuori dal lavoro ed a formarmi in specifici settori oltre al lavoro.

Ecco appunto :forza:

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Re: La verità è un dito in culo non demonizzato

Messaggio da boantos » 09/10/2023, 13:01

ilmago ha scritto: 09/10/2023, 12:55 butto due input aggiuntivi non conoscendo la situazione di @MP3, né la fattibilità di questi stessi input, ma tentar non nuoce:

2) ma usare l'offerta ricevuta per quantomeno farti pareggiare (o almeno incrementare un po' la RAL) dal tuo attuale datore di lavoro? pecunia non olet  :icon_paper: :stressato:  O rischieresti solo picche?


Ti fanno una pernacchia.
A parte che devi "minacciarli" con la lettera di licenziamento. E se poi l'accettano senza problemi? Ti tocca veramente cambiare hehe
Ma poi ormai è chiaro che alle aziende non conviene dare l'aumento a Mr. X, perchè altrimenti poi lo deve dare anche a Mr. Y, poi a Mr. Z e così via.
Se va via Mr. X, conviene all'azienda prendere uno nuovo, pure se con meno esperienza, meno performante e pure pagandolo di più, ma evitando così di dover aumentare lo stipendio a tutti.
Purtroppo ragionano così.

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Re: La verità è un dito in culo non demonizzato

Messaggio da Ang88 » 09/10/2023, 13:09

The Patient ha scritto: 09/10/2023, 12:53
BruceSmith ha scritto: 09/10/2023, 12:37 essere un po' più realizzati dalle 9 alle 18 è decisamente rilevante.
Ma che cazzo se ne frega della realizzazione lavorativa?! Io penso a migliorare fuori dal lavoro ed a formarmi in specifici settori oltre al lavoro.
per me questa è una boiata clamorosa.
Essere lavorativamente realizzati ti aiuta piscologicamente a vivere meglio la vita anche al di fuori dal lavoro
Poi non so perché passa la vulgata che per essere realizzati sul lavoro bisogna ammazzarsi e radere al suolo i proprio interessi fuori dalla sfera lavorativa


@boantos . Il ragionamento mi sembra abbastanza veritiero ma ha ovviamente le sue eccezioni. Dipende soprattutto da quanto si è indispensabili per l'azienda. Riguardo alla segretezza, la direzione chiederà di non farne parola con nessuno

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Re: La verità è un dito in culo non demonizzato

Messaggio da dipper 2.0 » 09/10/2023, 13:10

BruceSmith ha scritto: 09/10/2023, 12:37 per quel che mi riguarda, il punto centrale è diventato "tra 10 anni, vorresti fare ancora quello che fai oggi?"

Perchè va bene il tempo libero e gli hobbies, ma per 40 anni il grosso del tempo sarà comunque dedicato al lavoro. ed essere un po' più realizzati dalle 9 alle 18 è decisamente rilevante.

questa tua frase merita una risposta più elaborata di quanto avevo scritto prima, mangio un kebab e poi ci penso
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Re: La verità è un dito in culo non demonizzato

Messaggio da dipper 2.0 » 09/10/2023, 13:12

The Patient ha scritto: 09/10/2023, 12:53 Ma che cazzo se ne frega della realizzazione lavorativa?! Io penso a migliorare fuori dal lavoro ed a formarmi in specifici settori oltre al lavoro.

Detta così però è fuorviante.

Se una persona (esempio) si mette a registrare bolle e fatture per 40 anni senza avere una minima evoluzione, senza avere una minima soddisfazione diventa scema.
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Re: La verità è un dito in culo non demonizzato

Messaggio da PENNY » 09/10/2023, 13:24

Secondo me è un ragionamento che deve anche cambiare molto in base all'età in cui si fa la scelta, tra i 20 e 40 purtroppo spesso è necessario dare al lavoro uno spazio preponderante. Scollinati i 40-45 idealmente si dovrebbe tentare di lavorare gradualmente meno\meglio, raccogliendo i frutti del mazzo che ci si è fatti prima e godendosi di più figli/moglie/hobby e cazzi vari.

Ovviamente son belle parole molto generiche, e valide solo sulla carta, spesso si ha poca possibilità di scelta e si lavora come schiavi fino ai 65 anni.

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