Hobbit83 ha scritto: 04/04/2023, 14:56
frog ha scritto: 03/04/2023, 10:07
Tutto condivisibile, però quelli non erano teteskidicermania, ma altoatesini, mi ricordavo che me lo diceva mio padre, che la guerra l'ha fatta prima con gli italiani e dopo l'8 settembre con i tedeschi e lo ha confermato pure la Gruber che da quelle parti ci è nata.
Mio padre non era fascista, ma il classico democristiano e sull'attentato di via rasella, a parte il discorso se erano o no meritevoli di saltare in aria, diceva sempre una cosa che ogni tanto salta fuori pure adesso, ma sembra che la maggioranza preferisca ignorarla, perché è scomoda.
Il fatto che i nazisti avrebbero ucciso 10 italiani, preferibilmente partigiani, ma bastava anche fossero persone sgradite, era noto a chi ha fatto l'attentato, infatti i partigiani non comunisti erano contrari.
Detto questo, il presidente del Senato ha detto al solito le cose in modo idiota, provocatorio e riportando cose false.
Uhm, no. Questa è la versione democristiana del dopoguerra. Ci si poteva aspettare rappresaglie (quelle te le aspetti pure quando colpisci un obiettivo coi bombardieri, figurati), ma non in quei termini.
Si era in guerra, erano soldati tedeschi, in uniforme tedesca, che occupavano uno stato in guerra, quindi legittimo obiettivo di guerra, senza discussioni possibili.
mio padre, che la guerra l'ha fatta prima con gli italiani e dopo l'8 settembre con i tedeschi
il classico democristiano,
non era fascista, ma combatteva assieme ai tedeschi.
Diciamo che pure dopo la guerra ci sono stati partigiani e partigiani, basta vedere cosa è successo in Emilia Romagna/il filo rosso con le BR e via di questo passo.
Qui non si trattava di due eserciti a confronto, ma di resistenza, le cose sono diverse e le conseguenze come detto da Dietto, note.
Mio padre era del '24, dopo aver fatto solo pochi mesi con l'esercito italiano, nel settembre del 1943 aveva 19 anni manco compiuti, l'8 settembre è fuggito dai tedeschi, mandandone pure un paio gambe all'aria, per non essere ucciso.
In seguito ai rastrellamenti nelle valli del trentino, ha scelto di presentarsi in caserma per evitare la fucilazione.
Evito di dare giudizi visto che si tratta di mio padre, ma non mi sento di condannarlo per la sua scelta, ti dirò che nei suoi panni probabilmente avrei fatto la stessa cosa.