John Doe ha scritto: 12/08/2021, 16:09
ecco, io invece la penso esattamente al contrario

mi sento estremamente a disagio (che forse non è proprio la parola giusta, diciamo che la ritengo una cosa per nulla necessaria) quando mi danno del lei o mi chiamano dottore (non medico, altro tipo di dottore, ma il titolo c'è).
sarà che sono troppo umile o che considero il tempo che ho perso a studiare non così meritevoli di rispetto
in compenso chi corregge l'interlocutore chiedendo di essere chiamato per titoli mi sembra una persona mega arrogante, e lavoro in un campo in cui di default letteralmente tutti ti chiamano Dottore. non mi pare che aggiunga nulla a quello che sono, a prescindere da chi ho davanti, che sia una ragazzina, un pensionato o uno spazzino. non credo che il rispetto si misuri da queste cose.
ovviamente non è che mi rivolgo agli sconosciuti dando il cinque e salutando con
bella king o roba del genere. però prima si switcha al tu e meglio è per me.
ma non mi sognerei mai di dire a qualcuno di chiamarmi Dottore. però riconosco che probabilmente è un problema mio
ma secondo me sono stato un po' frainteso perché dipende sempre dall'interlocutore.
Se voglio rendere informale la conversazione da subito ovviamente dirò quelle cose alla <il sig. Ang88 è mio padre> e non dò del lei per il puro gusto di farlo.
Però se mi ferma un/a tizio/a in mezzo alla strada e mi chiede dov'è il supermercato spero mi chiami con un <mi scusi> invece che <scusami>... stessa cosa magari con lavori in cui mi trovo con gente che se gli concedi una mano tende a prendersi il braccio, a chiedere favori, magari clienti/fornitori che potrebbero volermi carpire informazioni riservate... lì lascio il lei.
E pensandoci anche al cameriere, o al cassiere, o al mio direttore/amministratore delegato, o a genitori di amici se non mi hanno mai detto di dar loro del tu, dò del lei perché penso sia un segno di rispetto
Insomma, il tu "va guadagnato" (da ambo le parti) a mio avviso, e non sento che il "lei" sia un modo per mettere altri/ergersi su un piedistallo (quindi non mi sento umile a rifiutare il "lei" né a riceverlo)
Poi concordo con te riguardo alla gente che sottolinea i titoli. Io formalmente chiamo tutti sig./dott., ma se senti il bisogno di specificare ing./cav., allora hai qualche problema d'autostima, ché il titolo di studio non qualifica di certo l'uomo ma 'sta sceneggiata si.
poi io di titoli prestigiosi non ne ho, quindi magari non capisco
The Patient ha scritto: 12/08/2021, 17:21
Esimio @Ang88 che cappero con due Z vuole da sto forum?
anelo di poter esprimere il mio modesto punto di vista confrontandomi con miei pari in un discorso pacifico e, spererei, fruttuoso che possa arricchirmi.
The Patient ha scritto: 12/08/2021, 15:22
Non sono tantissimi i Paesi oltre l'Italia che ti danno del Lei, comunque.
ah, non lo sapevo, come funziona?
Perché tipo in inglese puoi tranquillamente dire che stai dando del tu o del voi a tuo piacimento... ma non mi sono mai chiesto se loro diano un senso al "voi"
Birdman ha scritto: 12/08/2021, 17:15
Non esageriamo adesso, i capelli sono ancora tutti al suo posto.
a 32 anni e manco un po' di stempiatura o un accenno di alopecia? e stai qua a lamentarti della vecchiaia? Ma vada simpaticamente a fanculo Dott. Birdman
P.S. comunque me l'avete tirata, eh.
Proprio ieri sono uscito con un'americana (età tra il '97 e il '94) e stavamo parlando di come vanno conciate le ragazzine per i chioschi lungo la spiaggia (non tanto l'abbigliamento quanto il trucco e le unghie).
Scherzando mi fa: <non capisci perché tu sei vecchio>
al che le ho risposto: <maybe oldstyle, but I'm just a young wise man, talk properly>