Bruss, l'età di porta saggezza.
Sberl, ognuno reagisce a suo modo. Tu così, altri in modo diverso.Sberl ha scritto: 03/11/2019, 23:53 Allo stesso modo io ho a che fare quotidianamente con malati cronici, con malati che vedo spegnersi ogni giorno, con malati che sanno benissimo quale sia il loro futuro da malato cronico in dialisi, prendo decisioni anche riguardanti il fine vita...eppure non sento il bisogno di andare in chiesa o pregare o chissa che.
Safe, hai travisato le mie parole. Quello che volevo segnalare era un certo distacco, che a volte può sembrare presunta altezzosità, rispetto all'idea che una persona voglia pregare e credere in qualcosa di superiore.
Quello che voglio dire è che in certe situazioni, malattia o letto di morte, le persone si cagano addosso dalla paura e pregano qualcosa che le salvi. Probabilmente succederà a me, a te safe e pure ad aza.
Non ho mai parlato di miracoli, e una preghiera non ha mai salvato nessuno. Ma le persone lo fanno, e credo che la paura sia da rispettare.
Persone giovani, lontane dalla vecchiaia, che hanno a che fare con la morte tutti i giorni (come può essere un medico, di pronto soccorso e non un dermatologo ), oppure che ne sono stati sfiorati e coinvolti personalmente (come può essere una grave malattia, propria e non del nonno). Vedrai che guardando e analizzando bene, la tua popolazione di unità statistiche con queste caratteristiche è assai ridotta.
Posso arrivare anche a 5 esempi se vuoi, ma credo non serva spingersi oltre.