francilive ha scritto:anche il mitico reggiani la tocca piano
L'ha detto davvero? Pensavo fosse la solita catena fuffa

francilive ha scritto:anche il mitico reggiani la tocca piano
Giordan ha scritto: Menzione onorevole per Pap, che si è distinto per avere la stessa voce di Battiato e la peggior pronuncia anglo-americana ogni epoca!!!
Quindi tutti quelli che ancora adesso vedono Senna come un mito sono tutti italiani?frog ha scritto:Sberl ha scritto:Semplicemente bastava che squalificassero Valentino domenica e poi a Valencia campo libero a lui e Lorenzo per giocarsela. Invece han creato un can can mediatico che rischia di falsare clamorosamente anche la gara di Valencia (già si sprecano i commenti sul far passareValentino, farlo tornare rapidamente tra i primi, etc...).
Autogol CLAMOROSO degli organizzatori.
Poi non commento la ridda di opinioni illustri che stanno arrivando e stanno legittimando il reagire alle provocazioni e il buttare a terra un avversario. Con Zidane-Materazzi e Totti-Poulsen non ricordo tutta questa santificazione mediatica del provocato che ha reagito. Ma Valentino è Dio e quindi a lui si perdona tutto.
Siamo sempre nel belpaese che ha beatificato per vent'anni Berlusconi come vittima delle toghe rosse e dei media asserviti alla sinistra.
Valentino Rossi è un vincente paraculo e come tale per la mentalità della maggior parte degli abitanti di questa nazione gli si perdona tutto.
Toni Monroe ha scritto:Non volendo, immagino, il nuovo paragone (quello con Tyson che morde Holyfield) finisce comunque per attribuire, nel parallelo, un minimo di responsabilità a Marquez. L'età mi consente di dire Io c'ero (seppure non a bordo ring, ma lo vidi in diretta) e bisogna dire che per quanto Holyfield fosse attento a stare sul filo -ma non oltre- della correttezza, il suo modo di combattere era decisamente poco limpido. Pollo Tyson, allora, a cedere alla frustrazione, pollo Rossi oggi a reagire in quel modo. Del tutto innocente? Assolutamente no. Colpevole solo lui? Nemmeno. La versione che più mi persuade è quella che vede i due in lotta tra loro come accade a molti maschi alfa in natura: il giovane si sente abbastanza forte per spodestare il vecchio dominante, mentre il vecchio non si ritiene ancora tanto in calo da cedere senza nemmeno combattere. Il risultato è sotto gli occhi di tutti.
C'è solo un aspetto che mi fa preferire la versione di Rossi a quella di Marquez: i rischi (in estremo pure di morire, perché tutto sommato non è nemmeno esagerato Marquez quando dice che ha rischiato la vita, perché quando cadi puoi solo sperarlo, che andrà tutto bene, la certezza non te la dà nessuno), i rischi di cadere o di far cadere è comprensibile prenderli per vincere o comunque per inseguire il miglior piazzamento possibile. Rossì questo lo ha sempre fatto, senza fare sconti a nessuno. Ma al posto di Marquez, lui, non credo che si sarebbe messo a ostacolare uno, invece di infliggergli il maggior distacco possibile. Il ragazzo invece va di ripicca. Ecco, quei rischi, per una ripicca invece che per una vittoria, sono un inutile, pericoloso, spreco. E' che Rossi ci deve stare, perché comunque le regole non vengono rispettate sempre quando sono ratificate, figuriamoci se non si possono violare quelle non scritte.
Ange86 ha scritto:Quindi tutti quelli che ancora adesso vedono Senna come un mito sono tutti italiani?frog ha scritto:
Siamo sempre nel belpaese che ha beatificato per vent'anni Berlusconi come vittima delle toghe rosse e dei media asserviti alla sinistra.
Valentino Rossi è un vincente paraculo e come tale per la mentalità della maggior parte degli abitanti di questa nazione gli si perdona tutto.
Perché basta un luogo (Suzuka) e un anno (1990) per smontare la tua tesi.