anto ha scritto: Io ho sempre difeso e difenderò sempre il pensare in grande in prospettiva di Seedorf, e quello che auspicava per il futuro della squadra(il vero motivo per cui è stato cacciato).
Per quello che ha fatto vedere sul campo, però, mi dispiace per i suo i agiografi, non è difendibile.
La sublimazione dell'espressione di Seedorf sul campo è stata la disastrosa partita contro il Parma, dopodichè è stato sostanzialmente esautorato, ed ha iniziato a proporre un calcio che non era il suo: si vedano le dichiarazioni ironiche nei confronti di Galliani(rientrato a Milanello dopo che Seedorf lo aveva bellamente chiuso fuori) dopo Milan-Lazio, prima partita con l'assetto abbottonato imposto dall'alto.
Lo stesso alto(o gli stessi alti, perchè in questa circostanza, per ragioni diverse e ugualmente vomitevoli si sono trovati d'accordo il proprietario, la figlia e Galliani), ha rassicurato giocatori che sembravano allo sbando(e soprattutto gli italiani scontenti) sul fatto che Seedorf se ne sarebbe andato, e improvvisamente la squadra ha cambiato passo.
Non si capisce da questa ricostruzione per quale motivo Seedorf non sia difendibile, tanto più con l'incidenza che dai al parametro della squadra che gli giocava contro.
O si guarda il campo, ed allora tu dici che c'è stato un Seedorf che pensava e voleva giocare in grande prima dell'esautoramento (Atletico e Juventus ammettono poche obiezioni).
Oppure si guarda i risultati, ed allora 35 punti da subentrato, ereditandone 22 dal Vernacoliere e col Bresaola che ne farà al massimo 29 entrambi con preparazione estiva, sono un dato oggettivo.
D'accordo le opinioni discordanti, ma appunto occhio anche ai fatti, perché parlare in quei termini della partita col Parma vuol dire non ricordarsi quella partita ed affossare tutta la ricostruzione.
Per amor di cronaca, questa sarebbe l'ultima formazione "sbottonata" di Seedorf?

Abbiati
Abate Bonera Mexes Urby
Essien De Jong
Poli Montolivo Kakà
Balotelli