joesox ha scritto: 23/01/2021, 8:42
Esattamente, poi una squadra decide di avere un certo tipo di gioco e sceglie/firma FA di conseguenza. Non sempre la ciambella riesce con il buco perché il FA non si inserisce o il rookie fallisce. Forse quei Colts puntarono su alcuni giocatori difensivi in cui credevano ma che non si svilupparono (non ho rivisto tutti i draft, ci vorrebbe @Strembald), ma sicuramente ci saranno stati errori, come per tutti, ed avevano pur sempre Freeney, Mathis, Bethea, non erano proprio scarsi. Ebbero anche la miglior difesa della lega per ppg nel 2007. Poi nei PO Peyton tira due INT. Capita. Oppure dobbiamo dire che era scarso pure lui?
Paradossalmente se hai un QB eccezionale, dovresti avere un WR/TE eccezionale ed altri “ricevitori”, esageriamo, scarsi, come RB, FB, WR3, etc. Quando lo raddoppiano vai dagli altri, quando ti serve assolutamente un terzo down, vai da lui. È una semplificazione ovviamente, ma quante volte, e parlo solo delle ultime stagioni, Edelman o Gronk hanno tenuto vivo un drive ai Patriots? E poi pensavi... ma se non avessero Gronk come farebbero? Se non avessero Edelman? E sopravvivevano con quei due o anche con uno solo, per pezzi di stagione. E poi ci vuole il playbook adatto e giocatori che si sacrificano, etc... ed immagini che dopo vent’anni così anche TB si sarà esaurito. Ma lo sa anche lui, secondo me, che vinceva proprio perché c’era una discreta D.
Dal 2001 al 2019 NE ha segnato 8400 punti e ne ha subiti 5600 che tradotto significa “vincere” ogni partita 28-18, in pratica però vuole dire andare mediamente 12-4, vincere la divisione e giocarsela ai PO. Quest’anno 326 punti fatti e 353 subiti (20-22) ed ovviamente 7-9. Mancavano QB, TE, WR e LB. Che, magicamente, è quello che serve ai Pats. E chiudo: se l’attacco non sta in campo, la difesa soffre. Non è basket dove segnare velocemente in contropiede va benissimo. L’attacco nel football è molto complementare alla difesa nella gestione della partita. Che conferma in un certo senso il tipo di Twitter ma non rende TB scarso, anzi ottimo gestore del tutto.
Rispondo perchè mi hai citato. Non ho seguito esattamente tutta la discussione ma la domanda di
@BruceSmith è abbastanza chiara. Aveva Peyton Manning davvero bisogno di quel talento attorno a se per vincere? La scelta della dirigenza di allora fu buona/lungimirante?
La mia modestissima risposta è no a tutte e due le domande. Manning è arrivato al suo secondo SB lanciando a un parco ricevitori/TE che contemplava come star Reggie Wayne e Dallas Clark (ripeto, non avrà mai avuto un fisico dominante come quello di Gronkowsky, ma è stato uno dei TE più puliti, intelligenti, clutch, fini e talentuosi di sempre. gli ho visto fare negli anni cose alucinanti e solo un fisico martoriato lo ha rallentato - chiedere a
@davelavarra per ulteriore parere). Il resto era rappresentato da Pierre Garçon, Austin Collie, Anthony Gonzalez, Gijon Robinson, Tom Santi, Jacob Tamme, Hank Baskett (maledetto lui). Arrivammo al SB ma lo perdemmo per una genialata di Sean Payton, con un Dwight Freeney che tornava da un bruttissimo infortunio alla caviglia.
Nell'anno del SB vinto contro i bears di Briggs e Urlacher, il nostro attacco non è stato a livello di talento il più forte in assoluto per me, ma uno dei più forti, con i vari Wayne, Harrison a fine carriera, Dallas Clark, Ben Utecht, Brian Fletcher. L'attacco girava da dio, ma abbiamo acciuffato la wild card dopo una semi caduta libera a fine season, dove la divesa non reggeva le corse per nessuna ragione per alcuni infortuni chiave (chiedere a Fred Taylor e a Maurice Jones-Drew). Tornati in campo a pieno regime Mathis e lo straordinario Bob Sanders cambiò tutto. Larry Johnson che aveva il record di yds e rush TD in stagione lo tenemmo a tipo 10 yds e 0 TD nel primo incontro di PO. Il resto è storia.
Quanto ha inciso quella difesa con quei ritorni chiave? Un sacco!
Paradossalmente i colts più forti di sempre sono stati, secondo me, quelli che hanno perso il divisional in casa con quello sciagurato calcio di "idiot kicker" Mike Vanderjagt. Più forti in assoluto considerando il roster nel suo complesso associato all'efficacia del miglior Dungy visto. Parlo dell'anno prima del SB vinto.
L'attacco in assoluto più forte che ho visto a Indy è stato quello del 2004 dove la linea era composta da Tarik Glenn, Rick DeMulling, Jeff Saturday, Jake Scott e Ryan Diem, a ricevere Marvin Harrison, Reggie Wayne, Brandon Stokley, Dallas Clark, Marcus Pollard e a correre Edgerrin James. Scusate se è poco. L'attacco dove mi sono più divertito.
Difesa? Solo Freeney e Rob Morris come punti fermi. Ci fermammo ai PO e niente anelli.
A rigor di logica ritengo Bill Polian un grandissimo GM e grande draftatore, ma la scelta di avere tutte stelle davanti non ha pagato quanto avrebbe potuto pagare invece una scelta più oculata e più bilanciata. Manning metteva dei palloni pazzeschi, e le sue letture le ho visto fare veramente a pochissimi. Probabilmente anche lui ha preteso più di qualcosa a livello di scelte, ma ha pagato. Non aveva assolutamente bisogno di tutto quel ben di dio.
I suoi attacchi erano costretti puntualmente a inseguire e a forzare in partite in cui l'avversario riusciva a mangiare un sacco di tempo. Quando una partita si mette così, vero che hai la capacità di segnare prestissimo, ma intanto la tua difesa è sulle ginocchia, e quella avversaria ti affronta sempre con la mente di chi è in vantaggio e il fisico bello riposato, mentre tu hai la pressione addosso, e mai puoi limitarti a gestire. Quando forzi l'errore diventa più probabile ed ecco che ti ritrovi con una L.
Giocatori presi abbastanza in alto e che non hanno rispettato le nostre aspettative? Ne posso fare diversi esempi:
Mike Doss: safety eccezionale, ma aveva il grilletto facile

Larry Triplett: anno eccezionale a Washington...Buon starter niente di più
Bob Sanders: un autentico fenomeno ma con infortuni continui a collo e schiena (rimpianto enorme)
Phillip Wheeler: terza scelta...un buon mestierante
Fili Moala: semplicemente una sega
Pat Angerer: molto molto bravo, ma sempre incerottato
Paradossalmente le più grandi soddisfazioni sono stati Antoine Bethea (6° giro) Cato June (6° giro) Robert Mathis (5° giro). Polian di base ha draftato poca difesa in alto, preferendo OL, RB, WR, TE. Draftò anche Jerry Huges, che da noi non trovò espressone delle sue caratteristiche ma che esplose letteralmente ai Bills.
Avremmo dovuto fare diversamente, e forse anche Manning potrebbe avrebbe potuto avere oggi 4 anelli invece di 2 come il fratello scarso.
Ma come diceva il Manzoni nel capitolo XXIV dei Promessi Sposi: "...del senno del poi ne son piene le fosse".