andreaR ha scritto: ↑22/11/2020, 14:04
La musica classica si può considerare una gigantesca cover band ? mi spiego, io oggi ho ascoltato Vivaldi, Satie, Schubert, ma in realtà ho ascoltato degli artisti che hanno suonato sulle note scritte da questi compositore perchè non c'è nessuna traccia audio ascoltabile di nessuno di questi giusto ? le note sono quelle, ovviamente, ma se fosse tuttu uguale la cover band dei Metallica sarebbero come i Metallica, non so se mi sono spiegato in questo ragionamento contorto
Caro andreaR, questa è una domanda bellissima, complessissima e meravigliosa per quelli che sono i risvolti positivi che possono ripercuotersi su di te.
Partiamo dalla prima parte del tuo messaggio.
Dunque, in senso molto lato, e preso con le dovute pinze, il tuo concetto ci può stare. Ovvio non abbiamo nessuna registrazione di una esecuzione di un concerto di Vivaldi del tempo di Vivaldi. Il problema però qual è? E' che in una canzone dei Metallica tu hai un piccolo gruppo di persone che ha composto qualcosa che va eseguito da loro stessi per essere considerata la "traccia madre".
Provo a farmi capire. Prendi una canzone a caso (scelgo One che ha un nome breve). One ha una traccia madre che è quella dell'incisione in studio del suo album And Justice for all. Bene. Uno chiede: "com è One dei Metallica? dove me la ascolto?" Tu cosa gli rispondi? "vai su youtube, e prendi One official video, oppure One album version, oppure te compri er CD e te la ascolti là sopra."
Così hai la versione "madre". Ma vuoi che non ci sia un live da qualche parte che offre una diversa versione di One? certamente. Poi può essere migliore o peggiore, ma è diversa. A quel punto i Metallica di quel live sono a tutti gli effetti una cover band dei Metallica dell'incisione in studio? Mi dirai di no, perchè sono sempre loro in carne ed ossa! Ma concettualmente sarebbero una cover, perchè la versione ha delle differenze, anche se gli interpreti sono gli stessi. Ma pur essendo gli stessi sono più sobri o più ubriachi, più stanchi o più in forma, più emozionati o più distaccati, più giovani o più anziani.
Cover è un concetto che in musica classica può avere un senso decisamente limitato (per non dire sbagliato) ecco perchè sono voluto partire da una tua intuizione che ha un'intenzone corretta, senza essere corretto. (oddio spero di non confonderti ora).
Approfondiamo l'argomento musica classica.
One che differenze può portare nelle diverse versioni? Live contro studio, chitarre x rispetto a chitarre y, tempi più rapidi o tempi più veloci. Ma il fatto di avere una versione madre, ti mette nero su bianco la deviazione dalla versione standard, in tutta la sua chiarezza.
Nella musica classica non possiamo fare questo discorso. Perchè le variabili sono tantissime: musica molto più complessa, compositori non vivi e mai registrati (nella maggior parte dei casi, perchè nel 900 e già a fine 800 abbiamo già delle registrazioni più o meno fruibili), prassi esecutive, periodi storici diversi, e storia temporale decisamente più dilatata che si impregna del vivere dell'epoca, delle possibilità del tempo, della cultura del tempo e dell'essere umano in toto di quel tempo.
Un pezzo di Beethoven poteva risultare inascoltabile al tempo di Beethoven, proprio per un continuo evolversi dell'arte, e lo stesso è accaduto con Bartok, con Bruckner, con Mahler, con Webern e chi più ne ha più ne metta.
La problematica è che nel tempo attuale, la maggior parte delle orecchie delle persone è notevolmente impigrita, perchè fra televisione, youtube, radio e jingle vari, la musica che viene vomitata è di una sterilità impressionante per la maggior parte, e quindi l'orecchio si abitua ad una semplicità e banalità costanti, e si impigrisce per l'appunto.
Questo sta a testimoniare che con la musica classica (che andrà anche poi affrontato il significato del termine classica, che può portare fraintendimenti) un compositore si inserisce in un percorso culturale e di evoluzione di linguaggi artistici molto lungo e preciso.
Oggi, anno 2020, comporre 10 minuti di musica classica totalmente nuova, è un qualcosa di estremamente difficile, perchè appunto le nuove composizioni devono inserirsi in un percorso.
E' in questo che sta la complessità dell'arte musicale più nobile.
Parentesi a parte (spero di averti stimolato molte curiosità), se prendiamo una sinfonia di Haydn ad esempio, questa composizione, già nel suo essere, comporta diverse cose. Intanto il direttore deve conoscere molto bene il periodo storico di Haydn, la sua arte, le sue caratteristiche costruttive, la sua rivoluzione nel concetto di sinfonia eccetera. Poi ci vuole l'orchestra. Anche questa può avere molta pratica con il repertorio di Haydn oppure no. Può eseguire con la prassi dell'epoca oppure no. Può eseguire su strumenti d'epoca o no.
Poi ci sono tutte le interpretazioni dell'agogica (cioè la velocità con cui viene eseguito il pezzo in tutte le sue parti). E siccome non veniva dato, all'epoca, un'indicazione di tempo con il metronomo ma si usavano vari termini come adagio, andante, presto, prestissimo, largo e larghetto, e siccome non abbiamo un CD in cui un direttore e un'orchestra eseguiono una sinfonia di Haydn in presenza di un Haydn che approva, ecco che esistono gli studi della partitura.
Non ti dico quando le partiture sono particolarmente complesse e vanno letti tutti gli appunti che il compositore ha aggiunto in una partitura. Come lo esegui un passaggio quando c'è scritto "gemendo" sopra, o peggio addirittura frasi come "portami all'inferno" o "il diavolo la balla con me"? Vedi che è un bel casino. E senza uno studio approfondito diventa un banalizzare tutto e andare a pelle (cosa estremamente sbagliata.
Poi durante il periodo barocco (che penso ti stia piacendo perchè continui ad ascoltare Vivaldi che non a tutti piace te lo assicuro) si usavano un sacco di strumenti poi totalmente scomparsi, come la tromba marina. La frequenza del "la" di riferimento non era ad esempio quella dei 440 hertz a cui noi siamo abituati (ecco perchè un esecuzione fiologica di alcuni pezzi può addirittura sembrarti in un altra tonalità).
andreaR ha scritto: ↑22/11/2020, 14:04
Andando al sodo, mi chiedevo, chi sono gli artitsti di riferimento per ascoltare la classica ?
Ecco bravo, andiamo al sodo. NON C'E' UNA RISPOSTA UNIVOCA.
Perchè se metti Karajan con i concerti Brandeburghesi di Bach, ecco che il prodotto è un disastro (e Karajan è uno dei direttori più importanti della storia), o metti Emil Gilels (pianista immenso) ad eseguire Frescobaldi...un altro disastro.
Metti un barocchista di ferro come Savall a dirigere i pezzi di Messiaen, è una cosa impensabile.
Come vedi ogni direttore tende a farsi un miglior interprete di alcuni autori o di alcuni periodi storici. Alcuni sono più versatili, e fanno delle cose davvero ottime, quasi in ogni ambito. Altri sono decisamente più ristretti come repertorio, ma toccano vette assolute. E anche una volta che hai trovato il direttore e l'orchestra perfetti per quel determinato pezzo, ecco che incontri un'altra incisione che manifesta altre potenzialità nascoste del pezzo stesso.
Hai mai pensato al perchè esistono duemila incisoni delle sinfonie di Brahms, o dei concerti per pianoforte di Mozart? Ti verrebbe da chiedere: ma una volta che è stato trovato l'esecutore perfetto, che ce ne facciamo di tutti gli altri?.
Domanda legittima, e la risposta è che spesso non esiste un solo esecutore perfetto. E lo stesso esecutore "perfetto" ha magari dato il suo meglio su un live e non in studio.
La risposta alla tua domanda passa attraverso queste tappe:
1-studiare, informarsi, chiedere consiglio, fare confronti;
2-ascoltare tanto tanto tanto (per interiorizzare molto bene il pezzo) e tante versioni, cambiando orchestre, direttori, solisti, e prassi esecutive
3-tornare più volte sui punti 1 e 2 non necessariamente in ordine.
Hai visto nei post precedenti quante versioni esistono della famosa Toccata e Fuga in re min di Bach? e quante di queste hanno tutto il senso del mondo?
A quel punto rientra anche una questione di gusto personale, che però andrebbe assolutamente educato con pazienza, perchè è meglio avere un gusto ragionato e consapevole, che non un gusto solo a "pelle" che si ferma a "mi piace non mi piace". E qui in forum personalmente non aspetto altro che fare confronti e cercare di trasferire e condividere tutto ciò che so, anche se non faccio questo mestiere per professione.
Sei libero di approfondire e questionare su qualsiasi dei punti di questo mio post. Sei il benvenuto.
Se il risultato fosse anche solo che ti stai ascoltando più Vivaldi di quanto non facessi prima, già è una cosa ottima.