Il topic Tecnico-Tattico di Play.it

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Re: Il topic Tecnico-Tattico di Play.it

Messaggio da Hotel Supramonte » 09/02/2022, 19:19

Longinus ha scritto: 09/02/2022, 14:16 Regola pro big come la Coppa Italia,come la spartizione dei soldi,come qualunque altra regola esistente.

Però superlega no perché ammazza il merito :disgusto:

L’unica cosa sensata che chiedono le big, ovvero il campionato a 18 squadre, viene puntualmente respinta :forza:
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Re: Il topic Tecnico-Tattico di Play.it

Messaggio da John Doe » 09/02/2022, 20:18

Hotel Supramonte ha scritto:
Longinus ha scritto: 09/02/2022, 14:16 Regola pro big come la Coppa Italia,come la spartizione dei soldi,come qualunque altra regola esistente.

Però superlega no perché ammazza il merito :disgusto:

L’unica cosa sensata che chiedono le big, ovvero il campionato a 18 squadre, viene puntualmente respinta :forza:
Big che vogliono ridurre le partite da vendere alle tv ma che poi però verrebbero a raccontarci che con questi ricavi non sopravvivono.
Tipo essere sull'orlo del fallimento e spendere 55 milioni per Ferran Torres :forza:

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Re: Il topic Tecnico-Tattico di Play.it

Messaggio da Il Re ha parlato! » 10/02/2022, 2:58

Volevo partire dallo spunto di @andreaR su Neuer e del nuovo topic per fare un analisi ruolo del portiere nel calcio attuale, che è da un po' che mi ronza in testa.

Ruolo che nel corso dei secoli non ha visto vere e proprie rivoluzioni come altri ruoli, ma solo tanti piccoli aggiustamenti che hanno portato all'interpretazione della posizione che conosciamo oggi, che possiamo dividere in due maxi-fenotipi, senza contare i vari ibridi e le sottocategorie. 

Il portiere 'classico' e il portiere 'moderno'.

Le differenza tra i due si potrebbe riassumere anche con reattivo e proattivo, ma non sarebbe pienamente corretto.

Il portiere classico gioca principalmente nella zona centrale dell'area piccola; dove ha più porta da coprire, ma anche più tempo per l'intervento, infatti la spinta sul tuffo viene quasi sempre portata dalle gambe, il tuffo può risultare più lento, specie nei tuffi bassi ma genera un migliore allungo e permette aggiustamenti a mezz'aria, oltre ad arrivare sul pallone con più forza. I suoi scivolamenti e spostamenti sono dettati dalla posizione dei propri compagni, ma gli occhi devono sempre rimanere sul pallone e cerca di leggere l'azione cercando di limitare la pericolosità delle azioni avversarie facendosi trovare già li, cercando di rendere i suoi interventi facili da eseguire.
I punti di riferimento del portiere classico sono i compagni e i pali della porta.

Il portiere moderno gioca principalmente sulla linea dell'area piccola(o leggermente più dentro/fuori dipende dal portiere); dove ha meno porta da coprire, perché il suo scopo non è rendere un tiro facile da parare, ma oscurare il più possibile la vista agli attaccanti facendogli sembrare la porta più 'piccola' e difficile da centrare, effettuando di fatto una giocata proattiva grazie al proprio posizionamento, in sintesi induce l'avversario all'errore. Di contro c'è che giocando più avanzato ha una minore finestra temporale per effettuare l'intervento, infatti la spinta del tuffo viene quasi sempre portata dalla parte superiore del corpo(spalle e addome), il così detto colpo di reni, il tuffo risulta più veloce e immediato, ma di contro genera poca spinta sia laterale che verticale e disperde molto la forza negli arti che rischiano di arrivare sul pallone senza forza con la conseguenza che pieghi le mani e finisca comunque in rete, in più è spesso un movimento secco che rende difficili gli aggiustamenti in caso di deviazioni o tiri con giri strani.
Il punto di riferimento principale del portiere moderno sono gli avversari e il cono di luce della porta. 

L'assunto del portiere moderno è che in un gioco sempre più rapido e fisico, con palloni sempre più leggeri e giocatori fisicamente sempre più forti e con momenti di caos controllato sia inutile cercare di leggere l'azione come un portiere classico e che quindi imposta il suo gioco con delle posizioni specifiche e degli interventi mirati, per far si che non dovrà essere il portiere a cercare e parare il pallone, ma sarà il pallone ad andargli addosso. E' quasi una scommessa basata sui numeri e la geometria, non a caso sono i portieri tedeschi che hanno sublimato il portiere moderno.

Uno non è migliore dell'altro, sono due tipi diversi di interpretare il ruolo, la loro efficacia dipende dalla difesa che hanno davanti.

Le uscite ha cannone sulla trequarti o il giocare o meno con i piedi non è indicativo nel giudicare se un portiere è moderno o meno, quello è solo un'accorgimento tattico degli ultimi anni nella ricerca della superiorità numerica nel possesso palla che vede coinvolto anche il portiere nella costruzione dell'azione, rendendolo parte del gioco anche in attacco e non solo in difesa, com'era fino ad una quindicina di anni fa.
Ormai ogni portiere deve saper smistare la palla. Bene o male che sia. E qui nasce l'equivoco che un portiere moderno e tecnico sia quello spregiudicato e bravo con i piedi.

Qui mi ricollego a Neuer, portiere moderno che a livello puramente di tecnica è uno dei migliori portieri mai visti, non per la sua abilità con i piedi o le uscite, ma per la sua preparazione sui tuffi, il posizionamento e gli scivolamenti, ha una pulizia tecnica ed esecuzione del gesto che hanno quasi del maniacale.

Il problema nasce proprio da questa sua perfezione tecnica, che a volte lo rende troppo poco riflessivo e prevedibile su certi interventi, non parlo delle uscite, ma di semplici parate in cui respinge in maniera superficiale generando seconde palle molto pericolose.
Se certe sbavature capitano ad un giocatore della sua portata, figurarsi cosa può succedere a portieri di diversi gradini di talento inferiori.

L'effetto WOW generato da Neuer ha moltiplicato gli imitatori e negli ultimi anni abbiamo avuto una proliferazione di portieri moderni, che però non hanno capito e allenato appieno i concetti di quel tipo di gioco, finendo per scimmiottare solamente i gesti tecnici senza capire bene a cosa servono e come applicarli. Come fu il tiro da tre post-Warriors.
Il tutto unito alla difficoltà della valutazione del ruolo in cui si tende a sopravvalutare il portiere spettacolare a discapito di quello solido.


Prendo come esempio la croce iberica citata da @PWillis52, tecnica prelevata dal calcietto ed erroneamente insegnata per gli uno contro uno e per evitare i tunnel, quando in realtà andrebbe usata solo molto vicino al pallone quando si è sicuri che l'avversario stia per tirare in modo da coprirgli la visuale della porta e sporcargli il tiro estendendo al massimo la superfice dell'intervento, ma è comunque un'uscita da la va o la spacca proprio perché da una distanza così ravvicinata, non saprai dove finirà il tiro, quindi occupi più spazio possibile e via. 
Allego un breve articolo di qualche anno fa che lo spiega bene ed in poche parole:
https://www.calcioscout.com/blog/2016-0 ... a-e-parata

Serve grande tecnica e tempismo e soprattutto capire quando è il caso di usarla, o si rischiano figure barbine, non a caso negli anni novanta non la usava nessuno visti tutti i dribblatori di portieri che c'erano.
Eppure di portieri moderni ce n'erano anche allora solo che venivano definiti esotici o alla brasiliana. Il portiere moderno del calcio che fu più famoso che mi viene in mente è Taffarel, ma anche Barthez era abbastanza un archetipo del portiere moderno, o Abbiati e Cudicini figlio per rimanere nei giocatori nostrani.

Altro esempio è la proliferazione dei gol con tiro a giro, che fino a tempo fa erano ad appannaggio solamente dei calciatori con una discreta tecnica di tiro, ora quasi chiunque può realizzare un gol simile. E' migliorato il livello tecnico degli attaccanti? Anche, ma soprattutto si è abbassato il livello dei portieri che non hanno più un gioco di gambe decente e non eseguono mezzo scivolamento e usano la mano di richiamo solo per le parate sceniche e non per avere un allungo extra in certe situazioni e quando giochi così avanzato in area se non sai ripiegare con il minimo numero di passi è un'attimo prendere gol.

Si segue ciecamente e scioccamente la favola del portiere moderno non capendone i punti di forza, focalizzandosi eccessivamente su alcuni concetti (piedi e reattività) finendo per abbandonarne altri fondamentali, allenando i portieri ad uno stile moderno, anche quando non ne ha le caratteristiche, finendo per rovinare talenti nella errata convinzione che il portiere moderno sia più facile da allenare e quindi più facilmente rimpiazzabile, come un RB in NFL, per citare un altro topic.

Abbassando il livello medio della posizione e accorciando notevolmente la carriera ad alti/buoni livelli visto che basano tutto sulla reattività, che appena cala fa passare un portiere da fenomeno a cono da un giorno all'altro. Mulsera ai mondiali del 2018, Karius in finale di Champions, tutte le papere di Donnarumma o lo sfacelo di Handanovic degli ultimi anni, non sono solo papere o momenti di scarsa concentrazione, ma prima di tutto sono tutte carenze tecniche che prima o poi vengono fuori e se hai sfiga ti ammazzano la carriera.

Quello che a fatto la scuola tedesca è stato creare una generazione di portieri prendendo i concetti del calcio da strada, del calcetto e del gioco proattivo, sottomettendo con la tecnica e lo studio delle geometrie in campo concetti e movimenti fumosi tipici di un calcio più spregiudicato. Accettando le componenti di rischio che quel gioco comporta e trasformarli in forza, di cui Neuer è il prodotto di punta. 
Ma sarebbe semplicistico considerare Neuer come l'artefice di questo nuovo corso, che parte da più lontano, semmai è stato l'uomo copertina come Curry lo fu dei Warriors. 
 

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Re: Il topic Tecnico-Tattico di Play.it

Messaggio da Wolviesix » 10/02/2022, 8:34

Faccio due domande forse banali ma tant'è visto che c'è un esperto: non ho mai capito bene l'uso della mano di richiamo. Ora, se lo fanno tutti ci sarà chiaramente un motivo, ma mi sembra una cosa controintuitiva, nel senso che pensandoci non mi pare ti dia un raggio di copertura maggiore, ma minore. Quindi perchè si usa?
E perchè definisci la croce iberica come erroneamente insegnata per gli uno contro uno?

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Re: Il topic Tecnico-Tattico di Play.it

Messaggio da Radiofreccia » 10/02/2022, 9:42

andreaR ha scritto: 09/02/2022, 16:52 una piccola fa fatica ad averne 11 buoni, figuriamoci il 14 e 15 che entrano contando magari 1-2 buoni fuori per squalifica o infortuni

Per me poi 99su100 quando una piccola è 0-0 0-1 al 80° a Monaco, Parigi, Madrid o Manchester che sia è perchè le big stanno giocando in terza marcia, se giochi al meglio o quasi puoi preparare quello che vuoi che perdi lo stesso

Beh, il calcio è uno sport molto episodico.

Può capitare che il portiere della piccola sia in una giornata di grazia e non riesci proprio a segnargli, può capitare che la big prende 5 pali e sbaglia un rigore, etc.. Di riffa o di raffa, situazioni da 0-0 o 0-1 casuali ce ne son sempre state e dare l'opportunità alla piccola di cambiare il 50% dei giocatori di movimento per portare gente fresca a fare la barricata (che credo sia molto dispendiosa).

Chiaro che su un sample superiore alla singola partita, la big ti schiaccia se gli dai l'opportunità di cambiarne 2 in più rispetto a 3 anni fa. Poi su singola partita, può succedere un po' di tutto e il vantaggio può ribaltarsi.
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Re: Il topic Tecnico-Tattico di Play.it

Messaggio da andreaR » 12/02/2022, 8:43

Mi sto vedendo Barca-Atletico, alla fine nulla di nuovo, è ovviamente una squadra di Guardiola come normale che sia, Dani Alves da terzino sempre in mezzo a dare superiorità, praticamente mai visto sulla linea laterale, Alba di la un pò di più ma anche lui tendenzialmente va in mezzo a dare superiorità, molto alti e con il Pique di 34 anni potrebbe essere un bel rischio.
In fase di possesso detto dei terzini che vengono in mezzo soliti dettami di Guardiola, contro l'Atletico giocava Ferran da 9 che da 9 non ha mai giocato ovviamente, basta vedere le posizioni medie su sofascore, in area non ha quasi mai messo piede, Adama da una parte che correva sul binario mentre Gavi a sinistra a svariare un pò di più, entrato Aubameyang poi hanno giocato con un 9 un pò più presente ma la partita sul 4-2 aveva preso una piega diversa.

con il Napoli match aperto, curioso di vedere se Spallettone se la gioca alla sua ovvero cercando di controllare la palla tenendo molto possesso o sfrutta Osimenh in campo aperto vs Pique e Araujo (che non è male per nulla) abbassando il baricentro

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Re: Il topic Tecnico-Tattico di Play.it

Messaggio da Radiofreccia » 15/02/2022, 12:04

andreaR ha scritto: 12/02/2022, 8:43 con il Napoli match aperto, curioso di vedere se Spallettone se la gioca alla sua ovvero cercando di controllare la palla tenendo molto possesso o sfrutta Osimenh in campo aperto vs Pique e Araujo (che non è male per nulla) abbassando il baricentro

Araujo non dovrebbe giocare, quindi il Barça penso andrà con Pique ed Eric Garcia. Lo stesso Eric che ha difeso in quel modo tremendo sul 2 a 1 dell'Espanyol: totalmente disallineato rispetto agli altri 3 difensori, si fa ingannare dalla profondità ricercata dall'attaccante avversario e nonostante ciò si fa scavalcare dal pallone e il giocatore gli scappa alle spalle. Credo che Osimhen possa essere la vera arma del Napoli, la difesa del Barça gioca a 40 m dal portiere e ci saranno parecchie praterie per il nigeriano.

Chiaro che va visto anche dall'altro lato cosa accadrà, perché Adama Traoré vs Mario Rui è un mismatch tragico per noi.

Avrei preferito un sorteggio più benevolo, ma considerando il calcio che esprime il Napoli quest'anno e la filosofia blaugrana ricercata dal CS di Xavi, sono molto eccitato all'idea di gustarmi il doppio scontro.
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Re: Il topic Tecnico-Tattico di Play.it

Messaggio da albizup » 16/02/2022, 18:39

Il 5-2-3 di Amorin in fase difensiva, forse uno tra i sistemi più lodati e studiati negli ultimi due anni, è stato distrutto ieri sera dal City. 
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Re: Il topic Tecnico-Tattico di Play.it

Messaggio da Hotel Supramonte » 16/02/2022, 19:17

albizup ha scritto: 16/02/2022, 18:39 Il 5-2-3 di Amorin in fase difensiva, forse uno tra i sistemi più lodati e studiati negli ultimi due anni, è stato distrutto ieri sera dal City. 

Non conosco il sistema specifico, ma IMHO qualsiasi difesa a 3 si presta ad essere distrutto da una squadra che sfrutta in maniera perfetta le fasce: ieri il City aveva Bernardo, Mahrez, Cancelo e Sterling, quindi due destri e due mancini che sulle fasce davano la doppia opzione di rientrare o andare sul fondo. Aggiungici avere uno come de Bruyne che sa innescarli e Foden falso nueve che non dava punti di riferimento alla linea ed ecco il 5-0.
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Re: Il topic Tecnico-Tattico di Play.it

Messaggio da lele_warriors » 16/02/2022, 19:31

ora non ho visto granchè della partita di ieri, ma sottolineo che lo sporting aveva preso anche 9, ripeto 9, pappine nei 2 match contro l'ajax
.“Odio gli Shilton. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli Shilton.

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Re: Il topic Tecnico-Tattico di Play.it

Messaggio da Radiofreccia » 16/02/2022, 22:58

Il Man City è la miglior squadra la mondo per capacità di occupare lo spazio anche in funzione dello schieramento avversario. Pep Guardiola è noto, giustamente, per il calcio di possesso che professa ma credo che la qualità migliore che abbia sia nell'insegnare ai propri giocatori il gioco di posizione, che permette alla sua squadra di non avere di fatto ruoli fissi e moduli precisi:

Immagine

Questo è il modo in cui attaccava il 5-4-1 dello Sporting, perfetto posizionamento di tutti i giocatori di movimento.
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Re: Il topic Tecnico-Tattico di Play.it

Messaggio da defendthestar » 17/02/2022, 1:28

Il Re ha parlato! ha scritto: 10/02/2022, 2:58 Volevo partire dallo spunto di….

 …
 

Cut


Bell post.
E visto che mi sembri preparato.
Ti domando questo.

Inter-liverpool di stasera.
Sul gol di firmino, nell replay da dietro porta si vede proprio bene che handanovic ritarda (almeno a parer mio) lo spostamento a coprire il primo palo E che nel momento del colpo di testa ha entrambi i piedi in aria. Instante successivo, lui riatterra e si accorge del pallone. va per caricare ma la palla oramai l ha gia fregato e di li a poco passa e sappiamo come è andata.

Ora sui vari gol presi dai vari portieri non ci faccio spesso caso.
Peró mole volte nei replay vedo portieri che hanno questa tempistica di fluttuazione aerea sbagliata (sempre secondo me) e poi tac loro in ritardo.

Ora io nella mia non breve storia calcistica ho giocato in porta 1/2 anni di Esordienti perchè eravamo senza, ero il piu alto, e perchè all epoca ci prendevo.
Allenamenti SERI non ne ho mai fatti chr io ricordi.
mi ricordo (x altri sport fatti) che nel momento in cui SALTELLI, FLUTTUI di sicuro non hai una base d’appoggio su cui applicare forza e spingere.
Questo è un errore che “”spesso”” vedo fare ai portieri confermi anche tu?
È dovuto sempre a quello che citavi, oppure è una mia visione e per sposarti devi fare proprio cosi.

Grazie

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Re: Il topic Tecnico-Tattico di Play.it

Messaggio da Il Re ha parlato! » 17/02/2022, 5:46

Wolviesix ha scritto: 10/02/2022, 8:34 Faccio due domande forse banali ma tant'è visto che c'è un esperto: non ho mai capito bene l'uso della mano di richiamo. Ora, se lo fanno tutti ci sarà chiaramente un motivo, ma mi sembra una cosa controintuitiva, nel senso che pensandoci non mi pare ti dia un raggio di copertura maggiore, ma minore. Quindi perchè si usa?
E perchè definisci la croce iberica come erroneamente insegnata per gli uno contro uno?

Perché la mano di richiamo se usata bene ti da una spinta extra mentre sei in aria, permettendoti un allungo maggiore, arrivando con forza sul pallone ed estendendo il tempo in volo del tuffo. Una specie di doppio salto nei videogiochi.
Tutto questo solo SE eseguito bene, il movimento corretto assomiglia alla sbracciata del nuotatore durante lo stile libero, ma di fatto si usa solo per i palloni oltre la testa del portiere, per questo su alcune parate può risultare superfluo se non dannoso e capita negli ultimi tempi di vedere interventi che imitano il gesto della mano di richiamo, ma senza darsi lo slancio diventano solo parate estetiche, senza venire usate per la loro funzione originaria.
E' una parata in allungo che permette di estendere al massimo il raggio d'azione e dare anche un bel colpo di frusta in caso serva.

Immagine

Ti tuffi sulla destra, fai un leggero movimento con il braccio destro, e poi uno dai uno slancio secco con la spalla sinistra a tirare su l'altro braccio. 
Prova ad allungarti per arrivare a qualcosa in alto a cui arrivi a malapena, ti metti su una gamba e ti allunghi per arrivarci con il braccio opposto, vedrai che ci arrivi molto meglio così che in altri modi. Il principio è lo stesso.


Sulla croce iberica il problema è l'uso errato che se ne fa sia in campo che in definizione.

E' una chiusura più che un'uscita che si usa per ostruire la linea di tiro all'attaccante quando c'è poca distanza tra lui e il portiere e non per affrontarlo negli uno contro uno, in cui la tecnica migliore è rimanere in piedi fino all'ultimo per poi mettere a terra un ginocchio davanti al tallone dell'altra gamba.

La croce iberica usata in uscita lascia troppo scoperti e richiede uno sforzo eccessivo per tornare in posizione velocemente, in caso di finta, tiro ritardato o tentativo di dribbling. Non a caso ad usarla bene sono solo una manciata di portieri nel calcio ad 11.

Immagine
Quest'immagine è un caso estremo, ma rende l'idea. Saltare in bocca all'avversario in slancio a gambe larghe non è una grande mossa se non capisci il come, il perché e il quando farlo.
Risulta infatti più efficace in campionati rapidi e caotici come Bundes e Premier, dove sia il portiere che l'attaccante hanno meno spazio di pensiero ed esecuzione.
Ma in genere il problema è che viene presentata nelle scuole calcio come la nuova uscita miracolosa superiore a tutte le altre e da usare sempre, quando la realtà è che rimane una chiusura(non un uscita, è importante) situazionale, salita alla ribalta perché un fenomeno ne ha fatto un intervento distintivo in questi anni.

Come se Neuer fosse bravo perché la usa come uscita, quando è il contrario, ovvero è l'uscita che è efficace perché la usa Neuer.
 

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Re: Il topic Tecnico-Tattico di Play.it

Messaggio da Il Re ha parlato! » 17/02/2022, 5:49

 
defendthestar ha scritto: 17/02/2022, 1:28
Il Re ha parlato! ha scritto: 10/02/2022, 2:58 Volevo partire dallo spunto di….

 …

Cut


Bell post.
E visto che mi sembri preparato.
Ti domando questo.

Inter-liverpool di stasera.
Sul gol di firmino, nell replay da dietro porta si vede proprio bene che handanovic ritarda (almeno a parer mio) lo spostamento a coprire il primo palo E che nel momento del colpo di testa ha entrambi i piedi in aria. Instante successivo, lui riatterra e si accorge del pallone. va per caricare ma la palla oramai l ha gia fregato e di li a poco passa e sappiamo come è andata.

Ora sui vari gol presi dai vari portieri non ci faccio spesso caso.
Peró mole volte nei replay vedo portieri che hanno questa tempistica di fluttuazione aerea sbagliata (sempre secondo me) e poi tac loro in ritardo.

Ora io nella mia non breve storia calcistica ho giocato in porta 1/2 anni di Esordienti perchè eravamo senza, ero il piu alto, e perchè all epoca ci prendevo.
Allenamenti SERI non ne ho mai fatti chr io ricordi.
mi ricordo (x altri sport fatti) che nel momento in cui SALTELLI, FLUTTUI di sicuro non hai una base d’appoggio su cui applicare forza e spingere.
Questo è un errore che “”spesso”” vedo fare ai portieri confermi anche tu?
È dovuto sempre a quello che citavi, oppure è una mia visione e per sposarti devi fare proprio cosi.

Grazie
Esatto è uno degli errori peggiori che può fare un portiere.

E' un'errore sempre più comune purtroppo, hai fatto bene a notarlo ed è sempre figlio dell'inseguimento superficiale al portiere 'moderno' , che ha una preparazione al tuffo simile, ma con uno slancio portato in maniera diversa.
Ed è una delle cause principali dei gol presi per errori tecnici dai portieri degli ultimi anni, solo che non essendo un gol preso da "papera", non figura come errore vero e proprio e si fa passare in cavalleria.

Perché il portiere e più in generale ogni ruolo in ogni sport che richieda dei passi laterali ben eseguiti per muoversi, dalla boxe al basket, non deve mai e ripeto MAI avere entrambi i piedi staccati da terra, un piede deve essere sempre appoggiato al suolo per avere un punto d'appoggio e di slancio sempre pronti.

Per andare a destra devi spingere con la gamba sinistra e viceversa, in modo da avere la gamba dal lato del palo pronta allo slancio in quella direzione in modo da avere il miglior allungo possibile, ma anche da avere pronto un dietro front in caso di necessità.
Per fare un esempio recente, le due parate di Maignan sui tiri deviati al derby e contro la Roma sono da manuale del portiere, una dimostrazione tecnica sublime prima che un gran riflesso, non stacca mai i piedi da terra fino all'ultimo anche nel mezzo del movimento pre-tuffo, il pallone viene deviato, ma grazie all'ottimo gioco di gambe riesce a rimettersi in posizione senza sforzi titanici o riflessi super umani, tant'è che contro l'Inter ha pure il lo spazio-tempo di bloccarla in due tempi.
Ora Mike è bravo per carità, ma con un minimo di fondamentali, sono due parate alla portata di tutti i portieri professionisti.
Perché non so che tipi di allenamenti facevi tu con gli esordienti, ma gli esercizi base per un portiere dai pulcini fino al professionismo sono gli scivolamenti orizzontali e diagonali, atterraggio sulla spalla(e non di pancia o di schiena) e rialzarsi da terra senza usare le mani.
STOP, tutto il resto è un extra. Ma l'impoverimento dei settori giovanili; il famoso si predilige la tattica alla tecnica e i giovani non crescono, si ripercuote anche nel ruolo più insospettabile, quello tra i pali.

Il saltello pre-salto con entrambi i piedi stile salto di pallavolo è una piaga degli ultimi anni, perché di fatto al momento del tuffo viene quasi istintivo fare quel movimento, che però alla fine risulta più dannoso che altro, perché oltre a farti perdere quel mezzo secondo, se non fatto con i giusti tempi, rischia anche di inchiodarti al terreno lasciandoti con zero slancio. 

Un'esempio pratico, i due gol di Destro al minuto 1.20  e 2:31, sono da manuale sugli errori comuni che un portiere fa che a prima vista errori non sembrano, guarda le gambe di Donnarumma in entrambi i gol e come si rialza da terra durante il primo: 

Mentre qui un articolo di Ultimo Uomo del 2017 che spiega meglio a parole quello che intendo, analizzando pregi e difetti di Donnarumma, ma che sono estendibili a molti portieri attuali, visto che come hai giustamente fatto notare è una abitudine abbastanza diffusa: 
 https://www.ultimouomo.com/chi-e-davver ... onnarumma/  



I passi giusti che deve eseguire un portiere possono sembrare controintuitivi, ma una volta metabolizzati capisci al volo che sono il modo più efficace per coprire la porta, un po' come quando fai ti spiegano come fare un terzo tempo, la prima volta sembri Bambi sul ghiaccio e ti sembra un'idiozia, ma appena il tuo corpo capisce il movimento sembra la cosa più naturale del mondo e ti senti di essere salito di livello come in un gioco di ruolo.  :biggrin:


Perché è un'attimo mettersi fuori causa da soli, come entrambi i gol presi stasera da Handanovic, che ad un'occhiata superficiale può sembrare quasi incolpevole, ma se si guarda bene entrambe le azioni:

Nel primo gol è in ritardo di un tempo e mezzo di gioco per tutta l'azione, accorcia sul primo palo che il pallone è già arrivato a Firmino e doveva essere già sul palo nel momento in cui parte il cross e vede che la palla non si alza, per provare a recuperare un tempo di gioco prova a fare un passo più lungo e finisce per trovarsi con entrambi i piedi in aria con il pallone che è già stato colpito di testa, atterra con tutto il peso sulla gamba sinistra e finisce per avere zero slancio con il braccio destro che altrimenti ci sarebbe pure arrivato nonostante gli errori.

Il secondo gol è incommentabile basti vedere che per tutta la durata dell'azione, che si svolge centralmente lui lascia completamente la porta scoperta, guarda dove si trova al momento del tiro, con più la ciliegina che anche qui si ritrova con i piedi sollevati al momento del tiro.

Su entrambi i gol se fosse rimasto fermo li avrebbe parati facilmente.

Ma Handanovic è scarso? No, è semplicemente un giocatore a cui manca una solida base di fondamentali, che come molti altri portieri poco preparati o lasciati a se stessi ha sempre basato il suo gioco su fisico, riflessi e poco altro e quando l'età bussa o la concentrazione viene meno ecco che emergono certi e/orrori. L' Handanovic di cinque anni fa avrebbe fatto gli stessi sbagli, ma l'avrebbe presa.
Una solida base tecnica è il motivo per cui certi portieri possono giocare fino a quarant'anni e oltre, mentre ad altri gli si bestemmia dietro.
Per dire qualche anno fa giocai una partitella con Boranga(portiere di serie A degli anni '60, classe 42) e seppur con i riflessi di un settantenne, questi tipi di gol non li prendeva. Non vuole essere un insulto al cono(a quello ci pensa il topic dell'Inter), ma un esempio di come i fondamentali per un portiere valgano più dei riflessi da uomo ragno.

 

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Re: Il topic Tecnico-Tattico di Play.it

Messaggio da albizup » 18/02/2022, 15:58

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@Jack giusto per darti qualche informazione in più sul discorso che stavamo facendo ieri. Qui sopra ci sono gli ultimi 3 gol del Milan in campionato (usiamo questi per semplicità che avevo già fatto i grafici), in cui puoi vedere i singoli contributi all'xT. L'idea con questa metrica è di valutare i singoli contributi oltre ai gol/assist e premia il portare palla in zone pericolose, sia attraverso passaggi oppure in conduzione. Visto che premia il portare palla in zone pericolose, andando a guardare come varia il dato complessivo di una squadra durante la partita puoi capire come varia il dominio territoriale di una squadra rispetto all'altra. 

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(ho trovato il grafico già tagliato) Però sul possesso palla vedi come già prima del gol fosse diminuita la precisione dei passaggi dell'Inter. 
 
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