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da Strembald » 25/08/2019, 15:49
Ma infatti la situazione fischi mi porta a trarre delle conclusioni:
1-I fischi sono dei bifolchi che fischiano e basta, non c'entra nulla la tifoseria in generale e nemmeno la franchigia
2-Vero anche, allacciandomi a John Doe, che i fischi/boo che ci sono stati sono sicuramente dei fischi di frustrazione senza dubbio alcuno. Perchè un pochino il fatto che la speranza di vederlo, non dico in week 1 ma in stagione non credo fosse in discussione, secondo perchè, Schefter o non Schefter, la notizia che doveva essere solo per gli addetti ai lavori, è trapelata ed è arrivata subito al pubblico che era lì presente. Bisogna tener conto che c'è gente che magari voleva vedere Luck giocare e, soprattutto (non dico solo per questo ma soprattutto per questo motivo), aveva fatto un abbonamento o magari una lunghissima trasferta programmata. Dal nulla sbuca sta notizia, non sai le motivazioni, aggiungici una giusta dose di ignoranza e di menefreghismo...ecco il piatto servito.
Leggendo molto soprattutto gli umori di oltreoceano, i fischi sono stati ampiamente criticati, perchè Luck non ha mancato di rispetto a nessuno, è una decisione personale ed insindacabile. A quanto pare la dirigenza lo sa da un giorno, massimo due, e da due giorni Brissett. La conferenza ci doveva essere oggi, non ieri, e infatti le tempistiche e tutto quanto hanno reso la situazione assolutamente strana e ancor più "dolorosa". I malumori nei confronti di Luck sono minimi, vi posso assicurare. Non avete idea delle madonne che si sta beccando Grigson da tutta america
3-I fischi vanno messi, ahimè in conto, perchè l'NFL è un businness, e in quanto tale il tifoso ha il sacrosanto diritto di lamentarsi se lo ritiene opportuno, visto che è la principale fonte di lavoro di tutto questo ambiente. Certo non tutti sono nobili, ma Indy è sempre stata una tifoseria molto affezionata, comprensiva e affettuosa (ricordare il rientro di Manning al Lucas Oil, diverso da quanto fece Favre a GB).
Ripeto, credo solo siano stati fischi di enorme frustrazione, per l'oscurità della gestione della vicenda infortunio alla gamba, e per l'ennesima bastonata emotiva nel giro di poco tempo. Luck si sente talmente a casa che nella stessa conferenza stampa ha detto che spesso, lui e la famiglia, quando gli chiedono da dove vengono, lui risponde Indianapolis. Io a Indy ci sono stato parecchie volte, posso confermarvi la bontà e l'affetto della gente del posto, anche se sei uno sconosciuto, potrei citarvi tutti gli aneddoti che volete. Lo stesso amico Doc j. può dirvelo, lui che è un tifoso Patriots e potrebbe fregarsene dell'ambiente di Indy.
La strada è bella in salita, ma è in salita che si vede chi è capace e chi no.
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