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Re: C'era una volta il Cinema
Inviato: 31/01/2024, 21:49
da The Patient
Noodles ha scritto: 30/01/2024, 12:59
le location le conosco bene, sono stato spesso in visita a Stratford Upon Avon e tutto il countryside attorno è fantastico.
ha una faccia da dubliner stampata in fronte, è perfetto per un romanzo di Joyce
E noi stiamo qui a rispondere a uno che conosce tali cose.
Chissà se di Poor Things ci allieterà che viveva quel periodo.

Re: C'era una volta il Cinema
Inviato: 01/02/2024, 14:54
da Noodles
Non ho capito

Re: C'era una volta il Cinema
Inviato: 01/02/2024, 15:12
da The Patient
Noodles ha scritto: 01/02/2024, 14:54
Non ho capito
Che nell'analisi di un film non capisco cosa c'entrano quei due aspetti che ti ho citato. E' come sè di Vajont io ti commento le ricostruzioni errate delle location del film.

Re: C'era una volta il Cinema
Inviato: 02/02/2024, 22:51
da RizzK8
Apollo

Re: C'era una volta il Cinema
Inviato: 02/02/2024, 23:24
da Bonaz
Re: C'era una volta il Cinema
Inviato: 03/02/2024, 21:08
da Maverick81
RIP Apollo

Re: C'era una volta il Cinema
Inviato: 06/02/2024, 8:54
da Paperone
Visto ieri sera
Poor Things
Rispetto a Barbie qua siamo in un altro campionato

Peccato che ci sia Oppeheimer, altrimenti avrebbe sicuramente vinto molti più premi.
Re: C'era una volta il Cinema
Inviato: 06/02/2024, 9:28
da Pozz4ever
Paperone ha scritto: 06/02/2024, 8:54
Visto ieri sera
Poor Things
Rispetto a Barbie qua siamo in un altro campionato
Peccato che ci sia Oppeheimer, altrimenti avrebbe sicuramente vinto molti più premi.
visto sabato sera in lingua originale, è quel confine sottilissimo tra il film totalmente assurdo e il fottuto capolavoro che me lo ha fatto piacere parecchio
Re: C'era una volta il Cinema
Inviato: 11/02/2024, 22:37
da Bonaz
Visto Perfect Days, io con Wenders avrò sempre un rapporto di amore/odio che parte da quel lontano Paris Texas

Re: C'era una volta il Cinema
Inviato: 12/02/2024, 11:28
da PENNY
Io invece ho soddisfatto una vecchia curiosità andando a recuperare due film cardine del genere Blaxploitation, precisamente "Coffy" e "Foxy Brown".
Diciamo che sono rimasto soddisfatto sì e no, la qualità complessiva è bassina, come è lecito aspettarsi da film girati a basso costo negli anni 70, anche se la loro importanza risiede più nel messaggio di liberazione razziale e femminista che volevano trasmettere più che come opere cinematografiche tout court.
Mi ha stupito il tasso erotico delle pellicole, se non si stanno sparando c'è qualcuna a tette di fuori in 3/4 delle scene, spesso in maniera abbastanza gratuita. La giunonica e bellissima Pam Grier devo dire regge bene entrambi i film sulle proprie
tette spalle, grazie soprattutto alla sua fisicità ma anche con un carisma notevole.
In sostanza è come se qui da noi la Serena Grandi degli anni 80 fosse stata protagonista di un polizziottesco.
Comunque divertenti
Re: C'era una volta il Cinema
Inviato: 13/02/2024, 17:52
da PENNY
Altra doppietta che consiglio caldamente sono i primi due film della giovanissima regista Emma Seligman.
Shiva Baby (2020): "the most stressful jewish movie since uncut gems" (cit tizio su Letterboxd). Ansia e dialoghi fulminanti sono le costanti di questa commedia che in alcuni punti flirta con alcuni stilemi dell'horror. La protagonista Rachel Sennott regge benissimo il film, ma soprattutto la regista in 78 cazzutissimi minuti non perde quasi mai la briglia, dimostrando una mano ferma stupefacente per un film d'esordio e un bel talento sia in fase di scrittura che di direzione di attori e gestione degli spazi. Un gioiellino
Bottoms (2023): dopo3 anni la Seligman rilancia con un teen movie al femminile a base di cazzotti e sangue, dove si ride tanto grazie a una fisicità pazzesca. Commedia anarchica che piglia per il culo gli stereotipi del genere in maniera intelligente, senza per questo puntare esclusivamente sulla demenzialità, con personaggi e dialoghi ancora una volta scritti molto bene.
Due film per molti versi simili e per altri agli antipodi, non vedo l'ora ne faccia un altro, sperando che questa bella vena dissacratoria non si diluisca in qualche megaproduzione ingessata.
Re: C'era una volta il Cinema
Inviato: 18/02/2024, 13:24
da Bonaz
Recuperata La grande abbuffata. Secondo me una grande idea “cucinata” male

anche se capisco perché si sia voluto scegliere una via prettamente di pancia, di corpo ed una meno mentale
Re: C'era una volta il Cinema
Inviato: 18/02/2024, 15:21
da Bluto Blutarsky
Bonaz ha scritto: 18/02/2024, 13:24
Recuperata La grande abbuffata. Secondo me una grande idea “cucinata” male

anche se capisco perché si sia voluto scegliere una via prettamente di pancia, di corpo ed una meno mentale
Bonaz, non così (cit)

Re: C'era una volta il Cinema
Inviato: 18/02/2024, 16:05
da Bonaz
Bluto Blutarsky ha scritto: 18/02/2024, 15:21
Bonaz ha scritto: 18/02/2024, 13:24
Recuperata La grande abbuffata. Secondo me una grande idea “cucinata” male

anche se capisco perché si sia voluto scegliere una via prettamente di pancia, di corpo ed una meno mentale
Bonaz, non così (cit)
Non dico non mi sia piaciuto, Bluto, ma mi aspettavo anche un'introspettiva sul perché scelgano di fare questo gesto e in questo modo. E più dialoghi e meno "corpo". Mi ha ricordato molto Gargantua e Pantagruel
Re: C'era una volta il Cinema
Inviato: 18/02/2024, 16:47
da Bluto Blutarsky
Bonaz ha scritto: 18/02/2024, 16:05
Non dico non mi sia piaciuto, Bluto, ma mi aspettavo anche un'introspettiva sul perché scelgano di fare questo gesto e in questo modo. E più dialoghi e meno "corpo". Mi ha ricordato molto Gargantua e Pantagruel
Secondo me è perché non sono personaggi ma simboli. Simboli della loro classe sociale. È un film molto allegorico (oggi a questo tipo di film siamo molto meno abituati) e le allegorie sono sempre astratte, non vanno a indagare troppo le motivazioni e il perché e il per come un personaggio faccia quello che fa (quello che i critici letterari chiamano "psicologismo"). Riempirli di motivazioni e di "background" avrebbe reso meno diretto il cazzotto contro la borghesia, che per sua natura mangia se stessa fino a morire. In una parola, Tognazzi non si suicida perché è depresso o malato o altro: è un borghese consumista, e quindi alla lunga si suicida. È la sua natura.
Spesso Ferreri, soprattutto nei suoi film più cattivi, fa così. Perché Michel Piccoli in
Dillinger è morto spara alla moglie? Non c'è alcun motivo, lo fa e basta perché è un prodotto della sua realtà.
(Altro esempio più o meno degli stessi anni: perché i quattro signorotti di
Salò torturano a quel modo quei ragazzi? Non si sa. Loro sono un'allegoria del potere, e il potere, semplicemente, fa tutto quello che può fare, almeno secondo Pasolini)
Questa almeno è la mia lettura.