Dopo innumerevoli rinvii, ritardi, riviste, dopo un momento in cui sembrava dovesse essere tutto cancellato, si suppone, per mancanza di fondi e problemi tecnici, finalmente abbiamo messo le mani sull'ultimo lavoro del regista emergente Zedan Dan Foncueds, spesso osannato dalla critica per la sua verve e la sua capacità di spaziare in tematiche tra loro ben distanti.
Si è meritato, non a caso, l'appellativo de "L'Oliver Stone alpino".
Questo lavoro più precisamente consiste in tre cortometraggi disponibili in un unico cofanetto DVD in vendita in tutte le migliori salumerie del paese, al prezzo modico di 167€.
Ma ora passiamo all'analisi più specifica di ogni regia.
Courside Cuntdown
Il DVD apre con una sequela di azioni tratte da un non meglio precisato ritrovo di alcolizzati che fanno finta di giocare a basket. La regia lascia un po' a desiderare per evidenti vuoti di sceneggiatura e per fasi di stanca che rendono il pezzo lento e senza un nerbo che possa tenere lo spettatore incollato allo schermo. Si salva parzialmente grazie alla finale sequenza di profili di alcuni dei partecipanti a questo ritrovo, imbarazzanti, patetici e per questo veri e toccanti. Una piccola finestra su un mondo che ci pare lontano ma che invece purtroppo possiamo constatare anche vicino a casa nostra.
Calimera
Parlavamo della poliedricità di questo regista, e qui ce ne dà la prova. Dopo un'opera dedicata allo sport si passa ad un articolo struggente, un folle inseguimento verso l'amata, che sembra non potersi concludere e che lascia con l'amaro in bocca per il controverso finale. Colonna sonora tratta da "Il tempo delle mele", perfettamente azzeccata e commovente. Da Oscar è l'interpretazione della protagonista di questo piccolo gioiello, tale Calimera, una giovane e debuttante attrice che sembra immedesimarsi perfettamente nel ruolo della fuggitiva. Naturalezza e pathos, questi i suoi punti di forza che conquisteranno sicuramente gli spettatori. Amaro in bocca per il finale, ma qui il nostro Oliver Stone conclude il suo capolavoro con un punto di domanda. Ed è qui che dimostra tutto il suo talento: nessun riferimento, nessuna certezza. Solo tante domande che non trovano risposta, lasciando spiazzato il pubblico.
Schiacciata
Dulcis in fundo, uno dei migliori prodotti degli ultimi 20 anni. Il regista entra in campo personalmente recitando da protagonista e unico attore del pezzo. La colonna sonora prenota fin da ora l'Oscar, mentre Dan Foncueds dimostra di saper reggere perfettamente anche l'altro lato della telecamera. Da rimarcare i piccoli gioielli del tatuaggio e della maglietta di Garrincha, due perle che rendono indimenticabile un'opera già di per se' stessa ottima. Il titolo, che potrebbe trarre in inganno molti spettatori, anche alla luce del primo lavoro di questo cofanetto, si rivela invece la vera sorpresa del pezzo, lasciando di stucco il pubblico.
Ritmo volutamente lento ma incalzante, perfettamente azzeccato.
Ci troviamo di fronte ad un capolavoro, che sarebbe un delitto lasciarsi scappare.
In ritardo, ma impeccabile come sempre (cit.) :figo:
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