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Orlando Magic - #MagicTogether

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Re: Orlando Magic - #MagicTogether

Messaggio da TracyMcGrady1 » 09/07/2025, 9:56

A questo punto si porta avanti questo Core Four (Suggs, Bane, Wagner e Banchero) finchè si può, ma probabilmente nei prossimi anni, per mantenere l'equilibrio finanziario, verrà sacrificato Suggs e arriveremo al 2030 con i Big 3 Bane, Wagner e Banchero che, voglio dire, non mi sembra male come quadro.
La speranza è quindi di vincere il titolo prima di allora e spingere questi ragazzi a rimanere anche dopo quella scadenza per creare una dinastia.
Vediamo cosa succede, sono curiosissimo. Più che altro spero che il coach ed il suo staff si rivelino all'altezza, dopo che comunque in questa offseason si sono mosse delle pedine anche li.

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Re: Orlando Magic - #MagicTogether

Messaggio da Horus » 09/07/2025, 11:53

TracyMcGrady1 ha scritto: 09/07/2025, 9:56 A questo punto si porta avanti questo Core Four (Suggs, Bane, Wagner e Banchero) finchè si può, ma probabilmente nei prossimi anni, per mantenere l'equilibrio finanziario, verrà sacrificato Suggs e arriveremo al 2030 con i Big 3 Bane, Wagner e Banchero che, voglio dire, non mi sembra male come quadro.
La speranza è quindi di vincere il titolo prima di allora e spingere questi ragazzi a rimanere anche dopo quella scadenza per creare una dinastia.
Vediamo cosa succede, sono curiosissimo. Più che altro spero che il coach ed il suo staff si rivelino all'altezza, dopo che comunque in questa offseason si sono mosse delle pedine anche li.

Dipende molto da quanto salirà il cap. Il prossimo anno si stima sia sui 154 milioni, nel 2027/2028 dovrebbe stare sui 170. Se continua a salire come ora diciamo che per i prossimi quattro anni i Magic non dovrebbero avere difficoltà a mantenere questo core. 

Diciamo che dal punto di vista salariale se la sono giocata bene, sfruttando il cap che sale e il fatto che il primo rinnovo di Wagner e Banchero pesa meno di quello di giocatori al secondo rinnovo.

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Re: Orlando Magic - #MagicTogether

Messaggio da nolian » 09/07/2025, 12:27

Son sempre stato molto critico, ma ora invece vedo una buonissima prospettiva

I "big4" possono restare tutti e quattro perché oltre alla crescita del cap, si spera riescano a sbolognare WC e Isaac (o quest'ultimo può essere tagliato essendo non garantito)

Basta questo in teoria per mantenere i big4

Poi si completa i roster coi soldi che oggi prendono Black, Howard ecc... e le exception

Riguardo al titolo tutto può succedere, ma sarei sorpreso se arrivasse prima che sto big4 arrivino a maturità
Diciamo che il best case scenario è fare una ottima regular, poi sistemare qualcosa in estate, con elementi di esperienza e mirati, e poi provarci davvero
Insomma come i Thunder che già un anno fa andavamo benissimo in regular, poi hanno switchato Giddey in Caruso e firmato Hartenstein ed ora han dominato in regular e vinto meritatamente il titolo
Questo dovrebbe essere il modello dei Magic con l'estate dei caruso e Hartenstein che potrebbe anche essere distribuita su due estati 2026 e 2027

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Re: Orlando Magic - #MagicTogether

Messaggio da TracyMcGrady1 » 10/07/2025, 9:32

nolian ha scritto: 09/07/2025, 12:27 Son sempre stato molto critico, ma ora invece vedo una buonissima prospettiva

I "big4" possono restare tutti e quattro perché oltre alla crescita del cap, si spera riescano a sbolognare WC e Isaac (o quest'ultimo può essere tagliato essendo non garantito)

Basta questo in teoria per mantenere i big4

Poi si completa i roster coi soldi che oggi prendono Black, Howard ecc... e le exception

Riguardo al titolo tutto può succedere, ma sarei sorpreso se arrivasse prima che sto big4 arrivino a maturità
Diciamo che il best case scenario è fare una ottima regular, poi sistemare qualcosa in estate, con elementi di esperienza e mirati, e poi provarci davvero
Insomma come i Thunder che già un anno fa andavamo benissimo in regular, poi hanno switchato Giddey in Caruso e firmato Hartenstein ed ora han dominato in regular e vinto meritatamente il titolo
Questo dovrebbe essere il modello dei Magic con l'estate dei caruso e Hartenstein che potrebbe anche essere distribuita su due estati 2026 e 2027

Dopo la firma di Tyus Jones ti sei placato e adesso sei ben disposto verso Weltman! 😂

Scherzi a parte...se restiamo sulla scia del tuo discorso, che chiama possibili aggiustamenti anche importanti al roster nelle prossime due estati, non dobbiamo sottovalutare il fatto che Suggs e Wagner siano due asset notevolissimi da giocare eventualmente sul mercato delle trade, qualora fosse necessario shakerare di brutto le cose. Cito solo loro due tra i Big 4 perchè mi sembrano partire entrambi un pochino sotto, come potenziale, non solo a Banchero ma anche a Bane. A proposito di questi ultimi due, comunque è tanta roba avere una coppia ala/guardia di questa portata...🤩

Inoltre leggere la tua analisi mi ha fatto apparire in maniera chiarissima quanto guardino poco bene la situazione a medio/lungo termine le persone che criticano tutte le prime scelte date a Memphis nella trade per Bane.
Se la struttura che ha costruito il nostro frontoffice funziona, fino al 2031 facciamo i playoff proprio in serenità e quindi nessuna di quelle scelte può essere sopra alla 15 (intendo dalla 1 alla 14). Di conseguenza, diventa un affarone per noi. Diversamente, faremo la stessa fine fatta dei Clippers con il famoso scambio per Paul George...😱
Ma per me non andrà cosi. Sono convinto che torneremo alle Finals con questo gruppo! 😉

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Re: Orlando Magic - #MagicTogether

Messaggio da nolian » 10/07/2025, 11:50

TracyMcGrady1 ha scritto: 10/07/2025, 9:32

Dopo la firma di Tyus Jones ti sei placato e adesso sei ben disposto verso Weltman! 😂

Scherzi a parte...
intendiamoci, non penso che i Magic siano da titolo o in procinto di arrivare al titolo

dico solo che rispetto a pochi mesi fa si vede una luce 
e che il quartetto che han composto ha pochi eguali a est

come detto, in questo anno anomalo senza i C's dominanti e senza i Pacers neo-finalisti, si aprono tante opportunità
Ai Magic non auguro di arrivare in finals nel 2026, sarebbe deleterio, potrebbero sentirsi già arrivati.
Ai Magic auguro di fare una regular un pelo sopra le attese, una regular quasi dominante
Una cosa che è pienamente nelle corde di questo roster se resta sano e in questa stagione anomala
Poi devono uscire nei PO 1° o 2° turno, capire dove migliorare il roster e far crescere la fame nel gruppo. Nel frattempo si fa anche esperienza
Solo l'anno dopo secondo me si può/deve far strada nei PO, dopo gli aggiustamenti necessari

resta un però...
2-3 anni fa scrivevo in questo topic: "ammesso e non concesso che Paolo e Frantz diventino l'1 e il 2 di un team di vertice..."
questa era la premessa per le valutazioni su Suggs, WC, Fultz e tanti altri

ecco, tornando alle valutazioni per le prossime stagioni, al netto del come mantenere quel quartetto (taglio di Isaaac per abbassare il monte salari, trade di Black e WC), per diventare competitivi per il titolo, ci vuol che uno tra Paolo e Frantz dimostri di poter diventare uno di quelli che si carica la squadra sulle spalle in una serie PO
se ciò non avverrà, rimarrà una eterna incompiuta, magari una bellissima eterna incompiuta, ma tant'è

quindi SI, per la prima volta da tanti anni ho ottimismo verso questa squadra
Bane-Suggs-Frantz-Paolo conditi con gente funzionale a basso costo
Tuys quest'anno, il prossimo magari, come detto nel precedente paragone, l'Hartenstein e il Caruso di turno, cedendo gente sacrificabile quali WC, Black ecc (come il Giddey di turno)
se nel frattempo Paolo dimostra di essere un elitè player, allora si potrà pensare in grande dal 2027 in poi...

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Re: Orlando Magic - #MagicTogether

Messaggio da TracyMcGrady1 » 11/07/2025, 10:30

Io non parlerei di anno anomalo in riferimento alla stagione 25/26 che verrà.
I Celtics ed i Pacers non saranno sicuramente competitivi per il titolo per i motivi che conosciamo, ma non dobbiamo dimenticarci che la NBA cambia anche radicalmente ogni anno e, per due contender momentaneamente ferme ai box, ne vengono fuori altre non necessariamente meno pericolose.
Nella prossima stagione, nella nostra conference, dovremo affrontare:
  • I Knicks, finalisti ad est negli ultimi playoff, che secondo me sono la squadra sulla carta più pronta per vincere la conference, al di là del cambio di allenatore. Per me, Towns e Brunson sono due superstar non necessariamente inferiori a Tatum e Brown, giusto per fare un paragone con i più gettonati Celtics.
  • I Cavaliers, che hanno ottenuto il miglior record della conference in RS e rimangono un'ottima squadra, seppure non eccellente.
  • I Bucks, senza più Lillard ma con Turner ed un roster rivisto e corretto che potrebbe funzionare meglio del precedente, senza dimenticare che il loro trascinatore principale è un certo greco perennemente nella Top 3 per l'MVP della RS da anni.
  • Gli Hawks, ringalluzziti dagli innesti di Porzingis e McDaniels, nonchè trascinati dal mio pupillo Trae Young.
  • I giovani Pistons, che hanno fatto molto bene lo scorso anno e che, per completezza, profondità e futuribilità del roster, sono un pò i Thunder dell'est (non i Thunder attuali ma quelli di 1/2 anni fa).
  • I Sixers, col trio Embiid - George - Maxey che, se non ha problemi di infortuni continui, vuol dire non una, non due ma ben tre superstar insieme. E Nick Nurse è uno dei migliori allenatori in circolazione.
Menzione d'onore per gli Hornets, che hanno fatto un buon mercato e hanno due talenti pazzeschi nel roster (Ball e Miller) circondati da un discreto supporting cast.
Insomma, non sarà per nulla la passeggiata in mezzo ai ciliegi che si fa ogni anno a Giugno nel paesello di collina piemontese dove vivo...

Ragion per cui è difficile pensare alle Finals nel 2026, vero. Sicuramente non abbiamo sufficiente esperienza nei PO e manca qualcosa nel roster. Però, signori miei, se dal 2027 in avanti non troveremo la via per essere perennemente candidati alla vittoria finale, non saprò più dove sbattere la testa.
Finirà poi che, a fine contratto, i Big 4 andranno via e ci si ritroverà punto e a capo per l'ennesima volta, a ripartire da zero tra rebuild e scelte al draft, non so se ce la potrò fare.

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Re: Orlando Magic - #MagicTogether

Messaggio da nolian » 11/07/2025, 14:22

Ma il punto per me non è essere in grado o meno di arrivare alle finals

Il punto è che se ci arrivi, che sia per meriti o per demeriti avversari o per infortuni o per accoppiamenti ecc ...
Poi il rischio è che sta dirigenza pensi di essere arrivata, e terrebbe il roster intatto con gente inutile come WC Isaac Black Howard
Viceversa se non ci vai viene automatico cercare di migliorare

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Re: Orlando Magic - #MagicTogether

Messaggio da Horus » 12/07/2025, 12:41

Questa notte hanno annunciato l'arrivo nel coaching staff sia di God Shammgod che di Joe Prunty (ex Bucks e scuola Pop).

Aggiunte interessanti, visto che un altro dei limiti visti era proprio lì, con una difesa impeccabile, ma una fase offensiva e uno sviluppo dei giocatori rivedibile.

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Re: Orlando Magic - #MagicTogether

Messaggio da TracyMcGrady1 » 14/07/2025, 9:32

Io di assistenti ne so davvero poco o nulla. Joe Prunty si occupa dell'attacco?
Su God Shammgod ho letto qualcosa invece, pare che sia fenomenale nello sviluppo dei giovani talenti...

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Re: Orlando Magic - #MagicTogether

Messaggio da Peter » 14/07/2025, 13:07

Qualcuno ha visto Richardson in SL? Da un punto di vista statistico mi pare che stiano giocando bene (anche Da Silva), ma se qualcuno ha visto qualcosa in più mi interesserebbe avere qualche info aggiuntiva!

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Re: Orlando Magic - #MagicTogether

Messaggio da TracyMcGrady1 » ieri, 11:26

Non ho guardato le partite di Summer League, solo gli highlights, quindi non mi esprimo perchè mi dicono veramente poco su Richardson e anche Penda (l'Orlando Magic Daily parla di steal of the draft riguardo a Penda).

Oggi ho visto questo articolo, volevo leggerlo ma non ho l'abbonamento a Sky. Qualcuno di voi per caso ha modo di aprirlo e poi riportarlo qui? https://sport.sky.it/nba/2025/07/16/nba ... -anni-dopo

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Re: Orlando Magic - #MagicTogether

Messaggio da Peter » oggi, 12:42

TracyMcGrady1 ha scritto: ieri, 11:26 Non ho guardato le partite di Summer League, solo gli highlights, quindi non mi esprimo perchè mi dicono veramente poco su Richardson e anche Penda (l'Orlando Magic Daily parla di steal of the draft riguardo a Penda).

Oggi ho visto questo articolo, volevo leggerlo ma non ho l'abbonamento a Sky. Qualcuno di voi per caso ha modo di aprirlo e poi riportarlo qui? https://sport.sky.it/nba/2025/07/16/nba ... -anni-dopo

A metà anni '90 la Eastern Conference (per un paio d'anni) si liberò dalla ferrea presa di Michael Jordan, emigrato sui diamanti del baseball. Trent'anni dopo gli infortuni a Haliburton, Tatum e Lillard rendono di nuovo apertissima la corsa al titolo a Est. E oggi come allora, gli Orlando Magic vorrebbero approfittarne

Anche allora, come oggi, c’era stata una prima scelta assoluta. Ieri fu Shaquille O’Neal, gemma del Draft 1992, più recentemente è stato Paolo Banchero, chiamato davanti a tutti al Draft 2022. A 30 anni esatti di distanza, e quel numero – trenta – non è un caso. Perché ritorna anche guardando a un altro anniversario importante nella storia della franchigia. Quello della squadra capace di arrivare per la prima volta in finale NBA, nel 1995, e i Magic di oggi, anno domini 2025, che tornano a puntare in alto senza nascondere le loro ambizioni. In Florida – non a caso “Sunshine state” – sembra essere tornato a splendere il sole, ma prima di azzardare un parallelo tra la squadra di ieri e quella di oggi c’è un’altra analogia, tra presente e passato, che va sottolineata. Gli Orlando Magic, ieri come oggi, avanzano la loro candidatura anche in virtù di un fattore esterno alla loro forza, al loro talento, alle loro ambizioni. A metà anni ’90 fu l’onda lunga del (primo) ritiro di Michael Jordan, che di colpo liberò la Eastern Conference dal dominio dei Chicago Bulls. Oggi sono gli infortuni, a Tyrese Haliburton (Indiana), Jayson Tatum (Boston) e anche Damian Lillard (Milwaukee, infortunio determinante nella decisione del clamoroso “taglio”). E di colpo, voilàla Eastern Confence è di nuovo terrena di conquista per (quasi) tutti. "Up for grabs", dicono negli Stati Uniti: fatevi avanti, chi è più svelto, chi è più bravo può portarsi a casa l’intero bottino. E certo, ci sono i New York Knicks, già arrivati a due vittorie dalla finale NBA, che si ripropongono nel segno della continuità (l’unica novità è in panchina); ci sono i Cleveland Cavs, che hanno l'urgenza di scrollarsi di dosso l’etichetta di squadra bella&forte solo in regular season. Ma poi ci sono, perché no, anche gli Orlando Magic
 Similitudini: la gioventù
Potrebbe sembrare una previsione troppo ottimistica. D’altronde è vero, sì, che i Magic sono reduci da due apparizioni consecutive ai playoff (dopo un digiuno di tre anni) ma devono ancora riuscire a superare il primo turno. E poi sono giovani, l’età media è attorno ai 25 anni, ma gli Oklahoma City Thunder hanno appena dato ragione a chi dice che “l’età è solo un numero”. E poi giovani lo erano anche quegli Orlando Magic di metà anni ’90Shaquille O’Neal era al suo terzo anno nella lega, Penny Hardaway solo al secondo, ma anche Dennis Scott e Nick Anderson al massimo avevano disputato un lustro sui parquet NBA. L’analogia con i Magic di oggi regge: Franz Wagner e Jalen Suggs saranno al loro quinto anno nella lega, Paolo Banchero solo al quarto e anche il nuovo arrivato Desmond Bane ha alle spalle solo cinque stagioni NBA. Giovani, in ascesa, affamati. I Magic di Shaq & Penny - fondati solo qualche anno prima, nel 1989 - non avevano mai disputato i playoff fino all’esordio nel 1994 (con rapida eliminazione al primo turno) per poi approdare un po’ a sorpresa in finale già nel 1995. I Magic di Franz & Paolo dopo tre stagioni senza playoff, hanno collezionato due scottanti eliminazioni al primo turno, e ora vorrebbero fare il salto di qualità. Quello più difficile di ogni altra cosa, nella NBA. 

 
Differenze: i punti di forza
Completamente diverso il discorso se si guarda a questi Orlando Magic. L’arrivo (da Memphis) di Desmond Bane è l’ammissione più plateale che alla squadra allenata da Jahmal Mosley fin qui è mancato il potenziale offensivo. Non che Bane non sia difensore più che valido (requisito essenziale in Florida) ma è il suo 41% da tre in carriera (su oltre 6 tentativi a partita) che lo ha portato ai Magic. Perché l’attacco di Orlando lo scorso anno spesso è stato inguardabilequart’ultimo per efficienza offensiva e ancora peggio quando Banchero e compagni sono stati costretti a giocare a metà campo, attaccando la difesa schierata degli avversari. In compenso, nella loro metà campo solo gli Oklahoma City Thunder poi campioni NBA hanno fatto meglio. L’identità dei Magic 2025 è prima di tutto difensiva – appena oltre i 109 punti concessi su 100 possessi – grazie alla presenza di un mastino difensivo sul perimetro come Jalen Suggs e all’intimidazione al ferro (sopra) di Jonathan Isaac e di Wendell Carter Jr. (sotto).

 
La lezione del passato
La grande sfida di coach Mosley ora sarà quella di aggiungere una scintilla offensiva a un motore affidabile e sicuro, che assicura rendimento e chilometri ma che (fino a ieri) non garantiva sprint. Più ancora di un fenomeno assoluto come Shaq, forse, farebbe tanto comodo un Penny Hardaway, giocatore che per gli anni '90  è risultato essere addirittura in anticipo sui tempi e che sarebbe perfetto nella pallacanestro contemporanea. Ma pur con caratteristiche diverse, di quegli Orlando Magic la squadra attuale deve provare a "rubare" anche quella fiduciosa sfrontatezza che trent'anni fa ha portato fino alle porte del paradiso NBA una squadra giovane e in qualche modo ancora inesperta. Riassunta al meglio, per chi se la ricorda, dalla famosa frase di Nick Anderson
 
"45 ain't 23"
 
Si riferiva niente meno che a Michael Jordan, rientrato da poco (con un numero di maglia diverso) dall'avventura nel baseball, incontrato e battuto proprio sulla strada delle prime finali NBA dei Magic. Un modo di dire, ad alta voce, che il "re è nudo" (ancora per poco, seguirà threepeat targato Bulls), e quindi battibile. "Nuda" oggi sembra anche essere la Eastern Conference, alla ricerca di una squadra padrone. 
 
Perché non gli Orlando Magic?

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Re: Orlando Magic - #MagicTogether

Messaggio da TracyMcGrady1 » oggi, 17:42

Peter ha scritto: oggi, 12:42
TracyMcGrady1 ha scritto: ieri, 11:26 Non ho guardato le partite di Summer League, solo gli highlights, quindi non mi esprimo perchè mi dicono veramente poco su Richardson e anche Penda (l'Orlando Magic Daily parla di steal of the draft riguardo a Penda).

Oggi ho visto questo articolo, volevo leggerlo ma non ho l'abbonamento a Sky. Qualcuno di voi per caso ha modo di aprirlo e poi riportarlo qui? https://sport.sky.it/nba/2025/07/16/nba ... -anni-dopo

A metà anni '90 la Eastern Conference (per un paio d'anni) si liberò dalla ferrea presa di Michael Jordan, emigrato sui diamanti del baseball. Trent'anni dopo gli infortuni a Haliburton, Tatum e Lillard rendono di nuovo apertissima la corsa al titolo a Est. E oggi come allora, gli Orlando Magic vorrebbero approfittarne

Anche allora, come oggi, c’era stata una prima scelta assoluta. Ieri fu Shaquille O’Neal, gemma del Draft 1992, più recentemente è stato Paolo Banchero, chiamato davanti a tutti al Draft 2022. A 30 anni esatti di distanza, e quel numero – trenta – non è un caso. Perché ritorna anche guardando a un altro anniversario importante nella storia della franchigia. Quello della squadra capace di arrivare per la prima volta in finale NBA, nel 1995, e i Magic di oggi, anno domini 2025, che tornano a puntare in alto senza nascondere le loro ambizioni. In Florida – non a caso “Sunshine state” – sembra essere tornato a splendere il sole, ma prima di azzardare un parallelo tra la squadra di ieri e quella di oggi c’è un’altra analogia, tra presente e passato, che va sottolineata. Gli Orlando Magic, ieri come oggi, avanzano la loro candidatura anche in virtù di un fattore esterno alla loro forza, al loro talento, alle loro ambizioni. A metà anni ’90 fu l’onda lunga del (primo) ritiro di Michael Jordan, che di colpo liberò la Eastern Conference dal dominio dei Chicago Bulls. Oggi sono gli infortuni, a Tyrese Haliburton (Indiana), Jayson Tatum (Boston) e anche Damian Lillard (Milwaukee, infortunio determinante nella decisione del clamoroso “taglio”). E di colpo, voilàla Eastern Confence è di nuovo terrena di conquista per (quasi) tutti. "Up for grabs", dicono negli Stati Uniti: fatevi avanti, chi è più svelto, chi è più bravo può portarsi a casa l’intero bottino. E certo, ci sono i New York Knicks, già arrivati a due vittorie dalla finale NBA, che si ripropongono nel segno della continuità (l’unica novità è in panchina); ci sono i Cleveland Cavs, che hanno l'urgenza di scrollarsi di dosso l’etichetta di squadra bella&forte solo in regular season. Ma poi ci sono, perché no, anche gli Orlando Magic
 Similitudini: la gioventù
Potrebbe sembrare una previsione troppo ottimistica. D’altronde è vero, sì, che i Magic sono reduci da due apparizioni consecutive ai playoff (dopo un digiuno di tre anni) ma devono ancora riuscire a superare il primo turno. E poi sono giovani, l’età media è attorno ai 25 anni, ma gli Oklahoma City Thunder hanno appena dato ragione a chi dice che “l’età è solo un numero”. E poi giovani lo erano anche quegli Orlando Magic di metà anni ’90Shaquille O’Neal era al suo terzo anno nella lega, Penny Hardaway solo al secondo, ma anche Dennis Scott e Nick Anderson al massimo avevano disputato un lustro sui parquet NBA. L’analogia con i Magic di oggi regge: Franz Wagner e Jalen Suggs saranno al loro quinto anno nella lega, Paolo Banchero solo al quarto e anche il nuovo arrivato Desmond Bane ha alle spalle solo cinque stagioni NBA. Giovani, in ascesa, affamati. I Magic di Shaq & Penny - fondati solo qualche anno prima, nel 1989 - non avevano mai disputato i playoff fino all’esordio nel 1994 (con rapida eliminazione al primo turno) per poi approdare un po’ a sorpresa in finale già nel 1995. I Magic di Franz & Paolo dopo tre stagioni senza playoff, hanno collezionato due scottanti eliminazioni al primo turno, e ora vorrebbero fare il salto di qualità. Quello più difficile di ogni altra cosa, nella NBA. 

 
Differenze: i punti di forza
Completamente diverso il discorso se si guarda a questi Orlando Magic. L’arrivo (da Memphis) di Desmond Bane è l’ammissione più plateale che alla squadra allenata da Jahmal Mosley fin qui è mancato il potenziale offensivo. Non che Bane non sia difensore più che valido (requisito essenziale in Florida) ma è il suo 41% da tre in carriera (su oltre 6 tentativi a partita) che lo ha portato ai Magic. Perché l’attacco di Orlando lo scorso anno spesso è stato inguardabilequart’ultimo per efficienza offensiva e ancora peggio quando Banchero e compagni sono stati costretti a giocare a metà campo, attaccando la difesa schierata degli avversari. In compenso, nella loro metà campo solo gli Oklahoma City Thunder poi campioni NBA hanno fatto meglio. L’identità dei Magic 2025 è prima di tutto difensiva – appena oltre i 109 punti concessi su 100 possessi – grazie alla presenza di un mastino difensivo sul perimetro come Jalen Suggs e all’intimidazione al ferro (sopra) di Jonathan Isaac e di Wendell Carter Jr. (sotto).

 
La lezione del passato
La grande sfida di coach Mosley ora sarà quella di aggiungere una scintilla offensiva a un motore affidabile e sicuro, che assicura rendimento e chilometri ma che (fino a ieri) non garantiva sprint. Più ancora di un fenomeno assoluto come Shaq, forse, farebbe tanto comodo un Penny Hardaway, giocatore che per gli anni '90  è risultato essere addirittura in anticipo sui tempi e che sarebbe perfetto nella pallacanestro contemporanea. Ma pur con caratteristiche diverse, di quegli Orlando Magic la squadra attuale deve provare a "rubare" anche quella fiduciosa sfrontatezza che trent'anni fa ha portato fino alle porte del paradiso NBA una squadra giovane e in qualche modo ancora inesperta. Riassunta al meglio, per chi se la ricorda, dalla famosa frase di Nick Anderson
 
"45 ain't 23"
 
Si riferiva niente meno che a Michael Jordan, rientrato da poco (con un numero di maglia diverso) dall'avventura nel baseball, incontrato e battuto proprio sulla strada delle prime finali NBA dei Magic. Un modo di dire, ad alta voce, che il "re è nudo" (ancora per poco, seguirà threepeat targato Bulls), e quindi battibile. "Nuda" oggi sembra anche essere la Eastern Conference, alla ricerca di una squadra padrone. 
 
Perché non gli Orlando Magic?

Grazie mille Peter! Articolo che non ci dice nulla di interessante, come temevo, però fa piacere che si parli bene della nostra squadra del cuore. Vediamo se finalmente ci sarà più attenzione mediatica in generale durante tutta la stagione sui Magic e su Paolo Banchero soprattutto, una prima scelta davvero bistrattatissima come anche Cade Cunningham, se dobbiamo dirla tutta.

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