frog ha scritto: 12/06/2025, 11:25PWillis52 ha scritto: 12/06/2025, 10:11
Sulla prima parte, relativa ad un inserimento difficile perché deve avvenire in una società che ha problemi strutturali precedenti, mi trovi pienamente d'accordo.
Peraltro problemi che mi pare non ci sia nemmeno la voglia di affrontare, non di risolverli.
Poi però nella seconda parte per argomentare mi spieghi che siamo tornati indietro di 50 anni (agli anni 70-80) ecco dubito tu stia riuscendo nell'intento di spiegare che le cose siano migliorate.
Premetto che la risposta di @Jack mi trova perfetttamente d'accordo, forse non ho spiegato bene il concetto, il miglioramento sta nel fatto che la gente non si spara più per strada come accadeva anni fa, ci sono dati inconfutabili su questo, purtroppo si preferisce ammazzarsi tra le mura domestiche.
Ripeto vai a documentarti su quegli anni, poi mi dici.
E dico che pure lo spunto di Jack sul fatto che se non ci si adopera per far arrivare gente da fuori integrandola nella giusta maniera, l'Italia è destinata a diventare un paese di vecchi che probabilmente si accartoccerà su se stesso.
Fino a quando l'immigrazione verrà vista come un business, non se ne verrà a capo,
https://www.ilrestodelcarlino.it/ancona ... y-7fdfbaa2
D'altro canto chi ci ha provato a metterci un po' di umanità è finito in galera.
Nel mezzo tra gli anni 70 in cui ci si sparava per strada (anche per motivi politici) ci sarebbero 50 anni eh.
Capisco che invecchiando le distanze tra decenni si assottigliano ma insomma.
Pur non abitandoci più ma frequentando ancora la zona, non è quindi una percezione, le periferie di Verona (ma PENSO non ne ho però certezza valga per moltissime città) in cui sono cresciuto negli anni 80-90-2000 non erano pericolose come lo sono ora. Non è questione di percezione.
Che la criminalità fosse 0 no si certo, ma penso sia un dato mai registrato da quando esiste l'essere umano.
Sul fatto che l'integrazione sia necessaria dubbi mi pare non ce ne siano.
Si potrebbe almeno dire che finora il sistema adottato non ha funzionato? E che chi vive più a contatto col fenomeno è libero di esprimere questo suo disagio, o dobbiamo per forza farli passare per ignoranti incapaci di avere un pensiero proprio?