@ride_the_lightning mi piace moltissimo il tuo post. A parte il pugnetto, volevo anche rappresentartelo
Le armi offensive sono fondamentali nella NFL. Averne di adatte al “tuo” sistema, fa la differenza. Nel nostro attacco, una di queste armi imprescindibili è un receiving TE valido. Il prototipo che ho in testa è Zach Ertz, che ho già nominato nella risposta all’amico tifoso come me di Stanford. Loveland gli si avvicina molto per caratteristiche tecniche. Anche per questo mi piace tanto.
al di là del nome o del singolo player, si deve ragionare su cosa Harbaugh/Roman chiedono al moving TE. Essere una presenza nelle intermediate route complementare nei concept pass allo slot/z receiver o all’H-back, saper aggredire le seam e/o l’esterno come un X. In altre parole: un arma totale, un ricevitore alto e forte fisicamente ma anche abbastanza veloce da schierare su tutto il fronte per essere un mis-match, anche mascherato da inline TE sulla LOS. Un elemento complementare soprattutto quando hai scovato un fenomeno come McConkey: il Brock Bowers che giocava con lui a Georgia. È un elemento imprescindibile in questo sistema. Più importante pure del WR che ti ‘regala’ una sola dimensione (l’X contested catcher alla Mike Willliams vs il big slot WR alla Keenan Allen). Anche perché, come ho scritto sopra, lo puoi schierare credibilmente persino inline in una jumbo formation che poi si rivela una play action da big play.
Sono convintissimo che Harbaugh e Hortiz abbiano tentennato non poco su Bowers l’anno scorso. Ma dato che tutta la baracca si regge sulla potenza atletica e dominante della OL era impensabile all’anno zero rinunciare ad un T come Alt nella top10 (pick 6 oltretutto). Cioè un ragazzo che se tutto va per il verso giusto a fine carriera sarà ciò che oggi gli amanti del gioco pensano di Joe Thomas.
Quest’anno il menù offre addirittura 3 pietanze da Masterchef per il ruolo. Hanno caratteristiche in parte diverse, ma Warren, Loveland e Taylor sono tre prospetti incredibili per essere incastrati nei meccanismi di cui sopra. Chiaro che Warren è il più completo, Loveland il più adatto a colpire nel medio/lungo e Taylor quello che deve rifinirsi di più, ma sono tre ‘first round player’ per il modo di concepire il ruolo in questo attacco. Non è un caso che i Chargers abbiano ospitato tutti e 3 per una private top30 pre-Draft visit ad El Segundo. Taylor è quello su cui lavorare maggiormente, ma non è un caso se Brugler e soci di The Athletic lo mettono al 37-39 posto nel loro board. E se arriva alla 31 la notte del Draft ci facciamo due risate… Tanto anche a Loveland dovresti fargli fare “esperienza NFL”. Ecco perché il veterano Conklin. Ecco perché, come per MW, un ultimo anno di Allen per coprire il ruolo di big slot ci starebbe.
Un tight end così è un
jack of all trades per il nostro tipo di offense. La chiave di volta dell’intero attacco. Trovata quella, poi devi scovare una freccia da profondo per purgare il nemico. E tornare a vedere il braccio di Herbert che ci fa alzare dal divano. Un WR così, tanto per sparare un nome (quanto mi piace farlo, vero?

) è Kyle Williams di Washington State (ex UNLV). Il ragazzo di… Inglewood

ma nato a Baltimore, di cui sono convinto Hortiz e soci conoscono bene le caratteristiche (non è solo uno speedster e slot wr, andatevi a vedere gli highlights, come parte esterno). Purtroppo si stanno accorgendo un po’ troppi di lui. Ma comunque quel tipo di ricevitore lo trovi anche il terzo giorno, come fu per Tyreek Hill.
PS. Sul IOL e Zion Johnson ti rispondo in altro post. E pure sui CB da late round se vuoi. Grazie per questi scambi di opinione, molto molto belli.
