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Los Angeles Lakers ''The City of Angels, the City of Kobe''

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danilostepbaaack!!
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Re: Los Angeles Lakers ''The City of Angels, the City of Kobe''

Messaggio da danilostepbaaack!! » 16/02/2023, 17:41

Arvydas73 ha scritto: 16/02/2023, 17:34
danilostepbaaack!! ha scritto: 16/02/2023, 14:52

no, se siamo fuori dai giochi simpatizzo per dove gioca lebron, che ritengo una figura tecnica umana e carismatica irripetibile, ma sono abbastanza tgialloblu da avere tre tatuaggi sulla mia pelle relativi ai Warriors.
ti metto il like nonostante sulla figura umana di Lebron abbiamo idee antitetiche

per me lebron è un gigante, convive da 24 anni con un peso infinito sulle spalle e lo porta on grandezza.
non ricordo al momento nessuno in nessuno sport essere incoronato come il predestinato in eta cosi giovane e portarlo a compimento in questo modo fino ad eta avanzata.
alcuni aspetti sono censurabili, sicuramente, ma non riesco nemmeno a immaginare come possa essere vivere con quella pressione per un periodo cosi enorme
 

Goffredo Mamelucchi
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Re: Los Angeles Lakers ''The City of Angels, the City of Kobe''

Messaggio da Goffredo Mamelucchi » 16/02/2023, 21:04

frog ha scritto: 16/02/2023, 8:32 Vogliamo parlare di come James ha lasciato i Cavs (2 volte) e Miami ?
Qual era il problema, non ricordo? A parte la modalità sensazionalistica del primo addio ai Cavs, io non ci ho mai visto nulla di esecrabile. Le franchigie sono aziende, lo sport è intrattenimento, i giocatori sono l'oggetto dell'intrattenimento attraverso le squadre. Finita lì. Il resto è un ricamo soggettivo che ognuno aggiunge liberamente.
frog ha scritto: 16/02/2023, 8:32 l'influenza sulla gestione dei Lakers è solo la logica conseguenza di quanto fatto per tutta la carriera, chiunque lo avesse seguito precedentemente, "non poteva non sapere" cit. come si sarebbe comportato accettando di venire in una franchigia in disgrazia.
Vero.
Aggiungo però che, come per i Cavs di un tempo, questo è un problema di capacità e autorevolezza dei Lakers attuali. Con gli Heat non poté fare come gli pareva.
frog ha scritto: 16/02/2023, 8:32 Volgliamo parlare dell'All star game ?
Sì, e penso basti dire: o tempora, o mores.
Stiamo parlando di un'esibizione nata per far pubblicità all'NBA, anche in questo caso niente di rilevante se non per ragioni commerciali.
frog ha scritto: 16/02/2023, 8:32 Su the Decision meglio stendere un velo pietoso
Vero. Un venticinquenne che ha fatto un grosso passo falso dal punto di vista mediatico-comunicativo. Non che abbia in realtà fatto male a chissà chi, eh: ha lasciato in malo modo l'azienda per cui lavorava, che comunque doveva a lui la sua rilevanza, e non il contrario. Responsabilità di altro tipo non ne vedo.
Per come la vedo io, sbagliò esclusivamente nei modi, cioè per una questione di norme sociali.
frog ha scritto: 16/02/2023, 8:32 ma da li in avanti il mercato non è più stato lo stesso, come prima del buon Silvio nazionale, i politici avevano quanto meno il pudore di evitare certe dichiarazioni in pubblico che lui ha bellamente sdoganato, dando il via libera ai vari Renzi e Salvini di questo mondo, pure in NBA prima di James, accordarsi per giocare insieme, ha dato il via a certe mosse che avrebbero comportato la lapidazione in sala mensa negli anni belli, pensa a Durant, ma pure Leonard e Simmons e lo stesso Davis.
Gli anni belli?
Per me il fatto che i giocatori si accordino per giocare insieme è una cosa normale, tutt'al più buffa quando non va a segno in quanto a risultati. Dal momento che viene fatta all'interno delle regole (il cap), non vedo quale problema si possa sollevare, almeno sulla base di argomentazioni razionali. Capisco che possa non piacere, ma è solo una questione di gusti. Se in base a dei banalissimi gusti si danno giudizi forti, c'è qualche problema.
Non solo: la retorica machista del giocatore che deve vincere da solo si è fortunatamente incrinata, anche se i miti sociali che la sostengono sono ancora vivi e vegeti. Lo stesso vale per l'idea dell'attaccamento alla maglia, concetto tanto romantico quanto inconsistente.
E sono queste due idee a fare da colonne portanti all'antipatia verso i team di "amigos".
frog ha scritto: 16/02/2023, 10:52
Goffredo Mamelucchi ha scritto: 15/02/2023, 17:18
Jordan non è figlio d'arte e non è partito in una franchigia storicamente vincente.
Vero, non figlio d'arte ma figlio di una famiglia nella norma.
L'organizzazione Bulls, invece, si comportò molto meglio di quella Cavs, a prescindere dal passato. Scommise sulle persone giuste. I Cavs fecero scelte sbagliate una dopo l'altra, fin dall'inizio. Fu in quel vuoto di capacità e potere che James cominciò a poter formare i suoi vizi e a riempire quel vuoto con la sua statura, cosa che credo lo abbia danneggiato lungo tutta la sua carriera, dal punto di vista dei risultati sportivi.
In ogni caso, anche se Jordan fosse un'eccezione da questo punto di vista, il concetto della "fortuna" come variabile importante regge comunque, come notato a più riprese da altri utenti – e come chiunque di noi può constatare nella vita. Chi nasce ricco (Curry), chi inserito in un contesto di persone di un certo livello (Duncan, Bryant) e così via. Poi certo, per definizione i grandi giocatori contribuiscono positivamente alla crescita dei contesti in cui si inseriscono, ma alcuni di loro hanno trovato situazioni più fertili e ricettive. I Cavs non erano una realtà simile, né prima né durante.
Noodles ha scritto: 16/02/2023, 8:44 Ho contato il numero di partite in stagione nelle quali James ha preso meno di 15 tiri:
Zero.
Questa notte prima volta in assoluto, davvero strano. :biggrin:
Se ci pensi, potrebbe anche essere che abbia tirato il fiato per via dell'acciacco che ha avuto e al contempo volesse dare spazio ai nuovi arrivati per testare un po' la situazione, come ha fatto spesso nella sua carriera costellata di bolliti misti (come piacciono a lui). :biggrin:

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Re: Los Angeles Lakers ''The City of Angels, the City of Kobe''

Messaggio da frog » 17/02/2023, 8:22

danilostepbaaack!! ha scritto: 16/02/2023, 17:32
frog ha scritto: 16/02/2023, 17:02
Guarda che la maggior parte dei non simpatizzanti di Lebron gli contestano il come, non il perché.

Il come gestisce tutto e il contrario di tutto, sempre e solo mettendo i suoi interessi davanti a quelli della franchigia, qualunque essa sia.

Ha ridotto lo sport di squadra per eccellenza in una competizione tra singoli, cavalcando l'individualismo imperante che ha sempre fatto vendere i giornali, a scapito del collettivo.
Quando si parla di grandissimi, tutti vengono ricordati insieme ad un particolare sistema di gioco che li ha portati alla vittoria, per James invece si pensa a lui e altri 4, questo perché a lui non interessava far parte di una dinastia, avrebbe facilmente potuto proseguire a Miami e provare a fare quello che da sbruffone aveva dichiarato alla presentazione, ma no, lui voleva essere La dinastia vivente in carne ed ossa.
Infatti l'ultimo grande obiettivo che si prefigge è passare lo scettro al figlio, anche se purtroppo per lui, non è il suo clone, anzi poverino, mi sa che gli aspetterà una carriera piuttosto complessa emotivamente parlando.

lebron talvolta cattivo comunicatore? si, alla grande, vedi the decision

lebron individualista sul parquet? non condivido sinceramente, avesse giocato alla Westbrook, per dire, avrebbe numeri fantascientifici.

a me bron è sempre sembrato uno che migliora i compagni, tanto e vero che molto spesso ha tirato fuori da dei giocatori mediocri il meglio che poi non hanno piu espresso (ne dico due di 100, mo williams e dellavedova)
Quando parlavo di individualismo, mi sono espresso male, intendevo sempre per come si è mosso al di fuori del parquet, come giocatore rasenta la perfezione, l'unico appunto che mi sento di fare è relativo alla scarsa capacità di gestione nei finali.
Adesso potrebbe essere dovuto alla stanchezza, ma ha sempre stentato nel gestirli
 

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Re: Los Angeles Lakers ''The City of Angels, the City of Kobe''

Messaggio da frog » 17/02/2023, 8:45

Goffredo Mamelucchi ha scritto: 16/02/2023, 21:04
frog ha scritto: 16/02/2023, 8:32 Vogliamo parlare di come James ha lasciato i Cavs (2 volte) e Miami ?
1)Qual era il problema, non ricordo? A parte la modalità sensazionalistica del primo addio ai Cavs, io non ci ho mai visto nulla di esecrabile. Le franchigie sono aziende, lo sport è intrattenimento, i giocatori sono l'oggetto dell'intrattenimento attraverso le squadre. Finita lì. Il resto è un ricamo soggettivo che ognuno aggiunge liberamente.
frog ha scritto: 16/02/2023, 8:32 l'influenza sulla gestione dei Lakers è solo la logica conseguenza di quanto fatto per tutta la carriera, chiunque lo avesse seguito precedentemente, "non poteva non sapere" cit. come si sarebbe comportato accettando di venire in una franchigia in disgrazia.
2)Vero.
Aggiungo però che, come per i Cavs di un tempo, questo è un problema di capacità e autorevolezza dei Lakers attuali. Con gli Heat non poté fare come gli pareva.
frog ha scritto: 16/02/2023, 8:32 Volgliamo parlare dell'All star game ?
3) Sì, e penso basti dire: o tempora, o mores.
Stiamo parlando di un'esibizione nata per far pubblicità all'NBA, anche in questo caso niente di rilevante se non per ragioni commerciali.
frog ha scritto: 16/02/2023, 8:32 Su the Decision meglio stendere un velo pietoso
4) Vero. Un venticinquenne che ha fatto un grosso passo falso dal punto di vista mediatico-comunicativo. Non che abbia in realtà fatto male a chissà chi, eh: ha lasciato in malo modo l'azienda per cui lavorava, che comunque doveva a lui la sua rilevanza, e non il contrario. Responsabilità di altro tipo non ne vedo.
Per come la vedo io, sbagliò esclusivamente nei modi, cioè per una questione di norme sociali.
frog ha scritto: 16/02/2023, 8:32 ma da li in avanti il mercato non è più stato lo stesso, come prima del buon Silvio nazionale, i politici avevano quanto meno il pudore di evitare certe dichiarazioni in pubblico che lui ha bellamente sdoganato, dando il via libera ai vari Renzi e Salvini di questo mondo, pure in NBA prima di James, accordarsi per giocare insieme, ha dato il via a certe mosse che avrebbero comportato la lapidazione in sala mensa negli anni belli, pensa a Durant, ma pure Leonard e Simmons e lo stesso Davis.
5) Gli anni belli?
Per me il fatto che i giocatori si accordino per giocare insieme è una cosa normale, tutt'al più buffa quando non va a segno in quanto a risultati. Dal momento che viene fatta all'interno delle regole (il cap), non vedo quale problema si possa sollevare, almeno sulla base di argomentazioni razionali. Capisco che possa non piacere, ma è solo una questione di gusti. Se in base a dei banalissimi gusti si danno giudizi forti, c'è qualche problema.
Non solo: la retorica machista del giocatore che deve vincere da solo si è fortunatamente incrinata, anche se i miti sociali che la sostengono sono ancora vivi e vegeti. Lo stesso vale per l'idea dell'attaccamento alla maglia, concetto tanto romantico quanto inconsistente.
E sono queste due idee a fare da colonne portanti all'antipatia verso i team di "amigos".
frog ha scritto: 16/02/2023, 10:52
Jordan non è figlio d'arte e non è partito in una franchigia storicamente vincente.
6) Vero, non figlio d'arte ma figlio di una famiglia nella norma.
L'organizzazione Bulls, invece, si comportò molto meglio di quella Cavs, a prescindere dal passato. Scommise sulle persone giuste. I Cavs fecero scelte sbagliate una dopo l'altra, fin dall'inizio. Fu in quel vuoto di capacità e potere che James cominciò a poter formare i suoi vizi e a riempire quel vuoto con la sua statura, cosa che credo lo abbia danneggiato lungo tutta la sua carriera, dal punto di vista dei risultati sportivi.
In ogni caso, anche se Jordan fosse un'eccezione da questo punto di vista, il concetto della "fortuna" come variabile importante regge comunque, come notato a più riprese da altri utenti – e come chiunque di noi può constatare nella vita. Chi nasce ricco (Curry), chi inserito in un contesto di persone di un certo livello (Duncan, Bryant) e così via. Poi certo, per definizione i grandi giocatori contribuiscono positivamente alla crescita dei contesti in cui si inseriscono, ma alcuni di loro hanno trovato situazioni più fertili e ricettive. I Cavs non erano una realtà simile, né prima né durante.
Noodles ha scritto: 16/02/2023, 8:44 Ho contato il numero di partite in stagione nelle quali James ha preso meno di 15 tiri:
Zero.
Questa notte prima volta in assoluto, davvero strano. :biggrin:
7) Se ci pensi, potrebbe anche essere che abbia tirato il fiato per via dell'acciacco che ha avuto e al contempo volesse dare spazio ai nuovi arrivati per testare un po' la situazione, come ha fatto spesso nella sua carriera costellata di bolliti misti (come piacciono a lui). :biggrin:

1) C'era chi evidenziava il come Bryant lasciò i Lakers, beh da quel punto di vista Lebron ha sempre lasciato macerie dietro a se
2) Con gli Heat non ci riuscì, ma ci provò, a cacciare Spolstra, come fece con Blatt, gli unici due allenatori di livello avuti in carriera, purtroppo ad L.A. l'organizzazione è morta con Buss senior.
3) c'è modo e modo di esibirsi, fermare le partite per fare uno show di schiacciate o tiri da 3, è svilente, una pagliacciata in pieno stile Lebron, opposto alla mentalità di Jordan e Bryant, per dirne due.
4) Come il presentarsi dicendo che avrebbero vinto una vagonata di titoli o il prendere in giro Nowitzki perchè aveva l'influenza, in pieno stile Lebron, c'è a chi piace, a me decisamente no.
5) Puoi dire che rispecchia il modo di pensare della nostra attuale società, basterebbe già questo per riflettere su quanto sia scaduta l'NBA, ripeto a qualcuno può piacere, come c'è chi preferisce il Grande Fratello a Quark, probabilmente se ne fai una questione di quantità vince il primo, ma la qualità non esiste più ?
6) La mia non era una critica a quanto hai scritto, solo una constatazione che Jordan non viene da nessuno dei due mondi e per Kobe il fatto di essere figlio di Jellybean, gli ha si dato il talento, ma di certo gli ha aggiunto una serie di difetti che si è portato dietro per anni. 

 

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Re: Los Angeles Lakers ''The City of Angels, the City of Kobe''

Messaggio da danilostepbaaack!! » 17/02/2023, 10:26

frog ha scritto: 17/02/2023, 8:22
danilostepbaaack!! ha scritto: 16/02/2023, 17:32

lebron talvolta cattivo comunicatore? si, alla grande, vedi the decision

lebron individualista sul parquet? non condivido sinceramente, avesse giocato alla Westbrook, per dire, avrebbe numeri fantascientifici.

a me bron è sempre sembrato uno che migliora i compagni, tanto e vero che molto spesso ha tirato fuori da dei giocatori mediocri il meglio che poi non hanno piu espresso (ne dico due di 100, mo williams e dellavedova)
Quando parlavo di individualismo, mi sono espresso male, intendevo sempre per come si è mosso al di fuori del parquet, come giocatore rasenta la perfezione, l'unico appunto che mi sento di fare è relativo alla scarsa capacità di gestione nei finali.
Adesso potrebbe essere dovuto alla stanchezza, ma ha sempre stentato nel gestirli


boh anche questo non saprei, considera che a parte pochissimi anni quei finali li ha giocati con scappati di casa, a livello del prendo il rimbalzo e non tiro perche non so quanto sta (in finale con noi, per fortuna  :biggrin:

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Re: Los Angeles Lakers ''The City of Angels, the City of Kobe''

Messaggio da frog » 17/02/2023, 10:35

danilostepbaaack!! ha scritto: 17/02/2023, 10:26
frog ha scritto: 17/02/2023, 8:22
Quando parlavo di individualismo, mi sono espresso male, intendevo sempre per come si è mosso al di fuori del parquet, come giocatore rasenta la perfezione, l'unico appunto che mi sento di fare è relativo alla scarsa capacità di gestione nei finali.
Adesso potrebbe essere dovuto alla stanchezza, ma ha sempre stentato nel gestirli

boh anche questo non saprei, considera che a parte pochissimi anni quei finali li ha giocati con scappati di casa, a livello del prendo il rimbalzo e non tiro perche non so quanto sta (in finale con noi, per fortuna  :biggrin:
Gestire i finali con lui che palleggia 20 secondi e poi tira, i primi tempi penetrava, non è la mia idea di gestione.

Questo è sempre legato al fatto che lui è allergico ai coach di livello.

Un finale di partita come quello che Fisher ci fece vincere a Boston, risultando praticamente decisivo per la conquista dell'anello, dove Bryant fece un passo indietro per sfruttare i vantaggi di quella mossa, senza un Jackson in panca, non sarebbe successo.

Oppure l'anello vinto nella bolla, passa molto per le mani di Rondo che sbroglia la matassa nei finali, togliendo la palla dalle mani del Lebron più deleterio, quello appunto del palleggio, palleggio, palleggio e poi la risolvo da solo. 
 

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Re: Los Angeles Lakers ''The City of Angels, the City of Kobe''

Messaggio da nolian » 17/02/2023, 10:41

a me non frega nulla del supportare LBJ, tantomeno nel "confronto" con MJ o Bryant, ma qui scadiamo nel ridicolo proprio...

pare quasi che LBJ abbia fatto scacciare tutti i coach che si è trovato, mentre Bryant si sia fatto andar bene chiunque

pare quasi che LBJ abbia giocato sempre prima per se stesso mentre Bryant sia stato sempre uomo-squadra...

pare che tutti si siano dimenticati di Bryant che è sempre ai ferri corti con Shaq, logorato dall'invidia di un compagno che è più dominante di lui anche se non è esemplare e stoico lavoratore come lui
pare che tutti si siano dimenticati il Bryant che gioca una stagione solo per provare a emulare MJ con 35 o più punti di media, mettendo anche in ridicolo l'epilogo della carriera di Tomjanovic
pare che tutti si siano dimenticati dell'ultima stagione di Kobe, quella del "carosello" in giro per la lega...a molti è parsa una bella cosa: dei Lakers nei suoi confronti certo, ma allo stesso tempo hai buttato nel cesso una stagione, forse lo sviluppo di un giovane, hai messo un anno di una franchigia al servizio di un giocatore...tuttomoltobello? si, ma anche no... allora avrebbe senso anche mettere un anno di una franchigia (anno dove tanto non contendi) al servizio di un altro giocatore che fissa un record veramente storico...
si "sparla" di LBJ perchè ha voluto influire sulle scelte del GM (eufemismo) sottolineando gli errori (RW su tutti), ma si dimentica che a volte ha anche avuto ragione (Lue su Blatt, il cambio Waiters/Shumpert+JRSmith), e che quando invece ha capito che era meglio restare col coach che aveva non ha puntato i piedi (Spo prima, Vogel poi)
non si parla invece di Kobe che impone una scelta tra lui e Shaq, che rivuole assolutamente PhilJax, non si parla di Kobe che evidentemente non è stato il compagno di squadra amato da tutti, e che ha "rovinato" una stagione con i problemi giudiziari...(su questo direte voi: "eh ma mica era colpa sua se lo hanno accusato ingiustamente!", si, ma anche no. Perchè se uno coi fari addosso da quando aveva 15-16 anni, in 20 anni di carriera non si fa mai coinvolgere in NESSUNA polemica fuori dal campo, merito glie ne va dato...

vabbè non vado avanti
tanto l'antifona è chiara
LBJ ha tanti hater, anche giustamente, per carità...
ma dovevo sottolineare questa specie di revisionismo storico in cui si idealizza un giocatore del passato come se rappresentasse la perfezione, quando non è affatto cosi

e non vado a argomentare su MJ che non ce n'è bisogno

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Re: Los Angeles Lakers ''The City of Angels, the City of Kobe''

Messaggio da Noodles » 17/02/2023, 10:44

nolian ha scritto: 17/02/2023, 10:41 a me non frega nulla del supportare LBJ, tantomeno nel "confronto" con MJ o Bryant, ma qui scadiamo nel ridicolo proprio...

pare quasi che LBJ abbia fatto scacciare tutti i coach che si è trovato, mentre Bryant si sia fatto andar bene chiunque

pare quasi che LBJ abbia giocato sempre prima per se stesso mentre Bryant sia stato sempre uomo-squadra...

pare che tutti si siano dimenticati di Bryant che è sempre ai ferri corti con Shaq, logorato dall'invidia di un compagno che è più dominante di lui anche se non è esemplare e stoico lavoratore come lui
pare che tutti si siano dimenticati il Bryant che gioca una stagione solo per provare a emulare MJ con 35 o più punti di media, mettendo anche in ridicolo l'epilogo della carriera di Tomjanovic
pare che tutti si siano dimenticati dell'ultima stagione di Kobe, quella del "carosello" in giro per la lega...a molti è parsa una bella cosa: dei Lakers nei suoi confronti certo, ma allo stesso tempo hai buttato nel cesso una stagione, forse lo sviluppo di un giovane, hai messo un anno di una franchigia al servizio di un giocatore...tuttomoltobello? si, ma anche no... allora avrebbe senso anche mettere un anno di una franchigia (anno dove tanto non contendi) al servizio di un altro giocatore che fissa un record veramente storico...
si "sparla" di LBJ perchè ha voluto influire sulle scelte del GM (eufemismo) sottolineando gli errori (RW su tutti), ma si dimentica che a volte ha anche avuto ragione (Lue su Blatt, il cambio Waiters/Shumpert+JRSmith), e che quando invece ha capito che era meglio restare col coach che aveva non ha puntato i piedi (Spo prima, Vogel poi)
non si parla invece di Kobe che impone una scelta tra lui e Shaq, che rivuole assolutamente PhilJax, non si parla di Kobe che evidentemente non è stato il compagno di squadra amato da tutti, e che ha "rovinato" una stagione con i problemi giudiziari...(su questo direte voi: "eh ma mica era colpa sua se lo hanno accusato ingiustamente!", si, ma anche no. Perchè se uno coi fari addosso da quando aveva 15-16 anni, in 20 anni di carriera non si fa mai coinvolgere in NESSUNA polemica fuori dal campo, merito glie ne va dato...

vabbè non vado avanti
tanto l'antifona è chiara
LBJ ha tanti hater, anche giustamente, per carità...
ma dovevo sottolineare questa specie di revisionismo storico in cui si idealizza un giocatore del passato come se rappresentasse la perfezione, quando non è affatto cosi

e non vado a argomentare su MJ che non ce n'è bisogno

nolian potevi risparmiarci questo compendio di luoghi comuni su Kobe, pareva proprio di sì.

addirittura il processo a denver hai ricacciato e della stagione seconde te che ha rovinato   :laughing:

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Re: Los Angeles Lakers ''The City of Angels, the City of Kobe''

Messaggio da frog » 17/02/2023, 10:47

nolian ha scritto: 17/02/2023, 10:41 a me non frega nulla del supportare LBJ, tantomeno nel "confronto" con MJ o Bryant, ma qui scadiamo nel ridicolo proprio...

pare quasi che LBJ abbia fatto scacciare tutti i coach che si è trovato, mentre Bryant si sia fatto andar bene chiunque

pare quasi che LBJ abbia giocato sempre prima per se stesso mentre Bryant sia stato sempre uomo-squadra...

pare che tutti si siano dimenticati di Bryant che è sempre ai ferri corti con Shaq, logorato dall'invidia di un compagno che è più dominante di lui anche se non è esemplare e stoico lavoratore come lui
pare che tutti si siano dimenticati il Bryant che gioca una stagione solo per provare a emulare MJ con 35 o più punti di media, mettendo anche in ridicolo l'epilogo della carriera di Tomjanovic
pare che tutti si siano dimenticati dell'ultima stagione di Kobe, quella del "carosello" in giro per la lega...a molti è parsa una bella cosa: dei Lakers nei suoi confronti certo, ma allo stesso tempo hai buttato nel cesso una stagione, forse lo sviluppo di un giovane, hai messo un anno di una franchigia al servizio di un giocatore...tuttomoltobello? si, ma anche no... allora avrebbe senso anche mettere un anno di una franchigia (anno dove tanto non contendi) al servizio di un altro giocatore che fissa un record veramente storico...
si "sparla" di LBJ perchè ha voluto influire sulle scelte del GM (eufemismo) sottolineando gli errori (RW su tutti), ma si dimentica che a volte ha anche avuto ragione (Lue su Blatt, il cambio Waiters/Shumpert+JRSmith), e che quando invece ha capito che era meglio restare col coach che aveva non ha puntato i piedi (Spo prima, Vogel poi)
non si parla invece di Kobe che impone una scelta tra lui e Shaq, che rivuole assolutamente PhilJax, non si parla di Kobe che evidentemente non è stato il compagno di squadra amato da tutti, e che ha "rovinato" una stagione con i problemi giudiziari...(su questo direte voi: "eh ma mica era colpa sua se lo hanno accusato ingiustamente!", si, ma anche no. Perchè se uno coi fari addosso da quando aveva 15-16 anni, in 20 anni di carriera non si fa mai coinvolgere in NESSUNA polemica fuori dal campo, merito glie ne va dato...

vabbè non vado avanti
tanto l'antifona è chiara
LBJ ha tanti hater, anche giustamente, per carità...
ma dovevo sottolineare questa specie di revisionismo storico in cui si idealizza un giocatore del passato come se rappresentasse la perfezione, quando non è affatto cosi

e non vado a argomentare su MJ che non ce n'è bisogno
Pare quasi, ma non è 

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Re: Los Angeles Lakers ''The City of Angels, the City of Kobe''

Messaggio da danilostepbaaack!! » 17/02/2023, 10:47

frog ha scritto: 17/02/2023, 10:35
danilostepbaaack!! ha scritto: 17/02/2023, 10:26

boh anche questo non saprei, considera che a parte pochissimi anni quei finali li ha giocati con scappati di casa, a livello del prendo il rimbalzo e non tiro perche non so quanto sta (in finale con noi, per fortuna  :biggrin:
Gestire i finali con lui che palleggia 20 secondi e poi tira, i primi tempi penetrava, non è la mia idea di gestione.

Questo è sempre legato al fatto che lui è allergico ai coach di livello.

Un finale di partita come quello che Fisher ci fece vincere a Boston, risultando praticamente decisivo per la conquista dell'anello, dove Bryant fece un passo indietro per sfruttare i vantaggi di quella mossa, senza un Jackson in panca, non sarebbe successo.

Oppure l'anello vinto nella bolla, passa molto per le mani di Rondo che sbroglia la matassa nei finali, togliendo la palla dalle mani del Lebron più deleterio, quello appunto del palleggio, palleggio, palleggio e poi la risolvo da solo. 




d'accordo, ma lebron quante volte ha avuto una squadra del genere?
nei primi 7 anni a Cleveland sembrava gli facessero la squadra per dispetto, Cleveland 2015 alle finali aveva mozgov come secondo violino, i Lakers tolta la bolla 8episodica Comunque) non gli hanno fornito squadre all'altezza.

di ad o flash si è sempre fidato (ovviamente), piu dura farlo di dellavedova, Larry nance o quei cessi che aveva nella prima cleveland
 

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Re: Los Angeles Lakers ''The City of Angels, the City of Kobe''

Messaggio da frog » 17/02/2023, 10:54

danilostepbaaack!! ha scritto: 17/02/2023, 10:47
frog ha scritto: 17/02/2023, 10:35
Gestire i finali con lui che palleggia 20 secondi e poi tira, i primi tempi penetrava, non è la mia idea di gestione.

Questo è sempre legato al fatto che lui è allergico ai coach di livello.

Un finale di partita come quello che Fisher ci fece vincere a Boston, risultando praticamente decisivo per la conquista dell'anello, dove Bryant fece un passo indietro per sfruttare i vantaggi di quella mossa, senza un Jackson in panca, non sarebbe successo.

Oppure l'anello vinto nella bolla, passa molto per le mani di Rondo che sbroglia la matassa nei finali, togliendo la palla dalle mani del Lebron più deleterio, quello appunto del palleggio, palleggio, palleggio e poi la risolvo da solo. 




d'accordo, ma lebron quante volte ha avuto una squadra del genere?
nei primi 7 anni a Cleveland sembrava gli facessero la squadra per dispetto, Cleveland 2015 alle finali aveva mozgov come secondo violino, i Lakers tolta la bolla 8episodica Comunque) non gli hanno fornito squadre all'altezza.

di ad o flash si è sempre fidato (ovviamente), piu dura farlo di dellavedova, Larry nance o quei cessi che aveva nella prima cleveland

Quando ha trovato l'organizzazione giusta che gli avrebbe potuto portare più titoli e dargli quello che non aveva a Cleveland, cosa ha fatto ?
L'ha sfruttata fino a quando pensava gli sarebbe potuta servire, poi l'ha mollata, tornando a Cleveland, dove le cose erano cambiate, questo intendo per mettere se stesso davanti alla priorità della franchigia.
Bryant, l'amico di @nolian, ha scelto i Lakers, ha fatto tutti i casini che ha fatto, e Dio solo sa quanti ne ha fatti, ma quando ha rotto tutto è rimasto tra le macerie fino a quando non sono riusciti a ricorstruirgli una squadra da titolo.

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Re: Los Angeles Lakers ''The City of Angels, the City of Kobe''

Messaggio da nolian » 17/02/2023, 11:07

ragazzi visto che leggete le cose solo a metà (prevedibile quando state difendendo l'uno e attaccando l'altro), io non voglio difendere LBJ, nè ho mai difeso le giuste "accuse" che gli vengono fatte

volevo solo farvi notare che stavate idealizzando Bryant in particolare

e il "pare ma non è"...è una baggianata
il resto piuttosto sono solo diversi modi di vedere la stessa cosa

Se vi faccio notare una diversa chiave di lettura, non vuol dire che io condivida quella chiave di lettura che vi porto, semplicemente vi sto dicendo "hey ci sono altri modi di vedere le cose"

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Re: Los Angeles Lakers ''The City of Angels, the City of Kobe''

Messaggio da danilostepbaaack!! » 17/02/2023, 11:07

frog ha scritto: 17/02/2023, 10:54
danilostepbaaack!! ha scritto: 17/02/2023, 10:47




d'accordo, ma lebron quante volte ha avuto una squadra del genere?
nei primi 7 anni a Cleveland sembrava gli facessero la squadra per dispetto, Cleveland 2015 alle finali aveva mozgov come secondo violino, i Lakers tolta la bolla 8episodica Comunque) non gli hanno fornito squadre all'altezza.

di ad o flash si è sempre fidato (ovviamente), piu dura farlo di dellavedova, Larry nance o quei cessi che aveva nella prima cleveland

Quando ha trovato l'organizzazione giusta che gli avrebbe potuto portare più titoli e dargli quello che non aveva a Cleveland, cosa ha fatto ?
L'ha sfruttata fino a quando pensava gli sarebbe potuta servire, poi l'ha mollata, tornando a Cleveland, dove le cose erano cambiate, questo intendo per mettere se stesso davanti alla priorità della franchigia.
Bryant, l'amico di @nolian, ha scelto i Lakers, ha fatto tutti i casini che ha fatto, e Dio solo sa quanti ne ha fatti, ma quando ha rotto tutto è rimasto tra le macerie fino a quando non sono riusciti a ricorstruirgli una squadra da titolo.


certo pero ti ripeto... i Lakers hanno vinto 20 titoli e sono a Los Angeles, Cleveland ha vinto un titolo per miracolo nella sua storia, ed è una città dove nessuno vuole vivere


non sono paragonabili secondo me



 

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Re: Los Angeles Lakers ''The City of Angels, the City of Kobe''

Messaggio da esba » 17/02/2023, 11:09

Noodles ha scritto: 17/02/2023, 10:44
nolian ha scritto: 17/02/2023, 10:41 a me non frega nulla del supportare LBJ, tantomeno nel "confronto" con MJ o Bryant, ma qui scadiamo nel ridicolo proprio...

pare quasi che LBJ abbia fatto scacciare tutti i coach che si è trovato, mentre Bryant si sia fatto andar bene chiunque

pare quasi che LBJ abbia giocato sempre prima per se stesso mentre Bryant sia stato sempre uomo-squadra...

pare che tutti si siano dimenticati di Bryant che è sempre ai ferri corti con Shaq, logorato dall'invidia di un compagno che è più dominante di lui anche se non è esemplare e stoico lavoratore come lui
pare che tutti si siano dimenticati il Bryant che gioca una stagione solo per provare a emulare MJ con 35 o più punti di media, mettendo anche in ridicolo l'epilogo della carriera di Tomjanovic
pare che tutti si siano dimenticati dell'ultima stagione di Kobe, quella del "carosello" in giro per la lega...a molti è parsa una bella cosa: dei Lakers nei suoi confronti certo, ma allo stesso tempo hai buttato nel cesso una stagione, forse lo sviluppo di un giovane, hai messo un anno di una franchigia al servizio di un giocatore...tuttomoltobello? si, ma anche no... allora avrebbe senso anche mettere un anno di una franchigia (anno dove tanto non contendi) al servizio di un altro giocatore che fissa un record veramente storico...
si "sparla" di LBJ perchè ha voluto influire sulle scelte del GM (eufemismo) sottolineando gli errori (RW su tutti), ma si dimentica che a volte ha anche avuto ragione (Lue su Blatt, il cambio Waiters/Shumpert+JRSmith), e che quando invece ha capito che era meglio restare col coach che aveva non ha puntato i piedi (Spo prima, Vogel poi)
non si parla invece di Kobe che impone una scelta tra lui e Shaq, che rivuole assolutamente PhilJax, non si parla di Kobe che evidentemente non è stato il compagno di squadra amato da tutti, e che ha "rovinato" una stagione con i problemi giudiziari...(su questo direte voi: "eh ma mica era colpa sua se lo hanno accusato ingiustamente!", si, ma anche no. Perchè se uno coi fari addosso da quando aveva 15-16 anni, in 20 anni di carriera non si fa mai coinvolgere in NESSUNA polemica fuori dal campo, merito glie ne va dato...

vabbè non vado avanti
tanto l'antifona è chiara
LBJ ha tanti hater, anche giustamente, per carità...
ma dovevo sottolineare questa specie di revisionismo storico in cui si idealizza un giocatore del passato come se rappresentasse la perfezione, quando non è affatto cosi

e non vado a argomentare su MJ che non ce n'è bisogno

nolian potevi risparmiarci questo compendio di luoghi comuni su Kobe, pareva proprio di sì.

addirittura il processo a denver hai ricacciato e della stagione seconde te che ha rovinato   :laughing:



Mah, piu' che luoghi comuni sono sacrosante verita' eh....

non entrero' mai nel giochino delle classifiche del chi e' piu' forte di chi, tanto arrivano tutti secondi dietro a quello che oggi compie 60 anni.

dico solo che Nolian, e' normale che un tifoso lakers non ammettra' mai che gli stessi comportamenti negativi verso i compagni, franchigia, proprieta' ed affini, fatti da Kobe, passino in secondo piano rispetto a quelli di Lebron.

Kobe e' lakers, fatto e finito e, purtroppo, pure morto da lakers.
L'altro no, ovviamente, e questo fa tutta la differenza de mondo, e li capisco pure.
 
SOLITO POST AGGRESSIVO...cit

alla riscossa stupidi, che i fiumi sono in piena, potete stare a galla...

https://twitter.com/dannyvietti/status/ ... 48193?s=21

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Re: Los Angeles Lakers ''The City of Angels, the City of Kobe''

Messaggio da Noodles » 17/02/2023, 11:12

nolian ha scritto: 17/02/2023, 11:07 ragazzi visto che leggete le cose solo a metà (prevedibile quando state difendendo l'uno e attaccando l'altro), io non voglio difendere LBJ, nè ho mai difeso le giuste "accuse" che gli vengono fatte

volevo solo farvi notare che stavate idealizzando Bryant in particolare

e il "pare ma non è"...è una baggianata
il resto piuttosto sono solo diversi modi di vedere la stessa cosa

Se vi faccio notare una diversa chiave di lettura, non vuol dire che io conadivida quella chiave di lettura che vi porto, semplicemente vi sto dicendo "hey ci sono altri modi di vedere le cose"

mi spieghi come razionalmente tu possa additare ad un giocare la colpa di una stagione per un processo che tra l'altro si è chiuso senza alcuna sentenza di colpevolezza? 
già solo questo dovrebbe farti capire l'illogicità del tuo ragionamento.

ma il vulnus, l'infondatezza del tuo discorso è che nessuno ha fatto un pargone e o santificato Bryant.
quindi le tue precisazioni sono inutili. :nonsa:
 

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