Steven180794 ha scritto:pepper90 ha scritto: 11/05/2022, 11:34
Il discorso è che l'obiettivo finale è mettersi l'anello al dito per tutte e 32 le franchigie, ogni frabchigia segue la sua via e alla fine della fiera la via migliore è quella di chi vince
La mia non è una critica al lavoro degli heat che ho indicato come favirti ad est già da un bel e che hanno il miglior player development della lega ma è giusto per far capire che se arrivi in finale e ti becchi la Golden State 2017 perdi e che tu sia arrivato lì con una squadra di undrafted* mentre quelli hanno speso 8 miliardi non frega a nessuno, nella storia ci vanno loro.
Sulla questione UF: quelli che giocano sono strus e Vincent con quest'ultimo che gioca tanti minuti in assenza di Lowry altrimenti non va oltre il 14 a partita per il resto hanno:
- Jimmy Butler: più volte all star e all Nba
- Bam: pick 14 2017
- Lowry: campione Nba, più volte all star, all Nba
- PJ Tucker: campione Nba
- Herro: pick 13 2019
-Oladipo: all star, all Nba, pick 2 2013
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Non sono d'accordo su questo.
Ok che l'obiettivo è quello per tutti ma
1-non raggiungere il massimo obiettivo non significa per forza fallire (vedi atalanta hawks anno scorso ad esempio)
2-non sarei d'accordo neanche suo discorso storia
"Stockton/malone, iverson, barkley, ewing, nash"
Non mi pare non siano entrati nella storia.
Entrare nella storia può avere diversi significati, non è che se non sei nel libro della storia dei titoli nba allora hai avuto una carriera fallimentare.
3-i titoli si possono anche costruire con mentalità e attrattività sul lungo periodo, metti caso che vincono tra 5 anni, non con questa squadra MA dopo che hanno attratto grandi giocatori ANCHE per questa squadra, tutto questo discorso sul obiettivo non raggiunto non avrebbe senso, solo che te non puoi saperlo a priori, come nessun altro, quindi ogni franchigia cerca un modo per costruirsi un proprio percorso vincente,proprio perché le garanzie totali non te le dà nessuno.
Il problema dell nba mi sembra abbastanza palese, 32 squadre e vince una sola l'anno dopo 82 partite di sola RS più X partite nei playoff (minimo 16, verosimilmente più di 20), è un sistema poco meritocratico (nonostante gli Muricani siano convinti che da loro vince sempre il migliore), quanto conta la fortuna,gli infortuni? Per me quasi la metà, e non è neanche questione di preparazione o staff medico.
Pensa al calcio, per un giocatore ci sono almeno 3 competizioni (campionato nazionale, coppa nazionale, coppa europea) più almeno 2 grandi competizioni con le nazionali più le olimpiadi(anche il basket li ha ma lì è molto più sbilanciato e meno competitivo per gli USA).
Per questo in america si fanno le seghe con record su record individuali che spesso non fregano niente a nessuno, con mvp per ogni cavolata, all nba, all star etc etc.
In europa queste cose fregano il giusto, però approcciarsi con la mentalità europea (dove bisogna vincere un titolo di squadra per aver avuto una buona carriera) ai sistemi americani è veramente limitante