PWillis52 ha scritto: 29/01/2021, 17:09
Noodles ha scritto: 29/01/2021, 15:41
sì ma la tua risposta che in qualche modo va verso una spiegazione relativa all'ignoranza non è esatta.
perchè mediamente si era molto più ignoranti 50 anni fa ma le risposte della politica erano di altro spessore.
(per inteso, non è che stia a pontificare quel metodo di fare politica, che aveva ben altri limiti, ma ti parlo di contenuti )
anche la paura era costantemente indirizzato tra fili di ferro e minacce nucleari.
ciò che oggi è cambiato in maniera decisiva è che il popolo cerca rappresentanti che parlino lo stesso linguaggio.
prendiamo il mes e il recovery fund e il confronto tra cottarelli e salvini.
è abbastanza chiaro chi abbia detto le cose corrette e chi non le ha dette.
eppure, se si presentano nello stesso seggio il primo prende 0,3 voti e l'altro 99,7 .
il primo ha parlato di contenuti tecnici, l'altro
'vogliamo davvero che l'europa ci metta i piedi in testa di nuovo?'
L'esempio che fai è perfetto e rappresenta l'ignoranza a cui facevo riferimento.
Forse ho sbagliato ad inserire "culturale" perché in effetti la scolarizzazione è molto superiore a decenni fa, ma politicamente mai come ora (ultimi decenni) c'è allontamemto e scarso seguito verso la politica. Negli anni 70, a quanto mi raccontano, praticamemte tutti erano politicamente schierati o comunque avevano ideali ed idee.
Chiedo : a voi capita spesso nelle cene con amici, famiglia di intrattenervi in discorsi di politica? Politica, non attualità tipo il Covid ora(che poi manca faccio le cene ma era un esempio), sinceramente a me di rado. Mio padre mi racconta che una volta accadeva piuttosto frequentemente.
C'è molta ignoranza dovuta a disinteresse in materia politica quello intendevo.
sì quello che scrivi è corretto.
a fronte di un indice di scolarizzazione ed alfabetizzazione maggiore rispetto agli 70' c'è anche un disinteresse maggiore per la politica.
però il problema non è solo il disinteresse.
non confondere partigianeria e partecipazione (che erano per il periodo storico di livello più alto) rispetto ai contenuti.
anche in quegli anni si usavano slogan a ripetizione (che funzionavano ugualmente).
e mi riferisco a tutte le tematiche anticomuniste, o antieversive o contrarie alla DC (aka religione cattolica /vaticano).
il problema risiede nella divergente risposta politica al tentativo di populismo inoltrato.
cioè il populismo non nasce mica oggi, ma di certo ha più terreno fertile per riprodursi.
prima non c'era modo che un capo politico assecondasse la demagogia (o perlomeno fino a raggiungere questi livelli), oggi invece ne fa una questione di vanto, di riconoscimento e la cavalca senza pudore.
pensiamo a Trump e come ha vinto.
lo stesso Boris Jonhson, Putin, persino i miei cari paesi del nord socialdemocratici sono più inclini al calvalcare la retorica.
in Inghilterra, soprattutto nel countryside, han votato in massa per la Brexit perchè tutti convinti che un esodo africano stesse per conquistare i loro cottage.
invece che moderare i toni, stemperare gli animi anti immigrazione, far notare che erano paure del tutto infondate, alcuni politici conservatori, seppur speranzosi di
non vincere quel referendum, cavalcarono quel sentimento fino a conquistare gli stessi laburisti.
quando ascoltavo Corbin, tutto attento a non prendere posizione per non deludere l'elettorato pro-brexit, rimanevo basito.
nessuno si è posto degli interrogativi, su quali conseguenze economiche quell'eventuale vittoria potesse davvero comportare.
ed oggi a sole tre settimane dalla brexit ad esempio succede questo:
Scottish fisherman Alistair Sinclair hasn’t taken his boat out since March of last year, the beginning of the pandemic.
Sinclair has been a fisherman for over 40 years and says the industry has never experienced a crisis quite like this one. The crisis he’s referring to is not the pandemic — it’s Brexit.
Since Jan. 1, when Britain formally left the European Union, truckloads of fish have been stopped at ports on both sides of the English Channel.
Sinclair says Scottish fishermen are within weeks of declaring bankruptcy.
As many as “[4,000] or 5,000 families around the coastline of Scotland are unable at this present time to put bread on the table and maintain their overheads,” he said.
ora non so quanto seguite la politica inglese, io ne sono appassionato.
e vi assicuro che il
Fishing for Leave campaign è stata una delle lobby più forti a sostegno della brexit.
parliamo della più grande associazione britannica di aziende che lavorano nell'export di pesce.
la domanda è: come cazzo è possibile che aziende di questo genere abbiano appoggiato e finanziato una campagna pro brexit in cui chiaramente avrebbero perso dei soldi e del fatturato?
risposta
: 'vogliamo davvero che l'europa ci metta i piedi in testa di nuovo?'
se si votasse oggi un referendum sull'uscita dall'euro qui in italia, quali argomentazioni e quali risultati ci dovremmo aspettare?
