Moderatamente sensati - Il topic della politica
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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica
le vendiamo alla Svizzera o all'Austria? O facciamo una e una?
NckRm ha scritto:Leviathan ha portato il pianto preventivo ad un'arte giapponese [/img]
- rowiz
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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica
Non hai capito, io voglio essere regnato dal sacro cuore di Mario Draghi. Monarchia assoluta
darioambro ha scritto:ahahah ro, tu sei davvero l'altra palla che vorrei avere![]()
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30.11.2016darioambro ha scritto:rowiz direbbe che sono un coglione
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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica
In qualsiasi caso non vi sarebbe alcuna opposizione da parte della popolazione locale.
Così si risolverebbe anche l’annosa questione dell’infame saccheggio che il Nord perpetra da anni nei confronti del Sud costretto con la forza ad acquistare i prodotti dell’industria nordista.
Mi stupisco che il Governo non abbia ancora messo mano alla questione, a parte forse il Ministro Provenzano che le mani avanti un po’ le ha già messe.
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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica
rowiz ha scritto: 22/08/2020, 13:42negher ha scritto: 22/08/2020, 10:40
Come detto da steve, con la gente che gira anche no, grazie.
A meno che non si tolga il diritto di voto in Lombardia e Veneto, allora si può fare.
Non hai capito, io voglio essere regnato dal sacro cuore di Mario Draghi. Monarchia assoluta
Non ci fossero stati i brogli il 2 giugno...
NckRm ha scritto:Leviathan ha portato il pianto preventivo ad un'arte giapponese [/img]
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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica
macchè. draghi, monarchia assoluta, ha semplicemente visto troppo game of thrones. dovrebbe farsi un giro al nord.
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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica
eh magari amico mio, magari cit.
darioambro ha scritto:ahahah ro, tu sei davvero l'altra palla che vorrei avere![]()
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30.11.2016darioambro ha scritto:rowiz direbbe che sono un coglione
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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica
Chi è Mattia Santori, portavoce nazionale delle sardine?
Per mesi lo hanno insultato, deriso, odiato, amato. Alcuni gli hanno augurato la morte, altri lo hanno snobbato, altri lo hanno minacciato, altri ancora, invece, sono scesi con lui in Piazza per inseguire un grande sogno.
Nato il 10 Luglio 1987, a Bologna, ha da sempre vissuto nel quartiere Saragozza, a due passi dallo Stadio. A 14 anni decide di "fare di testa sua" e, contro i consigli delle insegnanti che lo volevano al liceo scientifico, sceglie l’istituto alberghiero di Castel San Pietro. Passati cinque anni si rende conto che manca la passione per la cucina, ma, nel frattempo, si è accesa quella per lo studio. Prima una Laurea triennale in Scienze Politiche, poi una magistrale in “Economia e Diritto” conclusa ottenendo il massimo dei voti e con una tesi sulla Tav. Ed ora un lavoro da ricercatore energetico che si aggiunge alle sue due vere passioni, i bambini e lo sport.
Spento il computer, infatti, si infila una tuta e vola in palestra per dedicarsi al gioco, valorizzandolo come strumento educativo: insegnante di atletica, frisbee, basket. Il rapporto speciale che lo lega ai bambini ha radici lontane, nasce dai tempi della parrocchia che è stata la sua seconda casa fino alla partenza per l'Erasmus.
Una vita vagabonda la sua, caratterizzata non solo da lunghi viaggi in bici con gli amici (in cui conosce Andrea e Roberto), ma anche da vere e proprie “emigrazioni” in altri paesi. Sette mesi in Francia per studio, altrettanti in Grecia per amore, poi Venezuela, Colombia e Ecuador. Luoghi e mondi che lo forgiano alla diversità e che lasciano segni: il welfare francese, la solidarietà greca negli anni della crisi, il lato oscuro del regime venezuelano di Chávez. Tornato nella sua Bologna, continua a viaggiare, questa volta con la mente. Perché, in fondo, Mattia Santori è questo. Un sognatore, un vulcano di idee ed emozioni, di visioni, di prospettive. Una persona estremamente sensibile e coriacea al tempo stesso, che empatizza le sofferenze altrui ma che si batte fino allo stremo per una giusta causa. Un trascinatore che ama coinvolgere ed essere coinvolto, un eterno ragazzo che crede di poter cambiare il mondo partendo da un cambiamento interiore.
Da mesi vive il peso di una responsabilità enorme. Tante persone credono in lui e nelle Sardine. Tante persone si aspettano tanto da lui e la sensazione di non fare mai abbastanza lo divora.
Mattia si è messo in gioco, ci ha messo la faccia e la reputazione. Sa che il prezzo dei suoi errori è nettamente più alto del dovuto ma ci spiega che “il diritto all'errore del principiante è la chiave per lo svecchiamento della società”. La sua presenza in televisione, il suo tenere testa a vecchi lupi della politica sono stati d'esempio per tantissimi di noi.
Se gli chiedi quanto gli pesi la sua nuova vita ti risponde sorridente che "le sardine sono nate dicendo che il terreno fertile al populismo è la passività delle persone, se ci fossimo nascosti non saremmo stati coerenti". Alla fine è tutto qua: se vuoi che la politica non sia ridotta ad una giungla di volpi, lupi e sciacalli, armati di coraggio, mettici il cuore, lavora per la collettività, rivendicando una visione alta e un senso di appartenenza ad una dimensione sardinica.
Nonostante i suoi occhi stanchi, capisci al volo che Mattia è profondamente innamorato di quello che sono le Sardine e di quello che potrebbero diventare.
Qual è, dunque, il futuro delle Sardine, che cosa ci aspetta?
"Il bello dei pesci è che sono sempre in movimento, possono cambiare habitat ma senza perdere la capacità di leggere le mareggiate. Noi siamo portatori di un sentimento alternativo che non si è affatto esaurito, che crede nella prossimità della politica, ma che può vivere solo se portato avanti da una collettività. Le Sardine sono state un grande esame di coscienza collettivo, ora bisogna metterci la faccia. Noi ce l'abbiamo già messa, vediamo se al prossimo invito qualcuno ci farà compagnia."
Per mesi lo hanno insultato, deriso, odiato, amato. Alcuni gli hanno augurato la morte, altri lo hanno snobbato, altri lo hanno minacciato, altri ancora, invece, sono scesi con lui in Piazza per inseguire un grande sogno.
Nato il 10 Luglio 1987, a Bologna, ha da sempre vissuto nel quartiere Saragozza, a due passi dallo Stadio. A 14 anni decide di "fare di testa sua" e, contro i consigli delle insegnanti che lo volevano al liceo scientifico, sceglie l’istituto alberghiero di Castel San Pietro. Passati cinque anni si rende conto che manca la passione per la cucina, ma, nel frattempo, si è accesa quella per lo studio. Prima una Laurea triennale in Scienze Politiche, poi una magistrale in “Economia e Diritto” conclusa ottenendo il massimo dei voti e con una tesi sulla Tav. Ed ora un lavoro da ricercatore energetico che si aggiunge alle sue due vere passioni, i bambini e lo sport.
Spento il computer, infatti, si infila una tuta e vola in palestra per dedicarsi al gioco, valorizzandolo come strumento educativo: insegnante di atletica, frisbee, basket. Il rapporto speciale che lo lega ai bambini ha radici lontane, nasce dai tempi della parrocchia che è stata la sua seconda casa fino alla partenza per l'Erasmus.
Una vita vagabonda la sua, caratterizzata non solo da lunghi viaggi in bici con gli amici (in cui conosce Andrea e Roberto), ma anche da vere e proprie “emigrazioni” in altri paesi. Sette mesi in Francia per studio, altrettanti in Grecia per amore, poi Venezuela, Colombia e Ecuador. Luoghi e mondi che lo forgiano alla diversità e che lasciano segni: il welfare francese, la solidarietà greca negli anni della crisi, il lato oscuro del regime venezuelano di Chávez. Tornato nella sua Bologna, continua a viaggiare, questa volta con la mente. Perché, in fondo, Mattia Santori è questo. Un sognatore, un vulcano di idee ed emozioni, di visioni, di prospettive. Una persona estremamente sensibile e coriacea al tempo stesso, che empatizza le sofferenze altrui ma che si batte fino allo stremo per una giusta causa. Un trascinatore che ama coinvolgere ed essere coinvolto, un eterno ragazzo che crede di poter cambiare il mondo partendo da un cambiamento interiore.
Da mesi vive il peso di una responsabilità enorme. Tante persone credono in lui e nelle Sardine. Tante persone si aspettano tanto da lui e la sensazione di non fare mai abbastanza lo divora.
Mattia si è messo in gioco, ci ha messo la faccia e la reputazione. Sa che il prezzo dei suoi errori è nettamente più alto del dovuto ma ci spiega che “il diritto all'errore del principiante è la chiave per lo svecchiamento della società”. La sua presenza in televisione, il suo tenere testa a vecchi lupi della politica sono stati d'esempio per tantissimi di noi.
Se gli chiedi quanto gli pesi la sua nuova vita ti risponde sorridente che "le sardine sono nate dicendo che il terreno fertile al populismo è la passività delle persone, se ci fossimo nascosti non saremmo stati coerenti". Alla fine è tutto qua: se vuoi che la politica non sia ridotta ad una giungla di volpi, lupi e sciacalli, armati di coraggio, mettici il cuore, lavora per la collettività, rivendicando una visione alta e un senso di appartenenza ad una dimensione sardinica.
Nonostante i suoi occhi stanchi, capisci al volo che Mattia è profondamente innamorato di quello che sono le Sardine e di quello che potrebbero diventare.
Qual è, dunque, il futuro delle Sardine, che cosa ci aspetta?
"Il bello dei pesci è che sono sempre in movimento, possono cambiare habitat ma senza perdere la capacità di leggere le mareggiate. Noi siamo portatori di un sentimento alternativo che non si è affatto esaurito, che crede nella prossimità della politica, ma che può vivere solo se portato avanti da una collettività. Le Sardine sono state un grande esame di coscienza collettivo, ora bisogna metterci la faccia. Noi ce l'abbiamo già messa, vediamo se al prossimo invito qualcuno ci farà compagnia."
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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica
steve ha scritto: 22/08/2020, 15:34 Chi è Mattia Santori, portavoce nazionale delle sardine?
Per mesi lo hanno insultato, deriso, odiato, amato. Alcuni gli hanno augurato la morte, altri lo hanno snobbato, altri lo hanno minacciato, altri ancora, invece, sono scesi con lui in Piazza per inseguire un grande sogno.
Nato il 10 Luglio 1987, a Bologna, ha da sempre vissuto nel quartiere Saragozza, a due passi dallo Stadio. A 14 anni decide di "fare di testa sua" e, contro i consigli delle insegnanti che lo volevano al liceo scientifico, sceglie l’istituto alberghiero di Castel San Pietro. Passati cinque anni si rende conto che manca la passione per la cucina, ma, nel frattempo, si è accesa quella per lo studio. Prima una Laurea triennale in Scienze Politiche, poi una magistrale in “Economia e Diritto” conclusa ottenendo il massimo dei voti e con una tesi sulla Tav. Ed ora un lavoro da ricercatore energetico che si aggiunge alle sue due vere passioni, i bambini e lo sport.
Spento il computer, infatti, si infila una tuta e vola in palestra per dedicarsi al gioco, valorizzandolo come strumento educativo: insegnante di atletica, frisbee, basket. Il rapporto speciale che lo lega ai bambini ha radici lontane, nasce dai tempi della parrocchia che è stata la sua seconda casa fino alla partenza per l'Erasmus.
Una vita vagabonda la sua, caratterizzata non solo da lunghi viaggi in bici con gli amici (in cui conosce Andrea e Roberto), ma anche da vere e proprie “emigrazioni” in altri paesi. Sette mesi in Francia per studio, altrettanti in Grecia per amore, poi Venezuela, Colombia e Ecuador. Luoghi e mondi che lo forgiano alla diversità e che lasciano segni: il welfare francese, la solidarietà greca negli anni della crisi, il lato oscuro del regime venezuelano di Chávez. Tornato nella sua Bologna, continua a viaggiare, questa volta con la mente. Perché, in fondo, Mattia Santori è questo. Un sognatore, un vulcano di idee ed emozioni, di visioni, di prospettive. Una persona estremamente sensibile e coriacea al tempo stesso, che empatizza le sofferenze altrui ma che si batte fino allo stremo per una giusta causa. Un trascinatore che ama coinvolgere ed essere coinvolto, un eterno ragazzo che crede di poter cambiare il mondo partendo da un cambiamento interiore.
Da mesi vive il peso di una responsabilità enorme. Tante persone credono in lui e nelle Sardine. Tante persone si aspettano tanto da lui e la sensazione di non fare mai abbastanza lo divora.
Mattia si è messo in gioco, ci ha messo la faccia e la reputazione. Sa che il prezzo dei suoi errori è nettamente più alto del dovuto ma ci spiega che “il diritto all'errore del principiante è la chiave per lo svecchiamento della società”. La sua presenza in televisione, il suo tenere testa a vecchi lupi della politica sono stati d'esempio per tantissimi di noi.
Se gli chiedi quanto gli pesi la sua nuova vita ti risponde sorridente che "le sardine sono nate dicendo che il terreno fertile al populismo è la passività delle persone, se ci fossimo nascosti non saremmo stati coerenti". Alla fine è tutto qua: se vuoi che la politica non sia ridotta ad una giungla di volpi, lupi e sciacalli, armati di coraggio, mettici il cuore, lavora per la collettività, rivendicando una visione alta e un senso di appartenenza ad una dimensione sardinica.
Nonostante i suoi occhi stanchi, capisci al volo che Mattia è profondamente innamorato di quello che sono le Sardine e di quello che potrebbero diventare.
Qual è, dunque, il futuro delle Sardine, che cosa ci aspetta?
"Il bello dei pesci è che sono sempre in movimento, possono cambiare habitat ma senza perdere la capacità di leggere le mareggiate. Noi siamo portatori di un sentimento alternativo che non si è affatto esaurito, che crede nella prossimità della politica, ma che può vivere solo se portato avanti da una collettività. Le Sardine sono state un grande esame di coscienza collettivo, ora bisogna metterci la faccia. Noi ce l'abbiamo già messa, vediamo se al prossimo invito qualcuno ci farà compagnia."
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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica
frog ha scritto: 24/08/2020, 10:54steve ha scritto: 22/08/2020, 15:34 Chi è Mattia Santori, portavoce nazionale delle sardine?
Per mesi lo hanno insultato, deriso, odiato, amato. Alcuni gli hanno augurato la morte, altri lo hanno snobbato, altri lo hanno minacciato, altri ancora, invece, sono scesi con lui in Piazza per inseguire un grande sogno.
Nato il 10 Luglio 1987, a Bologna, ha da sempre vissuto nel quartiere Saragozza, a due passi dallo Stadio. A 14 anni decide di "fare di testa sua" e, contro i consigli delle insegnanti che lo volevano al liceo scientifico, sceglie l’istituto alberghiero di Castel San Pietro. Passati cinque anni si rende conto che manca la passione per la cucina, ma, nel frattempo, si è accesa quella per lo studio. Prima una Laurea triennale in Scienze Politiche, poi una magistrale in “Economia e Diritto” conclusa ottenendo il massimo dei voti e con una tesi sulla Tav. Ed ora un lavoro da ricercatore energetico che si aggiunge alle sue due vere passioni, i bambini e lo sport.
Spento il computer, infatti, si infila una tuta e vola in palestra per dedicarsi al gioco, valorizzandolo come strumento educativo: insegnante di atletica, frisbee, basket. Il rapporto speciale che lo lega ai bambini ha radici lontane, nasce dai tempi della parrocchia che è stata la sua seconda casa fino alla partenza per l'Erasmus.
Una vita vagabonda la sua, caratterizzata non solo da lunghi viaggi in bici con gli amici (in cui conosce Andrea e Roberto), ma anche da vere e proprie “emigrazioni” in altri paesi. Sette mesi in Francia per studio, altrettanti in Grecia per amore, poi Venezuela, Colombia e Ecuador. Luoghi e mondi che lo forgiano alla diversità e che lasciano segni: il welfare francese, la solidarietà greca negli anni della crisi, il lato oscuro del regime venezuelano di Chávez. Tornato nella sua Bologna, continua a viaggiare, questa volta con la mente. Perché, in fondo, Mattia Santori è questo. Un sognatore, un vulcano di idee ed emozioni, di visioni, di prospettive. Una persona estremamente sensibile e coriacea al tempo stesso, che empatizza le sofferenze altrui ma che si batte fino allo stremo per una giusta causa. Un trascinatore che ama coinvolgere ed essere coinvolto, un eterno ragazzo che crede di poter cambiare il mondo partendo da un cambiamento interiore.
Da mesi vive il peso di una responsabilità enorme. Tante persone credono in lui e nelle Sardine. Tante persone si aspettano tanto da lui e la sensazione di non fare mai abbastanza lo divora.
Mattia si è messo in gioco, ci ha messo la faccia e la reputazione. Sa che il prezzo dei suoi errori è nettamente più alto del dovuto ma ci spiega che “il diritto all'errore del principiante è la chiave per lo svecchiamento della società”. La sua presenza in televisione, il suo tenere testa a vecchi lupi della politica sono stati d'esempio per tantissimi di noi.
Se gli chiedi quanto gli pesi la sua nuova vita ti risponde sorridente che "le sardine sono nate dicendo che il terreno fertile al populismo è la passività delle persone, se ci fossimo nascosti non saremmo stati coerenti". Alla fine è tutto qua: se vuoi che la politica non sia ridotta ad una giungla di volpi, lupi e sciacalli, armati di coraggio, mettici il cuore, lavora per la collettività, rivendicando una visione alta e un senso di appartenenza ad una dimensione sardinica.
Nonostante i suoi occhi stanchi, capisci al volo che Mattia è profondamente innamorato di quello che sono le Sardine e di quello che potrebbero diventare.
Qual è, dunque, il futuro delle Sardine, che cosa ci aspetta?
"Il bello dei pesci è che sono sempre in movimento, possono cambiare habitat ma senza perdere la capacità di leggere le mareggiate. Noi siamo portatori di un sentimento alternativo che non si è affatto esaurito, che crede nella prossimità della politica, ma che può vivere solo se portato avanti da una collettività. Le Sardine sono state un grande esame di coscienza collettivo, ora bisogna metterci la faccia. Noi ce l'abbiamo già messa, vediamo se al prossimo invito qualcuno ci farà compagnia."
Niente cit. ?
Non era scontata?
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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica
Direttamente dalla pagina delle sardine!
Aspetta ne ho un'altra per te
Ragazzi quando succedono gli allagamenti non è colpa del maltempo è colpa della mancanza di manutenzione qui in Ticino quando si è allagato il Nord Italia ha piovuto un mese fortissimo e non è succeso nulla ..qua fanno manutenzione non chiacchiere . Qua in Svizzera ogni 15 giorni passano a pulire tutti i tombini e gli scoli d’acqua finitela di sparare cazzate e di giustificare i politici
Governo Usa da anni tiene imprigionato Chico Forti , mettono dazi ai nostri prodotti ,dal 45 siamo militarmente occupati e usati come discarica di atomiche e cosa fa l’idiota italico; ha da dire su chi è padrone a casa sua.
Lasciando perdere il modo in cui sono scritte, (ma anche no)sta gente ha milioni di seguaci!
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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica
Sul fatto che buona parte dei danni da maltempo siano ascrivibili a mancanza di manutenzione e prevenzione, c’è un’ampia letteratura in materia, basta andarsela a cercare.
Le politiche di mitigazione e adattamento servirebbero proprio a questo ed è pieno di politici che ci si riempiono la bocca. Ma per quanto riguarda il consenso, si può dire senza paura di essere smentiti che curare è molto più vantaggioso che prevenire.
Se è l’evento di domenica in Veneto a cui ci si riferisce, il legame tra l’aumento di frequenza e intensità degli eventi metereologici estremi e i cambiamenti climatici è un dato provato. Come anche gli enormi danni causati da deforestazione, consumo indiscriminato di suolo e la mancanza di adeguata pianificazione e tutela del territorio.
Le politiche di mitigazione e adattamento servirebbero proprio a questo ed è pieno di politici che ci si riempiono la bocca. Ma per quanto riguarda il consenso, si può dire senza paura di essere smentiti che curare è molto più vantaggioso che prevenire.
Se è l’evento di domenica in Veneto a cui ci si riferisce, il legame tra l’aumento di frequenza e intensità degli eventi metereologici estremi e i cambiamenti climatici è un dato provato. Come anche gli enormi danni causati da deforestazione, consumo indiscriminato di suolo e la mancanza di adeguata pianificazione e tutela del territorio.
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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica
Anche sul fatto dell'occupazione militare americana non è che dica proprio stronzate.
Questi tiran giù le funivie mentre fanno i ganzi coi jet e neanche un minuto in galera si fanno...se non vuol dire essere i padroni.
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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica
straordinario. 
"ignorante con l'abbronzante" come cantava Er Piotta.

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