lebronpepps ha scritto:doc G ha scritto: 22/05/2020, 0:43
Mai detto che sia contro i ceti industriali. Per aggraziarti gli industriali che hanno già una industria di buon successo hai due vie.
Una, cercare di costruire uno stato con libertà economica, in cui sia facile fare impresa, ci sia una burocrazia snella, un sistema bancario efficiente, un commercio internazionale fiorente, giustizia civile rapida, uno stato che abbia regole semplici ma fatte rispettare rigorosamente, incentivi, tanti incentivi, per chi investe, una tassazione magari non bassa, ma premiante per chi assume ed investe. Ci sono tanti stati cos, sia governati da partiti di destra che governati da partitidi sinistra. Però per fare tutto ciò occorre abilità, capire di economia, diritto e relazioni internazionali (se non sei esperto puoi affidarti ad esperti, ma per averne una idea della linea da tenere devi capire qualcosa di tutto questo), studiare, approfondire, saper mantenere un bilancio in equilibrio, saper ogni tanto scontentare qualcuno.
L'altra via è tutelare perinde ac cadaver le posizioni dominanti, garantendo sussidi agli amici ed agli amici degli amici, prorogando ad libidum appalti e concessioni, rompendo le scatole a chi vuole entrare sul mercato, varando un condono o una sanatoria proprio quando serve, inventandosi incentivi ad hoc, ogni tanto creando un affare in cui le perdite sono socializzate ed i profitti privatizzati. E magari calmare il proletariato con qualche contentino.
Quello che mi piace chiamare neofeudalesimo.
Ogni industriale con un minimo di visione preferisce la prima soluzione (ma deve avere una visione), in mancanza di meglio (e nella prima delle due strade non di vede nessuno con possibilità di successo elettorale) si accontenta della seconda. E Salvini non è e non sarà mai nemmeno lontanamente in grado di attuare la prima politica, non la capisce nemmeno (Berlusconi, Prodi, Renzi e Letta, che scelsero la seconda strada, per lo meno dimostrarono di capire la prima e qualche provvedimento in tal senso, timido e poco incisivo, lo fecero, Salvini non la capisce proprio), la seconda la capisce e promette di attuarla con una disinvoltura che solo politici di seconda schiera hanno dimostrato in passato.
Gli industriali del nord molleranno Salvini se avranno davvero paura che provi ad uscire davvero dall'euro o se prenderà qualche bastonata elettorale in regioni fondamentali come Lombardia e Veneto, e quindi gli verrà a mancare il potere di elargire prebende.
O se arriverà un contendente capace di cavalcare bene la prima via o la seconda meglio di lui. Che arrivi un sostenitore della libertà economica con possibilità di successo temo si possa, per il momento, escludere, che arrivi un neofeudale più bravo di Salvini è invece possibile.
Inviato dal mio SM-G973F utilizzando Tapatalk
è un sistema neofeudale che però sta bene e viene foraggiato da entrambe le parti (ceto politico-ceto industriale) e che affonda l'Italia, mi sfugge il motivo per il quale la colpa venga addossata solo al ceto politico (quando va bene) oppure sul povero cristo che dopo quarant'anni di lavoro va in pensione grazie ad una misura che sta bene in primo luogo agli industriali che hanno avuto la possibilità di scaricare i costi del personale senza dare nulla o quasi in cambio in termini di assunzioni (a proposito di quando si parlava dei gruppi di potere a cui fa riferimento Salvini)
o ancora sul povero cristo che percepisce il reddito di cittadinanza colpevole del degrado dei costumi italiano che avrebbe portato anche alla caduta dell'Impero Romano (e com'è come non è certe gaffes e conclamate panzane da un punto di vista storico vengono fatte notare solo quando si parla di imbuti di Norimberga

), oltre al continuo richiamo dello stereotipo dell'italiano fannullone denotando una mancanza di autocritica, di analisi della società e disprezzo del popolo bue che raggiunge certi vette solo nei vertici del PD probabilmente
d'altronde fin dalla prima guerra mondiale siamo un paese che scarica le responsabilità sui soldati anzichè sui generali, per cui ci sta che vada così
questo non per difendere le misure attuate (RdC e Quota 100) ma per
Beh, una classe politica non arriva da Marte perché ce l'hanno mandata i rettiliani. Da noi c'è una selezione al contrario, di modo che in politica tendono a far strada coloro che fanno propaganda senza aggiungere nulla di proprio, poi quando cade il capo spesso viene sostituirlo dal più forte dei portaborse, ma se il resto della classe dirigente fosse composta da gente con visione del futuro non saremmo a questo livello.
Con le dovute e lodevoli eccezioni se siamo a questo punto è perché tutta la classe dirigente ha preferito un sistema neofeudale per evitare rischi e mantenere la propria posizione, salvo momenti di crisi in cui si cerca il Papa straniero o l'outsider.
Per la cronaca, io non me la prendo affatto col pensionato di 62 anni che ha lavorato 40 anni, per restare all'esempio. Se gli consentono di andare in pensione senza troppe penalizzazioni fa bene a sfruttare l'occasione. Non solo il povero Cristo, anche chi guadagna bene.
Non capisco perché dovrebbe essere il pensionando a pensare ai conti pubblici, ci pensi chi propone un provvedimento a pensare alle coperture.
Dovrebbe essere la classe dirigente a comprendere che il sistema non può stare in piedi e bloccare l'età pensionabile a 67 anni o, se proprio si vuol consentire di andare in pensione prima, calcolare le penalizzazioni con le tabelle che usano i fondi pensione.
La stessa cosa per chi percepisce il reddito di cittadinanza. Anzi, il rdc risponde a necessità oggettive. La follia è mettere assieme nello stesso calderone lotta alla povertà, sussidio di disoccupazione e reddito minimo di chi lavora, tre strumenti necessari, che è importante siano universali, ma rispondono a necessità diverse e, soprattutto, devono prevedere incentivi differenti, un incentivo che funziona bene per la lotta alla povertà non funziona per aiutare i nuovi disoccupati e viceversa.
Il risultato è che gli incentivi sono l'opposto di quelli che servirebbero, e se si incentiva qualcuno a far qualcosa di solito quel qualcuno fa qualcosa di simile a quello che è stato incentivato a fare, inutile starsi ad incavolare con lui.
Inviato dal mio SM-G973F utilizzando Tapatalk