Maverick81 ha scritto: le abitudini da cambiare sono per l'appunto anche le passeggiate in centro e gli aperitivi in piazza
Definisci "cambiare".
Perché se intendi non fare più passeggiate in centro e aperitivi, allora tanto vale dire a tutti quelli che gestiscono esercizi nei centri città di chiudere e dedicarsi ad altro nella vita.
Non ci sono vie di mezzo in questo.
Ieri ho fatto un giro in bici con la mia ragazza nel parco nord di Milano. Siamo andati all'ora di pranzo per evitare la folla ed è stato piacevole. C'era tanta gente? Sì, ed è cresciuta verso le 15 quando abbiamo deciso di andare via. Ma se ho diritto di andarci io, hanno diritto di andarci anche gli altri. E se c'è qualche sentiero più stretto, è inevitabile passare a meno di un metro di distanza da altre persone.
Ho visto comportamenti da stigmatizzare? Qualcuno sì. Ho visto amici incontrarsi per fare un picnic con figli, tutti senza mascherina e molto vicini tra loro. Ho visto gente fermarsi a parlare in mezzo alla strada, costringendo me e altri a passare all'interno del gruppo. Ma erano la minoranza, e non credo che la curva si impenni per i soliti 4 cretini.
Alla fine del giro abbiamo deciso di fermarci a prendere un gelato in centro a Sesto. C'era casino? Abbastanza. Se avessero fatto una foto (col classico mega obiettivo che schiaccia) la scena sarebbe stata uguale a Bergamo alta. Coda fuori dal locale abbastanza ordinata. Qualcuno senza mascherina. La gente che passeggiava giocoforza doveva passare in mezzo alla coda, ma a quello c'è una soluzione? Non credo.
La mia opinione è che questa sia la nuova realtà. Ed è già fatta di abitudini diverse dal solito (coda distanziata fuori dai locali, numero massimo di persone all'interno, precauzioni in strada, ecc). Chiedere alla gente di stare ancora lontano dalle strade o di non prendere un aperitivo/gelato non è un cambio di abitudini, e continuare la fase 1. E non è sostenibile.