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da GecGreek » 25/01/2020, 13:45
Purtroppo tutti quelli che ci davano da PO avevano negli occhi la nostra versione migliore. Ma le stagioni sono fatte di alti e bassi fisici e di freschezza. Ingram dalla partita coi Jazz ne è l'esemplificazione. Lo abbiamo cercato, ma è in periodo in cui accusa e la fase realizzativa gli riesce peggio. Poi non è mai stato uno granchè esplosivo, non è che può battere il suo uomo e poi leggere l'aiuto in un amen di continuo, quindi giustamente la passa. A riprova che ha poche gambe, non gli sta nemmeno entrando più il tiro da 3 e questa partita ha preso UN rimbalzo difensivo solo.
Se il problema fosse davvero solo Jrue Holiday e Zion che gli portano via tiri allora benvenuto in una squadra che vuole provare ad essere decente. Un conto è segnare tanto quando si gioca per te e solo per te perché tra infortunati e mezzi cessi non è che ci si possa inventare granchè, con le difese che non ti conoscono ancora e quando ti riesce tutto al punto da tirare col 50 dalla media e oltre il 40 da 3. Un altro conto è quando c'è da costruire con altri compagni di livello e in periodo di bassa verve.
La differenza tra i Kevin Durant e i Derozan sta tutta lì.
Un altro che è tornato sulla terra dopo un periodo di grazia agonistica è Favors. Che non potessimo continuare a giocare come nel nostro periodo migliore purtroppo era chiaro. Tutto l'anno uno dei nostri problemi principali è che quando le cose vanno male sembra che non abbiamo speranza, quando vanno bene sono battaglie all'ultimo sangue. E' perché siamo una squadra da classifica medio-bassa, ma con gli alti e bassi della gioventù. Poi se hai sfiga con gli infortuni è tutto 100 volte più difficile.
Partita dove ci hanno spinto, spostato, si sono lanciati al ferro quando dormivamo. Insomma dove ci hanno dominato fisicamente, soprattutto i loro esterni, noi rimaniamo carenti a livello di fisicità negli spot di 2-3-4 (escluso Zion) e le giornate no hanno questo aspetto qui.
Questa partita ci è mancato Kenrich Williams per la prima volta da penso un mesetto.
Capitolo Zion. Questo è stato il vero esordio. La prima partita al rientro è sempre giocata su nervi ed emozioni e spesso e volentieri mente sulla condizione del giocatore. Queste 2 partite non hanno fatto eccezione e ora si è visto il vero Zion. Assolutamente intenibile in post da esterni e 4 con la corporatura sbagliata (per quanto anche SUPER atletici come Grant). Quando fa i movimenti non li sente neanche e va su spostandoli come se saltasse in una palestra vuota. Impressionante. In campo aperto LeBroneggia, è un treno merci, ma pure un buon passatore. I blocchi che porta sono granitici e i difensori hanno grossi problemi a girarci intorno. Dopo il blocco può fare sia tagli forti per andare al ferro, short roll, tagli più lenti con ricezioni nel traffico. Una presenza travolgente, che si impone nei contatti diretti sugli avversari e che da l'impressione di poter arrivare prima ad ogni pallone vagante o in aria. La presenza apre già linee di penetrazione.
Tutto questo non avendo nemmeno lontanamente la resistenza fisica adatta alla NBA e difendendo un possesso su tre o su quattro, ma risultando comunque positivo e imponendosi sulla partita con la sola presenza. La difesa non sa cosa fare singolarmente e di conseguenza a livello di squadra gravita verso di lui perché non ha idea di come trattare una presenza del genere, insomma sposta già gli equilibri della partita.
Perlomeno contro i Nuggets senza Millsap.
La facilità con cui è arrivato al ferro in post e punito i cambi è veramente impressionante per un 19enne. Pop ha provato in ogni modo a negare quella situazione la prima partita, facendo raddoppi e pre-flottando o addirittura in un paio di situazioni triplicandolo. Oggi invece di trattarlo come una superstar, i Nuggets hanno approcciato la partita come se fosse un rookie e dicendo un "vediamo che sa fare". Ed è sembrato infermabile in quelle situazioni.
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