
Non è una classifica ovviamente, ma sono dieci, quelli che mi sono rimasti più impressi, per varie ragioni, con cui vi tedierò. Non fanno testo i film di Woody Allen, avendone fatto uno all'anno, occuperebbero da soli le dieci nomination previste

1- IL CORRIERE (THE MULE), di Clint Eastwood
Come faccia Clint Eastwood a tirare fuori della roba del genere a 90 anni è qualcosa di irreale. Con i suoi difetti, con la sua sceneggiatura imperfetta, Il Corriere è un film di rara potenza. Lo preferisco a Gran Torino perché è ancora più senior di Gran Torino. Se Gran Torino è la torta, Il Corriere è la ciliegina.
2 - GREEN BOOK, di Peter Farrelly
Un road movie dovevamo mettercelo, per cui leviamoci subito il pensiero. Divertente, mai banale, con le sue punte di dosata esagerazione, Viggo e Ali con la loro bravura superano i limiti della retorica che spesso attanaglia questo genere di film, soprattutto se Made in USA.
3 - IL FIGLIO DI SAUL, di Laszlo Nemes
Pur essendo uno dei temi piu' trattati in assoluto, non era mai arrivato al cinema con una tale potenza nel far percepire l'orrore dell'Olocausto. E non è certo il caso di citare degli horror di varia caratura, ben più espliciti nella descrizione del macabro e del sadico. Nemes è un perfezionista assoluto e porta letteralmente lo spettatore allo stesso livello delle camere a gas, dove Saul e i suoi colleghi sono costretti a raccogliere le vittime, sognando una fuga ovviamente impossibile. In questo contesto, esce un film sorprendentemente positivo, che fa vacillare la fiducia nei confronti del genere umano, ma non chiude mai la porta alla speranza, anche nell'ora più buia.
4 - THE WOLF OF WALL STREET, di Martin Scorsese
Con buona pace di Taxi Driver e compagnia, il miglior Scorsese in un film che sarebbe potuto essere un flop clamoroso, se fosse capitato nelle mani sbagliate. Il miglior Di Caprio di sempre nel film per cui avrebbe davvero meritato il tanto agognato Oscar poi arrivato nelle grazie di Inarritu. E che Margot Robbie!
5 - NON ESSERE CATTIVO, di Claudio Caligari
Sarà l'unico film italiano della lista, ma è senza dubbio il migliore. Ultima opera del buonanima Claudio Caligari, una distribuzione tribolatissima, portata a casa grazie all'impegno personale di Valerione Mastrandrea, sincero amico che per lui aveva recitato nel memorabile L'Odore della Notte.
Un film duro, intenso, potente, bellissimo. Lo spaccato di vite dannate, che per quanto puoi provare ad uscirne, possono regalare soltanto gioie effimere, in contesti che non lasciano vie di scampo.
Se lo zingaro di gig robbò si porta a scuola tutti i Joker che volete, il miglior Marinelli è questo. Con Borghi forma una coppia clamoroso. Il film che io ricordi ha ottenuto soltanto riconoscimenti minori, sulla scia di una mancata riconoscenza che ha sostanzialmente accompagnato la carriera di un autore complesso come Caligari. Spero che venga riscoperto. Perché lo merita e lo meritano i grandi appassionati di cinema, anche quelli delle generazioni che verranno.
6 - JOHN WICK, di Chad Stahelski
Forse la vera grande sorpresa del decennio. Tra gli action, giusto sostenere il più puro d'animo, quello che solo il più puro di cuore poteva interpretare: Keanu Reeves, letteralmente risorto dopo un oblio che si era in sostanza auto imposto, lui che dal pubblico è sempre stato amatissimo. John Wick dimostra come si può fare dell'azione divertente, travolgente, senza paura di scadere nel dejavu, ma lasciandosi trascinare dal ritmo e dalla creazione. Non entro nel merito dei due sequel, quel cazzo di nessuno è John Wick (cit.)
7 - ROGUE ONE, A STAR WARS STORY, di Gareth Edwards
Lo Star Wars piu' bello dai tempi della trilogia originale. Con lo spirito giusto ed una realizzazione tecnica impeccabile, compresa quella voglia di innovare che ha reso leggendaria l'opera dei vari Lucas, McQuarrie, Williams, Tippett e compagnia stellare. L'universo creativo di Star Wars può dare ancora tantissimo ai suoi fan, oltre a trattarli come una vacca da mungere ogni anno a Natale.
Straordinarie musiche di Michael Giacchino.
8 - THE SOCIAL NETWORK, di David Fincher
Più passa il tempo, più diventa attuale. Il lavoro di Sorkin e Fincher è uno dei più incredibili della storia del cinema. Soprattutto per l'idea di prendere un soggetto all'apparenza noiosissimo e trasformarlo in un racconto che per ritmo e coinvolgimento saprebbe distruggere anche un film d'azione, ponendosi sulla stessa linea di tensione di un Fight Club, per capirci. Un film che tutti dovrebbero vedere, anche perché ad oggi, grazie alla formula del biopic ante litteram, rimane uno dei pochi film su questa tematica degni di nota. Sicuramente il più convincente.
9 - DRIVE, di Nicolas Winding Refn
Il più pop dei film di Nicolas Winding Refn, giusto perché non voglio avere nessuno sulla coscienza. Qui Refn e Gosling si prendono letteralmente Los Angeles. Ipnotico, violento, affascinante come pochi altri film, grazie ad un cast ispiratissimo, anche perché diretto da un fuoriclasse assoluto. Pur amando alla pazzia i film refniani più hardcore, Drive rappresenta a mio avviso il compromesso ideale tra cinema hollywoodiano e quel cinema cosiddetto d'autore. Fun fact: al posto suo avevo messo Bronson, ma poi mi sono accorto che era del 2009

10 - EX MACHINA, di Alex Garland
Visivamente bellissimo. Pura estetica funzionale al racconto di una storia tutt'altro che semplice da inquadrare, oltretutto considerata la miriade di flop (artistici e/o di botteghino) che ha accompagnato gli ultimi sci-fi. Il suo Oscar per i migliori effetti visivi rimane uno dei più clamorosi upset della categoria e fa il paio con una fotografia ed una regia davvero di altissimo livello.