ripper23 ha scritto: 03/12/2019, 9:21
GecGreek ha scritto: 02/12/2019, 23:59
Io me lo sono segnato, ma dato il ritmo con cui mi muovo lo vedrò... nel 2049

su BR concordo al 100% con te, mi ha fatto lo stesso identico effetto. E la scena di quell'ologramma enorme della donna nuda che illumina la notte, per poi scoprire che è una cazzo di pubblicità e pure scabrosa, di sicuro me la ricorderò a vita. Momento classico immediato della fantascienza distopica e di una bellezza incredibile, visto che tocca e mette su schermo in 2 minuti di 10 temi differenti, rendendoli tangibili e intuitivi. Da sola vale tutto Arrival

la cui scena più memorabile è l'agognato arrivo dei titoli di coda.
Le due cose migliori che si possono dire di Blade Runner 2049 sono:
1) "per essere il sequel di Blade Runner non e' poi cosi' male"
2) "visivamente stupendo"
E sono entrambe cose vere, ma tendono a essere anche le uniche piu' o meno. Gente piu' intelligente di me ha detto che la migliore fantascienza e' quella che parte dall'immaginato per arrivare ultimamente a parlare dell'uomo (per esempi, vedere tale Blade Runner (1982)). Qui si parte da un direttore della fotografia che sa fare il suo lavoro come pochi per arrivare dove? Quale sarebbe il tema di Blade Runner 2049? E dire che di spunti il primo ne aveva lasciati e come. Villenueve ha troppa paura di scazzare con un classico e quindi si limita a rinnovarlo esteticamente (e fa un lavorone) e si dimentica di tutto il resto lasciandone una storia che si puo' solo definire insignificante.
Non prendo le difese di Arrival perche' e' evidente che non ti sia piaciuto e i gusti son gusti

Pero' ci sono piu' idee in 20 minuti di Arrival che in tutto Blade Runner 2049. Immagina dover fare un cineforum su uno dei due film, davvero BR2049 ti darebbe piu' spunti di discussione?
Assolutamente sceglierei il BR nuovo. La parte della storia d'amore tra Gosling e quello che a tutti gli effetti è solo un programma per PC e un estensione di se stesso è spinta in un modo come non l'avevo mai vista, con lo stigma sociale che si porta dietro in quel mondo e di conseguenza da una bella analisi sociologica della dipendenza odierna, incentrata su quella dai nostri devices, con chiaro parallelo a un tema tipo da quello della pornografia, di come vada a braccetto e pari passo alla solitudine che attanaglia i nostri tempi (o noi in quanto uomini) e tratta di una disillusione profonda anche nei rapporti umani. Insomma è tagliente, parte dal particolare di questo caso e va al generale di alcune che sono ritenute le malattie dei nostri tempi.
Il fatto che l'amore tra uomo (??) e macchina sia già stato messo su grande schermo non significa che di conseguenza il film è scialbo. Sebbene lo sia un po la trama principale. Lo stesso vale per l'ambientazione distopica, il fatto che sia modernizzata non significa che non c'è!
Senza contare che è un sequel tra i migliori che io ricordi visto quanto è difficile azzeccarli a pieno, che si riesce a smarcare visivamente dall'originale, ha scene mozzafiato (oltre a quella già citata, ad esempio, nel palazzo dove c'è Riker ce ne sono diverse strepitose, la tensione di tutta quella parte è palpabile), una colonna sonora usata in modo molto appropriato... Insomma secondo me è un filmone di cui si può parlare a lungo.
Anche perché gli spunti che derivano da arrival quali sono? È un film molto molto spoglio, ci si concentra sulla protagonista fino a rendere tutto il resto figurine senza profondità, un po stereotipate. Ne sono esempio i ruoli dei governi. O il comportamento goffo del collega. La tensione derivata da il ruolo degli alieni, che però svanisce quasi subito, e gli alieni stessi alla fine gira tutto intorno a lei. E il film te lo dice pure alla fine attraverso la frase del marito... Tutto per arrivare a un paradosso temporale?
Il tema principale dovrebbe essere il linguaggio, ma si traduce male sullo schermo. Infatti poi di come arrivano a comprendere gli alieni non si capisce, è solo esposto come una nota a piè di pagina. Perché come fai a metterlo su schermo senza dare l'impressione di non star guardando una che fa le parole crociate? Non lo so, il film non ci riesce. E dire che di pellicole dove si riesce a visualizzare la matematica in modo avvincente e visivo ce ne sono. Insomma l'idea alla base è innovativa ma non c'è altro e secondo me funziona pure male.
Io avrei grosse difficoltà di parlare a lungo di Arrival se non appunto confrontandomi con qualcuno.
Volevo fare qualche parallelo su quello che funziona in incontri ravvicinati e manca del tutto in arrival, ad esempio, per argomentare in modo più concreto alcune mie critiche ma ho già sparato un bel papiro e sono di corsa stamani.