Dietto ha scritto: 02/07/2018, 14:11
Manu Ginobili ha scritto: 02/07/2018, 12:36
Quindi cosa dovrebbe fare la sinistra, Dietto?
Inseguire sui temi di omofobia e arretratezza la Lega?
Prima ci si vergognava di avere certe posizioni, ora ci si sente quasi orgogliosi di essere arretrati anche grazie ai Social.
Ma vi immaginate 10 anni fa un sottosegretario alla Cultura vantarsi di non leggere un libro da 3 anni?
Di base il popolo italiano è sempre stato questo, solo che prima ci si vergognava di dire certe oscenità, ora tramite i social ci si rende conto di non essere soli a pensare ste cose e certe posizioni sono legittimate
Smetterla di fare gli altolocati sinistroidi e avvicinarsi alle piazze.
Ancora non avete capito che non importa cosa si dica ma come.
Salvini potrebbe anche dire che la pasta fa schifo, se lo dice nel modo giusto la gente gli va dietro.
Si è semplicemente adeguato a quello che ha visto funzionare con i 5 stelle. Vuoti loro, vuoti lui.
O forse pensi che continuare ad attaccare suadenti neofascisti come tattica possa dare qualche risultato?
(Prendo spunto da questo scambio ma vado oltre)
Questo è un tema molto interessante e per niente secondario: come si combatte la post-verità?
Applichiamolo al nostro contesto. In questo momento in Italia gli indicatori economici migliorano, la disoccupazione cala, gli sbarchi diminuiscono, i reati anche. Non siamo in Paradiso, ovvio, però non si sta peggio che in altri momenti della nostra Storia. Eppure c'è un'ampia fetta di popolazione convinta che si stia sull'orlo del baratro, che il Paese sia allo sbando per colpa dei politici ladri, che ci sia una sostituzione etnica in corso e che non si possa uscire di casa senza venire stuprati da qualche africano malato di aids.
(non dico ovviamente che non ci sia malapolitica – anche se quasi mai legata ai fattori che Salvini vuole combattere –, problemi legati all'immigrazione e delinquenza, ma diciamo che sul totale del Paese sono presenti in misura minore rispetto al percepito. E no, l'esperienza di mio cugggino che vive vicino alla banlieu di Brescello non è probante per valutare l'intero Paese)
Ora, come ci si dovrebbe rapportare a questa fetta di popolazione?
Dalla mia limitata prospettiva, gli atteggiamenti possono essere solo due: o assecondi queste convinzioni, o provi a controbattere.
La prima strada è evidentemente già monopolizzata dal Ministroll (la definizione è del mio capo, ma gliela rubo, mi piace molto), quindi direi di passare oltre. La seconda è più complessa. Puoi usare tutta la comprensione di questo mondo, ascoltare pazientemente queste persone, capire il perché del loro disagio... ma poi, a un certo punto, arriverà inesorabile il momento in cui, numeri alla mano, dovrai dire a questa gente che forse ma forse non tutto tutto tutto tutto quello di cui sono convinti corrisponde totalmente all'assoluta verità.
A quel punto molto probabilmente ti diranno che sei elite, kasta, prezzolato, buonista, rosikone, pacifista (che una volta era un complimento, ma vabbé) e cose così.
E allora cosa fai?
Non ho una risposta. Invidio chi ce l'ha, io non ce l'ho. Sono felice di non essere un politico, perché i politici che si definiscono di sinistra o di centro-sinistra oggi devono continuare a rapportarsi con questa gente, devono trovare un modo per parlarci. E io non saprei proprio come fare. In bocca al lupo a loro, sarà un percorso lunghissimo e difficile, sia per la loro generale inadeguatezza sia perché le circostanze sono tutte sfavorevoli.
Quanto a me, che per fortuna non devo chiedere voti e che non ho nessun interesse a lisciare il pelo di nessuno, ho l'enorme privilegio di poter fare come cazzo voglio, ed è quello che farò per i prossimi cinque anni: risponderò agli analfabeti razzisti con la cultura e con l'umanità, li farò sentire inferiori a me, che è quello che sono.
Non otterrò risultati concreti, ma almeno avrò la gioia di stare dalla parte giusta della barricata, di potermi guardare in faccia la mattina.
"La verità è come l'acqua: una piccola quantità ti disseta e ti tiene pulito, ma se è troppa può farti affogare"