Al di la di questo, essendosi chiuso il 2017 vi lascio qualche film, leggermente meno noto, che mi permetto di suggerire. Non ho idea se siano già stati visti o recensiti da qualcuno, ma ripete non guasta mai:
- Ingrid Goes West. Qua sicuramente non potrete dire pecchi di vetustà. Arrogante, stronzo, a tratti sicuramente esagerato, ma il cinema deve esserlo, soprattutto quando prova a presentare e trattare "problemi" di attualità come questo.
- Good Time. Oneohtrix Point Never tira fuori una delle migliori colonne di recente memoria. Non è un caso sia comodamente fra i 5-10 artisti musicalmente più influenti di questo millennio. Potrebbe anche bastare, e invece dietro c'è un film coraggioso sotto tutti i punti di vista. Non è la prima volta che viene raccontato quell'universo parallelo che abita le zone fra il Queens e il Bronx ma è incredibile come un personaggio così apparentemente negativo riesca ad insinuare il dubbio nello spettatore. Connie ( Robert Pattinson


Fratelli Safdie e Buddy Duress da tenere d'occhio. Lo consiglio soprattutto a chi ha/aveva un bel feeling con i lavori di John Cassavetes.
- Visages, villages. Agnès Varda la conosciamo tutti. Questo, alla soglia dei 90 anni, non può che apparire come il suo ultimo saluto al suo amore più grande, l'arte. Quello che ha portato nella sua vita, nella vita di chi l'ha circondata ma, soprattutto, quello che può portare nella vita di ognuno di noi. Perchè l'arte ci permette di vedere e vivere le cose da un'altra prospettiva, una prospettiva migliore.
- Raw. Non fatevi trarre in inganno da trailer o cose varie. Vi diranno che è un horror ma non è un horror. Vi diranno che è malato e qua si, avranno sicuramente ragione. Il cannibalismo che diventa metafora dei nostri istinti, della scoperta di noi stessi e delle nostre prime pulsioni. Personalmente fenomenale. E si, abbiamo bisogno di molti più registi donne.
- The Florida Project. Dal regista di Tangerine, e già questo dovrebbe bastare, una pellicola che racconta un mondo nuovo agli occhi dei più, come poi già Tangerine aveva fatto con temi e protagonisti completamente differenti. La vita di quegli uomini, quelle donne e soprattutto quei bambini americani, molti più di quanti si possa immaginare, costretti a vivere e crescere in motel/hotel di bassa categoria, posti evitati da tutta la gente comune (e la pellicola ci tiene a farlo presente in un passaggio) e che la società stessa tende a nascondere. Eppure anche questi posti sono pieni di sogni, emozioni, relazioni e ovviamente problemi. Resta una storia d'amore fra una madre e una figlia, un legame che anche tutte le mancanze e le "violenze" del mondo faranno sempre fatica a sciogliere. Al film consegno due personali premi: la miglior interpretazione femminile da un pò a questa parte. Suonerà banale e probabilmente lo è, ma questa bambina, Brooklynn Prince, classe 2010, è qualcosa di surreale. E non sto parlando di battute, ruolo o simili. Sto parlando di recitazione a 360 gradi, movenze, carisma (straripante), presenza scenica, capacità di portare sullo schermo e muoversi fra un ventaglio di emozioni sempre differenti. La mia scena dell'anno.
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=ONHcgVkZvEI[/youtube]
- Detroit. Esagero e dico il miglior film della Bigelow. Potente. Duro. Violento (ma senza scadere mai nella violenza gratuita). Un quadro americano, ma soprattutto un quadro sulla natura umana. Umanamente il film che mi ha dato di più. Ti sbatte contro un muro. Poi ti tira su, ancora barcollante, e ti ci sbatte contro ancora. E poi ancora, e ancora, e ancora.
- The Disaster Artist. Però guardatevi prima The Room, altrimenti lo strepitoso lavoro di Franco rischia di perdere parecchio. Pare abbia diretto restando addirittura nella parte, come se fosse il Tommy Wiseau di The Room. Produttore, regista e attore protagonista.
Potrà apparire come una storia banale, e invece si porta dietro parecchi sotto-tematiche, magari banali e trattate in maniera tutto tranne che originale, ma è scritto divinamente e vi farà ridere parecchio.
ho già scritto troppo quindi mi limito (quasi solo) ad elencare:
- 120 battements par minute.
- Columbus.
- The Square.
- Una Mujer Fantástica.
. Loveless. Regista de Il ritorno e di Leviathan. Il suo solito sguardo, artistico e critico, unico.
- Jim & Andy: The Great Beyond. Se avete visto Man on the Moon recuperatelo. Se non avete visto Man on the Moon recuperate Man on the Moon e poi recuperatelo. Da uscire fuori di testa, pagherei per farmi teletrasportare per un giorno su quel set. Andy Kaufman. Jim Carrey. Matrimonio perfetto.
Per me, sia chiaro, tutto tranne che un anno fiacco per il cinema. Epoca d'oro. Altrochè.