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C'era una volta il Cinema

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Rakim
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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Rakim » 27/02/2018, 19:39

Premetto che la mia non vuole minimamente essere una provocazione, ma leggendo queste ultime pagine mi è venuto da chiedermi e da chiedervi: voi che cosa cercate in un film? Quali sono gli aspetti che mettete al primo posto quando si tratta di valutare un film?


Al di la di questo, essendosi chiuso il 2017 vi lascio qualche film, leggermente meno noto, che mi permetto di suggerire. Non ho idea se siano già stati visti o recensiti da qualcuno, ma ripete non guasta mai:
- Ingrid Goes West. Qua sicuramente non potrete dire pecchi di vetustà. Arrogante, stronzo, a tratti sicuramente esagerato, ma il cinema deve esserlo, soprattutto quando prova a presentare e trattare "problemi" di attualità come questo.
- Good Time. Oneohtrix Point Never tira fuori una delle migliori colonne di recente memoria. Non è un caso sia comodamente fra i 5-10 artisti musicalmente più influenti di questo millennio. Potrebbe anche bastare, e invece dietro c'è un film coraggioso sotto tutti i punti di vista. Non è la prima volta che viene raccontato quell'universo parallelo che abita le zone fra il Queens e il Bronx ma è incredibile come un personaggio così apparentemente negativo riesca ad insinuare il dubbio nello spettatore. Connie ( Robert Pattinson :notworthy: :notworthy: ) fa tutto ciò che bisognerebbe evitare, lo fa con egoismo e brani di cattiveria e violenza esagerate eppure non puoi che tifare per lui, perchè sai da dove viene e senti quel che prova per suo fratello. Il confine è sottile, ma troppo spesso giudichiamo gli altri senza conoscere nulla di loro, senza sapere da dove vengono, senza sapere che cosa hanno subito, che cosa gli è mancato. Con questo non voglio dire che tutto vada giustificato, anzi, ma un film come questo ti obbliga a scendere da quel piedistallo che troppo spesso ci costruiamo e che ci fa sparare a zero su qualunque cosa.
Fratelli Safdie e Buddy Duress da tenere d'occhio. Lo consiglio soprattutto a chi ha/aveva un bel feeling con i lavori di John Cassavetes.
- Visages, villages. Agnès Varda la conosciamo tutti. Questo, alla soglia dei 90 anni, non può che apparire come il suo ultimo saluto al suo amore più grande, l'arte. Quello che ha portato nella sua vita, nella vita di chi l'ha circondata ma, soprattutto, quello che può portare nella vita di ognuno di noi. Perchè l'arte ci permette di vedere e vivere le cose da un'altra prospettiva, una prospettiva migliore.
- Raw. Non fatevi trarre in inganno da trailer o cose varie. Vi diranno che è un horror ma non è un horror. Vi diranno che è malato e qua si, avranno sicuramente ragione. Il cannibalismo che diventa metafora dei nostri istinti, della scoperta di noi stessi e delle nostre prime pulsioni. Personalmente fenomenale. E si, abbiamo bisogno di molti più registi donne.
- The Florida Project. Dal regista di Tangerine, e già questo dovrebbe bastare, una pellicola che racconta un mondo nuovo agli occhi dei più, come poi già Tangerine aveva fatto con temi e protagonisti completamente differenti. La vita di quegli uomini, quelle donne e soprattutto quei bambini americani, molti più di quanti si possa immaginare, costretti a vivere e crescere in motel/hotel di bassa categoria, posti evitati da tutta la gente comune (e la pellicola ci tiene a farlo presente in un passaggio) e che la società stessa tende a nascondere. Eppure anche questi posti sono pieni di sogni, emozioni, relazioni e ovviamente problemi. Resta una storia d'amore fra una madre e una figlia, un legame che anche tutte le mancanze e le "violenze" del mondo faranno sempre fatica a sciogliere. Al film consegno due personali premi: la miglior interpretazione femminile da un pò a questa parte. Suonerà banale e probabilmente lo è, ma questa bambina, Brooklynn Prince, classe 2010, è qualcosa di surreale. E non sto parlando di battute, ruolo o simili. Sto parlando di recitazione a 360 gradi, movenze, carisma (straripante), presenza scenica, capacità di portare sullo schermo e muoversi fra un ventaglio di emozioni sempre differenti. La mia scena dell'anno.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=ONHcgVkZvEI[/youtube]

- Detroit. Esagero e dico il miglior film della Bigelow. Potente. Duro. Violento (ma senza scadere mai nella violenza gratuita). Un quadro americano, ma soprattutto un quadro sulla natura umana. Umanamente il film che mi ha dato di più. Ti sbatte contro un muro. Poi ti tira su, ancora barcollante, e ti ci sbatte contro ancora. E poi ancora, e ancora, e ancora.
- The Disaster Artist. Però guardatevi prima The Room, altrimenti lo strepitoso lavoro di Franco rischia di perdere parecchio. Pare abbia diretto restando addirittura nella parte, come se fosse il Tommy Wiseau di The Room. Produttore, regista e attore protagonista.
Potrà apparire come una storia banale, e invece si porta dietro parecchi sotto-tematiche, magari banali e trattate in maniera tutto tranne che originale, ma è scritto divinamente e vi farà ridere parecchio.

ho già scritto troppo quindi mi limito (quasi solo) ad elencare:

- 120 battements par minute.
- Columbus.
- The Square.
- Una Mujer Fantástica.
. Loveless. Regista de Il ritorno e di Leviathan. Il suo solito sguardo, artistico e critico, unico.
- Jim & Andy: The Great Beyond. Se avete visto Man on the Moon recuperatelo. Se non avete visto Man on the Moon recuperate Man on the Moon e poi recuperatelo. Da uscire fuori di testa, pagherei per farmi teletrasportare per un giorno su quel set. Andy Kaufman. Jim Carrey. Matrimonio perfetto.


Per me, sia chiaro, tutto tranne che un anno fiacco per il cinema. Epoca d'oro. Altrochè.
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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Gerry Donato » 27/02/2018, 21:21

Rakim ha scritto: 27/02/2018, 19:39 Premetto che la mia non vuole minimamente essere una provocazione, ma leggendo queste ultime pagine mi è venuto da chiedermi e da chiedervi: voi che cosa cercate in un film? Quali sono gli aspetti che mettete al primo posto quando si tratta di valutare un film?

Per me, sia chiaro, tutto tranne che un anno fiacco per il cinema. Epoca d'oro. Altrochè.

Preciso solo che personalmente il mio bersaglio sono i nove candidati all'Oscar, ed anzi proprio la bontà delle alternative tra cui almeno 5 chicche che citi rende palese quel problema.

Per capirci, i miei top dell'anno sono questi, tutti massimo delle stelle:
2017 Scappa – Get Out, di Jordan Peele 99 87 USA
2017 Columbus, di Kogonada 97 82 USA
2017 Thelma, di Joachim Trier 91 76 NOR
2017 Wind River, di Taylor Sheridan 87 91 USA-GB-CAN
2017 20th Century Women, di Mike Mills 88 73 USA
2017 Barry Seal – Una storia americana (American Made), di Doug Liman 87 79 USA
2017 La battaglia dei sessi (Battle of the Sexes), di Jonathan Dayton, Valerie Faris 86 75 GB-USA
2017 Brawl in Cell Block 99, di S. Craig Zahler 92 74 USA
2017 Good Time, di Benny Safdie, Josh Safdie 91 81 USA
2017 Ingrid Goes West, di Matt Spicer 85 72 USA
2017 Lady Bird, di Greta Gerwig 99 82 USA
2017 I, Tonya, di Craig Gillespie 89 88 USA
2017 Tre manifesti a Ebbing, Missouri (Three Billboards Outside Ebbing, Missouri), di Martin McDonagh 93 87 USA-GB
2017 The Disaster Artist, di James Franco 91 89 USA
2017 Logan Lucky, di Steven Soderbergh 92 75 USA
2017 Lucky, di John Carroll Lynch 98 81 USA
2017 The Florida Project, di Sean Baker 96 78 USA

Gli altri anni la quota era simile o inferiore, e per altro del 2017 ne mancano sicuramente ancora (Borg-McEnroe in primis).
E poiché di candidati all'Oscar ne vedo 3 su 9, di cui uno è un fenomeno sfuggito di mano e gli altri due ci mancherebbe altro, allora il problema per me non è il 2017 come anno solare ma le paturnie e le quote politiche dell'Academy. :thumbup:

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da SafeBet » 27/02/2018, 21:55

Anche io parlavo strettamente dei candidati agli Oscar.

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da The Patient » 28/02/2018, 0:56

Rakim, dividi pure il tuo post spettacoloso.
Grazie infinite dei contributi. :notworthy:

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da PENNY » 28/02/2018, 9:01

Quoto il buon Rakim su "Good Time", di cui parlai nel topic tarro mi pare, recuperatevelo, lo trovate anche su Netflix.
Per gli altri segno

Per quanto riguarda questo questi oscar 2017, scendiamo di livello rispetto all'anno scorso, ma a parer mio abbiamo in "Dunkirk" uno di quei film che si ritagliano un loro personale spazio all'interno della storia del Cinema, e chiunque affronterà il genere bellico da qui in avanti dovrà tenerne conto. La stessa cosa per i rispettivi generi è successa negli anni scorsi con "Mad Max Fury road" e "Son of Saul" per esempio (e in parte anche "Arrival" se vogliamo), film enormi che trascendono le classifiche e i premi.
Tra l'altro mi sta capitando una cosa strana, più passa il tempo e più il mio entusiasmo per "3 manifesti" scema rispetto al giudizio iniziale, appaiandolo sul livello degli altri candidati alla statuetta più importante, tutti chi più chi meno ben lontani dal lavoro di Nolan (di cui tra l'altro son sempre stato relativamente un fan, pur riconoscendone la grandezza).

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Bluto Blutarsky » 28/02/2018, 10:14

Gerry Donato ha scritto: 27/02/2018, 21:21 E poiché di candidati all'Oscar ne vedo 3 su 9, di cui uno è un fenomeno sfuggito di mano e gli altri due ci mancherebbe altro, allora il problema per me non è il 2017 come anno solare ma le paturnie e le quote politiche dell'Academy. :thumbup:

Sono d'accordo sul senso generale, però le paturnie e le quote politiche dell'Academy (che sono indiscutibili) quest'anno hanno portato alla candidatura proprio di due dei tre film a cui tu hai dato il massimo del giudizio.

Su Dunkirk, Il filo nascosto, La forma dell'acqua o L'ora più buia credo che il giudizio sia stato proprio estetico (nei limiti in cui può essere estetico un giudizio dell'Academy).
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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Bluto Blutarsky » 28/02/2018, 16:28

Rakim ha scritto: 27/02/2018, 19:39 Premetto che la mia non vuole minimamente essere una provocazione, ma leggendo queste ultime pagine mi è venuto da chiedermi e da chiedervi: voi che cosa cercate in un film? Quali sono gli aspetti che mettete al primo posto quando si tratta di valutare un film?

È una bellissima domanda. A cui però non saprei rispondere.

Prima di tutto bisognerebbe distinguere tra i film di puro intrattenimento, da cui posso accettare puro intrattenimento anche vuoto (per quanto, anche facendo film di intrattenimento si può essere originali e molto), e i film che sono o dovrebbero essere qualcosa in più.

Da questa seconda categoria (che si avvicina un po' di più al campo dell'arte) mi viene più facile dire cosa non cerco.
Non cerco consolazione, luoghi comuni, conferme alle mie pigre convinzioni. L'arte non deve essere consolatoria, deve essere carta vetrata che ti si sfrega sulla pelle e ti infastidisce.
Non cerco, appunto, intrattenimento. O almeno, non lo ritengo una discriminante fondamentale per giudicare un film. Se sei un artista, e proponi al pubblico una tua opera, non devi necessariamente rendere al pubblico più facili le cose, con il rischio di banalizzare il tuo lavoro. È il pubblico che deve fare un piccolo sforzo e venire verso di te. Se poi c'è anche intrattenimento, tanto meglio, ma non è lì che risiede il valore di un film.
Non cerco artificiosità, che nella mia mente vuol dire sentimenti fasulli.

Proviamo a dire invece cosa cerco.
Dovendo riassumere tutto in una riga, direi che cerco una visione del mondo e un modo originale di esprimerla.
Cerco film che, all'uscita della sala, mi spingano a chiedermi "Cosa voleva dirmi il regista?".
Cerco film che mi facciano capire qualcosa in più sul mondo, sulla società, sulla natura umana, sui rapporti tra le persone, sull'arte, magari anche visioni diverse dalla mia ma comunque interessanti.
Cerco modi originali di strutturare il racconto cinematografico.

C'è poi tutto il discorso dell'appagamento estetico (bella regia, bella fotografia, bel montaggio eccetera), che però dev'essere sempre a supporto di quella visione del mondo di cui parlavo prima. Il film è forma e contenuto, non c'è l'una senza l'altro.


(Rileggendo, forse sono stato un po' troppo sul vago. Ma il bello del cinema è anche che certe cose le cogli in maniera inconscia, senza stare a pensarci su troppo).
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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da The Patient » 28/02/2018, 23:39

Quoto Bluto e da parte mia, gli ultimi film visti sul grande schermo che mi hanno poste molte domande anche dopo settimane dalla visione, sono stati Three billboards..., Blade Runner 2049, Nocturnal Animals e Arrival.

Flatliners un po' meno :biggrin:

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da PENNY » 01/03/2018, 12:01

Quentin è andato per la citazione definitiva, il titolo del prossimo film sarà "Once Upon a Time in Hollywood"

http://www.longtake.it/blog/post/once-u ... o-dicaprio

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da BruceSmith » 01/03/2018, 21:15

hispanico82 ha scritto: 26/02/2018, 10:11 mentre va meglio la Stone (che non riesco a decidermi se sia bella o brutta).

a casa dei miei, sto facendo zapping e mi fermo a guardare una scena di la la land
- "hai visto che bella questa attrice? ha un viso dolcissimo. ho dovuto cercarla perché non sapevo nemmeno chi fosse... si chiama Emma Stone"
- ".. ah, [sei riuscito a fare una ricerca su Google?!?!?] hai visto la la land?"
- "mavvà... è un musical. mi fa cadere i coglioni".
(cit. mio padre)

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Luca79 » 01/03/2018, 21:53

Che fascino Laura Morante. Sto guardando la bellezza del somaro
19.12.11:26.01.12 - An incredible journey from Saint Jean Pied de Port to Fisterra

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da SafeBet » 02/03/2018, 9:41

Contrariamente alle attese sono riuscito a vedere The Shape of Water (e forse ne vedrò anche uno tra Lady Bird e Phantom Thread) prima degli Oscar. Premetto subito che non amo Del Toro e penso mai lo amerò.

Film tecnicamente inappuntabile, gli ambienti sono eccezionali, i colori pure, la musica è giusta, gli attori in parte.

Però è tutto troppo troppo troppo semplice. I buoni sono troppo buoni, i cattivi troppo cattivi, le minoranze troppo minoranze, il finale troppo finale. E dire che ci sarebbero anche 2/3 momenti davvero poetici, ma non sono riuscito a viverli. Non ho mai empatizzato con i personaggi.

Incredibile anche la totale assenza di (auto)ironia, che in un film del genere proposto agli adulti è ormai quasi doverosa. I goffi tentativi di strappare un sorriso scadono, anzi decadono, nel grottesco.

Vorrei dargli la sufficenza perché è diretto magistralmente, ma faccio fatica. È sul livello di Chiamami col tuo nome, un film d'amore che non mi ha dato nulla.

Tre manifesti ****
Dunkirk ****
Get out ***/
Darkest Hour ***
The shape of water **/
Chiamami col tuo nome **/

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da francilive » 04/03/2018, 19:00

LADY BIRD
Commedia gradevolissima, con attori bravi e una storia un po' scema con cui è facile stabilire un'empatia.
Senza sminuire, il fatto che sia candidato a cinque Oscar conferma la sostanziale mediocrità artistica di questa annata.
Film cosi, nel circuito Indie, se ne contano a dozzine.
Consigliato.

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da francilive » 04/03/2018, 19:06

RED SPARROW
Jennifer Lawrence sfodera tutta la sua bitch face in uno spy movie che scorre via con piacere per due ore di buon thrilling.
Visivamente adulto in più frangenti. Senza mai scadere nel sadico, Red Sparrow esprime visivamente la tensione in maniera molto fisica.
Cast di altissimo livello, con un Jeremy Irons purtroppo relegato a poco più di un cameo.
Consigliato, ma nel caso in cui abbiate un solo gettone da giocare, scegliete Atomic Blonde.
Ultima modifica di francilive il 04/03/2018, 19:16, modificato 1 volta in totale.

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da francilive » 04/03/2018, 19:10

IL FILO NASCOSTO
Sarà davvero l'ultimo film di Daniel Day Lewis? Lo scopriremo vivendo. Nel frattempo PTA ce lo congeda con un'interpretazione in cui emerge tutta la sua capacità di esprimere un campionario enorme di emozioni senza fare praticamente nulla.
Insomma: Daniel Day Lewis è da Oscar? Salvo quella mezza porcheria di Nine, ogni suo film è da Oscar. Ma lo vincerà meritatamente Gary Oldman.
Il Filo Nascosto non è un film per tutti. Molti lo troveranno noioso o non si lasceranno sedurre da ambientazioni spesso decisamente uggiose.
Capisco la Jennifer Lawrence, per fare del sano buon vecchio marketing a Red Sparrow, dice di aver cambiato canale dopo tre minuti. Ma si è persa i momenti migliori di questo film, che sale di livello verso un finale molto solido.
Chi sarà disposto a lasciarsi coinvolgere dall'intimità del racconto, lo ricorderà per moltissimo tempo.

Consigliatissimo.

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