Come la terza?
250 milioni sul mercato, forse i due ingaggi più alti di tutto il campionato, sicuramente 3 dei 4 più alti di tutta la serie A, un monte ingaggi che in generale raggiunge o quasi in due settimane quello di una dinastia da 6 scudetti e due finali di champions, il leader strappato a questa dinastia, il capitano strappato alla quinta, il titolare della nazionale italiana o uno dei (si dice) top 5 assoluti in attacco, record all time in ogni voce... e si parla ancora di quarto posto come obiettivo?
Qui non c'è più campo, amalgama, chimica o realtà che tenga. Il fatto che si venga da un sesto posto non toglie affatto l'obbligo di dover vincere ogni partita dopo questi eventi. Se Montella dopo un Chievo-Milan 1-1 se ne esce con "dobbiamo stare calmi, bisogna lavorare, ricordiamoci da dove veniamo", è l'inizio della fine.
Muovendoci in questo modo ci siamo imposti di non avere il profilo basso, dobbiamo prenderne atto a livello mediatico, di percezione generale, di tifoseria, di internazionalità, di oneri finanziari.
I fatti impongono al Milan di vincere almeno un trofeo e di lottare almeno fino a maggio per lo Scudetto; il non vincerlo è giustificato solo dall'esistenza di una squadra che lo fa da 6 anni.
Non è questione di essere contender, ma questione di dover essere contender. Auguri a Vincenzino.