pinopao ha scritto:comunque, diritti tv a parte, non è che la Juve le risorse le ha trovate per terra
La gestione post serie B è stata un capolavoro (a parte gli anni infausti di cobolli secco e blanc) al di là dei diritti tv
Ange86 ha scritto:Gerry Donato ha scritto:
Ma non mi riferivo a te in realtà essendo perfettamente allineato ai tuoi post, ma appunto a chi portava ad esempio il fatto che una Juventus proveniente dalla B fosse così nettamente indietro e da ricostruire rispetto alle avversarie, come una tra tante.
Invece proprio la contrattazione individuale dei diritti tv ha permesso ai bianconeri di rilanciarsi immediatamente sul piano finanziario, nonostante l'ovvia ed inevitabile tempesta rispetto al fatturato precedente (e vorrei anche vedere).
La Juve al ritorno in serie partiva dai blocchi 100-150 milioni indietro Inter e Milan.
Adesso la distanza si è invertita. Se pensate che sia solo merito dei diritti tv secondo me siete un pelo fuori strada....
Eh... Dura da capire.
Gerry Donato ha scritto:
Eppure anche nella tragica stagione prima dell'arrivo di Conte col fatturato bianconero più basso dei tempi recenti, la squadra italiana che aveva la quota più alta dai diritti tv era comunque la Juventus, quota pari al 50% del suo fatturato.
E la Juventus ha potuto avere quei 4 anni tragici costruendosi lo stadio anche grazie a quel salvagente garantito dei diritti televisivi, che pure con la Legge Melandri (favorevole alle medio-piccole) comportava nella peggiore delle ipotesi 80 milioni in entrata.
Pensate non dico a Empoli o Crotone, ma anche solo a Fiorentina, Bologna, Palermo, Udinese, Genoa o Sampdoria, che non escono dal loro comune di appartenenza per bacino d'utenza, commerciale e sostenitori, come avrebbero potuto prima investire in quel modo e poi ammortizzare passivi del genere pure al netto dei risultati del campo.
Djerry, non siamo in NBA, lega chiusa e senza retrocessioni, in cui redistribuisci i soldi di Lakers o Knicks a tutti gli altri. Già col passaggio da contrattazione individuale a collettiva hai tolto un'enorme fetta ai top club per darla a quelli più piccoli... E' sempre il solito discorso di fondo che facevamo due pagine fa: per rendere appetibile il prodotto tu dici che bisogna potenziare i Pescara-Chievo del caso... Ma la gente si abbona per vedere la Juve, le milanesi, il Napoli e le romane.
Se le squadre che citi non hanno i soldi per rifare gli stadi (posto che il primo problema sono le concessioni e lo sappiamo), glielo devono pagare le big? Che poi i modi ci sono, vedi Udinese... E' che fa comodo dire che non possono.
John Doe ha scritto:
Avere anche una fan base larga più di tutte le altre squadre italiane sommate di default aiuta. E quella non è una roba che perdi nemmeno se inizi a fare sacrifici umani sulla pubblica piazza
Quindi il prossimo passo qual è? Erodiamo le fan base per redistribuire pure quelle?
No perchè tanto, apposta per tutti i movimenti di business collaterali, la distanza di "o'fatturat'" resterà sempre eh. Ma si troveranno altre scuse in quel momento, non ne dubito.
Vedi risposta sotto, c'è già stato un momento di redistribuzione poco tempo fa, e cosa è cambiato? Nulla, appunto.
Puedo ha scritto:
RizzK8 ha scritto:
Di nuovo, bingo.
Imparassero, anzi dimostrassero di essere in grado, prima a utilizzare quelli che hanno.
Che è quello che hanno fatto la Juve o il Napoli, che prima giocavano con Pepe, Giaccherini, Aronica e Cannavaro. E passo dopo passo ora giocano con fior di campioni. E come premio per esser stati virtuosi mentre gli altri anno dopo anno facevano la sagra del bollito misto, dovrebbero vedesi decurtati i diritti tv in favore di quest'ultimi...
Concordo sull'ottima gestione di Juve e Napoli, squadre che grazie all'ottima gestione ora si ritrovano 2 tra le rose piu forti d'Italia con una posizione finanziaria solida alle spalle. Pero' con I ricavi che gia aveva la Juventus, non diventa impossibile fare I virtuosi come dici te, perche sembra che appena tornati dalla B la Juventus avesse la stessa base di partenza di Chievo o Bari. Prima stagione di ritono in A, 123 milioni dai diritti tv, anno dopo 151 milioni, quello dopo ancora 132.Nel 2010/2011, quando ritorno in uso la vendita dei diritti collettivi, 90 milioni di euro. Bravi a progettare, ma una solidissima fonte di introiti c'e sempre stata, dando capacita' di spesa e affrontare dei passivi.
Momento momento momento momento momento (cit.)
Finalmente siamo arrivati al punto. Quindi 'sta cosa del redistribuire è stata già fatta, convieni? E le squadre cosa han fatto? Investito in business plan, giovanili e infrastrutture giusto? Ah, no...
E' questa la cosa che trovo più assurda, volerli premiare ancora dopo che per anni hanno dimostrato che l'unica cosa che vogliono fare è trading di giocatori, perchè con quello (possono) guadagnano.
Quando io dico che bisogna cambiare certe cose a monte dico proprio questo: concedere gli stadi (senza pantomime stile Portello o Tor di Valle), riformare i campionati professionistici, concedere le squadre B, combattere il merchandising tarocco, mettere rigidi paletti di spesa in base al fatturato (come diceva giustamente Ange86), ecc ecc.
DOPO questo, quando le società avranno dimostrato di poter essere virtuose, allora sarà PER ME corretto improntarsi ad un modello stile inglese.
Ma finchè di 16 squadre ai quarti di EL e CL ne presentiamo una, che cavolo di appeal volete che abbia la serie A, se non ha proprio visibilità con una delle competizioni sportive più seguite del pianeta? Mi sembra talmente ovvio che sono qualcuno con le bistecche anni 80 (

) potrebbe non arrivarci.
Avranno anche avuto una base su cui progettare, non lo nego, ma so anche che se prevedevano di fatturare X, prendevano giocatori del profilo adeguato al budget X. Quando l'hanno aumentato a Y, han preso giocatori adeguati a Y, per poi arrivare dove sono ora. Sta cosa non è che l'abbia vista in molte squadre, a partire dall'Inter e dalla sua collezione di figurine, continuando col Milan col cimitero degli elefanti (infatti ora avendone scaricati buona parte vanno meglio), e via via giù.
Ange86 ha scritto:
Ha centrato il punto pinopao. La Juve post B ma direi fino ad un anno fa aveva ricavi da merchandising minori di quelli del Milan. E anche adesso è solo grazie alla CL che scava il solco con Inter e Milan.
Avere tutte le stesse possibilità è una cosa utopistica che non hanno neanche nelle leghe USA. E non facciamoci annebbiare dal Leicester. In Premier vincono e vanno in CL sempre gli stessi. Per informazioni più dettagliate citofonare Tottenham
Infatti la cosa comica è citare la Premier come campionato aperto, visto il duopolio United-Chelsea con solo i petrodollari del City che hanno per un attimo sparigliato le carte.
Si prende il Leicester come fosse l'esempio che c'è spazio per tutti se ne hanno i mezzi, non fosse che nessuno si è preso la briga di guardare con quanti soldi avevano allestito quella squadra... Una squadra di 1 ottimo giocatore, 1 buon giocatore e 9 carneadi che hanno gettato il cuore oltre l'ostacolo per un anno intero, cosa che vedo difficilmente ripetibile di qui a chissà quanto.
FedeBoddah ha scritto:In tutto questo manca una voce fondamentale che aumenta il gap: gli introiti sul merchandising.
In Italia manca totalmente la cultura di comprare cose originali, si preferisce la maglia delle bancarelle o il taroccone made in China, mi è capitato di essere in Inghilterra in zona di alcune partite ed è PAZZESCA la quantità di materiale (originale) che hanno i tifosi (magliette, tute, giacche etc, persino i neonati avevano i completini della squadra).
Motivo per cui alle big offrono contratti di sponsorizzazione faraonici rispetto alle nostre (e quindi altri soldi lasciati sul piatto).
Già, una delle cose che scrivevo sopra.
E sta cosa non succede dando più soldi alle piccole, ma combattendo i falsi.