ma che stimolo sarebbe?lele_warriors ha scritto:per me un 33% di votanti è cmq un numero sufficente per approvare determinate leggi. anche un parlamento eletto con il 50% è magari pochissimo, ma eletto resta comunque, e chi governa lo fa magari con il 30% della metà degli elettori, per dire.
almeno si riesce a stimolare un po' di partecipazione, e cmq anche chi è contrario a quel punto valuta se andarci. appunto per quello che dici te che alla gente non fotte un cazzo, però se non fotte un cazzo il 50% lo raggiungi in un referendum su 50 se va bene, e a me sinceramente pare assurdo, perchè ok certe puttanate, ma certi argomenti importanti non esiste che non passano perchè magari ha votato il 45% di cui il 95% ha votato si...ripeto, a me un quorum più basso mi sembra cmq equo per rendere validi determinati referendum
e lo sai benissimo anche te, che in tanti casi il non interessarsi non è assolutamente una scelta politica o nel merito, ma è proprio che non gliene fotte un cazzo e manco si informano,che si parli di trivelle o cosa altro, e sappiamo benissimo quanti in % la pensano così.
adesso chi vuole votare sì vota sì, chi non è interessato non vota e chi vuole votare no non vota.
se abbassi il quorum potrai portare al voto quelli che voterebbero no ed ora si astengono consapevolmente; a chi non interessa votare non cambia nulla e non voterebbe comunque. cosa cambia? che gli astenuti consapevoli ora voterebbero, magari invece che il 25% voteranno il 35% degli aventi diritto, ma a conti fatti non porti nuova gente a votare; migliorerà un minimo l'affluenza leggendo i freddi numeri, ma non porti nuovi votanti, sposti solo gli astenuti consapevoli a votare no
l'unico cambiamento che porterebbe l'abbassamento del quorum sarebbe quello di aiutare a far passare i sì, non certo aumentare i votanti; che sia una cosa positiva o negativa dipende dal referendum, ma non aumenta l'equità del giudizio.
non interessarsi è una scelta politica, d'accordissimo che sia una scelta del cazzo, ma finchè hanno diritto di voto è giusto che siano considerati. è una scelta politica perchè il non votare condiziona le decisoni ai fini del voto, proprio come il votare