ILoveThisGame23 ha scritto:
Dura-lex, credo che T-Time, per "superstar acclamate" si riferisca al lato commerciale di una star nba. Tanto per fare un esempio Duncan è un super giocatore ma non ha il richiamo mediatico che hanno i James, i Curry o i Bryant. Questo non vuol dire che in quella finale c'erano due squadre pessime, vuol dire che l'NBA si è probabilmente persa per strada tutta quella fetta di pubblico occasionale che "segue" la lega giusto perchè magari va di moda, da li le scarse percentuali di pubblico.
Non bisogna mai dimenticarsi che oltre al lato sportivo c'è tutto un lato di comunicazione e marketing dietro al prodotto NBA e, volenti o nolenti, questo ha un grosso impatto anche sul primo aspetto. Basta vedere quanta pubblicità stan facendo allo scontro Lebron-Curry già ora, o quanto anni fa si spingeva per un duello Kobe-Lebron che, a parte qualche partita di natale (che strano, proprio quando ci sono più "occasionali"

), non si è mai concretizzato.
Ringrazio te e gli altri miei avvocati difensori

, il senso del mio post era ovviamente questo.
Peraltro consultando un vocabolario si scopre che "acclamato" e "conclamato" non vogliono dire la stessa cosa
Aggiungo un esempio di un altro sport: dopo i suoi noti casini, Tiger Woods ha dovuto gioco forza allontanarsi dai campi da golf per un certo periodo (e tuttora non se la passa benissimo, btw).
Beh, i campi erano sempre splendidi, i tornei prestigiosi, i partecipanti fortissimi, epperò lo share del Pga Tour senza Tiger è crollato.
La legge del marketing ovunque è spietata, negli Usa un po' di più.
lebronpepps ha scritto:Che poi in Europa abbiamo anche una concezione diversa di spettacolo
Agli americani piace la partita della domenica dell'ASG, e ho detto tutto
