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C'era una volta il Cinema

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da PENNY » 17/02/2015, 23:31

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Blue Ruin

Profonda provincia americana, uomo allo sbando conduce vita da barbone da quando un pluriomicida ha ucciso i suoi genitori, tutto cambia quando il colpevole viene rilasciato e lui decide di vendicarsi, dando vita ad una spirale di violenze inarrestabile.

Cosa succede se l'uomo comune decide di entrare in un gioco più grande di lui? Succede che il "Cane di paglia" di Peckinpah esce dal suo isolamento ovattato e diventa cacciatore spietato, rimanendo però sempre uomo comune, poco avvezzo alle irrazionali leggi che governano il male. Succede così che assistiamo alle montagne russe emotive di un personaggio che più avvicina la vendetta più perde il controllo delle sue emozioni, guadagnandone al contempo in autocoscienza. Non c'è spettacolarizzazione, c'è solo violenza cruda e vera, girata con stile asciutto e discreto da un occhio che vuole anche mostrarci le contraddizioni di una società americana ancora legata ai miti del far west e della giustizia personale a tutti i costi.
Un film consigliato, che si discosta nettamente dalla paccottiglia che spesso troviamo in questo genere di storie.

****

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Rakim » 18/02/2015, 0:13

PENNY ha scritto:Immagine

Blue Ruin

Profonda provincia americana, uomo allo sbando conduce vita da barbone da quando un pluriomicida ha ucciso i suoi genitori, tutto cambia quando il colpevole viene rilasciato e lui decide di vendicarsi, dando vita ad una spirale di violenze inarrestabile.

Cosa succede se l'uomo comune decide di entrare in un gioco più grande di lui? Succede che il "Cane di paglia" di Peckinpah esce dal suo isolamento ovattato e diventa cacciatore spietato, rimanendo però sempre uomo comune, poco avvezzo alle irrazionali leggi che governano il male. Succede così che assistiamo alle montagne russe emotive di un personaggio che più avvicina la vendetta più perde il controllo delle sue emozioni, guadagnandone al contempo in autocoscienza. Non c'è spettacolarizzazione, c'è solo violenza cruda e vera, girata con stile asciutto e discreto da un occhio che vuole anche mostrarci le contraddizioni di una società americana ancora legata ai miti del far west e della giustizia personale a tutti i costi.
Un film consigliato, che si discosta nettamente dalla paccottiglia che spesso troviamo in questo genere di storie.

****


Vidi a suo tempo dopo le super recensioni che raccolse al di la dell'oceano. Pellicola carinissima, tratta il tema della vendetta in maniera meravigliosa e tremendamente vera. Ho apprezzato particolarmente il realismo, per una volta il personaggio centrale è credibile. Troppe volte capita di vedere il protagonista, uomo ordinario, che dal nulla si trasforma in un killer freddo e infallibile, qua invece ci viene presentato un uomo guidato dalla voglia di vendetta ma con ancora tuttele sue debolezze, i suoi dubbi e le sue imperfezioni. Il film è sostanzialmente diviso in due parti, una prima molto lenta, caratterizzata da primi piani forti e da dialoghi quasi inesistenti e da una seconda parte più vivace, carica di pathos e adrenalina. L'ultima scena poi è di una potenza che di rado ho visto.
Regia e fotografia entrambe elegantissime, se devo trovare una pecca forse quella che spesso il film tende a specchiarsi un pò troppo su se stesso.
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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da PENNY » 19/02/2015, 10:41

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Turner

Come fatto in precedenza dal sempre puntuale Franci, mi permetto di consigliare a tutti questo film, un biopic come andrebbero sempre girati per quanto mi riguarda, nella sua pretesa di raccontare semplicemente l'uomo.
Mi son tornate in mente infatti alcune delle parole che Bluto usò per "La teoria del tutto":
Bluto Blutarsky ha scritto: Modesto. Molto. Perchè è modesta l'idea di cinema che gli sta dietro.
Voglio dire, che senso ha prendere la vicenda di uno dei più brillanti scienziati dell'era contemporanea e ridurre tutto il film alla sua malattia e al suo rapporto strappalacrime con la moglie? La scienza nel film non c'è. La grandezza dello scienziato Hawking non viene fuori: si intuisce solo che è un ragazzo intelligente, ma delle sue teorie io che sono un ignorante totale in materia non ho capito quasi nulla, se non che è uno che cambia idea spesso.
È il prototipo del film costruito a tavolino. "Cosa va di moda oggi?"

Tutte cose su cui ho concordato in pieno (e infatti il film non mi è piaciuto) e che qui si ripetono in parte pari pari con ben altra sostanza. Anche qui troviamo un grandissimo personaggio, ma della sua arte non ci viene spiegato praticamente nulla, anzi il film inizia quando lui è già bello che affermato e famoso. Ci si concentra esclusivamente sulla sua vita privata, sul suo rapporto con gli altri esseri umani e con l'arte stessa. Ed è l'esatto opposto del film che va di moda oggi: è lungo e lento (2 ore e mezza), con diverse scene sgradevoli e con un protagonista per cui provi empatia quasi controvoglia visto che è un borioso ciccione stronzo con un pessimo carattere che si esprime a grugniti. Però esci dal cinema e hai la sensazione di aver conosciuto meglio una delle grandi personalità della storia dell'arte, pur non sapendo minimamente, da ignorante in materia, cosa l'abbia reso così famoso.

Vedo ora che ha ricevuto 4 nomination tecniche agli oscar, ed è un bel delitto non vedere l'enorme Timothy Spall tra le nomination (premiato almeno a Cannes per la sua interpretazione, per fortuna ), ma d'altronde è tutto fuorchè un film che possa piacere all'Accademy.

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Bluto Blutarsky » 20/02/2015, 16:32

Stanotte su Sky Arte (canale 120) serata Lynch con la combo Fuoco Cammina con Me-Eraserhead.
Ultimamente questo canale mi dà molte più soddisfazioni di tutti gli altri (Sky Cinema compreso), una settimana fa c'era la serata Jodorowsky, prima ancora Kieślowski e Nostra Signora dei Turchi di Carmelo Bene
#ifilmincuinonsicapisceuncazzo :notworthy: :notworthy: :notworthy:
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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da PENNY » 20/02/2015, 17:17

Bluto Blutarsky ha scritto:Stanotte su Sky Arte (canale 120) serata Lynch con la combo Fuoco Cammina con Me-Eraserhead.
Ultimamente questo canale mi dà molte più soddisfazioni di tutti gli altri (Sky Cinema compreso), una settimana fa c'era la serata Jodorowsky, prima ancora Kieślowski e Nostra Signora dei Turchi di Carmelo Bene
#ifilmincuinonsicapisceuncazzo :notworthy: :notworthy: :notworthy:

Ottima segnalazione, 2 capolavori imprescindibili per qualunque intenditore che si rispetti! Infatti io non gli ho ancora visti. Me misero me tapino

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da PENNY » 22/02/2015, 9:58

Commenti sparsi:

Brutti, sporchi e cattivi: film di Ettore Scola del 1976, con un monumentale Nino Manfredi a reggere le fila di una famiglia numerosa che vive in una baraccopoli della periferia romana. La povertà non è mai stata così pittoresca e sgradevole, una serie di personaggi e situazioni al limite del paradossale ma impregnate di realismo fino al midollo. Consigliatissimo. ****

Selma: il candidato all'Oscar è un buon film, che va a toccare le corde giuste dello spettatore ma incappa nella proverbiale dicotomia bianchi cattivi neri buoni che in un film del genere andrebbe attentamente evitata. Questo difetto porta ad una caratterizzazione infima dei personaggi e a una loro totale assenza di carisma e personalità, peccato. ***

Foxcatcher: incredibile non gli sia stato trovato un posticino nella selezione finale per il miglior film, vista la concorrenza non elevatissima imho. Storia vera coinvolgente e girata benissimo che soffre di un unico grande e importante difetto, che già Ripper aveva accennato: un clamoroso passaggio a vuoto nel momento forse più importante del film, per capirci: non viene quasi minimamente spiegato il motivo, o i motivi, dell'allontanamento di Mark da Du Pont, c'è solo quello schiaffetto a fare da casus belli e sinceramente mi è sembrato pochino. Ho passato tutto il film a chiedermi se non mi fossi perso qualcosa io o in attesa di un flashback chiarificatore, ma niente. Poi ho letto critiche dello stesso genere sia da Ripper che in rete e ho capito che non era un problema soo mi.
Il trittico di attori Carrel, Ruffalo e Tatum è probabilmente ai massimi livelli per quanto riguarda le loro rispettive carriere. Fotografia, dialoghi e musiche (anche se forse un pò invadenti queste ultime) quasi perfette vanno a disegnare gli ennesimi perdenti di successo che il cinema americano tanto ama. ****

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Teo » 23/02/2015, 11:00

Ieri ho visto Noi e La Giulia e devo dire che mi è piaciuto e che ho riso in parecchie scene.

Argentero è un cane come al solito, ma Leo secondo me è da applausi per come sta mettendo scena film sempre molto interessanti nel panorama italiano.

Benissimo la Foglietta, che spicca sugli altri, ma applausi anche per Amendola e Fresi
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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da PENNY » 23/02/2015, 11:09

Teo ha scritto:Ieri ho visto Noi e La Giulia e devo dire che mi è piaciuto e che ho riso in parecchie scene.

Argentero è un cane come al solito, ma Leo secondo me è da applausi per come sta mettendo scena film sempre molto interessanti nel panorama italiano.

Benissimo la Foglietta, che spicca sugli altri, ma applausi anche per Amendola e Fresi

Sì Leo piace anche a me tra gli emergenti. Argentero tuttora non capisco come faccia ad avere tutto questo credito, o meglio, se ci penso un attimo mi sovviene qualche idea :stressato:

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da PENNY » 24/02/2015, 15:12

Concordo con i pareri positivi su "The imitation game", che mi ha smentito visto il poco entusiasmo che riponevo nella pellicola. Non è dello stesso livello di altri candidati ma comunque rimane un ottimo film, ben strutturato in maniera classica ma che non annoia mai.
Quoto Ripper sulla scena "se licenzi lui dovrai licenziare anche me", sono sicurissimo sia andata così anche nella realtà. :laughing:
Invece una domandaa proposito della vicenda che vorrebbe Turing promosso a capo della squadra direttamente da Churchill dopo che gli invia la lattera. Mi è sembrata poco verosimile, ma voglio credere che non si siano inventati una balla così grossa solo per il film, mi scadrebbe un po' :penso:

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Brian_di_Nazareth » 24/02/2015, 15:27

Ieri sera stavo pigramente sdraiato sul divano in cerca di un film da vedere.
Spulciando sulla guida TV, mi imbatto in Rollerball, film già visto n volte, ma che ho sempre considerato un piccolo gioiellino.
Ho pensato, quindi, che vederlo la n-1 volta male non poteva fare.

Vado a prendermi un gelato per rendere più piacevole la visione e mi perdo la sigla di testa.
Arrivo e vedo le prime sequenze: un paio di auto che nulla avevano a che fare con l'epoca in cui si svolgeva il film e il fratello gemello venuto male di Keanu Reeves che scende disteso su un'asse a 4 ruote per le colline di San Francisco.

Incuriosito continuo la visione e, dopo pochissimo, mi rendo conto che trattasi del remake del film di Jewison del 1975.

Vorrei scrivere un ampio ed articolato commento a come McTiernan (scoperto il nome del regista DOPO la visione) ha ringiovanito e re-interpretato un grande classico del cinema utopico.
Ma mi limito ad una sintesi tanto succinta quanto efficace:

[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=ylWHvrCtczk[/youtube]


Ci sono rimasto male, giuro. McTiernan è un hooligan del Feyonoord

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Sberl » 24/02/2015, 20:01

Quasi per caso oggi pomeriggio ho visto Bling Ring...un po' perchè all'inizio mi ha acchiappato e un po' per Emma Watson...
Alla fine sono rimasto con una sorta di amaro in bocca...vicenda interessante, narrata con ritmo abbastanza serrato ma che alla fine lascia un certo senso di vuoto che non so se sia per la pellicola in sè o per la vicenda trattata che è ai limiti del surreale anche se realmente accaduta. I protagonisti/protagoniste sono trattati in maniera abbastanza superficiale, l'unico su cui si approfondisce un po' di più è il protagonista maschile e, in seconda battuta, il personaggio della Watson. Gli altri macchiette o quasi...non si chiedeva di certo un film impegnato che andasse a ricercare i motivi del disagio giovanile, ma anche un qualcosa di più della pellicola patinata con product placement prevalente sul resto.
Darei un 5.5 come voto complessivo.
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C'era una volta il Cinema

Messaggio da Paperone » 27/02/2015, 20:02

Ciao Leonard, lunga vita e prosperità!

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Porsche 928 » 28/02/2015, 1:59

Visto "confusi e felici" e mi domando ogni volta (diciamo la maggior parte delle volte) che vedo film italiani "perche lo stato deve pagare per ste puttanate?".

Quanta mafia (in senso lato e non solo) ci deve essere nel cinema.

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Gerry Donato » 28/02/2015, 12:47

Noi e la Giulia

Sicuramente meno peggio di tanti abomini italiani, perché qualche idea almeno c'è (la chicca della Giulia è meritevole). Ma comunque non ci siamo affatto per me.
Intanto trovo intollerabile questa deriva di film tricolori sempliciotti sulla crisi, sul futuro che ci è stato tolto e sul lavoro che non c'è; ma questo è un problema mio e pazienza.
Il vero guaio è che lo stereotipo non riesce mai a portarmi alle risate, e qui tutta la parte comica si basa su quel concetto: il napoletano fa il camorrista buono, il comunista alza il pugno, il bello sognatore fa il timido, lo sfigato obeso sviene, il tamarro confonde la musica classica coi cori da stadio, la sbandata trova un'alternativa a San Patrignano, il nero che è più meritevole di tutti gli altri messi insieme. E poi ci sono i giovani disadattati a cui basta dare una playstation ed il camorrista cattivo che fa il camorrista cattivo.
Non c'è l'amalgama, non c'è il ritmo, non c'è la credibilità, non c'è l'insieme della storia. Sono tanti sketch isolati, che quando poi si prova ad infilarci dentro la morale diventano insopportabilmente favoleggianti e purtroppo rassicuranti.
Non pretendo certo I soliti ignoti, Amici Miei o Mediterraneo e non so quanto incida la contemporaneità o il contesto generazionale in cui sono catapultate le commedie italiane oggi. Ma farmele piacere convintamente, anche quando non sono terrificanti come questa, mi è impossibile.

**
Ultima modifica di Gerry Donato il 28/02/2015, 13:22, modificato 1 volta in totale.

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Gerry Donato » 28/02/2015, 13:13

En passant le altre ultime mie (spesso tragiche) visioni:

Cinquanta sfumature di grigio
Ahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahah
*

Cake
Forse Jennifer Aniston si può classificare come attrice. A parte questa rivelazione, un film che sostanzialmente non esiste, perché mette dentro proprio come in una torta tutti gli ingredienti del peggior cinema agrodolce che partendo dal dramma trova il percorso più astruso per rassicurare.
*

Time Lapse
Difettosissimo, anche perché la sensazione è che sia una produzione fatta con mezzi miserrimi. Ma chi se ne frega, perché quando ci sono di mezzo giochi cronologici sul tempo per me c'è sempre odore di capolavoro o almeno di intrattenimento.
Un gruppo di ragazzi trova presso il vicino una macchina che scatta polaroid sul futuro, precisamente una al giorno che raffigura loro tre alla finestra il giorno dopo alle 8 di sera. Ma poi succede che... Una figata!
****

Hector and the Search for Happiness
Temo che il segreto del successo di Simon Pegg non sia lui stesso come attore, perché il fatto che funzioni solo nei film di Edgar Wright fa intuire che i meriti siano di quest'ultimo. Sta roba qui è pari pari a I sogni segreti di Walter Mitty con Ben Stiller, altro caso di fuga per ritrovare se stessi, con la differenza che ci sono tutti i difetti ingigantiti e nessuno dei pochi pregi. Rosamund Pike utilizzata in modo tragicomico.
*

Una folle passione
Bradley Cooper e Jennifer Lawrence insieme. Ancora. Sempre loro.
Già avevo odiato quell'idiozia misteriosamente sopravalutata di Il Lato Positivo, che li aveva portati inspiegabilmente a flirtare con gli Oscar. Ma questo è veramente troppo. Una sceneggiatura imbarazzante li fa diventare letteralmente comici inconsapevoli e li porta ad uno dei punti più bassi della loro carriera di recitazione.
Per altro clamoroso passo falso della danese Susanne Bier, della quale apprezzai moltissimo Non desiderare la donna d'altri, poi rifatto all'americana in Brothers. E guarda caso proprio quando la regista fa il processo inverso (esce dall'Europa per buttarsi sul mainstream USA), accadono disastri: non sarebbe la prima volta.
*

Cinquanta sfumature di grigio
L'avevo già scritto? Chi se ne frega!
Ahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahah
*

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