
Blue Ruin
Profonda provincia americana, uomo allo sbando conduce vita da barbone da quando un pluriomicida ha ucciso i suoi genitori, tutto cambia quando il colpevole viene rilasciato e lui decide di vendicarsi, dando vita ad una spirale di violenze inarrestabile.
Cosa succede se l'uomo comune decide di entrare in un gioco più grande di lui? Succede che il "Cane di paglia" di Peckinpah esce dal suo isolamento ovattato e diventa cacciatore spietato, rimanendo però sempre uomo comune, poco avvezzo alle irrazionali leggi che governano il male. Succede così che assistiamo alle montagne russe emotive di un personaggio che più avvicina la vendetta più perde il controllo delle sue emozioni, guadagnandone al contempo in autocoscienza. Non c'è spettacolarizzazione, c'è solo violenza cruda e vera, girata con stile asciutto e discreto da un occhio che vuole anche mostrarci le contraddizioni di una società americana ancora legata ai miti del far west e della giustizia personale a tutti i costi.
Un film consigliato, che si discosta nettamente dalla paccottiglia che spesso troviamo in questo genere di storie.
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