Miami Heat Against the World - Revenge

[iL_jAsOne]

Bruce fa tropo figo andare contro gli Heat forse ultimamente ha superato la "moda" di tifare Miami

Nessuna simpatia nonostante la sconfitta, ma solo aria e grande possibilità ai polpastrelli di digitare attraverso tastiere del telefonino o tablet il proprio odio, liberandosi dopo un anno di sofferenza e invidia sulle Finals 2013 oh no! ..

Io un pò vi capisco che in qualche maniera per rendere sano e felice il vostro equilibrio dovete sfogarvi e accanirvi contro una squadra dove i giocatori sono andati contro il business (kobe, howard ) e sappiate che dal punto di vista di un tifoso Heat storico si sta sereni e vi rende divertenti :abbraccione: .

Poi non capirò mai il tifare giocatori e non le franchigie, ma sarò strano io

[andreaR]

la perdita pesante sarebbe quella di Bosh (ovviamente se rimane James) di questo Wade si fa tranquillamente a meno (sperando cmq che rifirmi essendo la storia degli Heat)

[Brian_di_Nazareth]

My 2 cents: Bosh out Melo in.

[DODO29186]

Da quanto ho capito io James vuole il max, gli altri due sono disposti ad un paycut (anche se ancora non si sa bene di quanto), ma in cambio vogliono un quinquennale completamente garantito.

Come prima la maggiore incognita in tutta questa manovra resta Wade.

I bird rights dei FA costano il 150% a salary se non ricordo male, dunque Miami dovrebbe per forza firmare prima loro e poi il resto. Quindi, sempre se non ho sbagliato, Riley dovrà prima cercare l'accordo con un FA (o più FA) per convincere il trio (o meglio per convincere LeBron...) a restare, poi rifirmare i big three (+Haslem) e a quel punto firmare il FA con cui si era precedentemente accordato. Aspetto la fazzata! :D

[BruceSmith]

Ma infatti guarda, ormai è una cosa così chiara e ripetuta all'infinito che chi voleva capire l'ha capita. Credo non valga neanche più la pena stare a parlare di questa roba.

non frequento spesso la sezione
ah, comunque ci furono discussioni di questo genere anche quando malone e payton andarono andarono a LA per un cocomero e un peperone. :anziano:

[t mac#3]

Bruce fa tropo figo andare contro gli Heat forse ultimamente ha superato la "moda" di tifare Miami

Nessuna simpatia nonostante la sconfitta, ma solo aria e grande possibilità ai polpastrelli di digitare attraverso tastiere del telefonino o tablet il proprio odio, liberandosi dopo un anno di sofferenza e invidia sulle Finals 2013 oh no! ..

Io un pò vi capisco che in qualche maniera per rendere sano e felice il vostro equilibrio dovete sfogarvi e accanirvi contro una squadra

Ahahah come se tu sapessi quale sia il mio equilibrio interiore come persona e quale sia la mia vita reale? God down to Earth

[t mac#3]

I Big 3 di Miami aggirano un caposaldo della NBA quale il SALARY CAP tagliandosi lo stipendio (tanto poi nell'era degli sponsor, 5M di salario in meno non gli cambiano niente)! That's the problem.

I Kobe, Nowitzki, Duncan, Garnett e la lista potrebbe continuare.. non sono mai andati sotto ai 20M annuali nel loro prime, pur volendo vincere a tutti i costi pure loro. Se tutti facessero come James, Wade, Bosh tanto varrebbe che la NBA avesse 15 squadre massimo..

[andreaR]

facciamo 16 così abbiamo un numero pari

[iL_jAsOne]

Quindi il bene sono Kobe Garnett che si fanno gonfiare il portafoglio dai proprietari piuttosto che accontentarsi e aiutare i proprietari a costruire una squadra più competitiva?

Sicuro che ci sarebbero 15 squadre?
Non si vince solo con i big San Antonio lo ha dimostrato...

[t mac#3]

Quindi il bene sono Kobe Garnett che si fanno gonfiare il portafoglio dai proprietari piuttosto che accontentarsi e aiutare i proprietari a costruire una squadra più competitiva?

Sicuro che ci sarebbero 15 squadre?
Non si vince solo con i big San Antonio lo ha dimostrato...

C'è comunque differenza fra Kobe e Garnett che vanno a prendere 25 e vieppiù a Dirk-Duncan che ne prendevano fra i 21 e 23 fino a pochi anni fa. Ecco magari gli ultimi due rappresentano un esempio più giusto.

San Antonio non ha dimostrato un bel niente che si vince senza Big. San Antonio è L'ECCEZIONE, non la regola. Il motore dei nero-argento sono stati i Big 3, con una menzione per Ginobili che ha giocato a livelli da assoluto all star e Duncan che protegge tutt'ora il ferro meglio di quasi tutti gli altri lunghi nella lega. Due leggende che potevano giocare su sti livelli solo perchè sono stati gestiti dall'allenatore migliore all-time imho.

E comunque, certamente non si vince solo con i Big (altrimenti Milano avrebbe dominato il campionato, cosa non successa) ma la tendenza che si è intrapresa a partire dal 2010 è quella che i Big tendono a mettersi d'accordo per giocare insieme.

Che poi ripeto per me il trio di Miami, in altri tempi, sarebbe stato battibilissimo. Non si sta parlando di una squadra invincibile.

[Scap]

Non ci credo adesso è "più giusto" prendere stipendi sopra i 20 milioni, che prendere stipendi bassi per creare una squadra competitiva.

No, tu sei LeBron James e non puoi prendere meno di 25 milioni! Vuoi meno soldi? Amen, è moralmente giusto che tu prenda il max e giochi con gente raccatata per strada!


Tu dici che è meglio che ci sia un Kobe che intasa il salary cap con trentordicimila milioni di dollari, che un Lebron che probabilmente si riduce di qualche milione lo stipendio per avere gente che sappia almeno palleggiare al suo fianco.
Viva i mercenari

[Flash3]

Non ti invidio, tmac, la tua posizione deve essere molto faticosa, fra piroette logiche e arrampicate di specchi. Da questo punto di vista sei ammirevole.

Trovare poi il giusto equilibrio fra "sono troppo forti, è uno scandalo che si siano messi insieme, che lega triste" e "non sono poi così forti, in altre epoche non andavano oltre il secondo turno, e comunque sono stati anni fallimentari perché hanno perso 2 finali" è molto più complesso di quanto sembri. Ci vuole grande allenamento e molta esperienza.

[Kestrello]

Non capisco quale sia il problema sinceramente. Vuole il max salariale, e allora?

[Rasheed]

ma poi continua a riportare un esempio scorrettissimo come quello di San Antonio...

visto che nel prime(dunque non oggi)Ginobili e Parker sono giocatori che avrebbero tranquillamente guadagnato di più altrove e invece sono rimasti a San Antonio con Duncan per vincere...

ma evidentemente queste cose tmac le ignora dunque ne spara di ogni come con gli arbitraggi ai Playoffs...

deve essere il jolly del forum,le spara grosse in momenti di calma piatta nei topic NBA

[DODO29186]

Certe argomentazioni lasciano il tempo che trovano, ma il ragionamento di fondo a mio avviso non è così peregrino...

Avere superstar che si mettono d'accordo per abbandonare le loro franchigie e giocare assieme prendendo meno (magari sfruttando i big market o gli Stati in cui si pagano meno tasse per compensare le perdite) non è certo salutare per la NBA a livello di competitività delle singole squadre e benessere di tutte le franchigie che hanno sede in delle città non appetibili. Visto che la NBA si fonda (teoricamente) sul fatto che ogni squadra è messa in condizione di andare a vincere se crea un buon progetto, non sarebbe male avere delle regole molto più strette a riguardo che consentano realmente di applicare tale visione al momento puramente teorica.

Sinora il CBA non ha funzionato a tal proposito ed è diritto dei giocatori fare quello che hanno fatto e vogliono rifare i "big three" di Miami. Si può criticare o meno l'etica dell'operazione che può essere vista da un lato come il coraggio di rinunciare ai soldi per vincere e dall'altro la paura di non farcela che porta a chiedere l'aiutino aggirando legalmente i principi che sorreggono la NBA. Il mio interesse in questo caso è molto relativo, ognuno è libero di pensarla come meglio crede e c'è poco da discuterne. Il vero punto per me è impedire che in futuro si creino 4-5-6 superteam che ciclicamente puntino a firmare 3-4 big sincronizzando i contratti per farli scadere tutti assieme pulendo il cap e ricominciando subito arruolandone altri (o rinnovando gli stessi) mentre tutte le altre squadre restano a guardare impotenti, facendo perdere alla lega il fascino e le idee (ripeto: quantomeno teoriche) che la contraddistinguono.

Io la mia a riguardo l'ho già detta... Farei che da CBA i giocatori che diventano FA e vogliono cambiare squadra hanno queste possibilità: 1) Firmare al minimo dove vogliono; 2) Firmare per un'eccezione salariale (BAE, MLE) o per un equivalente valore della stessa dove vogliono; 3) Entrare nel libero mercato e andare obbligatoriamente dalla squadra che offre di più. In caso di più offerte dello stesso valore il giocatore avrà la possibilità di scegliere la sua destinazione.

Per chi invece rimane nella franchigia che ne detiene i Bird Rights vi sarebbe la possibilità di firmare il contratto normalmente all'interno della trattativa giocatore-franchigia, con la possibilità di prendersi il paycut per favorire la propria squadra se così il giocatore vuole e avendo garantita la destinazione (rimanere dov'è già).

Questo per me cambierebbe radicalmente i rapporti di forza tra i giocatori e le franchigie, stringendo molto di più il legame tra i giocatori e le singole squadre, premiando chi riesce a creare dei progetti vincenti grazie al duro lavoro del draft a garantendo il rispetto di quella regola non scritta che vuole la NBA come una lega ad alta competitività dove chiunque, purché lavori bene, abbia la possibilità di costruire una squadra vincente.

Mia idea personale eh, magari anche non realizzabile. Un semplice hard cap potrebbe cambiare molte cose. Il concetto è che a me piaceva la NBA degli anni '90 dove i giocatori crescevano nella franchigia che li aveva draftati e prima che amici erano avversari.