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Ave Cesare, il topic della nazionale italiana

La gente vuole solo il goal
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Re: Ave Cesare, il topic della nazionale italiana

Messaggio da JS_53 » 03/06/2014, 20:35

tzara ha scritto:L'importante è che nè Rossi, nè chiunque altro risponda in alcun modo a Prandelli, nè direttamente nè indirettamente, perchè bisogna saper accettare le decisioni, di qualunque tipo esse siano.

Ci credo poco, spero sia come dici tu, e spero tanto che risponda il prossimo anno.
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Re: Ave Cesare, il topic della nazionale italiana

Messaggio da Gerry Donato » 03/06/2014, 20:37

Io mi spingerei oltre su Rossi: Prandelli non ha scelto, ha preso atto.

Non è una decisione, è quasi un responso scientifico a cui ha dovuto sottostare. Non c'è una sola ragione tecnica o personale al mondo per cui Prandelli debba lasciare fuori Rossi con malafede o superficialità. Quello stesso Rossi che lui ha sempre visto come punto fermo nella sua nazionale per il Brasile.

Qualsiasi libro di medicina confermerebbe che il crociato è un altro pianeta rispetto ad altri problemi: Suarez ha "solo" un problema al menisco, Costa "solo" una lesione al bicipite, persino la frattura di Totti non era comunque paragonabile al grado di rischio e fragilità che si sarebbe portato dietro Pepito a questi livelli nel prossimo mese, specie per la sua storia clinica.
E questa è una cosa che Rossi in primis ha sempre sicuramente saputo, al netto della delusione attuale.

Non a caso chi è e che infortunio ha avuto l'altro grande infortunato escluso per questi Mondiali? Falcao, crociato.

Nelle infinite scelte per cui si può o si potrà criticare Prandelli, questa non riesco proprio a farcela rientrare.

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Re: R: Ave Cesare, il topic della nazionale italiana

Messaggio da John Doe » 03/06/2014, 20:46

Se fosse stato ancora a rischio, pressioni o no del ragazzo, la fiorentina non lo avrebbe fatto scendere in campo un mese fa; hanno il giocatore tra le mani da 2 anni, penso siano in grado di valutare se è ok o no. Se non lo vuoi chiamare perchè non è in forma Rossi credo l'avrebbe accettato, ma sentirsi dire che non è guarito( e qui pepito credo ne sappia più di tutti, si allena con un preparatore privato, ha anche fatto più di una visita con il dottore che l'aveva operato per il crociato) dopo tutti gli sforzi fatti credo sia il motivo dello sfogo.

Così Prandelli, se avesse detto che era perfettamente guarito ma non lo avrebbe chiamato comunque avrebbe alzato ancora più polemica.

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Re: Ave Cesare, il topic della nazionale italiana

Messaggio da N3lLo » 03/06/2014, 20:50

Oltre all'ottimo Djerry faccio una domanda, diamo per assunto che Prandelli dice una bugia quando gli comunica che è fuori dai 30 e Rossi gli chiede una possibilità, perchè tutti i ragionamenti sono basati su questo.

Se poi invece venisse fuori che è vera sta cosa? Se fosse così Rossi aveva un 5% di possibilità di convocazione che l'amichevole con l'Irlanda, che tutti mi dicono che il ragazzo ha giocato male, ha azzerato.

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Re: Ave Cesare, il topic della nazionale italiana

Messaggio da JS_53 » 03/06/2014, 20:52

questa non è roba mia è uno dei commenti che sto leggendo su vari siti. Lo posto, è mi scuso per la lunghezza, per cercare di far capire il punto di vista di chi ama e segue il giocatore ogni domenica premettendo sempre che stimo sempre Prandelli e che nonostante tutto su questa questione è molto criticabile:

Io sono uno di quelli che ha sempre difeso Prandelli, anche nel periodo della presunta liaison con la Juventus, che, nella mia complottistica opinione, fu un colpo gobbo di Montezemolo, Abete e Diego Della Valle per far digerire il fatto che il tecnico, dopo le sue dichiarazioni sul progetto, aveva fatto il suo tempo e fosse giunta l'ora di trovargli una sistemazione altrove che andasse bene anche a lui.
Devo ammettere, tuttavia, non senza essere consapevole che il buon Prandelli se ne farà una ragione, che negli ultimi due anni il CT m'è 'scaduto molto'.
Tralasciando la decisione, presa nel 2012, di far fuori Criscito 'perché non lo vedeva tranquillo' (mentre Bonucci, stranamente, era un monaco tibetano),che poteva ammazzare psicologicamente un ragazzo già sottoposto ad uno stress enorme per un'indagine terminata, due mesi dopo, col suo proscioglimento per estraneità ai fatti, questi due anni post Europei ci consegnano un Prandelli che non è più riuscito a far giocare decentemente la nazionale dalla semifinale con la Germania; un Prandelli impegnato più in pubbliche relazioni che sul campo; un Prandelli confuso nella gestione del gruppo ed incoerente nell'utilizzo del codice etico, che, pur avendo, per me, tutto il senso di questo mondo, avrebbe dovuto trovare una più uniforme ed equa applicazione.
Ci ritroviamo un Prandelli che, dopo i primi tagli, commenta un naturale sfogo di un calciatore (il 'ci sono rimasto di merda' scritto su twitter da Criscito) rilasciando ai giornali un'intervista in cui dice 'mica lasciamo a casa Cabrini o Maldini'; un Prandelli che oggi afferma di aver lasciato a casa 'un ragazzo che per 10 anni..... ha avuto comportamenti straordinari, in campo e fuori' per portare Rossi tra i trenta, scaricando sulla punta viola la responsabilità di scelte esclusivamente sue, visto che ha preferito lasciare a casa Gilardino per portare in ritiro un calciatore su cui, per sua stessa ammissione, non ha mai creduto sin dal principio, con il quale era stato chiaro fin da subito sulla sua certa esclusione dai 23, e che avrebbe portato a sudare e faticare in ritiro soltanto perché' sarebbe potuta essere una bella storia da raccontare.'.
Incredibile, alla luce anche di queste dichiarazione, la gestione dell'amichevole contro l'Irlanda, dove l'ha schierato sapendo benissimo che, supportato dall'Italia B, avrebbe dovuto fargli vincere la partita da solo per superare la concorrenza d'Insigne o di Parolo; trovo da vigliacchi, inoltre, rimproverargli di non aver 'messo la gamba' in quella partita, dopo aver visto Montolivo uscire con la tibia in mano e Aquilani con un trauma cranico.
Cosa è diventato Prandelli? Un sadico?


Rossi ha fatto bene a rispondere, prima di tutto, agli articoli che stavano uscendo e che, incredibile ma vero, anticipavano per filo e per segno le parole del Ct, come se il commissario tecnico si fosse confidato con i giornalisti o questi fossero presenti ad allenamenti a porte chiuse; le parole di oggi ricalcano così fedelmente certi articoli scritti negli ultimi due giorni che vien quasi il dubbio che Prandelli si sia appiattito su una delle varie teorie che alcuni giornalisti si sono affrettati a fornirgli, scegliendo quella che meglio si confaceva alla particolarità del caso. Sappiamo che, certamente, non è andata così e che gli inviati, con ogni probabilità, hanno riportato ciò che qualche 'Gola Profonda' ha ritenuto fosse giusto spifferare attraverso le invalicabili siepi di Coverciano; tuttavia, tornando allo sfogo del calciatore, ritengo che Rossi abbia fatto benissimo a rispondere, non tanto e non solo a Prandelli, ma anche e soprattutto ai vari articoli che contenevano teorie e giudizi lesivi della sua professionalità, perché, se si può comprendere un'esclusione per motivi tattici, e financo una per motivi precauzionali, non è accettabile motivare un'esclusione dicendo che un attaccante non si è ripreso mentalmente, che ha paura di fare un uno-due al limite dell'area e a penetrarvi, poiché lo smentiscono i fatti, lo smentiscono le ultime tre partite disputate in maglia viola, tutte e tre decisive per le squadre avversarie, dove Rossi ha collezionato reti, assist e falli, giocando come punta centrale, centravanti di movimento e di manovra, arretrando e dirigendo la fase finale dell'azione viola, come piace a Montella e come richiede lo stile di gioco della Fiorentina.
Il goal contro il Sassuolo, un uno-due spalle alla porta con penetrazione in area, confuta le convinzioni di Prandelli sulla paura di Rossi ad entrare in area; il colpo di testa tra i difensori dello stesso Sassuolo, salvato da un miracolo di Pegolo, smentisce le accuse di restare lontano dagli scontri fisici; l'assist per Cuadrado in mezzo a 4 difensori Livornesi e quello contro il Torino polverizzano l'accusa di non giocare nel fulcro dell'azione e di restare defilato.
Ai tifosi della Fiorentina rimane la certezza di aver visto la squadra cambiare completamente una volta entrato Pepito in campo. Una sensazione magnifica, un sollievo, una carezza dopo tanto amaro.
La verità è che la nazionale di Prandelli non disputa una partita decente dalla semifinale degli Europei e l'unico lampo di bel calcio in attacco lo hanno fatto vedere Rossi e Balotelli, a Londra contro la Nigeria, con duetti che facevano sperare in tutt'altro epilogo e che toccherà a Cassano, un altro con cui Rossi si era inteso a meraviglia, provare a rievocare.
Quel che ha fatto uscire dalle righe, per la prima volta in 27 anni, Giuseppe Rossi, un ragazzo che ha ricevuto un grande dono ma anche tantissime amarezze dalla vita, è stato il mettere in dubbio la sua professionalità, il discutere il suo recupero mentale, il questionare la sua determinazione in campo, da parte di colui che affermava, pubblicamente, di vedergli fare 'cose meravigliose', di vederlo in forma, di essere ottimista, di non aver dubbi sulla sua tenuta fisica e annunciava di schierarlo contro l'Irlanda con la consapevolezza che sarebbe stata, per Pepito, 'la prima partita del mondiale'; lo stesso uomo che, a distanza di 4 giorni da quella conferenza stampa (http://www.repubblica.it/sport/calcio/n ... -87640582/" onclick="window.open(this.href);return false;), ammette di non aver mai avuto intenzione di convocarlo neppure tra i 30 del ritiro e di averlo portato unicamente per la sua insistenza e per l'intenzione di voler lanciare un messaggio ai ragazzi.
Nel frattempo, è iniziato il lancio del fango verso il numero 49 viola ed ex numero 22 azzurro, ritornato improvvisamente italo-americano, reo di aver discusso le ragioni di sua maestà imperiale Cesare Prandelli.
Mi raccomando, caro Giuseppe, non incazzarti e prenditi questo mese di tempo per vergognarti di esserti sfogato con tre, ben tre, cinguettii...
A settembre ti voglio bello carico, con una bella cresta da Mohicano, tre o quattro tatuaggi al collo, due o tre mignotte incinte, due belle corna all'arbitro che non ammonisce l'ennesimo assassino che cerca di farti saltare le caviglie e, magari, una gomitata ogni tanto, giusto per far la punta ai gomiti.
Vedrai che l'Europeo non te lo leverà nessuno
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Re: R: Ave Cesare, il topic della nazionale italiana

Messaggio da John Doe » 03/06/2014, 20:55

N3lLo ha scritto:Oltre all'ottimo Djerry faccio una domanda, diamo per assunto che Prandelli dice una bugia quando gli comunica che è fuori dai 30 e Rossi gli chiede una possibilità, perchè tutti i ragionamenti sono basati su questo.

Se poi invece venisse fuori che è vera sta cosa? Se fosse così Rossi aveva un 5% di possibilità di convocazione che l'amichevole con l'Irlanda, che tutti mi dicono che il ragazzo ha giocato male, ha azzerato.

Se guardi la partita con l'irlanda sono almeno in 7-8 a dover andare a casa però. E la gente non la chiami in nazionale per riconoscenza, perchè ti sta simpatica o perchè è un bravo ragazzo; e gerry, falcao ha rotto il crociato, lui lesionato il collaterale con un interessamento del crociato, anche nonostante i problemi precedenti non siamo nemmeno vicini come gravità della cosa, soprattutto in termini di riabilitazione

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Re: R: Ave Cesare, il topic della nazionale italiana

Messaggio da Gerry Donato » 03/06/2014, 21:12

John Doe ha scritto:
N3lLo ha scritto:Oltre all'ottimo Djerry faccio una domanda, diamo per assunto che Prandelli dice una bugia quando gli comunica che è fuori dai 30 e Rossi gli chiede una possibilità, perchè tutti i ragionamenti sono basati su questo.

Se poi invece venisse fuori che è vera sta cosa? Se fosse così Rossi aveva un 5% di possibilità di convocazione che l'amichevole con l'Irlanda, che tutti mi dicono che il ragazzo ha giocato male, ha azzerato.

Se guardi la partita con l'irlanda sono almeno in 7-8 a dover andare a casa però. E la gente non la chiami in nazionale per riconoscenza, perchè ti sta simpatica o perchè è un bravo ragazzo; e gerry, falcao ha rotto il crociato, lui lesionato il collaterale con un interessamento del crociato, anche nonostante i problemi precedenti non siamo nemmeno vicini come gravità della cosa, soprattutto in termini di riabilitazione

Ne avevamo già parlato: dal collaterale si guarisce prima, perché non serve l'intervento chirurgico, ma nella fase di recupero è paradossalmente più subdolo del crociato perché la cicatrizzazione è più delicata ed il recupero molto più aleatorio.

Se ti ricordi infatti all'epoca dell'infortunio il procuratore di Rossi si era sbilanciato in un eccesso di ottimismo parlando di 6-7 settimane per rivedere Pepito in campo, quindi addirittura Marzo. Ed invece ha messo insieme 150 minuti in tutto prima di Coverciano.

Quello che secondo me sfugge anche nel post riportato da JS è che il concetto di guarigione dalla rottura di un crociato (o collaterale) non può essere mai effettivamente quantificato.

Non c'è un giorno X in cui di colpo sei guarito dal crociato, ma una graduale e costante riabilitazione in cui il tuo nuovo corpo ti fornisce progressivamente le risposte che cerchi e che hai sempre avuto. Ed in cui devi continuamente gestire tutto quello che fai e lo sforzo a cui sottoponi la gamba, perché devi imparare di nuovo a muoverti nello spazio e nel tempo come prima (e molti non ci riescono più).

Se per "guarito" si intende poter tornare a giocare a calcio, allora Rossi è guarito. Ma se per "guarito" si intende essere pronto a giocare un Mondiale ed a sentirsi guarito ed a pieno regime in campo, allora Rossi non è guarito. Perché non è pronto.

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Re: Ave Cesare, il topic della nazionale italiana

Messaggio da vanecka » 03/06/2014, 21:15

Gerry Donato ha scritto:Io mi spingerei oltre su Rossi: Prandelli non ha scelto, ha preso atto.

Non è una decisione, è quasi un responso scientifico a cui ha dovuto sottostare. Non c'è una sola ragione tecnica o personale al mondo per cui Prandelli debba lasciare fuori Rossi con malafede o superficialità. Quello stesso Rossi che lui ha sempre visto come punto fermo nella sua nazionale per il Brasile.

Qualsiasi libro di medicina confermerebbe che il crociato è un altro pianeta rispetto ad altri problemi: Suarez ha "solo" un problema al menisco, Costa "solo" una lesione al bicipite, persino la frattura di Totti non era comunque paragonabile al grado di rischio e fragilità che si sarebbe portato dietro Pepito a questi livelli nel prossimo mese, specie per la sua storia clinica.
E questa è una cosa che Rossi in primis ha sempre sicuramente saputo, al netto della delusione attuale.

Non a caso chi è e che infortunio ha avuto l'altro grande infortunato escluso per questi Mondiali? Falcao, crociato.

Nelle infinite scelte per cui si può o si potrà criticare Prandelli, questa non riesco proprio a farcela rientrare.

Jerry, quando ti inventi la medicina di sana pianta sei encomiabile, posto che nell'ortopedia di Medicina con la M maiuscola non ve n'è neanche l'ombra :forza:

Falcao non ha avuto il percorso di recupero che ha avuto Rossi, che è abile e arruolabile da un punto di vista medico - altrimenti non avrebbe avuto la disponibilità a giocare neppure le partitelle di allenamento - il quale è però un ragazzo "pericoloso" che si è fatto i crociati tre volte e che un allenatore teme nello schierarlo; detto ciò, Rossi non è più a rischio adesso di quando lo ha comprato la Fiorentina, da un punto di vista medico, fisico (emblematico il tweet) e mentale (emblematico il tweet\2) il giocatore era disponibile, Prandelli ha deciso di non esserne il responsabile qualora si rompesse per la quarta volta i legamenti. Questo è quanto.

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Re: R: Ave Cesare, il topic della nazionale italiana

Messaggio da John Doe » 03/06/2014, 21:26

Quello che volevo dire l'ha espresso perfettamente vanecka; falcao ha buttato ora le stampelle, pepito è un mese che gioca, sono tutti incompetenti i dottori( suoi e della fiorentina) e i luminari azzurri hanno visto qualcosa che gli altri non sono stati in grado di vedere?

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Re: Ave Cesare, il topic della nazionale italiana

Messaggio da Gerry Donato » 03/06/2014, 21:27

vanecka ha scritto:
Gerry Donato ha scritto:Io mi spingerei oltre su Rossi: Prandelli non ha scelto, ha preso atto.

Non è una decisione, è quasi un responso scientifico a cui ha dovuto sottostare. Non c'è una sola ragione tecnica o personale al mondo per cui Prandelli debba lasciare fuori Rossi con malafede o superficialità. Quello stesso Rossi che lui ha sempre visto come punto fermo nella sua nazionale per il Brasile.

Qualsiasi libro di medicina confermerebbe che il crociato è un altro pianeta rispetto ad altri problemi: Suarez ha "solo" un problema al menisco, Costa "solo" una lesione al bicipite, persino la frattura di Totti non era comunque paragonabile al grado di rischio e fragilità che si sarebbe portato dietro Pepito a questi livelli nel prossimo mese, specie per la sua storia clinica.
E questa è una cosa che Rossi in primis ha sempre sicuramente saputo, al netto della delusione attuale.

Non a caso chi è e che infortunio ha avuto l'altro grande infortunato escluso per questi Mondiali? Falcao, crociato.

Nelle infinite scelte per cui si può o si potrà criticare Prandelli, questa non riesco proprio a farcela rientrare.

Jerry, quando ti inventi la medicina di sana pianta sei encomiabile, posto che nell'ortopedia di Medicina con la M maiuscola non ve n'è neanche l'ombra :forza:

Falcao non ha avuto il percorso di recupero che ha avuto Rossi, che è abile e arruolabile da un punto di vista medico - altrimenti non avrebbe avuto la disponibilità a giocare neppure le partitelle di allenamento - il quale è però un ragazzo "pericoloso" che si è fatto i crociati tre volte e che un allenatore teme nello schierarlo; detto ciò, Rossi non è più a rischio adesso di quando lo ha comprato la Fiorentina, da un punto di vista medico, fisico (emblematico il tweet) e mentale (emblematico il tweet\2) il giocatore era disponibile, Prandelli ha deciso di non esserne il responsabile qualora si rompesse per la quarta volta i legamenti. Questo è quanto.

Premesso che la medicina è la scienza che si occupa della salute ed ovviamente l'ortopedia è una disciplina medica (quindi non so se i farmacisti hanno qualche problema in merito, ma quello che dici è banalmente inesatto :laughing:), se rileggi il mio post successivo forse ti chiarisci qualche concetto. :ok:

Anche perché non diciamo cose molto diverse, si tratta di non confondere l'essere disponibile con l'essere pronto, che sono due concetti che nemmeno si sfiorano a questi livelli.

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Re: Ave Cesare, il topic della nazionale italiana

Messaggio da N3lLo » 03/06/2014, 21:28

Con il Lussemburgo.

Buffon, Abate, Chiellini, Barzagli, De Sciglio; De Rossi, Pirlo, Verratti; Marchisio, Candreva;Balotelli

Qualcuno qualche pagina fa l'ha presa in pieno! :shocking:

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Re: Ave Cesare, il topic della nazionale italiana

Messaggio da Gerry Donato » 03/06/2014, 21:41

N3lLo ha scritto:Con il Lussemburgo.

Buffon, Abate, Chiellini, Barzagli, De Sciglio; De Rossi, Pirlo, Verratti; Marchisio, Candreva;Balotelli

Qualcuno qualche pagina fa l'ha presa in pieno! :shocking:

Eccolo lì il doppio incursore dietro alla punta.

C'è da vedere se in fase di non possesso Marchisio parte a sinistra e Candreva a destra, ma comunque così viene ufficialmente meno l'idea di 433 anche nominalmente.

Siamo al 451 puro. Palleggio in mezzo con Pirlo e Verratti, corse, inserimenti e tagli degli esterni alti, sovrapposizioni da dietro degli esterni bassi.

P.S.: volendo essere perversi sembra quasi una formazione in risposta o in sfida alla sollevazione popolare pro Pepito, tipo "ho portato Cassano, Cerci, Insigne ed Immobile e non ho bisogno di nessuno di loro, figuriamoci Rossi". :tze:

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Re: Ave Cesare, il topic della nazionale italiana

Messaggio da A.F.D.U.I. President » 03/06/2014, 21:53

Occhio a farsi ste pippozze sulla formazione, parliamo di un match con il Lussenburgo. L'amichevole con la nazionale U20 e' più probante.
Di sicuro e' una formazione a cui Prandelli pensa, ma non la darei per certa all'esordio.

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Re: Ave Cesare, il topic della nazionale italiana

Messaggio da tzara » 03/06/2014, 21:54

A.F.D.U.I. President ha scritto:Occhio a farsi ste pippozze sulla formazione, parliamo di un match con il Lussenburgo. L'amichevole con la nazionale U20 e' più probante.
Di sicuro e' una formazione a cui Prandelli pensa, ma non la darei per certa all'esordio.


Giustissimo. Sta provando, come è giusto che sia.

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Re: Ave Cesare, il topic della nazionale italiana

Messaggio da vanecka » 03/06/2014, 22:08

Gerry Donato ha scritto:[quote="vanecka]

Jerry, quando ti inventi la medicina di sana pianta sei encomiabile, posto che nell'ortopedia di Medicina con la M maiuscola non ve n'è neanche l'ombra :forza:

Falcao non ha avuto il percorso di recupero che ha avuto Rossi, che è abile e arruolabile da un punto di vista medico - altrimenti non avrebbe avuto la disponibilità a giocare neppure le partitelle di allenamento - il quale è però un ragazzo "pericoloso" che si è fatto i crociati tre volte e che un allenatore teme nello schierarlo; detto ciò, Rossi non è più a rischio adesso di quando lo ha comprato la Fiorentina, da un punto di vista medico, fisico (emblematico il tweet) e mentale (emblematico il tweet\2) il giocatore era disponibile, Prandelli ha deciso di non esserne il responsabile qualora si rompesse per la quarta volta i legamenti. Questo è quanto.

Premesso che la medicina è la scienza che si occupa della salute ed ovviamente l'ortopedia è una disciplina medica (quindi non so se i farmacisti hanno qualche problema in merito, ma quello che dici è banalmente inesatto :laughing:), se rileggi il mio post successivo forse ti chiarisci qualche concetto. :ok:

Anche perché non diciamo cose molto diverse, si tratta di non confondere l'essere disponibile con l'essere pronto, che sono due concetti che nemmeno si sfiorano a questi livelli.[/quote][/quote]

Posto che io mi occupo come medico di cervello e quindi non sono un ortopedico, premesso ciò, la tua postilla in medicina non esiste; una condizione patologica può esservi o non esservi, se rossi ha un certificato d'identità vuol dire che clinicamente è a posto. Gli ortopedici beb pagati dalla fiorentina non lo hanno dichiarato disponibile in base ai segni degli auruspici ma in base alla sua clinica. Rossi è, dal punto di vista medico, sano.

Tutto ciò che concerne il recupero è un ambito di riabilitazione che include la fisioterapia e la chinesiologia, non esistono indici in medicina che dicano quando uno ha recuperato il pieno della forma... ora i riabilitatori per quanto ne sappiamo hanno fatto un lavoro che lo ha riportato a livelli agonistici ed anche per loro il paziente non è più tale.

Ora rossi è sano come un pesce e non avrà altri problemi? No, ma non è presente nulla in medicina che prevenga tutto il corredo di malattie a cui si è esposti. Rossi rimane un atleta a rischio ricaduta ed è questo che ha pesato in prandelli oltre al fatto che forse non era al 100%...nulla di ciò è "medico".

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