Joe Walsh, oltre ad essere un Dio della chitarra (prima con i James Gang, poi da solista e con gli Eagles), è stato anche un grandissimo casinista.
"Una sera, mentre alloggiavamo all'Aston Tower di Chicago, sentii bussare alla porta. Era John Belushi. Mi portò in uno dei migliori ristoranti della città, ma non ci volevano fare entrare perchè indossavamo dei jeans. John provò a corrompere il maitre con 300 dolari, ma non funzionò. Un attimo dopo mi ritrovai in un vicolo e lui mi stava verniciando i jeans di nero con una bomboletta spray. Poi mi fece colorare i suoi. Tornammo al ristorante e questa volta, non so come, ci lasciarono entrare. Ci fecero accomodare ad un tavolo con delle sedie antiche... quando ci alzammo erano ricoperte di vernice nera. Dovemmo svignarcela alla svelta. E questo fu solo l'inizio..."
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Re: Music History, Quotes & Anecdotes:
la triste storia delle carpe di Freddie.
Mercury era un appassionato di carpe in particolare le carpe Koi (ne possedeva ben 84!) alla sua morte esse furono donate in eredità alla sua storica fidanzata e migliore amica Mary Austin.
Il destino però vuole che queste fantastiche carpe siano state affidate alla “miglior” garden house di Londra, la Clifton Nursery per la cura delle costosissime koi (si stimava che il valore monetario ammontasse a 500000 dollari del 1990!!! Figuriamoci il valore affettivo per spendere anche la metà dei soldi?) e che un dipendente del suddetto vivaio si sia scordato di attaccare le pompe di alimentazione ai serbatoi in cui erano state temporaneamente spostate le carpe.
Destino vuole che i pesci siano morti senza ritornare mai più nel laghetto di casa Mercury a Kensington.
Per mani dell’avvocato Conway, Mary Austin fa causa alla Clifton Nursery anche se nulla potrà ricompensare il suo senso di colpa nei confronti di Freddy Mercury e della promessa che gli aveva fatto
Mercury era un appassionato di carpe in particolare le carpe Koi (ne possedeva ben 84!) alla sua morte esse furono donate in eredità alla sua storica fidanzata e migliore amica Mary Austin.
Il destino però vuole che queste fantastiche carpe siano state affidate alla “miglior” garden house di Londra, la Clifton Nursery per la cura delle costosissime koi (si stimava che il valore monetario ammontasse a 500000 dollari del 1990!!! Figuriamoci il valore affettivo per spendere anche la metà dei soldi?) e che un dipendente del suddetto vivaio si sia scordato di attaccare le pompe di alimentazione ai serbatoi in cui erano state temporaneamente spostate le carpe.
Destino vuole che i pesci siano morti senza ritornare mai più nel laghetto di casa Mercury a Kensington.
Per mani dell’avvocato Conway, Mary Austin fa causa alla Clifton Nursery anche se nulla potrà ricompensare il suo senso di colpa nei confronti di Freddy Mercury e della promessa che gli aveva fatto
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Re: Music History, Quotes & Anecdotes:
Music Anecdotes
NEIL YOUNG & CRAZY HORSE:
- In studio, registrando un brano, Billy Talbot continua a sbagliare la sua linea di basso. Briggs dalla console glielo fa notare, e l’altro si spazientisce: «Ah sì? Visto che ne sai così tanto, perchè non vieni tu a suonarla?» Briggs, che è mancino, entra nello studio, sfila il basso di dosso a Billy, lo impugna sottosopra, e gli suona la sua parte sotto il naso, senza una sbavatura. «Ok, MOTHERFUCKER?».
- «Su Lotta Love, Billy Talbot ha suonato due note che non sono nemmeno negli accordi del pezzo. Due note, tipo una qui e una lì. Terribili, ma le ho lasciate» racconta Briggs. «Quando si arriva a quella parte del brano, le ho solo abbassate un po’. Bene, quando Nicolette Larson ha fatto una cover di quel fottuto disco, ragazzo mio, hanno trascritto gli spartiti, e indovina un po’? I due errori di basso di Billy sono stati trascritti».
Insomma, Talbot, Molina e Sampedro non sono esattamente dei virtuosi dei loro strumenti. In un memorabile siparietto d’archivio del documentario Year of the Horse, uno Young tra il furibondo e il rassegnato se la prende nel backstage con il bassista che ha sbagliato completamente l’arrangiamento vocale di un pezzo.
«Ecco perchè lo proviamo tutto il fottuto giorno! Non mi dire che nessuno lo conosceva, ho anche registrato un nastro, mi stavo forse facendo una sega?»
L’altro fa orecchie da mercante e tenta lo scaricabarile; lì accanto, Sampedro assiste al battibecco con la faccia di uno che di simili cazziatoni ne ha visti a centinaia.
NEIL YOUNG & CRAZY HORSE:
- In studio, registrando un brano, Billy Talbot continua a sbagliare la sua linea di basso. Briggs dalla console glielo fa notare, e l’altro si spazientisce: «Ah sì? Visto che ne sai così tanto, perchè non vieni tu a suonarla?» Briggs, che è mancino, entra nello studio, sfila il basso di dosso a Billy, lo impugna sottosopra, e gli suona la sua parte sotto il naso, senza una sbavatura. «Ok, MOTHERFUCKER?».
- «Su Lotta Love, Billy Talbot ha suonato due note che non sono nemmeno negli accordi del pezzo. Due note, tipo una qui e una lì. Terribili, ma le ho lasciate» racconta Briggs. «Quando si arriva a quella parte del brano, le ho solo abbassate un po’. Bene, quando Nicolette Larson ha fatto una cover di quel fottuto disco, ragazzo mio, hanno trascritto gli spartiti, e indovina un po’? I due errori di basso di Billy sono stati trascritti».
Insomma, Talbot, Molina e Sampedro non sono esattamente dei virtuosi dei loro strumenti. In un memorabile siparietto d’archivio del documentario Year of the Horse, uno Young tra il furibondo e il rassegnato se la prende nel backstage con il bassista che ha sbagliato completamente l’arrangiamento vocale di un pezzo.
«Ecco perchè lo proviamo tutto il fottuto giorno! Non mi dire che nessuno lo conosceva, ho anche registrato un nastro, mi stavo forse facendo una sega?»
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Re: Music History, Quotes & Anecdotes:
Hank Luisetti ha scritto:Music Anecdotes
NEIL YOUNG & CRAZY HORSE:
- In studio, registrando un brano, Billy Talbot continua a sbagliare la sua linea di basso. Briggs dalla console glielo fa notare, e l’altro si spazientisce: «Ah sì? Visto che ne sai così tanto, perchè non vieni tu a suonarla?» Briggs, che è mancino, entra nello studio, sfila il basso di dosso a Billy, lo impugna sottosopra, e gli suona la sua parte sotto il naso, senza una sbavatura. «Ok, MOTHERFUCKER?».
- «Su Lotta Love, Billy Talbot ha suonato due note che non sono nemmeno negli accordi del pezzo. Due note, tipo una qui e una lì. Terribili, ma le ho lasciate» racconta Briggs. «Quando si arriva a quella parte del brano, le ho solo abbassate un po’. Bene, quando Nicolette Larson ha fatto una cover di quel fottuto disco, ragazzo mio, hanno trascritto gli spartiti, e indovina un po’? I due errori di basso di Billy sono stati trascritti».
Insomma, Talbot, Molina e Sampedro non sono esattamente dei virtuosi dei loro strumenti. In un memorabile siparietto d’archivio del documentario Year of the Horse, uno Young tra il furibondo e il rassegnato se la prende nel backstage con il bassista che ha sbagliato completamente l’arrangiamento vocale di un pezzo.
«Ecco perchè lo proviamo tutto il fottuto giorno! Non mi dire che nessuno lo conosceva, ho anche registrato un nastro, mi stavo forse facendo una sega?»
L’altro fa orecchie da mercante e tenta lo scaricabarile; lì accanto, Sampedro assiste al battibecco con la faccia di uno che di simili cazziatoni ne ha visti a centinaia.
David Briggs è stato anche una fonte inesauribile di massime e modi di dire. Uno dei più belli:
"La vita è un sandwich alla merda. Mangiala o muori di fame"