Ciombe ha scritto:non occorre un santone per questi qui... se siamo a questi livelli, vuol dire che loro non capiscono solo una sega e sono dei bimbi straviziati che hanno bisogno della punizione...
Io trovo che Spo sia il giusto compromesso tra un coach ossessivo del controllo ma anche disposto a lasciare carta bianca ai proprio giocatori nel momento della verità.
Esattamente come faceva Pat Riley. Vi ricordate che è proprio Pat Riley a mettersi fermamente nelle mani della stella negli ultimi possessi?
mmmm non saprei, con un sistema di gioco ben definito probabilmente un roster come quello di Miami nemmeno arriverebbe a giocarseli i finali punto a punto, ma non è questo il succo del discorso. Un conto è lasciare nell'ultimo possesso carta bianca alla tua superstar, un conto è doverne gestire due come i vostri facendoli giocare come giocano da un anno e mezzo, ossia con un regime di anarchia moderata che difatto va anche a limitare l'efficacia e lo sfruttamento di un arma offensiva potenzialmente letale in quel (non) sistema, come Chris Bosh.
nella fattispecie Riley non rappresenterebbe un esempio calzante, perchè le sue superstar di riferimento sono state Magic Johnson, l'unico giocatore della storia forse a essere lui stesso un sistema vincente, avvalendosi di un superveterano come Kareem che veniva da anni di dominio al college ed un titolo già vinto a Milwaukee, quindi intelligenze cestistiche alle quali i Bad Boys Miamini non arriveranno mai; a New York per quanto quella squadra fosse straordinaria ed intensa non c'era nessun giocatore neanche lontanamente paragonabile in valore assoluto a DW e LBJ, mentre a Miami nel 2006 non aveva altra scelta che chiedere a Wade gli extra offensivi, dato che tolto Shaq (comunque già in declino e lontanissimo dall'essere un clutch player) e diversi role player veterani e non, non poteva permettersi altrimenti.
qui stiamo giocando con due superstelle, delle quali una superviziatissima, priva di esperienza al college, in totale balia del proprio ammorbante talento.. un sistema di gioco costante è l'unica possibilità per aspirare ai 7 titoli auspicati (

), perchè andando avanti cosi ti va bene una volta forse due, ma prima o poi trovi la squadra con la S maiuscola e li si fanno le figuracce.
LeBron in questo senso è difficile da gestire in quanto, al pari di Kobe Bryant, non ha esperienza di college, quindi pur essendo un passatore SUBLIME, e un ottimo attaccante, pecca di fondamentali di squadra. Se il 24 ha avuto la fortuna di imparare dal Maestro come far girare una squadra, perlomeno nei momenti che contano, LeBron no, e per quanto possano essere bravi Brown e Spoelstra, sono comunque allenatori che a livello carismatico non possono permettersi di rimproverarti, insegnarti qualcosa che vada al di là dello sfruttamento delle proprie caratteristiche e che sposino la filosofia del giocare sempre di squadra in maniera convincente, e risultare al contempo garanti della verità, e meritevoli di rispetto e "timore". Tutto ciò a prescindere da come si disegna l'ultimo schema, che a mio modo di vedere rappresenta l'ultimo dei problemi (come giustamente scrivi te anche se hai Jordan, potresti non avere alcuna garanzia di successo assicurato a tavolino)..
La prova di quanto il peso di un coach "santone" sia non indifferente, la sto avendo con l'avvento di Mike Brown (che secondo me come stile ricorda molto Spoelstra) a Hollywood, con Kobe che sembra abbia già dimenticato quanto il coinvolgimento delle altre bocche di fuoco offensive e di un sistema equilibrato sia importante.. notare bene che Brown non è e non era un allocco, visto che con materia umana illimitatamente inferiore a quella di Spo, è riuscito ad ottenere lo stesso risultato, anche se con più stagioni disponibili per provarci a controbilanciare il paragone.. ma big Potato non ha la forza caratteriale di entrare sottopelle a Kobe come faceva quello che lo ha preceduto, e basta andare nel topic LA per vedere quanto il malcontento popolare prolifera di partita in partita per la mancanza di un sistema d'attacco continuo, nonostante stiano anche arrivando serie importanti di vittorie
ai miei occhi è chiaro che ci deve essere qualcuno a cui poterti affidare anche a livello psicologico quando la storia è "on the making" e che al contempo sappia insegnarti a giocare assieme agi altri, e a non fare in modo che i compagni di squadra brillino solo del riflesso della tua luce.. l'ottimo Spo, al momento, non solo ancora non gode di questa credibilità, e ci sta tutto vista l'età e il pedigree ancora scarno, ma in più non è nemmeno un predicatore di sistemi offensivi, triangoli, princeton e via dicendo: chiudere quei due in un sistema è un conto, ma insegnargliene uno al fine di utilizzarlo quando i tiri non entrano, per rifugiarsi nei compagni di squadra è tutto un altro paio di maniche.
Dargli fiducia per ora è giusto, ma se nemmeno quest anno arriva l'argenteria, scommetto che non passano nemmeno dieci secondi dalla sirena che già lo "firano" senza pietà e tatto mediatico: il poveraccio ne uscirebbe secondo me anche ingiustamente con le ossa rotte e con una reputazione di difensivista perdente senza idee alla "Brown", tanto per intenderci: il che sarebbe a dir poco "unfair", perchè credo che l'errore sia stato fatto a monte lo scorso anno con la scelta di un emergente in un contesto dove al primo passo falso, mezza America allestisce croce e chiodi per condannarti alla crocefissione..ma in questo sport funziona cosi,o vinci e tutti contenti, oppure ti becchi critiche che non ti spettano e finisci col diventare capro espiatorio.
le mie sono comunque personalissime opinioni, pronte ad essere smentite dai fatti
