Message in a bottle..

[shilton]

ma sei solo tu che posti qui?
Comunque complimenti per i post!

Lui posta ma io leggo.

[vervotte]

Lui posta ma io leggo.

allora siamo in due

[Toni Monroe]

   

[Dazed and Confused]

Via di rotella, toni come Doc G!  :lol2:

[Toni Monroe]

Via di rotella, toni come Doc G!  :lol2:

Doc G     

Dazed     

Rotella     

[Toni Monroe]

Un cielo grigio si specchia nelle pozzanghere che disegnano complessi mosaici su strade e marciapiedi, verrebbe da rimpianger la nebbia se non ci si ricordasse che è primavera. L'erba che cresce sulle montagne di terra ammassate nei cantieri ci ricorda che la vita -in assoluto- sa prendersi spazi ovunque, anche dove non si sospetta, anche dove non è previsto che questo spazio sia destinato ad essa. Un mistero che andrebbe studiato a livello intimo e filosofico, non a livello scientifico. La matematica sa darti solo risposte, non ti insegna a porti delle domande. C'è uno spot su sky in cui si semplifica la vita di una famiglia.. in pratica prendi un decoder in più, una smart card in più, paghi qualcosa in più.. e ciascuno vede quello che vuole, senza che ci sia più da discutere. Per carità, è una bella cosa. Solo che a un certo momento m'è venuto da pensare che il messaggio è pericoloso: per stare "bene" ci dobbiamo dividere. Assecondare solo il proprio desiderio, invece di trovarne uno in comune. Non è così, via, si tratta di un eccesso da parte mia nell'interpretare. Come quando trovai discutibile veder pubblicizzata una marca di super alcolici sull'alettone di una formula1. A me parve -almeno- di cattivo gusto, però le cose vanno un po' come vogliono e dev'esser anche giusto che sia così.

[Cobain88]

Leggo anch'io,cercando di assorbire il piu' possibile dal meraviglioso modo di scrivere di Toni...ed ogni tanto,scrivo pure...

[Toni Monroe]

Grassie. :D

[Cobain88]

Avete mai pensato che c'e' una profonda differenza tra "vivere" e "sopravivere"?
E'strano,perche' molti in effetti tendono a confondere le due cose,probabilmente senza sapere quanto sono in errore...

Fermatevi un attimo,qualsiasi cosa stiate facendo,e rifletteteci:quand'e' stata l'ultima volta che vi siete sentiti vivi?
Meglio,quand'e' stata l'ultima occasione,evento,manifestazione che vi ha suscitato un'emozione,un sentimento,una scarica di adrenalina?

Vi renderete presto conto che,se non siete di quelli che vivono la vita sul celeberrimo filo del rasoio(e suppongo che il 90 per cento dell'umanita' non lo faccia),quell'ultima volta non e' cosi' vicina come credete...e si,lasciatevelo dire,da quel momento in poi voi non avete vissuto,ma siete sopravvisuti...

Vivere e' un attimo.Sopravvivere e' un intervallo tra due attimi.Sta a voi ridurre quegli intervalli.

Ed ora,ti senti vivo o sopra-vivo?

[Toni Monroe]

A livello puramente estetico io non avrei rifiutato di utilizzare il termine "sopravvissuto", oppure cambiavi in parte la domanda con -ti sembra di esser vivo o di sopravvivere?- ma son dettagli. :D c'è molta verità in questo pezzo. Bravo. :D

[Toni Monroe]

Tutti quanti, di continuo e anche senza rendercene conto, associamo delle canzoni ad eventi, periodi, situazioni vissute; quando passa del tempo dall'ultima volta che si è ascoltata una certa canzone il trovarsi a sentirla di nuovo è come salire su una macchina del tempo.. in un attimo tutto torna alla mente. Quando io ascolto For no one dei Beatles ritorno adolescente, sono sdraiato sul letto, in camera dei miei e sto leggendo un libro di Maurice Le Blanc, che -per chi non lo sapesse- è il creatore di Arséne Lupin. Io da sempre son riuscito a leggere con la musica in sottofondo. C'è stato un momento in cui ho pensato che fosse perché la musica mi faceva da cuscinetto acustico, cose che riesce a comprendere bene solo chi ha vissuto in case piccole, sebbene non affollate. Io son passato dal monolocale dell'infanzia al bilocale dell'adolescenza, sempre coi miei, sempre case un po' strettine in termini di privacy. Leggere nel silenzio assoluto sarebbe comunque stato impossibile. A meno che non andassi in camera dei miei. E da ragazzo facevo così. Ma siccome volevo anche ascoltare la musica che mi piaceva, univo le due cose: ascoltavo le canzoni dei Fab Four mentre leggevo. Così quelle canzoni son diventate la colonna sonora delle avventure prima di S. Holmes e poi di Arséne Lupin. Ascolto For no one e vedo il ladro gentiluomo che corre in macchina nelle strade sterrate di una Francia che in seguito avrei amato anche grazie al ciclismo e al Tour de France. Col tempo mi son anche soffermato sulla bellezza della canzone e basta, sul fatto che forse stata concepita proprio bene, col corno che sembra raccontarci una sua storia senza tanto curarsi di quel che cantava Paul.. tutto meraviglioso, la musica, che gran bella cosa! Poi nella playlist arriva un insieme di suoni scasciati, che a tutto potrebbe somigliare ma non al modo corretto di suonare il pianoforte.. e capisco che è arrivato Tom Waits. In una sua biografia si sostiene che le canzoni le scrivesse da ubriaco; Tango 'till they sore deve senz'altro essere una di queste. Eppure.. quei suoni -apparentemente- disarmonici, quella voce graffiante, sono qualcosa di struggente. A voler usare un'immagine diversa, potremmo dire che certe canzoni di Waits sono come un quadro con delle parti in rilievo, se lo guardi da lontano puoi vedere soltanto le forme, quello che è il soggetto del quadro in lontananza, nell'insieme, ma poi ti avvicini e scopri che delle parti di quell'insieme emergono sopra a tutto il resto, non c'è una sola dimensione. Tuttavia anche se le dimensioni sono multiple le sensazioni sono piacevoli ed è bello far scorrere le dita su quei  rilievi. O -se preferite- farsi carezzare l'udito e i sentimenti da quell'insieme disarmonico e vagamente cacofonico che sono certe canzoni di Waits.

[Cobain88]

A livello puramente estetico io non avrei rifiutato di utilizzare il termine "sopravvissuto", oppure cambiavi in parte la domanda con -ti sembra di esser vivo o di sopravvivere?- ma son dettagli. :D c'è molta verità in questo pezzo. Bravo. :D

Il pezzo e' molto grezzo,l'ho scritto cosi' di getto e non ho fatto caso all'estetica(cosa che in realta' non e' proprio da me,in genere rileggo piu' di una volta qualsiasi cosa scrivo per essere sicuro di non postare cazzate  :lol2:)

E' chiaro,la domanda finale e' la chiave di volta di tutta la dissertazione,e non so se sia riuscito a porla nel modo giusto,pero' in quel momento mi e' sembrato il piu' corretto,e tanto mi e' bastato...

I complimenti cmq fanno sempre piacere,mi sa che hai trovato un compagno di naufragio(anzi,mi sa che ho trovato io una guida,almeno ci spero)

[Toni Monroe]

Uh.. mi metti in imbarazzo. :D Le cose da dire e la voglia di dirle mi pare non ti manchino, continua a scrivere e se ti posso dare un consiglio che io ho smesso di seguire da tempo (ma che ritengo un mio limite e spero di poter correggere per tornare a crescere) è quello di leggere. Ricavati del tempo, ma leggi. Anche senza rendertene conto assorbirai qualcosa e non sai mai quando potrai riutilizzare quello che avrai appreso ma l'occasione verrà. Occhio a non leggere troppo me o disimpari l'uso corretto della punteggiatura e questo -proprio- un bene non sarebbe.. 

[L-Magic]

Ora mi sento un coglione uscito da uno stupido romanzo per adolescentelli idioti.
E ora mi sento un figo che può giostrarsi il mondo a piacimento.

In un infinito susseguirsi di inutili emozioni.

[Toni Monroe]

Capelli da buttare indietro con le mani.. una gestualità rituale o figlia di tic che piace assecondare. Quel modo di guardare, quelle piccole smorfie che disegnano un certo tipo di rughe agli angoli della bocca o nei pressi di occhi che vengono socchiusi come quando si vuol mettere bene a fuoco qualcosa, anche quando -in realtà- non si sta guardando nulla con particolare attenzione. L'espressione intensa che si regalerebbe alla camera nascosta. Governare o farsi governare, dalle passioni? Alberi piantati da poco in uno spazio verde a ridosso d'un ingresso della tangenziale, terra ancora fresca, zolle rivoltate. La rivolta delle zolle, una ribellione rurale mai andata a buon fine. L'iPod mi mischia le canzoni. Ogni tanto lo fa, decide -per conto suo- che l'ordine stabilito da me in precedenza non va più bene e sistema i brani in ordine alfabetico. Io a quel punto posso intervenire solo per dargli un altro criterio, ordinandole per artista o per genere ma non posso più spostare una singola canzone in una posizione diversa. Oppure cancello la playlist e la rifaccio. Ma talvolta diventa una cosa troppo lunga per aver voglia di mettermici. Ma sì, fai quel cazzo che vuoi. Pietre e muschio e rami -secchi- pendenti, sulle sponde del naviglio che se ne sbatte un po' di tutto. Grandi parcheggi vuoti, puliti, con un asfalto che avrebbe bisogno di manutenzione e Joss Stone che irrompe con una voce carica d'energia e -in alcuni momenti- quasi con punte di risentimento, come se volesse dare una sveglia ignorata troppo a lungo. Gocce d'acqua che scivolano su lunghi fili d'erba, sembrano giocare a rincorrersi lentamente.. Temperatura gradevole e luce discreta un altro giorno va a cominciare su sedie sparse nel cortile di una ditta. Ok, della mia ditta. C'è anche la voce frammentata dello zio Tom. Sarà una buona giornata.