
finalmente visto. che dire... la critica a mio parere è stata troppo dura nel fossilizzarsi sulla non veridicità dell'episodio. il film è altro e soprattutto si propone di essere altro. a contorno di una perfezione formale oramai raggiunta da un regista maturo, si notano tutti i temi cari alla poetica di lee: fratellanza, razzismo, sicurezza. il tutto rigorosamente dipinto in diverse tonalità di grigio, perchè il piccoletto è il primo a sapere che non esistono il bene e il male assoluti. pensandoci è forse questo a urtare la sensibilità in una nazione in cui non è stata ancora compiuta a dovere una revisione storica, e dove un evento epocale viene ancora visto spaccato tra bianco e nero. spike lee invece non piglia prigionieri, ne ha per tutti: americani, tedeschi e partigiani... si, perchè chiunque conosca qualcuno che ha vissuto quel periodo, può dire benissimo quanto meschini potessero essere talvolta le bande partigiane armate, e quanto dolore abbiano provocato loro stesse. è dura da buttar giù, ma è doveroso non farsi accecare dal mito.