Sul forum iniziò tutto così.
Righe a prima vista dal sapore ambiguo, eppure pregne di un significato intrinseco, autentico e sconosciuto ai più.
Ma non era importante capire. Era importante sapere che da qualche parte nel mondo qualcuno che condivideva i tuoi interessi, qualcuno con cui poter parlare, confrontarsi, discutere, finanche litigare, esisteva.
Magari in Polonia, fermo col portatile ai semafori a lavare i vetri delle skoda. Magari in Cile ad osservare Andreikerenko scalare le Ande e prenderne i tempi. Per poi comunicarli in Italia. Per le scommesse.
Ma allora la Snai era un'azienducola da nulla. Era tutto Nike. O almeno così credevamo.
Eh sì, perchè eravamo ingenui. Non io solo, si badi bene. Eravamo in tre:
Uno grande, grosso e spaventevole. L'altro misogeno (ciao evarock! un saluto, ricordando cmq che la tua è stata "una delle pagine più tristi della storia del forum di playit" (cit.)

Era il tempo in cui ti ritrovavi ad aspettare un incontro di plyoffs (ad andar bene) di tre o quattro anni fa o forse due e mezzo. Ed era notte fonda. I discorsi erano genuini, non ancora corrotti dall'età che avanza. A questo punto, a parte loro, nessuno saprà che fu un trionfo del sangue e della passione, del dirsi tutto con dolcezza.
E noi ce lo dicevamo. Anche se sembravamo scemi agli occhi degli altri. Di quei pochi che tiravano tardi. C'era ad esempio sempre quello che tifava per il veronantibus. Quello trisessuale. Quello che comandava tutto ed era leggermente juventino. Quello con una montagna di capelli. E poi c'era quello che gli dissero: "stiamo trasferendo il forum, puoi postare quello che vuoi sul vecchio" e lui postò 10mila faccine in un post e lo bloccò per un giorno e si prese cazziatoni da tutti. Ah, tra parentesi il primo topic in assoluto del nuovo forum l'ho aperto io. Era Lakersville. Il secondo Nood. Era New York Knicks. Quindi siete tutti figi miei e di Noodles. La donna la faceva lui.
Gli altri poi andavano e venivano. Una volta capitò uno che voleva andare a letto, ma fu legato ad una sedia e costretto a rimanere a guardare il cielo cinese sopra di noi.
Eravamo cattivi.
Parlavamo. Esprimevamo le nostre impessioni sulle cose della vita.
Pensavamo che fosse la Nike a controllare ogni cosa, salvo poi risvegliarci e scoprire che la Nike non c'entrava nulla. Era Moggi.
Ed il mondo ci crollò addosso.
Ed era inutile chiedersi dov'era Moggi la sera del 23 giugno del 1982 quando italia e camerun concordavano un pareggio. Dov'era Moggi quando Sercu si dopava e i soldi delle scomemsse venivano restituiti. E chi li aveva già spesi ci rimetteva la casa. Come i polacchi. E da allora hanno preso a venire in Italia. Tranne uno che rimase lì a chattare.
Non ci siamo più ripresi da quel giorno.
Uno è volato in Spagna a studiare. Un altro è andato a Roma ma voleva andare in Spagna per vedere Cassano. L'ultimo si è messo a fare il soldato, ma poi ha cambiato idea ed è diventato obiettore. E Berlusconi era presidente del consiglio. E Alvise forumista dell'anno. E Mike era più pisano di tutti noi messi assieme. E franci era moderatore, amministatore, dottore, vicepresidente ad interim della BNL e candidato principale alla successione di Giovanni Paolo II, salvo poi iniziare a dare vistosi segni di squlibrio. Adesso girovaga disperato per il forum dando la colpa di tutte le sue sventure a tale guido rossi. E giova predicava la pace eterna. E dazed aveva mille post. E il forum era dei nostri padri. E la Juve aveva 27 scudetti, proprio come ora. Proprio come se ogni poliziotto fosse un criminale e tutti i peccatori fossero santi proprio come se ogni testa fosse anche croce (cit.)!
Ma la mia canzone preferita degli Stones al momento è You Can't Always Get What You Want. Cambio idea ogni cinque minuti. Come sul discorso delle medaglie. Perché chiedersi quante medaglie d'oro agli europei d'atletica rimarrebbero d'oro ad un mondiale o ad un'olimpiade non ha senso. Perchè lo stesso discorso varrebbe ad esempio per il ping-pong.
E comunque, mentre questa patetica commedia dell'assurdo andava in scena, mentre ognuno si calava un maschera sul viso per sembrare quello che non era, per parare gli urti della vita, c'era chi ci credeva sul serio. E invece della maschera si calava il passamontagna.
Tre persone tifavano per tre uomini e una donna. Ai quattro angoli del mondo. Sparsi per i cinque continenti. Divisi dai sette mari di Rhye.
E loro si allenavano per trionfare l'uno sull'altro in una corrispondenza di amorosi sensi.
- Chris Evert ed i suoi completini gialli. Era in Svizzera e allenava il suo dritto contro Federer. E lo massacrava.
- Michael Jordan in completo Armani provava il suo terzo tempo in quel di Chicago.
- Andreikerenko in Cile, sulle Ande. Sudava, pedalava. Ma era sempre il migliore in sella ad una bici. E aveva stile.
- E poi Sercu in Belgio a scrivere lettere d'amore ad agricola. Ma quella tappa no. Non gliel'avrebbero più ridata.
Non sappiamo ancora quando avverrà il grande confronto. Noi possiamo solo aspettare. Sperare. E nel frattempo farci mille seghe mentali su chi sia più forte. Tanto ancora una volta tutto è già deciso prima. Ma è bello fare finta di nulla e continuare a crederci e litigare.
Ah, se non ci fosse stato Moggi..........