a volte la sanità ti chiede di fare gli straordinari fino a morire, e a volte invece muori di tempi morti, in cui sei incastrato aspettando le sale che si liberano...
Ebbene mi trovo in questo secondo caso.
Ho pensato quindi, molto a dire la verità, se fosse il caso di approfondire una questione interessante: l'ultimo recente (e brutto a vedersi) infortunio di Trevor Lawrence.
Lo so l'argomento è delicato, e non parliamo di tibie, crociati, cuffia dei rotatori, hamstring e roba del genere, ma qualcosa che può essere molto più serio: ovvero i traumi cranici.
L'NFL è uno sport molto fisico, con contatti molto duri, e per quanto le regole siano state modificate, e per alcuni versi decisamente ingentilite, ancora capitano situazioni pesanti. Per fortuna il grosso sta sotto l'etichetta "eventi fortuiti".
A volte decisamente no. Ma poi alla fine per il giocatore, che si trasforma in paziente, questo fa una differenza molto relativa. Ma per l'opinione pubblica decisamente meno.
Lo scopo di questo mio, non richiesto, intervento, è volto a far notare alcuni dettagli, che da un punto di vista medico sono decisamente evidenti, ma possono essere molto fumosi per un non addetto ai lavori.
Lo so non sono un neurologo, ma sono un anatomo-patologo, e di autopsie ne ho fatte molte, e di encefali ne ho sezionati parecchi in vita mia.
Se vi accontentate, proverò a fare un intervento che raccolga il massimo delle informazioni con la massima semplicità ed immediatezza possibile.
TREVOR LAWRENCE
Il povero ragazzone dei Jags ha subito un brutto, bruttissimo colpo, sporco e inutile (che si commenta a mio avviso da solo).
ecco il video
A partire dal minuto 2:00 si cominciano a vedere le immagini rallentate.
TL prende un colpo in piena testa, frontalmente, ad un tale vigore di energia cinetica che viene immediatamente impresso un movimento di rotazione della testa, che vira verso destra.
A questo punto secondo me TL è verosimilmente già incosciente.
Pochissimi istanti dopo, ecco TL che batte anche con la testa per terra violentemente.
Al minuto 3:14 del video si vede la migliore inquadratura rallentata che evenzia quello che per me è interessante.
Appena caduto a terra il povero TL contrae il braccio destro (seguito dalla coscia e dalla gamba destra), e contemporaneamente c'è un movimento molto repentino, vigoroso, rigido, e anche mantenuto, di estensione del braccio e dell'avambraccio sinistro, con gamba sinistra tesa...e con un tono muscolare importante.
Il medico sugli spalti che vede un segno clinico di questo tipo, dopo un colpo, non ha dubbio alcuno. Non nel senso che sia un concussion protocol, ma che c'è un insulto cerebrale (per quanto temporaneo ma c'è).
Un esame della postura da un punto di vista neurologico può dare molte informazioni, solo guardando il paziente, senza toccarlo/visitarlo, ovvero solo tramite ispezione.
In un contesto "traumatico" esistono situazioni molto gravi, per cui si ha una posizione di riflesso che il paziente assume in maniera del tutto involontaria e che può comunicare, a chi sa leggerle, informazioni cruciali, come ad esempio questa:

Come possiamo vedere in posizione A le braccia (la cosa che nel caso del video ci interessa di più in questo momento) sono flesse, rigide, e portate al petto.
Filogeneticamente non si è ancora perfettamente spiegato il motivo "significativo" per cui questo succede, ma di base alcuni autori sono convinti che siccome abbiamo una neocorteccia particolarmente sviluppata (quindi una parte evoluzionisticamente molto recente e performante) il non averla più a disposizione in seguito a trauma, è come se riportasse le braccia nella posizione in cui spesso forse erano nei nostri lontanissimi parenti ominidi, decisamente più primitivi.
Questa posizione A viene definita come la posizione del decorticato, ovvero di un paziente con un trauma alla corteccia, più o meno localizzato o diffuso, più o meno permanente.
Passiamo alla posizione B.
Questa è ben più seria. Le braccia (ci stiamo focalizzando solo su queste, altrimenti diventa un post illeggibile il mio), sono rigide ed estese completamente.
Qui il danno è ben più pesante perchè verosimilmente riguarda il tronco encefalico, ovvero questa parte dell'encefalo segnata in rosso.

Se c'è un danno qui, di fatto non si esclude solamente la corteccia, ma l'intero cervello, infatti la posizione B è quella del DECEREBRATO, danno più grave e impattante.
Grazie al cielo nel football americano (e sicuramente anche in altri sport) passa pochissimo tempo dall'evento alla diagnosi e successive cure, quindi le percentuali di successo solo molto alte. Nella realtà un po' meno.
Ma torniamo a noi.
Se rivedete bene le immagini però nessuna delle due figure è ESATTAMENTE quella in cui le immagini immortalano TL. Infatti abbiamo il lato destro e quello sinistro asimmetrici.
Al secondo 0:08 del video, TL si trova in quella che neurologicamente viene classificata come "posizione dello schermidore", come se fosse un giocatore di scherma che studia l'avversario.
Quindi abbiamo un aspetto più da "decorticazione" a dx, e da "decerebrato" a sn.
Di fatto però non sappiamo esattamente come sono le immagini del cranio di TL, ma di fatto non è necessario un trauma con "rotture" o sanguinamenti di parti del sistema nervoso per parlare di danno.
Anche un semplicissimo ma brutalissimo shock di quantità di moto, o brusca decelerazione con contusione, possono creare una situazione di shock elettrico neuronale che manda in tilt la corteccia (anche se per poco).
A volte vediamo anche convulsioni e scosse miocloniche (tipo epilessia) ma non nel suo caso.
Probabilmente, la mia è solo un'ipotesi, TL ha subito un danno di tipo corticale al primo colpo, subito seguito da una bruttissima rotazione del collo e della testa. Quest'ultima, poi in associazione al brutto colpo sul terreno con la parte posteriore del cranio, è verosimilmente il duplice insulto al tronco encefalico, che quindi dà più un riflesso da decerebrato, probabilmente uno stiramento del bulbo (la parte più inferiore del tronco encefalico).
Guardiamo un'altra immagine, per provare a farvi capire meglio:

Vedete il tronco encefalico costituito da mesencefalo, ponte e bulbo. Ora queste tre componenti del tronco encefalico sono collegate con il cervelletto che sta dietro (non si vede bene nella figura), tramite quelli che si chiamano peduncoli cerebellari, quelli di sopra col mesencefalo, quelli di mezzo con il ponte e quelli inferiori con il bulbo.
Nel bulbo esistono dei gruppi di neuroni che formano il cosiddetto NUCLEO VESTIBOLARE LATERALE, che è proprio quello che innesca la posizione dello schermidore, e questi neuroni possono essere "meccanicamente attivati" da un trauma che causa uno "stiracchiamento" (chiamiamolo maldestramente così) proprio di questo nucleo...e parte il riflesso, per cui il nucleo manda un sacco di scariche elettriche che portano a un estensione del braccio dal lato dello "stiracchiamento".
Ora "stiracchiare" il bulbo è un qualcosa di molto difficile se il trauma non è pesantissimo, (quello di TL è brutto per carità ma esiste di molto peggio, specie per strada), ma indirettamente, con quella bruttissima rotazione della testa improvvisa, dopo una bruttissima decelerazione, seguita poi pure da un brutto colpo sul terreno, ecco che i peduncoli cerebellari, quelli sì che possono essere stiracchiati, e si "portano dietro" un po' il bulbo, e il NUCLEO VESTIBOLARE LATERALE si attiva.
Credo possa essere utile sapere qualcosa di questo tipo, perchè se un giorno un vostro amico dovesse prendere magari a calcetto una brutta testata fortuita, e vedete questa posizione (si riconosce solo ciò che si sa) ecco è il caso di allarmarsi e chiamare soccorsi molto presto e fare molta attenzione nel fare spostamenti che possono essere inconsapevolmente ritenuti innocui.
Tanto per concludere guardate questo (me lo ricordavo ma ho dovuto ricordarmi contro quale squadra era successo, perchè non è stato solo una volta).
Qui avete invece la classica posizione A. Guardate come Tua irrigidisce gli arti superiori, addirittura estende in tono marcato tutte le dita della mano, ed è ovviamente nulla consciamente eseguito da lui. Sembra più agghiacciante come segno, ma non è paradossalmente un segno di insulto al tronco encefalico, ma solo alla corteccia cerebrale.
Anche Rudolph mi pare subì qualcosa del genere in passato (tifosi steelers ci siete? ve lo ricordate? aiutatemi. o @Wolviesix che recupera statistiche e filmati....)
Vabbè spero che non vi addormentiate leggendo
