Pagelle Finals Nba 2022 - Gara 1

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sds971
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Pagelle Finals Nba 2022 - Gara 1

Messaggio da sds971 » 03/06/2022, 19:19

Gara 1
 
Celtics at Warriors 120 – 108 (1-0)
Parziali: 28-32 / 28-22 / 24-38 / 40-16
 
Voti e giudizi
 
Boston Celtics
 
Marcus Smart: 7,5 – Partita concreta, al servizio della squadra e 18 preziosi punti sul suo tabellino con 7/11 al tiro (4/7 da 3). Inizia con due triple ma si perde subito Curry che in taglio ne appoggia due al vetro. Poi viene coinvolto in due errori clamorosi della difesa di Boston che lascia Curry infilare due triple (nel primo caso errore di Tatum e nel secondo di Brown). Dopo un canestro in tuffo nel secondo quarto e una bella entrata, non è in campo nel clamoroso rientro dei Celtics nell’ultimo quarto.
 
Jaylen Brown: 8 – Inizio incerto, si fa notare per una chasedown nel primo quarto su Looney. Tira male ma ha il merito di non lasciarsi condizionare, soprattutto quando Wiggins lo stoppa e subito dopo lo costringe a fare passi. Chiude il primo tempo con 0/4 da 3. Tenta più volte di entrare nell’area avversaria e perde i soliti 4 palloni. Nell’ultimo quarto suona la carica, si mette la squadra sulle spalle e non ce n’è più per nessuno: canestro da 2 e tripla per il -7 in apertura ultima frazione, poi assist per Williams III che schiaccia. Poi una tripla per il -2, ancora canestro da fuori per 10 punti con 4/4 al tiro per chiudere una bellissima gara 1.
 
Jayson Tatum: 5 – Difficile gara 1 per Tatum, che fa 3/17 al tiro e 12 punti totali, anche completamente da solo. Gioca così per i compagni, servendo 13 efficacissimi assist a cui aggiunge 5 assist. In difesa Udoka lo dirotta su Green per preservarlo dai falli e infatti a fine primo tempo è ancora a quota zero. Un paio di gravi errori in difesa nel primo quarto danno a Curry km di spazio per le sue triple. Scaglia un paio di mattoni nel terzo quarto e perde banalmente palla, ma ha il merito di non forzare mai e di lasciare il campo ai suoi compagni più in palla. Serve un grande assist a Horford a pochi minuti dal termine. C’è bisogno che giochi al suo livello se si vuole infilare l’anello, perché non si può scommettere su una serie come gara 1 da parte di Horford.
 
Robert Williams III: 6,5 – Fa esattamente quello che gli viene richiesto – 4/4 al tiro per 8 punti, 6 rimbalzi e 4 stoppate, una più importante dell’altra. È incredibile come riesca a stoppare i tiratori da 3 – chiedere a Curry.
 
Al Horford - MVP: 9 – Memorabile prima gara alle Finals di Horford, con un 6/8 da 3 che sa di mito. Il primo quarto è normale e solida amministrazione con 5 punti, 2 rimbalzi e 2/4 al tiro. Nel secondo quarto infila un’ottima tripla su assist di Smart – azione poi replicata in fotocopia a metà terzo quarto, nel momento di maggior difficoltà per i Celtics; poco dopo mette un’altra tripla per tenere a galla i suoi. La costanza di rendimento durante tutta la partita, sia in attacco che in difesa, sfocia in un ultimo quarto memorabile, in cui detta i tempi in difesa e soprattutto in attacco, con tempismo perfetto al tiro, nei blocchi e assist. Chiude la gara in attacco a -2’32” dal termine con un favoloso passaggio a Smart che la mette per il +11, mentre nell’azione difensiva seguente allunga una mano su Curry fuori dall’arco mentre è in marcatura sul suo uomo, facendo esitare il 30 dei Warriors, non facendolo tirare. Perfetto clinic difensivo e perfetta partita con 26 punti e 9/12 al tiro, 6 rimbalzi, 3 assist.
 
Derrick White: 9 – Monumentale partita dell’ex di Popovich, e si comprende perché agli Spurs fossero così dispiaciuti di lasciarlo andare, nonostante non sia un gran talento offensivo e abbia un fisico di un freeclimber più che di un cestista alle Finals. 33 minuti in campo in cui sovrasta la difesa degli Warriors con un’impressionante personalità, mettendo 5 triple su 8 tentate, 21 punti e 3 assist. Ciò che Tatum non è riuscito a fare si è sentito alla fine in modo marginale grazie all’immensa partita di White, che lo ha virtualmente sostituito. Non fa un solo errore di lettura e mette nell’ultimo quarto, favoloso, una tripla pazzesca fuori ritmo e con Curry addosso per il pareggio. Partita da annali.
 
Payton Pritchard: 7,5 – Necessariamente Udoka pesca dalla panchina e ne esce un Pritchard extralusso: 8 punti con 2/3 da 3, 6 rimbalzi e 2 assist in 16 minuti. È in campo a inizio ultimo quarto e incide forzando una persa a Poole, mettendo una tripla su assist di Jaylen Brown, poi un’altra tripla e poi difendendo da manuale su Curry che deve scaricare su Draymond Green che tira un mattone. Se questi sono Pritchard e White, allora la panchina dei Celtics inizia a essere decisamente efficace.
 
Grant Williams: 5 – Invisibile, assente ingiustificato, eppure questa serie sembra essere disegnata difensivamente per lui: Udoka lo tiene in campo solo 16’ in cui fa 0/3 al tiro e niente altro. Spaesato in attacco e inconsistente in attacco. Meglio che si faccia trovare preparato per gara 2.
 
Daniel Thies: 6 – 7’ in campo per far rifiatare gli altri lunghi tra il primo e secondo quarto, giusto il tempo per non tagliare fuori Green che la appoggia e per mettere una bella e inaspettata tripla.
 
 
 
Coach Udoka: 7,5 – Sembra inspiegabile che l’indicazione sia di passare sopra ai pick&roll di Curry e che il lungo rimanga in protezione dell’area e i 21 punti del 30 degli Warriors, record per punti nel primo quarto da Jordan nelle Finals del 1993, sono lì a confermarlo. Ma nonostante questo, i Celtics chiudono a -4 il primo quarto. Nel secondo quarto la difesa sale di tono e infatti si passa da 9 punti subiti in contropiede a zero. A inizio ripresa Udoka non riesce a limitare la solita ondata degli Warriors e sprofonda a -12. Poi inizia l’ultimo quarto con White e Pritchard al posto di Smart e Horford, e si fa notte per Kerr: tramortisce gli avversari con un 7/7 da tre costringendo gli Warriors a 1/6 dal campo. Quando rientra il quintetto base ma con White, infligge un 40 a 16 che porta la vittoria in tasca ai Celtics, lasciando senza punti gli avversari per 5’. Che l’ex assistente di Popovich ne sapesse di basket lo si era capito, ma che riuscisse a riprendersi dal terzo quarto di Kerr non era preventivato. Ora c’è bisogno che i due assenti (Tatum e Williams) tornino sui loro livelli, perché scommettere su un’altra chiusura di serata a questo livello sarebbe avventato ed estremamente rischioso.
 
 
 
 
Golden State Warriors
 
Stephen Curry: 8 – 21 punti nel solo primo quarto, triple a grappoli (6/8) e appoggi al vetro: con questo inizio Curry sembra dire ai Celtics che gara 1 sia finita ancora prima di iniziare, punendo ogni errore difensivo e sfruttando la libertà di girare il blocco e di trovarsi senza raddoppio o cambio. Nel secondo quarto però si trova davanti una difesa diversa e chiude con nessun punto. Dopo l’intervallo mette un paio di canestri in entrata da favola, preludio a un’ultima frazione in controllo. E invece anche Curry viene travolto dall’attacco dei Celtics che non sbaglia mai e va in confusione, assieme a tutti i compagni, consegnando agli avversari uno 0-1 che potrebbe accendere più di un dubbio nella testa degli Warriors. 34 punti, 7/14 da 3, 5 rimbalzi e altrettanti assist, oltre a 3 rubate.
 
Klay Thompson: 5,5 – Che non sia più il gemello di Curry è chiaro e assolutamente giustificabile. La mano è sempre quella, ma i “soli” 15 punti sono figli della sua mobilità laterale che purtroppo non può più essere la stessa. 6/14 al tiro e 3 assist, difesa incerta e l’impressione che faccia più fatica del previsto contro Jaylen Brown.
 
Andrew Wiggins: 6 – Svolge il suo compitino, che è esattamente ciò che gli viene richiesto, niente di più: mettere un po' di punti – 20 con 8/15 al tiro – difendere di più e meglio di ciò che ha fatto fino a oggi in carriera – 3 belle stoppate – e punire i raddoppi su Curry – non bene il 2/7 da 3 punti. Se non gira il sistema Warriors, sia in difesa che in attacco, Wiggins diventa un giocatore normale. E infatti anche lui si perde completamente nell’ultimo quarto.
 
Draymond Green: 4 – Pessimo inizio Finals per Green, che fa un paio di belle chiusure in difesa ma niente più. Non riesce a dirigere la difesa come al suo solito e in attacco risulta più prevedibile del solito, probabilmente per merito della difesa dei Celtics. Anche se non gli si chiede di incidere in attacco, se fa 2/12 non aiuta di certo i compagni. 11 rimbalzi, 5 assist e 3 perse. Che sia lui il perno del gioco degli Warriors lo si è visto eccome.
 
Kevon Looney: 8 – da inizio playoff ha imparato magistralmente a sfruttare le autostrade che gli si aprono vicino a canestro, a cui aggiunge un fantastico senso della posizione a rimbalzo in attacco – 5 palle tirate giù. I 4 punti significano poco, mentre i 5 assist, i 9 rimbalzi totali e le 3 stoppate sono i numeri che descrivono comunque poco dell’impatto favoloso che Looney ha avuto in questa gara 1.
 
Jordan Poole: 4 – Disastroso debutto alle Finals: mette piede in campo e fa un fallo inutile a metà campo su Tatum; l’azione dopo si fa rubare palla da Smart. Poi si va a prendere una stoppata da Robert Williams e un paio di azioni dopo, in contropiede, fa palla accompagnata. Chiude il secondo quarto con una tripla che si stampa sul supporto del cronometro sopra al tabellone. Mette la sua unica tripla, su 5 tentativi, per il +14 Warriors, e fa 4/4 ai liberi. Perde 4 palloni. Se Kerr non ottiene qualcosa di meglio dal suo numero 3, allora sono dolori.
 
Otto Porter: 7,5 – Ottima gara post infortunio, con 4/5 da 3 e 12 punti, anche con 4 rubate e altrettanti rimbalzi. Si perde anche lui nell’ultimo quarto, ma se questa è la sua qualità in attacco, gli Warriors possono guardare con più serenità a gara 2.
 
Andre Iguodala: 6 – 7 punti con 3 su 4 al tiro in 12 minuti e una discreta difesa. Mette in campo tutto quello che ha in pochi minuti, ma non riesce a incidere più di tanto.
 
 
 
 
Coach Kerr: 5 – Sfrutta a dovere la scelta di Udoka sui pick&roll di Curry e Thompson, ma si ritrova solo a +4 dopo un primo quarto da fantascienza di Curry e dei Celtics un po' spaesati. Lascia il tiro da fuori e chiude a chiave l’area, e per tre quarti funziona. Usa la zona solo un paio di volte, dato che i Celtics la bucano immediatamente. Poi si spenge la luce, in modo preoccupante: è probabile che un ultimo quarto così devastante da 3 i Celtics non lo ritrovino più, ma qualcosa riguardo all’attacco deve essere fatto, perché il 7/17 – con 2 sole triple – dell’ultimo quarto è un allarme piuttosto forte. Forse nemmeno Kerr si aspettava questa solidità dei Celtics dopo il solito devastante terzo quarto. Vediamo quali aggiustamenti verranno presi per gara 2.
 
 
 
Arbitri
 
Mark Davis (n. 8 – nero fisicato): 8 – Terna praticamente invisibile, aiutata anche da delle difese molto corrette e poco sporche – 4 fischi presi nel primo quarto. Sbaglia a fischiare fallo in difesa a White, è Thompson che sfonda. A fine secondo quarto vede molto bene il terzo fallo di Curry ed è eccezionale nell’accorgersi che Draymond Green tira la maglia di Horford in uno dei pochi post bassi della partita. Gli sfugge poi una tranvata di Horford su Curry in entrata. Per il resto fischia perfettamente.
 
 
John Goble (n. 30 – bianco faccia da bambino): 8,5 – Ormai tra i 4 migliori arbitri della lega: vede bene il fallo in attacco di Curry su Smart, oltre a Green che trattiene per la canotta Tatum per facilitare l’entrata di Curry. Il resto è normale amministrazione, con grande calma e sicurezza.
 
James Williams (n. 60 – nero con la faccia da bamboccione): 8,5 – Terza apparizione alle Finals e grande conferma: fischia bene a favore di Tatum per un libero aggiuntivo – Iguodala è dentro lo smile. Grande tranquillità e personalità.

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Re: Pagelle Finals Nba 2022 - Gara 1

Messaggio da Longinus » 03/06/2022, 19:43

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Re: Pagelle Finals Nba 2022 - Gara 1

Messaggio da sds971 » 03/06/2022, 19:49

Longinus ha scritto: 03/06/2022, 19:43 Immagine
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