Power Rankings 2021 - Covid Edition
Inviato: 13/01/2021, 20:03
A conclusione della free agency più bella di tutti i tempi non poteva mancare il power ranking 2021.
Western Conference
8. Minnesota Lakers: Il nuovo arrivato Gostis rivoluziona completamente la squadra che fu di Tex e Mazziero, con una politica societaria di segno inverso rispetto a quella dei suoi predecessori. Se prima era una collezione di splendidi quarantenni e gente con patologie pregresse ora il nuovo volto di Minnesota ricorda vagamente quello del primo Renzi il rottamatore (ma pure dell’ultimo, a dire il vero). I Lakers -nome purtroppo orribile, va detto- vanno di Moneyball un filo troppo spinto, dato che si ritrovano praticamente con due squadre in rosa ed un totale di oltre 40 giocatori. Abbiamo già potuto osservare in passato, grazie ad uno studio approfondito svolto da un noto partecipante di questa dinasty che questa tattica difficilmente paga. Avremo quindi l’occasione di verificare una volta per tutte se quel noto forumista si sbagliava e non ci aveva capito una mazza (tanto da portarlo a dichiarare che il Moneyball ha rotto il cazzo) o se effettivamente collezionare scommesse (alla ricerca di pick sul mercato o di qualche steal per costruire negli anni futuri) porta poco lontano. Ci vorrà sicuramente del tempo, in attesa del quale Minnesota si posiziona inevitabilmente all’ultimo posto del ranking.
7. Boulder Blue Wolves: il buon Marcello viene completamente assorbito dalla sanguinosa lotta a McDavid a colpi di rilanci milionari con Mate Faella (un chiaro omaggio dei due alla scena in cui alla fine la spuntò Fantozzi) ed è inevitabilmente costretto a lasciar andare altri giocatori appetibili. Boulder si ritrova quindi con una squadra più che discreta ma con evidenti buchi a roster. In particolare convincono poco le Rw (sia numericamente, sia come qualità), complice anche l’assenza prolungata di Tarasenko che dovrebbe finire in Ltir. Bene la conferma di Connor che sarà assai appetibile sul mercato come rental player nel caso in cui Boulder non dovesse raggiungere la post season. Bene anche Koskinen a soli 4,5 m, considerato che in porta era rimasto il solo Rinne che pare in fase calante e in ogni caso dividerà le start con Saros. L’unica cosa certa è che a fine stagione si chiuderà un ciclo per Boulder: andranno in scadenza e diventeranno potenziali FA praticamente tutti i big della rosa. Potrebbe dunque esserci un ultimo, disperato assalto alla Coppa per poi rifondare da capo con qualche buona scelta al draft.
6. Dallas Furies: Nonostante le trollate di Scara e Kach, quest’anno andiamo in lotteria, segnare. Son contento solo della difesa. Il mancato Bonus Bure ci ha profondamente colpiti. 

5. Seattle Metropolitans: Continua la scalata in stile Ricucci per la Seattle dei record, che sale al quinto posto del ranking dopo anni di stenti presentandosi finalmente ai nastri di partenza con un roster di categoria. Non fosse per una conference composta da Dream Team, corazzate e squadroni irreali il balzo in avanti sarebbe pure maggiore. Probabilmente il piano free agency di Scara non va come previsto, dato che alcuni giocatori su cui aveva puntato forte (su tutti MacKinnon, Konecny e Oshie, per cui era già fatta) vengono abbandonati in corsa, ma il ripiego (si fa per dire) Stamkos appare altrettanto valido se riesce a rimanere in salute. I Metropolitans piazzano alcuni steal invidiabili, approfittando di sacche di valore rimaste incustodite: Max Domi a 3.5 m è il regalo di Natale, mentre Wenneberg (preso a 1 m) dovrebbe essere materiale da top six quest’anno (secondo voci incontrollate al training camp pareva un incrocio tra Wayne Gretzky e Mario Lemieux). Ma l’incremento maggiore in termini di fantasy points dovrebbe venire dai rookie firmati negli anni precedenti: Thomas e Terry al loro terzo anno sembrano pronti ad un ruolo di primo piano nelle rispettive squadre, mentre Kaprizov è un potenziale crack da subito, e non sto parlando di legamento crociato. Il farm sembra altrettanto promettente con Cozens, Rossi e Pefetti (honorable mention per quest’ultimo data la sua abilità nella risoluzione del cubo di Rubik): si tratta di un trio di prospetti che nessuno nella Lega può vantare e per cui Scara deve ringraziare l’abbonamento a The Athletic. Nota a margine: non sembra una coincidenza il fatto che da quando Seattle fa parte del board della Lega bure non passi più con le sue ormai famigerate ronde notturne. La statistica, impietosa, dice ZERO alla voce rialzi subiti da New York. Vergogna. 
