4. Windsor Spitfires: Quella vecchia volpe di Manfè quest’anno non mi frega, quindi lo metto nella top four del ranking. Mackinnon era il free agent più appetibile assieme a McDavid e se lo è aggiudicato lui: tanto basta per garantirsi un posto comodo comodo nella post season. I centri sono sicuramente i migliori dell’Ovest e probabilmente dell’intera Lega: Bergeron, Crosby e il menzionato McKinnon sono macchine da punti, Nelson (sottovalutatissimo) è stato confermato ad un buon prezzo mentre Eller e Haula a cifre risibili sono degli ottimi sparring partner. Un aspetto notevole se consideriamo che
i centri sono i nuovi goalie.
Il
punctum dolens (vabbè Manfè, questa te la traduco poi in privato, visto che
non mastichi l’inglese) è sicuramente il reparto ali, in quanto tolto Marchand vi sono discreti giocatori ma poche stelle e soprattutto pochi o addirittura nessun first liner. Non male la difesa, dove Windsor può vantare un mix invidiabile di picchiatori seriali, rookie di un certo livello e
noti fumettisti. I miei primi
two cents di questo power ranking mi permetto di giocarli sulla ripresa di Matheson, troppo brutto per essere vero lo scorso anno. Giustamente partirà dal farm (e dalla terza linea a Pittsburgh) ma è una scommessa che tutto sommato ci sta. In definitiva il mio pronostico è che anche quest’anno Manfè vincerà i suoi 4-5 fanta su 120 a cui partecipa.
3. Ingersoll Beavers: Con due zampate clamorose sul finale Vic (coadiuvato dal suo nuovo socio e amministratore di sostegno Thomas) si porta a casa J.T. Miller e Gallagher e chiude alla grandissima una free agency che era iniziata con l’acquisto dell’ottimo Niskanen, che però
aveva già annunciato il ritiro e del
secondo miglior hockeista russo in attività dopo Vladimir Putin (Kucherov), che tornerà in campo verosimilmente nel 2022. In particolare, J.T. Miller rimarrà senza ombra di dubbio il mio più grande rimpianto di questa free agency: giocatore validissimo in molte categorie statistiche, a cui spesso
nella vita reale vengono affiancati i compagni di squadra che devono iniziare a carburare (fonte: Jovo). Il difetto dei Beavers sta nella rosa piuttosto corta, che in periodo Covid potrebbe essere un discreto handicap. Il problema sembra almeno in parte rimediabile con il cap che verrà concesso per l’infortunio di Kucherov, ma ad oggi non si ravvisa alcun giocatore degno di questo nome che possa venire in aiuto dal farm di Ingersoll. Occhio piuttosto ad alcune possibili sorprese: il paisà Cirelli tra i centri e Kapanen tra le Rw. Ai limiti dell’inspiegabile, invece, l’acquisto a 1.3 m di Driedger (backup di Florida) in porta: Vic, se volevi rompermi i coglioni, ci sei riuscito perfettamente
2. Honolulu Piranhas: Ma veniamo al duo che si contenderà lo scettro di campione della Western Conference 2021. Da una parte, kach. Il
Brandon Pirri della Laguna con la sua tattica ormai arcinota arriva a rimorchio e piazza indisturbato i suoi colpi di mercato migliori: in difesa è un regalo dopo l’altro, con i vari Yandle, Petry e Krug acquistati praticamente al prezzo base (prezzo per cui dom avrebbe comunque qualcosa da ridire). Per me stiamo parlando della difesa n. 1 ad Ovest, anche se secondo gli ultimi rumors pare Florida abbia appena comunicato al Yandle di non rientrare nei piani per la stagione in corso (ndr: ebbene sì, preferiamo mettere uno più scarso di lui a fare da playmaker nel PP, non sia mai che facciamo qualche gol). In porta Kach è altrettanto ben messo. Se la conferma di Lehner è sembrata fin troppo esosa (considerata la possibile contropartita in termini di scelte), è però servita con la successiva firma di Fleury a garantirsi il duo di portieri migliore (o tra i migliori) della Nhl. Occhio alla firma di Sorokin dal farm che dovrebbe dividere comodamente le starts con Varlamov e produrre quindi numeri eccellenti nel
sistema Trotz. Come se non bastasse, pure Blackwood partirà titolarissimo ai Devils. Il resto della squadra sembra ben equilibrato in tutti i reparti, con Tomasino e il
tedesco Strunz pronti a fare il loro esordio e a ricoprire un ruolo importante sin dal principio. L’impressione è che quest’anno kach ci riempirà di mohiti e finiremo tutti
insachetà.
1. Detroit Roadrunners: Dall’altra, Allen. Nonostante abbia commesso l’errore macroscopico di
marcarmi stretto come Bergomi, manco fossi io la squadra da temere ad Ovest, allen si piazza in cima alla lista dei favoriti per la vittoria finale. Visto che abbiamo premiato la migliore batteria di centri e la migliore difesa, stavolta tocca al miglior trio di portieri: Andersen, Markstrom e Rask fanno piuttosto paura e offrono un discreto vantaggio su quasi metà delle voci statistiche che consentono di portare a casa un matchup.
Se Pavelski a 1.7. m rappresenta uno degli
steal of free agency (benché venga da una stagione molto sotto tono), Reinhart costituisce l’acquisto più affascinante e allo stesso tempo controverso: potrebbe verosimilmente aumentare il suo fatturato in una squadra con rinnovate ambizioni playoff, ma allo stesso tempo essere rimosso dalla prima linea offensiva per meglio bilanciare l’assetto dei Sabres.
Detroit è un po’ corta in difesa (ed è anche andata abbastanza al risparmio) con solo cinque giocatori a disposizione ma con un probabile supporto dal farm dato da Romanov e Joulevi (dovrebbero trovare posto da subito). In ogni caso ci sono abbastanza soldi liberi sul cap per puntellare il reparto e allo stesso tempo rispettabili free agent in quello specifico ruolo, ma
niente nomi. Bene centri e Lw, così così le Rw, ma Tippett dovrebbe essere arruolato in pianta stabile con la prima squadra e di conseguenza firmato in tempi brevi. Sarà una passeggiata trionfale, con l’unica incognita dei pochi matchup di regular season che potrebbe favorire qualche sorpresa nel seeding playoff.
Stay tuned.