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da The Snake 12 » 18/11/2007, 15:13
vabbè, inizio io...
cominciamo con l'uomo che ha ospitato me e AC7, ovvero Manu Ginobili. Nonostante sia ancora scosso e traumatizzato per le sentenze del giugno 2006, si dimostra un perfetto padrone di casa nel migliore stile deprecabile. Entrano negli annali le 3 ore passate tra il topic dello starball all'analisi critica della super-vintage-patch di pro evolution soccer. Confesso che quando ho visto i vari Olarticoechea, Terracenere e Peter Beardsley non ho potuto trattenere le lacrime. E poi l'epilogo mattutino con AC, con Manu ancora dormiente. Erano le nove del mattino, e ci avviamo con fare furtivo verso la porta quando ci accorgiamo che è chiusa e non ci sono le chiavi !
Io : "Cribbio ! Ora dovremo svegliare Manu oppure andare con l'opzione B: forzare la porta con un piede di porco"
AC : "Aho, guardamo un ppò bbene... te faccio un pò dde luce su sta credenza... voi vede che stanno qua le chiavi"
Avevamo quasi perso la speranza di uscire vivi da Casa Ginobili, quando lo spirito di Niccolò Napoli si è manifestato sotto lo stipite della porta del cesso, senza proferire verbo ma indicando un punto preciso sulla credenza, dove si erano materializzate le chiavi. Eravamo salvi.
AC7: semplicemente una memoria storica vivente, pre e post 1986.
passiamo ai padroni di casa...
The Goat: personaggio carismatico come pochi, mi lancia uno sguardo di sincero e sentito orrore quando gli faccio notare che Pat Riley copiò la pettinatura di Sergio Scariolo. Con l'unica differenza che mentre Riley aveva Magic Johnson e James Worthy, il Sergione Nazionale si doveva accontentare di Andrea Gracis e Domenico Zampolini.
La Capressa: che dire, se non la mia massima stima per la palandrana rossa da vera rockeuse
Timme: in campo dimostra di essere l'erede naturale di Bill Laimbeer e Bruce Bowen, fuori dal campo riesce nell'impresa di farci evadere da Roma Nord senza neppure l'ausilio del navigatore satellitare. L'unico Spur ad avere in macchina la scritta "Motor City". Compromettente.
Thundermike, Francesco e The Truth: con loro la parola clutchness varca gli ingressi del PalaPostepay, seppur da un'entrata di servizio. Per la serie: la classe non è acqua. Ed è subito Showtime.
Dr.Gonzo: oramai dargli il titolo di MVP è diventato un dovere civico come pagare le tasse o come dare ogni 720 ore un karma negativo a Paperone. Fuori dal locale scozzese (specializzato in piatti tipici delle Highlands, ovvero a coda a vaccinara, nonchè delle Lowlands, cioè l'agnello alla scottadito) intona una "White Rabbit" che avrebbe fatto la sua porca figura al Festival di Monterey nel 1967.
Mike: in campo cerca di proporsi come una versione bianca di Karl Malone, fuori dal campo dimsotra di essere il pezzo mancante della offensive line degli Oakland Raiders.
Teo: oltre a confermare le doti di sosia di Stuart Schweigert, dimostra una tolleranza all'alcol sovrumana... per poi cadere vittima delle salsicce leggermente piccanti. In realtà erano quasi dolci.
Strembald: una forza della natura, capace di riprodurre ogni voce umana e non, a partire da Alfredo Provenzali, passando per Ezio Luzzi e Bruno Pizzul, per finire con l'impressionante interpretazione della lineup titolare dei Colts 2006. Peccato che si sia rifiutato di impersonare un certo Belichick. Premio Noschese.
Dida: seppur in trasferta, si dimostra a suo agio nel ruolo di padrona di hasa. Una donna da sposare.
Dazed & Confused: l'unica persona al mondo capace di farti sentire una sana aria da off topic anche quando lo incontri finalmente di persona. Me l'aspettavo più nerd.
DH12: il più classico dei tamburini sardi, dopo Matteoli e Zola. Quando il livello agonistico sale, lui c'è sempre.
Robyus: il gigante buono, l'incrocio perfetto tra Matteo Soragna e Sylar. La sua presenza colma l'assenza di Tzara, confermando il principio di conservazione dei sardi. La scienza è salva.
The Answer Palermitano: inizialmente temevo di essere entrato in un salotto buono, scambiandolo per Roman Abramovich. Sanguigno come pochi e sempre reattivo a qualunque provocazione, anche quella più becera. "Ma che mmminchia stai dddicendo ? A Cccatania manco sanno come sono fatte le cassate"
Sweepea: fa un'apparizione fugace sul campo di basket, ma l'MVP di Gonzo non è mai stato in discussione.
Lilpol: una scheggia impazzita sul parquet, e con le sue movenze manda al pascolo mezza difesa avversaria.
Calimera: si guadagna a pieno merito una nomination per essere una nuova "Santa Subito", con la trasferta affrontata nonostante la gravidanza.
Jakala, Igotgame, Sine, Poz, Fazz, Er Mejo, Nick RM: per colpa di Guido Rossi finisco dalla parte opposta della tavolata e riesco a malapena a scambiare due parole al volo con loro. Sarà per il prossimo meeting.
per le foto, ci vuole un pò di tempo :gazza:
Ultima modifica di
The Snake 12 il 18/11/2007, 15:24, modificato 1 volta in totale.
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