GecGreek ha scritto: 02/03/2024, 10:11
Ripeto: anche se usato male, internet da un ampiezza di libertà di parola ed espressione come mai nella storia. Che venga usato male (sto essenzialmente dicendo che tu e Bluto avete le vostre posizioni anche per motivi della vostra bolla mediatica online, in pratica, e che quindi lo usate male. Quindi concordo), non lo nego, ma non toglie veridicità a quel fatto: siamo agli apici della libertà d'espressione nella storia dell'umanità.
Il fatto che ci sia così tanta disinformazione ne è una riprova, tra l'altro
Che poi ci sia chi lo usa male è pacifico, ma non è un processo statico ne che si è stabilizzato. Per me non c'è paragone tra generazioni in relazione alla capacità di consumare contenuti online. Ma in realtà TUTTI i contenuti. Sono innumerevoli le cose che devo spoegare ai miei zii/genitori o cugini più grandi a cui i nipotini cuginetti arrivano intuitivamente.
La differenza è che se uno prima era male informato o poco informato, non avevi idea esistesse. Ora fanno le congreghe su internet e un gran casino. Ma che prima non esistessero è solo un'illusione. Io ho memoria di un tempo dove io ero uno della generazione con accesso ad internet e conoscenze dell'inglese mentre ogni altra non l'aveva, come tanti qui, e le cazzate che sentivo in giro in ogni ambito erano pazzesche. Scie chimiche, complotti e cazzate varie erano ovunque già, ad ogni livello. E similmente è successo quando hanno inventato la stampa eh, cazzate su cazzate popolarizzate perchè ora avevano una valvola di sfogo, ma il pubblico era sempre lì.
È così da sempre. Che prima la situazione fosse migliore in questo senso è un'illusione. Dovuta al cappio che i pochi (editori, direttori, proprietari, mezzi di comunicazione) avevano sui molti.
Senza contare che con molti meno mezzi e metodi di comunicazione piccole disinformazioni hanno effetti molto più duraturi e gravi. Figurarsi quelle grandi.
poi nel futuro non c'è certezza, tutto può essere, ora con l'AI magari andrà tutto in merda. O esattamente come abbiamo imparato a non fidarci del 99.999% delle pubblicità, impareremo anche a come affrontare quello.
usato male ha degli effetti che non puoi controllare, le derive mediatiche degli ultimi anni sono lì a dimostrarlo.
vero che più c'è disinformazione e più significa che c'è libertà di espressione ma le conseguenze che si possono avere sul medio-lungo periodo non puoi prevederle.
Capitol Hill per esempio è una roba che negli states era impensabile, soprattutto da quella parte politica assai letargica a questo tipo di insurrezioni.
secondo me ciò che sopravvaluti è l'impatto del web di qualità.
che è una cosa che esiste ma che riguarda pochi eletti.
prendi questo forum, il topic della politica è composto mediamente da persone che mi sembrano abbastanza informate/erudite e l'ultimo sondaggio politico vedeva Oscar Giannino capopopolo con circa il 70% di preferenze nel topic.
sai quanto ha preso poi alle politiche nazionali?
1,12 %
chi ascolta i podcast (prodotto indubbiamente più interessante a cui sto approcciando pure io) che ha una visione politica sociale completata da una preparazione minima scolastica quanto vuoi che rappresenti oggi nel mondo occidentale?
siamo su questi numeri purtroppo.
alla fine chi decide le politiche nazionali e globali (e di come gestire la gran parte dell'informazione mainstream) viene sempre eletto da chi guarda RAI 1 RAI 2 e si informa sui gruppi facebook di dubbi influencer dell'ultima ora.
e se prima avevi un minimo di varietà di offerta politica ed informativa nelle reti televisive (lo stesso Sccilvio ha avuto a lungo all'interno di mediaset gente apertamente avversaria a lui) ora è tutto piatto, ma vuoto a rendere.
con l'aggravante che chi oggi rappresenta l'elettore medio se cerca informazioni alternative le trova su facebook...
GecGreek ha scritto: 02/03/2024, 10:11
Sul tema immigrazione, la mia critica è simile. La risposta aspra dei partiti di ultradestra c'è perchè ormai è presente più che mai il cittadino medio sa che ci sarà bisogno di immigrazione. E più ce n'è. FdI e quantaltro sono la reazione, ma va guardato tutto il processo odierno.
senza contare che non sono causati solo dalla maggior apertura eh. Alba dorata in Grecia è scemata rispetto all'apice della crisi economica. In Germania ora i neonazi sono ai massimi anche per i problemi che hanno a causa della situazione con la Russia.
La brexit si sta rivelando un boomerang così dannoso che gli Inglesi non potranno che invertire rotta.
E poi mi dovrai spiegare dove sta tutta sta differenza tra la destra nostra odierna e Berlusca: governava coi fascisti, inneggiava a mussolini ogni 3×2, controllava OGNI forma di comunicazione, andava a letteralmente a troie con Putin, vedeva comunisti ovunque, si faceva le leggi ad personam e voleva più poteri al presidente del consiglio.
La più grande minaccia alla democrazia Italiana è stato Berlusca. Non e' FdI, che magari fra qualche anno imploderà nei consensi esattamente come ogni altro partito in Italia che va alle stelle e poi floppa poco dopo.
LA figura di Berlusconi è stata la più grande minaccia perchè concentrava nella sua persona una serie di interessi infiniti, era la sua posizione di dominio il problema. Non le sue idee.
le sue idee non erano mica così diverse da una Democrazia cristiana della fazione andreottiana, che partiva dall'anticomunismo e si adoperava per il garantismo e l'abbassamento delle tasse.
certo era coadiuvato da partiti ex fascisti ma personalmente ritengo Fini una figura molto più equilibrata della Meloni.
La Meloni ha veramente blastato tutti i tipi di istituzioni, costruendo una destra nuova (simile a quella trumpiana) che fa spesso battaglie contro lo stato. I veri ex fascisti (come Fini) hanno sempre lavorato all'interno delle dinamiche istituzionali.
E questo tipo di destra eversiva è assai più pericolosa secondo me, perchè flirta con un mondo che non conosce e secondo me non ha una vera capacità di controllo sociale ed emotiva della sua base.
poi questa ripresa delle destre in generale non è un fatto secondo me marginale.
è sistemico, e lo è per il semplice motivo che se fai una summa delle loro azioni e pensieri li ritroverai in ogni singolo partito europeo.
da Orban a Meloni, passando da Boris la Panocchia fino alla Lepen.
Non è una influenza transitoria, ma una infezione batterica molto pericolosa.
Netanyahu appartiene allo stesso filone e ha fatto di tutto pur di ridurre i palestinesi al fondamentalismo e ora con la guerra vuole annettersi Gaza. Putin è un altro nazionalista di destra, Zelensky e l'ucraina sono di destra, pure loro ipernazionalisti.
tutto questo sta producendo degli scossoni al nostro impianto democratico temo molto più profondi e gravosi di quello che crediamo.
e hanno un seguito inimmaginabile.
la bolla appunto sono i podcast.