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Politica Internazionale

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Re: Politica Internazionale

Messaggio da Buccaneer » 01/03/2024, 16:51

Whatarush ha scritto: 01/03/2024, 16:37
DE-LI-RAN-TE

Ma al di là di tutto, se il senso comune è questo qui, c'è da essere seriamente preoccupati.
 

Si può disquisire a lungo sul tono, su quanto abbia ragione, sul quanto ci sia da intervenire o meno.
Ma IMHO il paragone sul modus operandi Hitler - Putin non è affatto campato per aria. Anche il (primo) nazista è partito con l'Austria, poi visto che nessuno ha fiatato ha continuato con la Polonia, il resto è storia. Putin sta facendo lo stesso con una scusa patetica (per chi ha un minimo di cervello), a te chi assicura che dandogli l'Ucraina oggi non arrivi a prendersi il Baltico e il resto domani? C'è da essere seriamente preoccupati (cit.)
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Re: Politica Internazionale

Messaggio da BomberDede » 01/03/2024, 17:11

Buccaneer ha scritto: 01/03/2024, 16:51
Whatarush ha scritto: 01/03/2024, 16:37
DE-LI-RAN-TE

Ma al di là di tutto, se il senso comune è questo qui, c'è da essere seriamente preoccupati.
 

Si può disquisire a lungo sul tono, su quanto abbia ragione, sul quanto ci sia da intervenire o meno.
Ma IMHO il paragone sul modus operandi Hitler - Putin non è affatto campato per aria. Anche il (primo) nazista è partito con l'Austria, poi visto che nessuno ha fiatato ha continuato con la Polonia, il resto è storia. Putin sta facendo lo stesso con una scusa patetica (per chi ha un minimo di cervello), a te chi assicura che dandogli l'Ucraina oggi non arrivi a prendersi il Baltico e il resto domani? C'è da essere seriamente preoccupati (cit.)

detto che Putin va fermato per x mila motivi diversi io stempererei la storia che arriverà chissà dove.
Non per mancanza di volontà ma per mancanza di capacità e abilità russa. Questa Russia odierna non ha assolutamente la possibilità di fare grandi conquiste, si vede dalla guerra in Ucraina: andrà a finire che forse “vinceranno” ma è un paese in enorme declino con i decenni contati (nel senso che se davvero entro 2040-50 riusciamo non dico a superare ma a ridurre l’impatto dei combustibili fossili con la storica incapacità e malaffare russo questi davvero avranno le pezze al culo). È il canto del cigno di un ex potenza. Un po’ Suez per la Gran Bretagna 

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Re: Politica Internazionale

Messaggio da Whatarush » 01/03/2024, 17:20

Buccaneer ha scritto: 01/03/2024, 16:51
Whatarush ha scritto: 01/03/2024, 16:37
DE-LI-RAN-TE

Ma al di là di tutto, se il senso comune è questo qui, c'è da essere seriamente preoccupati.
 

Si può disquisire a lungo sul tono, su quanto abbia ragione, sul quanto ci sia da intervenire o meno.
Ma IMHO il paragone sul modus operandi Hitler - Putin non è affatto campato per aria. Anche il (primo) nazista è partito con l'Austria, poi visto che nessuno ha fiatato ha continuato con la Polonia, il resto è storia. Putin sta facendo lo stesso con una scusa patetica (per chi ha un minimo di cervello), a te chi assicura che dandogli l'Ucraina oggi non arrivi a prendersi il Baltico e il resto domani? C'è da essere seriamente preoccupati (cit.)

Ma cos'è, una partita di poker? Vediamo il bluff e mettiamo le nostre fiches (soldati) in UKR!?!

Dai su, i Paesi Baltici sono nella Nato.
Se Putin è talmente stupido o folle da varcare quella linea ne parleremo a tempo debito.
Penso sia nettamente più sensato dell'andare noi lì ufficialmente (perchè ufficiosamente già ci siamo*) a vedere il bluff...

*ultima news: non so se avete letto la storia degli ufficiali tedeschi che discettano della distruzione del Ponte di Crimea...

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Re: Politica Internazionale

Messaggio da Buccaneer » 01/03/2024, 17:45

Whatarush ha scritto: 01/03/2024, 17:20
Se Putin è talmente stupido o folle da varcare quella linea ne parleremo a tempo debito.


....perchè è sinonimo di intelligenza o stabilità mentale invadere nel 2022 uno stato straniero libero e sovrano in Europa? Ricordo che prima dei suoi deliri non si parlava più di guerra nucleare da tipo gli anni '70/'80
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Re: Politica Internazionale

Messaggio da Ang88 » 01/03/2024, 17:45

io la vedo come @GecGreek per molti aspetti

ho letto <una volta non avevamo paura delle parole>, <una volta non era un problema>, ecc., ma non vi viene in mente che magari:
1-una volta avessero altri problemi che stare a vedere quello che dicevano nei film trash?
2-una volta potevano non avere la coscienza, la maturità o la possibilità di opporsi a ciò che non gli andava bene?
3-una volta ce ne saremmo semplicemente fottuti di ciò che a loro poteva andare bene o male?

detto che a oggi probabilmente alcune persone sono talmente isteriche e spaventate che appena vedono una mezza lamentela, cancellano tutto, senza manco analizzare.
Ecco, innanzitutto quelle persone non siamo noi né la maggioranza della gente, secondo poi questi non censurano mica perché credono in quei valori o perché non conoscono la storia, lo fanno esclusivamente perché vogliono vendere roba alla gente e pensano sia "quello che vuole la gente"
Se un problema a oggi c'è non è certo la gente che si lamenta, che può benissimo sbagliare in buona fede, ma 'sti qua che vanno dove tira il vento per motivi di business

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Re: Politica Internazionale

Messaggio da Gio » 01/03/2024, 18:23

frog ha scritto: 01/03/2024, 8:36 ...
Tu entri sempre nel particolare per distorcere le tesi a tuo piacimento, io parlo di una classe dirigente lungimirante formatasi sui resti dell'europa occidentale, tu mi vieni a tirar fuori Stalin.

Io non ho mai parlato di tutto il mondo, ma solo del nostro mondo, quello che segue la cultura occidentale, basata sul modello capitalistico.

......

Entro nel particolare? Ci puo stare. Ma anche perche rispondevo ad una tua affermazione particolare sulla germania.
Comunque il problema non e` realmete quello o le guerre in partia o medio oriente. Alla fine, piu o meno, stiamo discutendo della stessa cosa, le uniche differenze e` che tu vedi "lungimiranza" nelle scelte europee in quel particolare caso, io, invece, ci vedo un "calcolato tornaconto personale", evitare di diventare comunisti. L'altra e` che mentre tu parlavi esclusivamente della cultura capitalista occidentale, io ho detto che le caratterische della cultura capitalistica sono in fondo universali e possono esser applicate a tutte le culture.
Poi ovviamente possiamo discutere del ruolo di politici beceri, degli anni '80 e il resto. Ma il succo non cambia di molto, e` discutere su un particolare piu o meno preciso in un contesto che, mi pare di capire, concordiamo.

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Re: Politica Internazionale

Messaggio da Gio » 01/03/2024, 18:30

Noodles ha scritto: 01/03/2024, 13:03
GecGreek ha scritto: 01/03/2024, 12:53

Immaginati la guerra in Palestina senza i Social? Praticamente verremmo bombardati di merda. Oggi invece ci sono 4747161893 fonti alternative che permettono un'informazione di qualità e variegata, che puoi pescare da praticamente mezzo mondo.

di questo ne hai bisogno, proprio perchè nei canali istituzionali il pensiero e l'idelogia alternativa latitano.
ed è un fatto oramai istituzionalizzato.

...
E onostante cio, la maggiorparte delle persone segue solo quei canali che gli dicono quello che vuole sentire.

Noodles ha scritto: 01/03/2024, 13:03 ..
l'informazione oggi è dispersione allo stato puro, i media più importanti sono controllati e regolati.
il mondo dei social è diversificato certo ma devi avere le armi (e la conoscenza) per costruirti delle reti affidabili, altrimenti finisci col credere che la terra è piatta.

E` dispersione allo stato puro perche non e` piu "informazione", e` un' altra forma di controllo adattata ai media moderni. Alla fine il risultato e` lo stesso.

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Re: Politica Internazionale

Messaggio da Brainless49 » 01/03/2024, 18:52

Whatarush ha scritto: 01/03/2024, 16:37
Beh, come si dice spesso a Levia di far le valigie e andarsene a Mosca, mi permetto di dire a te Brainless - nomen omen - di prendere fucile ed elmetto e andare a Chasov Yar...

DE-LI-RAN-TE

Ma al di là di tutto, se il senso comune è questo qui, c'è da essere seriamente preoccupati.
 
No
Semplicemente i fatti sono questi
Un pezzo di carta non fermerà Putin, come non ha fermato Hitler
Possiamo solo scegliere quando saremo stufi di pezzi di carta inutili e decideremo di fare qualcosa invece di cercare di far firmare pezzi di carta buoni solo per pulirsi il culo
Se a te non importa affari tuoi, il giorno che deciderà che pure casa tua è parte della Russia sarai contento

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Re: Politica Internazionale

Messaggio da Brainless49 » 01/03/2024, 19:30

Whatarush ha scritto: 01/03/2024, 17:20
Buccaneer ha scritto: 01/03/2024, 16:51

Si può disquisire a lungo sul tono, su quanto abbia ragione, sul quanto ci sia da intervenire o meno.
Ma IMHO il paragone sul modus operandi Hitler - Putin non è affatto campato per aria. Anche il (primo) nazista è partito con l'Austria, poi visto che nessuno ha fiatato ha continuato con la Polonia, il resto è storia. Putin sta facendo lo stesso con una scusa patetica (per chi ha un minimo di cervello), a te chi assicura che dandogli l'Ucraina oggi non arrivi a prendersi il Baltico e il resto domani? C'è da essere seriamente preoccupati (cit.)

Ma cos'è, una partita di poker? Vediamo il bluff e mettiamo le nostre fiches (soldati) in UKR!?!

Dai su, i Paesi Baltici sono nella Nato.
Se Putin è talmente stupido o folle da varcare quella linea ne parleremo a tempo debito.
Penso sia nettamente più sensato dell'andare noi lì ufficialmente (perchè ufficiosamente già ci siamo*) a vedere il bluff...

*ultima news: non so se avete letto la storia degli ufficiali tedeschi che discettano della distruzione del Ponte di Crimea...

Io credo che il tuo problema sia una conoscenza superficiale dei programmi e delle aspettative di Putin, se realisticamente ti aspetti che si possa accontentare del 10% dell'Ucraina e che poi smetterà di usare la forza contro altri paesi evidentemente conosci poco della politica di Putin, delle sue mosse e dei suoi progetti
Puoi cominciare dal suo ultimatum alla NATO del 2021
https://www.globalsecurity.org/wmd/ops/ ... 021-12.htm
Andare avanti col suo proclama della vittoria che aveva preparato per la vittoria in Ucraina
https://www.open.online/2022/02/28/escl ... ancellato/
Oppure basta ascoltare quelli che conoscono Putin come Kasparov
Ripeto, se tu credi davvero che si possa fermare Putin con un trattato o col dialogo vuol dire che non hai capito niente

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Re: Politica Internazionale

Messaggio da Bluto Blutarsky » 01/03/2024, 20:33

Ang88 ha scritto: 01/03/2024, 17:45 ho letto <una volta non avevamo paura delle parole>, <una volta non era un problema>, ecc., ma non vi viene in mente che magari:
1-una volta avessero altri problemi che stare a vedere quello che dicevano nei film trash?
2-una volta potevano non avere la coscienza, la maturità o la possibilità di opporsi a ciò che non gli andava bene?
3-una volta ce ne saremmo semplicemente fottuti di ciò che a loro poteva andare bene o male?

Onestamente a me sembra che l'ossessione per il controllo del linguaggio sia una caratteristica tutta contemporanea.
Lo dimostra il fatto che non sono soltanto le minoranze, o quelli che una volta non avevano voce, a invocare quotidianamente una "pulizia" delle parole (il che è anche giusto). Lo fanno praticamente tutti.

Elenco incompleto dei primissimi esempi che mi vengono in mente per averli letti di recente:
_ Non si dovrebbe più dire "spazzino" e "prostituta" e "commesso" e così via ma "operatore ecologico" e "Sex worker" e "consulente di vendita" e così via.
_ Non si dovrebbe più dire "la padrona di quel cane" perché gli animali non hanno padroni
_ Non si dovrebbe più dire "lottare contro il cancro" (che non è una bella espressione, sono d'accordo, ma se uno annuncia "Sto lottando contro il cancro" l'ultima cosa che mi verrebbe in mente di fare è dirgli di fare attenzione alle parole).
_ Non si dovrebbe usare le malattie in senso figurato (come ad esempio dire "Sono schizofrenico" o "Ho l'alzheimer" o "Sono sordo" se non ho davvero una di queste patologie)
_ Non si dovrebbe dire a una ragazza cose tipo "Forse non è prudente andare nuda di notte in un quartiere malfamato" perché è colpevolizzazione secondaria
_ Non si dovrebbe più dire "La mia donna" o "Da uomo a uomo" o "Porto fuori la mia donna" perché è patriarcato ("Il mio uomo" o "Da donna a donna" invece vanno bene. Se, cambiando il sesso del soggetto, un'espressione orrenda diventa innocua forse non era così orrenda)
_ Non si dovrebbe più dire "soffro di dislessia" perché, essendo un disturbo e non una malattia, non si soffre ma si è affetti
_ Non si dovrebbe più dire che Elliot Page prima si chiamava Ellen perché è deadnaming
_ Non si dovrebbe più usare la parola "merito" riguardo agli studenti (nonostante sia nella Costituzione)
e ognuno di voi sicuramente ha altri mille esempi in mente.

Questo per dire che anche l'attivismo è un fatto culturale, e si esprime in ogni epoca secondo la mentalità che va per la maggiore in quel momento. Io non ce lo vedo Mario Mieli lamentarsi perché in un film viene usata l'espressione "finocchio", allora il movimento gay aveva altri bersagli. Ed era molto più libertario come indole.

Lo stesso vale per il femminismo. Come forse sapete c'è una polemica in corso da anni fra le femministe della vecchia scuola e quelle più giovani, con le prime che criticano le seconde (la semplifico, ma il senso è quello) per il fatto di occuparsi di cazzate - come appunto il linguaggio - invece di puntare alle battaglie davvero importanti. Possiamo dare ragione alle une o alle altre, ma che oggi le parole siano un bersaglio più che in altre epoche mi sembra abbastanza fuori discussione.
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Re: Politica Internazionale

Messaggio da Noodles » 02/03/2024, 9:01

GecGreek ha scritto: 01/03/2024, 16:15
Noodles ha scritto: 01/03/2024, 14:28

certo che esiste un mondo qualitativo dell'informazione nel web e rappresenta davvero una grande opportunità.
ma quanti oggi sanno davvero coglierla?
e quanti di questi hanno la capacità di lettura di queste dinamiche?
pochi purtroppo, parli di un'elite.

la maggioranza rimane pecorona e sta davanti la TV e/o social (Che forse sono pure peggio) e si propina sempre le stesse cose, passando da un sistema di informazione binario (sommariamente destra vs sinistra), dignitoso seppur con i suoi limiti, ad un sistema di controllo monodimensionale.

hai parlato del covid.
nell'anno 2000 si è raggiunto per la prima volta la quasi totalità di vaccini contro il morbillo.
che era stato praticamente debellato dal nostro paese.
ed è stato frutto di una grande campagna vaccinale cominciata nei primi anni 90.

oggi ci sono regioni nelle quali la vaccinazione contro il morbillo è sotto l'80% ed infatti sta tornando la malattia ad essere presente nelle scuole (con i rischi che conosciamo). E questo perchè?
perchè per un utente medio usare il mondo dell'informazione alternativa è complesso.
le distorsioni di cui parlavamo la fanno da padrone e la pluralità dell'informazione vuol dire avere milioni di persone convinte ciecamente che la terra sia piatta, che il covid sia alieno e che i vaccini provochino autismo.
se prima nel mondo dell'informazione tutto questo covava nel sottobosco di bar e comitati improbabili, oggi le vie di indottrinamento sono infinite.
e la confusione regna sovrana.

quindi da una parte c'è il mondo della tv e dei media mainstream dove tutto è rigorosamente filtrato e la pluralità delle informazioni è limitata al minimo indispensabile, dall'altra c'è il web che ha infinite possibilità, come scrivi giustamente, ma che alla fine vede un numero esiguo di persone farne davvero un uso virtuoso. 

nel mentre si mettono in discussione tutti i principi scientifici, filosofici e storici che abbiamo acquisito con lo studio e il metodo per svariati secoli.

c'è modo e modo di mettere in dubbio i valori e la nostra conoscenza, mica l'interpretazione della storia è immutabile.
ma il tentativo che si compie oggi (esempio recente: Omero censurato da alcune università americane perchè rappresentazione del maschio alpha) è figlio dell'ignoranza. L'illusione che la forma possa determinare il contenuto.
Non c'è nulla dietro il PC e la cancel culture. Nulla di ideologico.
Non c'è l'universalismo del diritto, questo viene solo sbandierato ma dietro... i gruppi che la sostengono sono quelli che vantano privilegi e non diritti.

L'Eu promuove inclusione a tutti i livelli, se ti capita di leggere un bando ne trovi menzione ogni dove, gender balance bla bla ....poi però approva emendamento da 15 miliardi per convincere Erdogan a tenersi 4 milioni di rifugiati siriani nelle baracche a vivere nella merda. Inclusive? Non significa un cazzo.

Questo è il problema principale della cancel culture e del PC che non c'è nulla dietro, è solo un formalismo.
(e per tornare al discorso precedente, come tale viene respinto bellamente dal resto del mondo che ha tutt'altre urgenze)


 

Questo non toglie che i social sono vie alternative di comunicazione e aumentano i punti di vista. Sono un plus a livello di libertà di parola. Un plus come mai nella storia, con un impatto rivoluzionario quando l'invenzione della stampa.

detto questo, anche qui è sempre lo stesso problema, invece ndi vedere a tutto il processo, si guarda solo al peggio. Più si è giovani più è difficile comsumare male quella parte d'informazione. Non solo, aiuta l'informatizzazione e l'educazione a tutto tondo.
siamo in mezzo ad un processo epocale. Che (soprattutto le parti più anziane della popolazione) non sappiano usarlo, non toglie che la sua funzione sulla libertà di espressione sia come forma che per contenuti pervade la società moderna.

PS non sto parlando di perfezione ma passi avanti. A livello di immigrazione e rifugiati l'EU è ai max storici eh

pure le destre in Europa sono ai max storici dal dopoguerra.
parliamo di destra eh, ex fasciti/nazisti dalla lepen in francia, meloni qui e l'afd che a breve diventerà il primo partito in Germania.
e una cosa del genere, col loro passato, era francamente impensabile solo 10 anni fa.

questo per dirti che non è una immigrazione voluta, ma imposta e a volte percepita come subita.

il problema dell'informazione sul web poi non è semplicemente relativo al fatto che gli anziani non sappiano usarlo, io vedo e ascolto molti giovani che hanno problemi pure peggiori, perchè se come scrivi giustamente questa via di comunicazione è un PLUS preziosissimo, così ti dico che questo PLUS non può sostituirsi alla formazione ed educazione ordinaria.
Perchè senza le basi di conoscenza di un fenomeno storico, sociale e culturale, se assorbi solo informazioni dal web rischi di essere vittima di distorsioni di ogni genere. Che è appunto quello che sta accadendo.
Se questo PLUS è usato in maniera qualitativa in aggiunta alla formazione classica tutto questo rappresenta un passo in avanti nella nostra evoluzione. Se invece agisce in sostituzione è purtroppo un passo indietro e i sintomi ci sono già tutti.

in sostanza quindi le opportunità di cui tu parli sono colte mediamente da una esigua fascia di società che conta poco nell'economia totale che smuove gli equilibri nel mondo. Forse un giorno il mezzo sarà usato apportando migliorie alla qualità e la pluralità dell'offerta informativa...ma al momento sta generando solo una gran confusione e l'illusione (per milioni di persone) che la fruizione del mezzo stia generando conoscenza, quando nella migliore delle ipotesi (e sono buono) è nozionismo spicciolo.
 

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Re: Politica Internazionale

Messaggio da GecGreek » 02/03/2024, 10:11

Noodles ha scritto: 02/03/2024, 9:01
GecGreek ha scritto: 01/03/2024, 16:15

Questo non toglie che i social sono vie alternative di comunicazione e aumentano i punti di vista. Sono un plus a livello di libertà di parola. Un plus come mai nella storia, con un impatto rivoluzionario quando l'invenzione della stampa.

detto questo, anche qui è sempre lo stesso problema, invece ndi vedere a tutto il processo, si guarda solo al peggio. Più si è giovani più è difficile comsumare male quella parte d'informazione. Non solo, aiuta l'informatizzazione e l'educazione a tutto tondo.
siamo in mezzo ad un processo epocale. Che (soprattutto le parti più anziane della popolazione) non sappiano usarlo, non toglie che la sua funzione sulla libertà di espressione sia come forma che per contenuti pervade la società moderna.

PS non sto parlando di perfezione ma passi avanti. A livello di immigrazione e rifugiati l'EU è ai max storici eh

pure le destre in Europa sono ai max storici dal dopoguerra.
parliamo di destra eh, ex fasciti/nazisti dalla lepen in francia, meloni qui e l'afd che a breve diventerà il primo partito in Germania.
e una cosa del genere, col loro passato, era francamente impensabile solo 10 anni fa.

questo per dirti che non è una immigrazione voluta, ma imposta e a volte percepita come subita.

il problema dell'informazione sul web poi non è semplicemente relativo al fatto che gli anziani non sappiano usarlo, io vedo e ascolto molti giovani che hanno problemi pure peggiori, perchè se come scrivi giustamente questa via di comunicazione è un PLUS preziosissimo, così ti dico che questo PLUS non può sostituirsi alla formazione ed educazione ordinaria.
Perchè senza le basi di conoscenza di un fenomeno storico, sociale e culturale, se assorbi solo informazioni dal web rischi di essere vittima di distorsioni di ogni genere. Che è appunto quello che sta accadendo.
Se questo PLUS è usato in maniera qualitativa in aggiunta alla formazione classica tutto questo rappresenta un passo in avanti nella nostra evoluzione. Se invece agisce in sostituzione è purtroppo un passo indietro e i sintomi ci sono già tutti.

in sostanza quindi le opportunità di cui tu parli sono colte mediamente da una esigua fascia di società che conta poco nell'economia totale che smuove gli equilibri nel mondo. Forse un giorno il mezzo sarà usato apportando migliorie alla qualità e la pluralità dell'offerta informativa...ma al momento sta generando solo una gran confusione e l'illusione (per milioni di persone) che la fruizione del mezzo stia generando conoscenza, quando nella migliore delle ipotesi (e sono buono) è nozionismo spicciolo.
 
Ripeto: anche se usato male, internet da un ampiezza di libertà di parola ed espressione come mai nella storia. Che venga usato male (sto essenzialmente dicendo che tu e Bluto avete le vostre posizioni anche per motivi della vostra bolla mediatica online, in pratica, e che quindi lo usate male. Quindi concordo), non lo nego, ma non toglie veridicità a quel fatto: siamo agli apici della libertà d'espressione nella storia dell'umanità.
Il fatto che ci sia così tanta disinformazione ne è una riprova, tra l'altro

Che poi ci sia chi lo usa male è pacifico, ma non è un processo statico ne che si è stabilizzato. Per me non c'è paragone tra generazioni in relazione alla capacità di consumare contenuti online. Ma in realtà TUTTI i contenuti. Sono innumerevoli le cose che devo spoegare ai miei zii/genitori o cugini più grandi a cui i nipotini cuginetti arrivano intuitivamente.

La differenza è che se uno prima era male informato o poco informato, non avevi idea esistesse. Ora fanno le congreghe su internet e un gran casino. Ma che prima non esistessero è solo un'illusione. Io ho memoria di un tempo dove io ero uno della generazione con accesso ad internet e conoscenze dell'inglese mentre ogni altra non l'aveva, come tanti qui, e le cazzate che sentivo in giro in ogni ambito erano pazzesche. Scie chimiche, complotti e cazzate varie erano ovunque già, ad ogni livello. E similmente è successo quando hanno inventato la stampa eh, cazzate su cazzate popolarizzate perchè ora avevano una valvola di sfogo, ma il pubblico era sempre lì.

È così da sempre. Che prima la situazione fosse migliore in questo senso è un'illusione. Dovuta al cappio che i pochi (editori, direttori, proprietari, mezzi di comunicazione) avevano sui molti.
Senza contare che con molti meno mezzi e metodi di comunicazione piccole disinformazioni hanno effetti molto più duraturi e gravi. Figurarsi quelle grandi.

poi nel futuro non c'è certezza, tutto può essere, ora con l'AI magari andrà tutto in merda. O esattamente come abbiamo imparato a non fidarci del 99.999% delle pubblicità, impareremo anche a come affrontare quello.



Sul tema immigrazione, la mia critica è simile. La risposta aspra dei partiti di ultradestra c'è perchè ormai è presente più che mai il cittadino medio sa che ci sarà bisogno di immigrazione. E più ce n'è. FdI e quantaltro sono la reazione, ma va guardato tutto il processo odierno.

senza contare che non sono causati solo dalla maggior apertura eh. Alba dorata in Grecia è scemata rispetto all'apice della crisi economica. In Germania ora i neonazi sono ai massimi anche per i problemi che hanno a causa della situazione con la Russia.
La brexit si sta rivelando un boomerang così dannoso che gli Inglesi non potranno che invertire rotta.

E poi mi dovrai spiegare dove sta tutta sta differenza tra la destra nostra odierna e Berlusca: governava coi fascisti, inneggiava a mussolini ogni 3×2, controllava OGNI forma di comunicazione, andava a letteralmente a troie con Putin, vedeva comunisti ovunque, si faceva le leggi ad personam e voleva più poteri al presidente del consiglio.

La più grande minaccia alla democrazia Italiana è stato Berlusca. Non e' FdI, che magari fra qualche anno imploderà nei consensi esattamente come ogni altro partito in Italia che va alle stelle e poi floppa poco dopo.

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Re: Politica Internazionale

Messaggio da GecGreek » 02/03/2024, 10:25

Bluto Blutarsky ha scritto: 01/03/2024, 20:33
Ang88 ha scritto: 01/03/2024, 17:45 ho letto <una volta non avevamo paura delle parole>, <una volta non era un problema>, ecc., ma non vi viene in mente che magari:
1-una volta avessero altri problemi che stare a vedere quello che dicevano nei film trash?
2-una volta potevano non avere la coscienza, la maturità o la possibilità di opporsi a ciò che non gli andava bene?
3-una volta ce ne saremmo semplicemente fottuti di ciò che a loro poteva andare bene o male?

Onestamente a me sembra che l'ossessione per il controllo del linguaggio sia una caratteristica tutta contemporanea.
Lo dimostra il fatto che non sono soltanto le minoranze, o quelli che una volta non avevano voce, a invocare quotidianamente una &quot;pulizia&quot; delle parole (il che è anche giusto). Lo fanno praticamente tutti.

Elenco incompleto dei primissimi esempi che mi vengono in mente per averli letti di recente:
_ Non si dovrebbe più dire &quot;spazzino&quot; e &quot;prostituta&quot; e &quot;commesso&quot; e così via ma &quot;operatore ecologico&quot; e &quot;Sex worker&quot; e &quot;consulente di vendita&quot; e così via.
_ Non si dovrebbe più dire &quot;la padrona di quel cane&quot; perché gli animali non hanno padroni
_ Non si dovrebbe più dire &quot;lottare contro il cancro&quot; (che non è una bella espressione, sono d'accordo, ma se uno annuncia &quot;Sto lottando contro il cancro&quot; l'ultima cosa che mi verrebbe in mente di fare è dirgli di fare attenzione alle parole).
_ Non si dovrebbe usare le malattie in senso figurato (come ad esempio dire &quot;Sono schizofrenico&quot; o &quot;Ho l'alzheimer&quot; o &quot;Sono sordo&quot; se non ho davvero una di queste patologie)
_ Non si dovrebbe dire a una ragazza cose tipo &quot;Forse non è prudente andare nuda di notte in un quartiere malfamato&quot; perché è colpevolizzazione secondaria
_ Non si dovrebbe più dire &quot;La mia donna&quot; o &quot;Da uomo a uomo&quot; o &quot;Porto fuori la mia donna&quot; perché è patriarcato (&quot;Il mio uomo&quot; o &quot;Da donna a donna&quot; invece vanno bene. Se, cambiando il sesso del soggetto, un'espressione orrenda diventa innocua forse non era così orrenda)
_ Non si dovrebbe più dire &quot;soffro di dislessia&quot; perché, essendo un disturbo e non una malattia, non si soffre ma si è affetti
_ Non si dovrebbe più dire che Elliot Page prima si chiamava Ellen perché è deadnaming
_ Non si dovrebbe più usare la parola &quot;merito&quot; riguardo agli studenti (nonostante sia nella Costituzione)
e ognuno di voi sicuramente ha altri mille esempi in mente.

Questo per dire che anche l'attivismo è un fatto culturale, e si esprime in ogni epoca secondo la mentalità che va per la maggiore in quel momento. Io non ce lo vedo Mario Mieli lamentarsi perché in un film viene usata l'espressione &quot;finocchio&quot;, allora il movimento gay aveva altri bersagli. Ed era molto più libertario come indole.

Lo stesso vale per il femminismo. Come forse sapete c'è una polemica in corso da anni fra le femministe della vecchia scuola e quelle più giovani, con le prime che criticano le seconde (la semplifico, ma il senso è quello) per il fatto di occuparsi di cazzate - come appunto il linguaggio - invece di puntare alle battaglie davvero importanti. Possiamo dare ragione alle une o alle altre, ma che oggi le parole siano un bersaglio più che in altre epoche mi sembra abbastanza fuori discussione.
un tempo era letteralmente reato bestemmiare, c'era l'oltraggio al re. I reati di diffamazione esistono da sempre. Andando piu indietro non ne parliamo, arriviamo all'inquisizione e dipende da quali parole dici vieni tacciato di eresia, essere na strega, eccetera.
Se minoranze parlavano la loro lingua sul posto di lavoro o in pubblico avevano ripercussioni di ogni tipo nella vita diretta, dipende quale fosse. Ogni parola, di un 'altra lingua. Gente che si deve cambiare il nome per rendersi più accettabile. Quello non è un attacco alle parole?
Ma siccome le voci che sopravvivono a quell'epoca sono quelle delle elite, della maggioranza, o noi ne facevamo parte di quella maggioranza, non ci rendiamo conto.

Ma quante volte poi, nella vita vera, uno incontra problemi di quel genere? Tra il mai e quasi mai. E la maggior parte delle volte nemmeno te ne accorgi. Che siano un tema così centrale è un'illusione, che ripeto, deriva dalla destra becera anglosassone. E che siccome ha presa lì, i nostri intelletuali ripetono qui.

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Re: Politica Internazionale

Messaggio da GecGreek » 02/03/2024, 10:35

Ang88 ha scritto: 01/03/2024, 17:45 io la vedo come @GecGreek per molti aspetti

ho letto <una volta non avevamo paura delle parole>, <una volta non era un problema>, ecc., ma non vi viene in mente che magari:
1-una volta avessero altri problemi che stare a vedere quello che dicevano nei film trash?
2-una volta potevano non avere la coscienza, la maturità o la possibilità di opporsi a ciò che non gli andava bene?
3-una volta ce ne saremmo semplicemente fottuti di ciò che a loro poteva andare bene o male?

detto che a oggi probabilmente alcune persone sono talmente isteriche e spaventate che appena vedono una mezza lamentela, cancellano tutto, senza manco analizzare.
Ecco, innanzitutto quelle persone non siamo noi né la maggioranza della gente, secondo poi questi non censurano mica perché credono in quei valori o perché non conoscono la storia, lo fanno esclusivamente perché vogliono vendere roba alla gente e pensano sia &quot;quello che vuole la gente&quot;
Se un problema a oggi c'è non è certo la gente che si lamenta, che può benissimo sbagliare in buona fede, ma 'sti qua che vanno dove tira il vento per motivi di business
ma non è nemmeno vero quello secondo me, che una volta c'era "meno paura" delle parole.

Se uso/usavo parolacce con mia nonna/i miei genitori e zii/i miei cugini/le successive generazioni, ogni nuova generazione ne usa di più della prima. Ma anche a scuola e sul lavoro: quanto uno lascia usare o usa certi termini è inversamente proporzionale all'età.

Sono dinamiche sempre esistite, il limitare il linguaggio. È che un tempo non ci se ne rendeva nemmeno conto, per omogeineità diffusa. Un pesce si rende conto che sta in acqua e non in aria, finchè non salta fuori? No. Come noi ci abbiam messo millenni a capire che fosse l'atmosfera e l'aria che respiriamo

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Re: Politica Internazionale

Messaggio da Bluto Blutarsky » 02/03/2024, 10:55

GecGreek ha scritto: 02/03/2024, 10:11 Ripeto: anche se usato male, internet da un ampiezza di libertà di parola ed espressione come mai nella storia. Che venga usato male (sto essenzialmente dicendo che tu e Bluto avete le vostre posizioni anche per motivi della vostra bolla mediatica online, in pratica, e che quindi lo usate male. Quindi concordo), non lo nego, ma non toglie veridicità a quel fatto: siamo agli apici della libertà d'espressione nella storia dell'umanità.

Guarda, per quello che riguarda me non rispondo (anche se non mi sembra elegante che la butti sul personale), ma dire che Noodles è arrivato a quelle conclusioni per la sua bolla mediatica online, e non per tutti i contatti diretti che ha con il mondo della cultura e del cinema, vuol dire non conoscerlo per niente.

Sulla libertà di espressione di internet, certo che c'è, e certo che non è paragonabile con nessun altro momento storico. Ma c'è comunque il rovescio della medaglia: la parcellizzazione della verità. Ci sono talmente tante "verità" su internet che ognuna di queste diventa irrilevante. Ognuno si sceglie quella su misura per lui.

È come cercare la risposta a una domanda. Prima, quando c'erano solo i grandi media, ti davano un foglio di carta con scritta la risposta e dovevi fidarti (che poi non è vero neanche questo, ci sono sempre state fonti di contro-informazione, mica siamo cresciuti in un mondo orwelliano. Nel Novecento in edicola potevi scegliere fra decine di quotidiani, ognuno con una linea editoriale diversa). Oggi ti danno un libro di mille pagine: in 999 pagine ci sono risposte sbagliate, in una c'è quella esatta, ma non sai quale. Ognuno è libero di giudicare se sia un passo avanti nella conoscenza o un modo diverso di essere male informati.
"La verità è come l'acqua: una piccola quantità ti disseta e ti tiene pulito, ma se è troppa può farti affogare"

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