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Re: C'era una volta il Cinema
Inviato: 09/01/2020, 10:12
da esba
PENNY ha scritto: 09/01/2020, 9:56
esba ha scritto: 09/01/2020, 9:23
Concordando su tutto quello che hai scritto sottolineo solo che possano capirlo tutti ho forti dubbi, anche quelli dotati di buon senso....

.
Il re dei troll, che trolla davvero tutti.
Scusate entrambi, io il film non l'ho visto, quindi potete giustamente mandarmi a quel paese perchè parlo di cose che non so.
Ma mi hanno fatto vedere questo spezzone:
Dov'è la satira? Dove sta l'ironia? Il messaggio quale dovrebbe essere?
Nasci in africa perchè sei sfigato e lo prendi nel culo (lo dice lui eh), hai beccato la cicogna strabica che è andata da quella parte perchè le piace il cazzo?
Con tutti i bambini contentissimi tra l'altro!! Esultano perchè "hey che divertimento, ci sta dicendo che siamo degli sfigati e che possiamo solo sperare di ricevere un permesso di soggiorno un domani, inferiori per nascita ai nostri coetanei europei". Avrebbe avuto senso se in questo video i bambini piangessero, si arrabbiassero, fossero mostrati morenti... invece no Checcone nazionale ce li mostra che esultano felici di essere trattati come merde.
Sta attaccando il leghista medio? In quale modo? Lui è un personaggio divertente, genuino, che tutti adorano anche se un po' ignorante. Dove sta la condanna? Arriva dopo nel film? Lo spero... perchè fino a oggi in tutti gli altri film di Zaolone che ho visto il messaggio che pare passi mi sembra sempre essere quello dell'
italiano vero, che con la scusa dell'ignoranza dice quello che in fondo tanti pensano ma possono solo borbottare a bassa voce sennò arrivano i
radical chic, i
sinistroidi a dirgli che non è politicamente corretto. Più che una condanna ogni suo film mi pare una assoluzione, che strizza l'occhio ai peggiori istinti con la scusa di una satira che di fatto non esiste e infatti mi pare ci sia sempre il lieto fine rassicurante, dove tutti vissero felici e contenti con Checco in fondo
bravo ragazzo.
Ovviamente il video e' un estrapolazione minima all'interno dell'intero film.
Lui attacca tutti indistintamente, dal leghista populista, al sinistrorso peace&love, all'indifferente totale, al radical chic, ad una classe politica assente, ad una classe politica ignorante, ad una classe politica storicamente assistenzialista e clientelista.
Nel precedente film lo fa attraverso la questione lavoro, qui con il tema spinoso ed attualissimo dell'immigrazione.
la condanna arriva e bella piena a pellicola terminata, il video da te linkato e' come un jingle pubblicitario in un contesto molto ma molto piu' grande.
Consilgio la visione...

Re: C'era una volta il Cinema
Inviato: 09/01/2020, 10:22
da PENNY
esba ha scritto: 09/01/2020, 10:12
PENNY ha scritto: 09/01/2020, 9:56
Ovviamente il video e' un estrapolazione minima all'interno dell'intero film.
Lui attacca tutti indistintamente, dal leghista populista, al sinistrorso peace&love, all'indifferente totale, al radical chic, ad una classe politica assente, ad una classe politica ignorante, ad una classe politica storicamente assistenzialista e clientelista.
Nel precedente film lo fa attraverso la questione lavoro, qui con il tema spinoso ed attualissimo dell'immigrazione.
la condanna arriva e bella piena a pellicola terminata, il video da te linkato e' come un jingle pubblicitario in un contesto molto ma molto piu' grande.
Consilgio la visione...
Lo spero, perchè sia questo che il video che girava per la promozione gli ho trovati terribili.
Non so, per me è anche bravo e la risata te la strappa in alcune scene, ma nei suoi film ci trovo sempre la stessa profondità di pensiero che potevo ravvisare in quelli di Boldi e De Sica, meno tette e culi ma stessa sostanza.
Re: C'era una volta il Cinema
Inviato: 09/01/2020, 10:36
da esba
PENNY ha scritto: 09/01/2020, 10:22
esba ha scritto: 09/01/2020, 10:12
Ovviamente il video e' un estrapolazione minima all'interno dell'intero film.
Lui attacca tutti indistintamente, dal leghista populista, al sinistrorso peace&love, all'indifferente totale, al radical chic, ad una classe politica assente, ad una classe politica ignorante, ad una classe politica storicamente assistenzialista e clientelista.
Nel precedente film lo fa attraverso la questione lavoro, qui con il tema spinoso ed attualissimo dell'immigrazione.
la condanna arriva e bella piena a pellicola terminata, il video da te linkato e' come un jingle pubblicitario in un contesto molto ma molto piu' grande.
Consilgio la visione...
Lo spero, perchè sia questo che il video che girava per la promozione gli ho trovati terribili.
Non so, per me è anche bravo e la risata te la strappa in alcune scene, ma nei suoi film ci trovo sempre la stessa profondità di pensiero che potevo ravvisare in quelli di Boldi e De Sica, meno tette e culi ma stessa sostanza.
Ni caro Penny, Boldi e De Sica io non riesco a paragonarli a lui....
Il ni e' per l'operazione ovviamente commerciale di farlo uscire il primo giorno dell'anno, come del resto fece anche in passato, sapendo che avrebbe frantumati ogni record....
ma pecunia non olet mai, e lui per me se li merita tutti, visto l'inculata che si era preso con il contratto firmato qualche film fa...
Re: C'era una volta il Cinema
Inviato: 09/01/2020, 10:41
da Bonaz
Tra Villaggio e Zalone c’è un abisso. Fantozzi sarà’ sempre tre passi avanti

Re: C'era una volta il Cinema
Inviato: 09/01/2020, 10:46
da esba
Bonaz ha scritto: 09/01/2020, 10:41Tra Villaggio e Zalone c’è un abisso. Fantozzi sarà’ sempre tre passi avanti

I primi due film e mezzo....perche' il resto e' roba di avanspettacolo di basso livello.
Re: C'era una volta il Cinema
Inviato: 09/01/2020, 14:12
da Bonaz
esba ha scritto: 09/01/2020, 10:46
Bonaz ha scritto: 09/01/2020, 10:41Tra Villaggio e Zalone c’è un abisso. Fantozzi sarà’ sempre tre passi avanti

I primi due film e mezzo....perche' il resto e' roba di avanspettacolo di basso livello.
I primi 4 fino a Fantozzi subisce ancora compreso
Re: C'era una volta il Cinema
Inviato: 09/01/2020, 18:15
da francilive
Si i primi quattro sono favolosi. I primi due proprio inarrivabili, al di là del cinema in sè, per il segno che hanno lasciato, diventato, come si suol dire, un cult intramontabile. Ogni singola scena di quei film, la maggior parte di quelli della mia generazione, la conosce praticamente a memoria. questo è dovuto al fatto che villaggio è stato perfetto nell'anticipare i temi sociali ed antropologici dei suoi stereotipi, ancor prima del modo con cui lo ha fatto. I Fantozzi più invecchiano, più diventano attuali.
Re: C'era una volta il Cinema
Inviato: 09/01/2020, 18:32
da francilive
@PENNY quella scena coincide con il finale del film ed è quanto rammaricavo con incostanza a livello di contenuti. Na poverata rispetto ad altre parti, curate decisamente meglio. Tecnicamente quel modo di fare cinema, a metà tra il cinema serio e un look alla paperissima, a me sinceramente non piace, ma è un linguaggio visivo che tutti capiscono.
Per il resto, Checco fa come sempre il paraculo, non punta il dito contro nessuno, ci mancherebbe altro, ma fa in modo che tutti parlino di lui, mettendo d'accordo tutti e nessuno, l'importante è che paghino il biglietto.
Un film cosi di fatto potrebbero farlo in tanti? non lo so, di certo in italia riesce a portarlo, nella maggioranza delle sale, solo lui. Forse perché come artista e come personaggio, la recitata ignoranza solleva quello scudo che lo "protegge" dalle varie e possibili critiche derivanti dal trattare in modo velatamente scorretto certe tematiche. come hai giustamente sostenuto tu.
Per chiudere, tornando alla cena della cicogna, ti consiglierei prima o poi di guardare direttamente il film. Quanto al far ridere, non mi pongo mai il problema, nel senso che la trovo una metrica piuttosto stucchevole. Tanti dicono che fa meno ridere. Se così fosse, credo sia semplicemente dovuto al fatto che Tolo Tolo affronta temi fisiologicamente più seri rispetto a Quo Vado, Sole a Catinelle e i primi due.
Re: C'era una volta il Cinema
Inviato: 10/01/2020, 14:10
da PENNY
francilive ha scritto: 09/01/2020, 18:32@PENNY quella scena coincide con il finale del film ed è quanto rammaricavo con incostanza a livello di contenuti. Na poverata rispetto ad altre parti, curate decisamente meglio. Tecnicamente quel modo di fare cinema, a metà tra il cinema serio e un look alla paperissima, a me sinceramente non piace, ma è un linguaggio visivo che tutti capiscono.
Per il resto, Checco fa come sempre il paraculo, non punta il dito contro nessuno, ci mancherebbe altro, ma fa in modo che tutti parlino di lui, mettendo d'accordo tutti e nessuno, l'importante è che paghino il biglietto.
Un film cosi di fatto potrebbero farlo in tanti? non lo so, di certo in italia riesce a portarlo, nella maggioranza delle sale, solo lui. Forse perché come artista e come personaggio, la recitata ignoranza solleva quello scudo che lo "protegge" dalle varie e possibili critiche derivanti dal trattare in modo velatamente scorretto certe tematiche. come hai giustamente sostenuto tu.
Per chiudere, tornando alla cena della cicogna, ti consiglierei prima o poi di guardare direttamente il film. Quanto al far ridere, non mi pongo mai il problema, nel senso che la trovo una metrica piuttosto stucchevole. Tanti dicono che fa meno ridere. Se così fosse, credo sia semplicemente dovuto al fatto che Tolo Tolo affronta temi fisiologicamente più seri rispetto a Quo Vado, Sole a Catinelle e i primi due.
Franci concordo in toto, ma parliamo appunto di una macchina da soldi e giustamente lui fa i suoi interessi ed è bravissimo in quello che fà, il migliore di tutti, mai criticato per questo.
A me basta che non mi si faccia passare i suoi film come portatori di chissà quali messaggi positivi o come una arguta satira sociale (e parlo con cognizione, perchè tolto quest'ultimo gli altri gli ho visti tutti).
I cinepanettoni dei tempi d'oro erano anche quelli film che salvavano l'annata spesso e incassavano valanghe di soldi, si rideva con tette, culi e scorregge e a tutti stava bene senza ricamarci tanto sopra.
Non entro neanche nel merito della valutazione artistica dei suoi film perchè come dici anche tu il livello è sempre stato bassino, per usare un eufemismo.
Re: C'era una volta il Cinema
Inviato: 10/01/2020, 14:39
da The Patient
Sì, ma il grande schermo per Checco anche no. Se mi regalano un biglietto (tipo Sky) potrei anche andarci, ma pagare di tasca mia per lui, NCS.
Re: C'era una volta il Cinema
Inviato: 10/01/2020, 17:13
da GecGreek
Coldfish di Sion Sono.
Io non ho idea di come commentare i film di questo regista. Horror psicologico (?) dove se ne vedono di tutte in una lenta spirale verso il proprio annientamento e il male. Sembra di stare nel sogno di un autolesionista che a un certo punto perde le inibizioni. Ma che è comunque un perverito. Questo Sono fa dei film di un'intensità asfissiante, anche un po troppo per me

. Devo dire però che tutta la parte di regia, fotografia, scenografia è riuscita e questo è l'ennesimo film che ha la chiara firma dell'autore senza però essere al 100% una copia di altri suoi lavori.
Re: C'era una volta il Cinema
Inviato: 13/01/2020, 10:56
da PENNY
Visioni sparse
Battle of the Sexes
Parziale biopic dedicato alla tennista Billie Jean King e alla sua sfida con l'ex tennista uomo Bobby Riggs. Film piacevole che ha il merito di farti scoprire una vicenda di cui non avevo mai sentito parlare e che poteva capitare solo in un paese...
Consigliato pe runa serata spensierata con buon cinema d'intrattenimento.
***
Bande à part
Continuo nel lento recupero dei capolavori francesi della novelle vague, mi è piaciuto un botto, ha una atmosfera di tragedia e disillusione che permea tutta la storia e 2-3 scene iconiche. Si vede che è girato letteralmente con due soldi e mi fa impazzire il fatto che Godard volesse esplicitamente fare un film di serie b
****
Porte aperte
Volontè e Amelio, un messaggio potentissimo, da vedere in coppia col più recente "J'accuse" di Polansky
****
Roma bene
Un po' "Dolce vita", un po' la "Grande Bellezza" forse (non mi stupirei Sorrentino l'avesse visto mentre preparava il suo film). Satira arguta contro la borghesia, sempre sul filo del dramma e del grottesco come d'abitudine per un grande regista cattivissimo come Carlo Lizzani, troppo poco citato quando si parla di grandi italiani della settima arte.
Per gli appassionati di b-movie e commedie italiane dagli anni 50 agli anni 80 il cast è clamoroso: Nino Manfredi, Virna Lisi, Philippe Leroy, Irene Papas, Franco Fabrizi, Gastone Moschin...
****
Re: C'era una volta il Cinema
Inviato: 13/01/2020, 11:03
da albizup
Qualcuno ha visto Hammamet?
Io mi rifaccio al commento di Alessandro Milan:
Ho visto Hammamet.
A parte Favino, che è fuori concorso per bravura, a tratti la vera agonia non è quella di Craxi ma dello spettatore in attesa della parola 'Fine'.
Favino davvero bravissimo, aldilà del trucco. Tutto il resto del cast l'ho trovato a livelli pessimi, solo la figlia si salva. Sarà che forse mi aspettavo un film diverso ma per me noiosissimo. Dialoghi poveri, hanno messo pure una mezzo colpo di scena alla fine che è costruito malissimo e arrivi che te ne frega nulla di quel personaggio.
Re: C'era una volta il Cinema
Inviato: 13/01/2020, 11:22
da ripper23
Una piacevole versione cinematografica dei gialli vecchio stile, con un omicidio, un investigatore, un luogo del delitto e tanti sospettati. Knives out e' un film di genere pienamente consapevole di esserlo, ne abbraccia lo stile e le regole, senza il rischio di farne parodia (un rischio invece corso in pieno da Motherless Brooklyn e noir), al punto da citare direttamente alcune fonti di ispirazione (la signora in giallo, Cluedo, ecc..). Un film che funziona per larga parte, diverte e tiene alto il mistero fino in fondo. Un cast che funziona come ensemble pur senza brillare in nessuna performance individuale. Potrebbe ricevere una nomination "per il pubblico" come Best Picture, dato che il tassametro al botteghino segna gia' >250M di presidenti spirati, di cui piu' della meta' in casa, e queste cose in un modo o nell'altro contano.
Re: C'era una volta il Cinema
Inviato: 13/01/2020, 11:30
da ripper23
E comunque pensando ai possibili candidati a miglior film ho realizzato che il 2019 e' stato un grande anno al cinema, e visto che spesso si e' parlato di un declino di idee, e' giusto anche segnalare il contrario. In fervente attesa di vedere 1917, non e' successo molto spesso che i miei film preferiti dell'anno fossero anche seri candidati se non favoriti alla vittoria (Once upon a time in Hollywood e Parasite) ma in generale quest'anno ci son stati parecchi film originali interessanti (i due sopracitati, The Irishman, Marriage Story), ma anche una serie di film non certo eccelsi ma comunque buoni. Per dire, l'anno scorso ha vinto Green Book...